Padre Giovanni Taneburgo, guarito da coronavirus: “Il mondo in una stanza”

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Giovedì 7 maggio 2020
“Signore, mi fido di te e mi affido a te. Vieni a me nella mia debolezza e dammi la tua forza!”. Questa la preghiera di Padre Giovanni Taneburgo, comboniano “p
robi viri” della comunità di Lucca (Italia), ripetuta “diverse volte al giorno” dal 23 marzo all’8 aprile, come racconta il missionario che ha superato la malattia provocata dal coronavirus. “In quarantena, non sono stato sfaccendato”, afferma P. Taneburgo.

IL MONDO IN UNA STANZA!
Lettera di P. Giovanni Taneburgo

Carissimi,
La pace e tutti gli altri doni di Dio Misericordioso che sono necessari in questa situazione di grande crisi, sofferenza e opportunità, siano con voi.

Dal 23 marzo al 7 o 8 aprile non sono stato bene. Avevo febbre che fluttuava tra 37.5 a 38.8 e mi sentivo stanco e deboluccio. Ogni giorno, diverse volte al giorno, pregavo: “Signore, mi fido di te e mi affido a te. Vieni a me nella mia debolezza e dammi la tua forza!”.

Dal giorno 8 aprile a oggi sono stato sempre meglio e non ho più avuto né febbre né tosse; inoltre ho sempre avuto appetito con la capacità di distinguere i sapori dei diversi cibi. Ad ogni modo, i due tamponi fatti, uno il 28 marzo e un altro il 21 aprile, hanno avuto risultato positivo. Un dottore amico, dopo il secondo risultato, mi ha scritto: “P. Giovanni, puoi stare tranquillo perché hai superato la malattia; il tampone può tardare a diventare negativo; c’è solo da pazientare”. E di pazienza e serenità, per grazia di Dio, in questa fase della mia vita, ne ho in grande misura. Il 29 aprile è stato fatto il terzo tampone. Speriamo che portino i risultati lunedì e che siano negativi.

Durante questo tempo di ritiro, non sono stato sfaccendato, anzi! Da circa tre anni ho scritto articoli per la nostra rivista pubblicata a Manila. Per quest’anno mi sono portato avanti e, con la gioia del Direttore della rivista e mia, ho spedito articoli fino a novembre prossimo; mi rimane quello di dicembre che ho già scritto a metà. Mica male! Ho chiesto al Direttore se devo impegnarmi a scrivere anche per l’anno prossimo e ho ricevuto una risposta a taglio netto: “Certo, per me nessun dubbio se tu puoi continuare”. E io ho risposto: “E anche per me, senza nessun dubbio”. Certezza per certezza!

Oltre al lavoro, ho pregato molto, aiutato da TV2000 con i tanti programmi di preghiera e religiosi. Una cosa che considero molto bella è stata questa: ogni mattina, nella mia stanza, preparo l’altarino per la messa, sulla scrivania. Alle 7.00 accendo la televisione e celebro l’Eucarestia in sintonia con Papa Francesco, con tutti voi e con tutto il mondo nella mia stanza. Nel mio cuore e nella mia mente ho scolpito questa espressione: IL MONDO IN UNA STANZA! Tutto ciò che ho descritto è cosa stupenda; impossibile annoiarsi.

Una benedizione e un abbraccio virtuale dal profondo del mio cuore. Pregate per me come io prego per voi,

Giovanni Taneburgo
Lucca, 1° maggio 2020
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Combonianum]