NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

AUGURIAMO A TUTTI UN BUON ANNO NUOVO

DIREZIONE GENERALE

NOTE GENERALI

Consulta di dicembre 2020

1. Nomine

P. Hategek’Imana Sylvester è nominato economo dello scolasticato di Nairobi dal 1º gennaio 2021.

P. Opargiw John Baptist Keraryo è nominato formatore nello scolasticato di Pietermaritzburg, RSA, dal 1º gennaio 2021.

P. Alberto de Oliveira Silva è nominato membro dell’equipe del Centro di Formazione Permanente a Roma dal 1º gennaio 2021.

Fr. Dimanche Godfrey Abel è nominato superiore del CIF di Bogotà, Colombia, dal 1º gennaio 2021.

P. Gian Battista Moroni è nominato padre maestro, ad interim, del novizio Giuseppe Mantegazza nella comunità di Lecce, Italia, dal 1º gennaio 2021.

P. Chmiel Sebastian Jerzy è nominato assistente economo generale a Roma dal 1° gennaio 2021.

Nomine per Studium Combonianum

Per il lavoro dello Studium Combonianum il CG ha nominato i seguenti:

1. Consiglieri: P. Jeremias dos Santos Martins, P. De Iaco Cosimo, P. Prandina Piergiorgio e P. Boscaini Aurelio.

2. Membri del Comitato Scientifico: Fr. Parise Alberto, P. Weber Franz, Sr. Maria Vidale, P. Naranjo Alcaide Jorge Carlos, P. Castello Danilo, P. Furioli Antonio, Fr. Cruz Reyes Joel, Fr. Dzinekou Yawovi Jonas, P. Mumbere Musanga Joseph, P. Aguilar Sánchez Víctor Manuel, P. Villarino Rodríguez Antonio, P. José Joaquim Luis Pedro, P. Fernando Domingues, P. Mbuthia Simon Mwaura, P. Scattolin Giuseppe, P. Giupponi Benedetto, P. González Fernández Fidel, Fr. Degan Alberto, P. Tibaldo Mariano, P. Ndjadi Ndjate Léonard e P. Kanyike Edward Mayanja.

Il CG ringrazia tutti i confratelli che per anni hanno servito come consiglieri e come membri del comitato scientifico.

2. Corso di Rinnovamento

A causa della situazione della pandemia del COVID-19 e della difficoltà per alcuni di ottenere il visto per l’Italia, è stato cancellato il Corso di Rinnovamento a Roma da gennaio a maggio del 2021. Se qualcuno di quelli che dovevano partecipare e che possono venire in Italia volesse fare un cammino personale di alcuni mesi, il CFP offre questa possibilità. Gli interessati si mettano d’accordo con P. Fermo Bernasconi.

3. Anno Comboniano

Si ricorda a tutti i superiori di circoscrizione che nel 2021 ci sarà l’Anno Comboniano di Formazione Permanente. Ognuno deve vedere nella sua circoscrizione quelli che dovrebbero partecipare e mettersi in contatto con P. Fermo Bernasconi per gli orientamenti e per sapere quando devono arrivare in Italia per lo studio della lingua.

4. Economia

L’assemblea generale degli economi è iniziata in videoconferenza; poi si è chiesto agli economi di circoscrizione di rispondere ad alcuni questionari. Le loro risposte dovranno pervenire entro la fine di gennaio 2021. Il CG invita i consigli di circoscrizione, assieme ai loro economi, a porre la dovuta attenzione alle domande sulla gestione della malattia nella loro circoscrizione e sui sistemi pensionistici dei vari paesi in cui siamo presenti. Queste tematiche sono di grande rilevanza e richiedono il discernimento della circoscrizione per non trovarsi un giorno in gravi difficoltà.

5. Forum Sociale Comboniano

Il CG ringrazia la Commissione della Famiglia Comboniana, incaricata di preparare il Forum sulla ministerialità sociale, per il webinar svoltosi il 4 e 5 dicembre scorso. Speriamo che il secondo webinar, che si terrà il 5 e 6 marzo 2021, abbia lo stesso successo nell’organizzazione e partecipazione. Lo svolgimento dell'incontro a Roma, previsto per il 3-7 luglio 2021, continua ad essere condizionato dall'evoluzione della pandemia. Quindi sarà necessario valutare la sua realizzazione più avanti.

6. Cammino verso il Capitolo

Nel nostro cammino verso il Capitolo dobbiamo cercare di completare quanto prima le elezioni, anche dei sostituti. Il CG manderà ai superiori di circoscrizione e loro consigli una lettera per aiutarli a preparare le loro relazioni al Capitolo. In febbraio 2021 il CG nominerà la Commissione pre-capitolare ed invierà una lettera ai delegati. Si prevede un incontro del gruppo di lavoro col facilitatore del Capitolo. Il CG infine ricorda a tutti di rispondere al Questionario.

7. Forum per la condivisione sul Capitolo

Il CG ci ricorda che esiste un forum aperto per la condivisione di opinioni personali che possono contribuire ad arricchire la riflessione del Capitolo. A questo scopo è stata creata una e-mail: capitolo2021@comboni.org. Il materiale che qui apparirà sarà poi presentato alla commissione pre-capitolare.

8. Curia: La comunità della Curia lamenta la triste perdita del suo superiore, P. Celestino Prevedello, portato via dal COVID-19. I messaggi indirizzati al superiore della comunità di Roma verranno per ora gestiti da P. Jeremias dos Santos Martins insieme al vice-superiore P. Torquato Paolucci.

9. Condivisione dei beni

Il CG ringrazia tutte le circoscrizioni che nel corso del 2020 hanno inviato dei contributi straordinari per i bisogni della Direzione Generale dell’Istituto. Un particolare ringraziamento alla NAP per il, come sempre, generoso contributo. Allo stesso tempo, il CG invita chi non lo avesse ancora fatto e desidera farlo a inviare il proprio contributo straordinario. Grazie.

Ordinazioni sacerdotali

P. Biseka Guerlain J. (CN)                       Kinshasa (RDC)      05/12/2020

P. Moindi Polycarp Ntabo (KE)              Nairobi (KE)            08/12/2020

P. Ng’ang’a Joseph Githua (KE)              Nairobi (KE)            08/12/2020

P. Boosuuro Maaso-E. Pius (T)                Aneho (TG)              12/12/2020

P. Dansou Ayawovi A. A. Achille (T)       Aneho (TG)         12/12/2020

P. Dossavi Sitou M. (Charlemagne) (T)  Aneho (TG)              12/12/2020

P. Amuzu Kofi (Abraham) (T)                   Aneho (TG)              12/12/2020

P. Badou Ifédoun Ephrem Judicaël (T)   Dassa-Zoumé (BEN)    12/12/2020

Opera del Redentore

Gennaio          01 – 15 A            16 – 31 BR

Febbraio          01 – 15 C             16 – 28 EGSD

Intenzioni di preghiera

Gennaio – Perché la fede in Cristo ci spinga tutti a rimanere uniti e ad alleviare l'impatto della pandemia specialmente tra i più poveri. Preghiamo.

Febbraio Perché riusciamo a condurre ogni persona all’incontro con Cristo attraverso gesti d’amore e di perdono. Preghiamo.

PANDEMIA DI CORONAVIRUS
SITUAZIONE NELLE PROVINCE

Brasile

La situazione a novembre
Purtroppo, la pandemia ha lasciato segni di dolore e di lutto nella Famiglia Comboniana in Brasile. A settembre, sono morti, a distanza di pochi giorni, contagiati dal virus, P. Carlos Bascarán (79 anni) e Sr. Amine Abrahão (78 anni).

Ringraziamo per il dono della salute nel resto della Provincia e per il rapido recupero dei confratelli della comunità di Santa Rita e di altre, dove sono state contagiate alcune persone.

La diffusione del virus nel Paese è ancora molto alta e la sua evoluzione è imprevedibile, compresi seri pericoli della seconda ondata, aggravata dalla mancanza di orientamento e di restrizioni a causa del recente periodo di campagna elettorale.

Il consiglio provinciale ha raccomandato a tutti i confratelli, soprattutto a quelli a rischio, molta prudenza e attenzione.

Aggiornamenti a dicembre
Il Brasile continua ad essere il secondo Paese al mondo con il maggior numero di morti per covid, dopo gli Stati Uniti. Non è un caso che la gestione di entrambi i presidenti di questi paesi abbiano sistematicamente negato il pericolo rappresentato dalla pandemia, senza mettere in atto politiche di prevenzione e dando priorità alla campagna elettorale e al mantenimento del ritmo dei consumi, per non sacrificare l’economia locale.

In Brasile, alla fine di novembre, eravamo arrivati a 173.000 morti: particolarmente colpite le grandi città del sudest, San Paolo e Rio de Janeiro, le città principali dell’Amazzonia, soprattutto Manaus, e le regioni interne più isolate, dove sono state colpite soprattutto le comunità indigene. La perdita dei capi e delle guide spirituali indigene è incommensurabile, se si considera la saggezza e l’autorità morale che essi rappresentano nel loro servizio: la morte di ognuno di loro è paragonabile a una biblioteca andata a fuoco.

DSP

La crisi causata dal coronavirus ha nelle mani il mondo intero e come DSP ci sentiamo uniti con le province che hanno perso confratelli a causa del virus. Nella DSP, grazie a Dio, non abbiamo ancora avuto un confratello affetto da covid. Alcuni confratelli hanno dovuto entrare in quarantena perché qualche dipendente o qualche persona con cui erano entrati in contatto svolgendo il loro ministero erano risultati positivi. Altri non hanno potuto ricevere cure mediche o sottoporsi ad interventi chirurgici perché gli ospedali hanno dato precedenza agli ammalati di covid, rinviando tali interventi.

Tuttavia, poiché l'età media della nostra provincia è di 75 anni e anche alcuni confratelli più giovani hanno precedenti malattie per cui rientrano nel gruppo di quelli “a rischio”, tutti i confratelli hanno notevolmente ridotto i loro contatti al di fuori delle comunità. Ellwangen, che tra altro ospita anche i nostri confratelli più anziani e bisognosi di cure, è stata chiusa fin dall'inizio della crisi e non è accessibile. L'umore dei confratelli è diverso da persona a persona. Alcuni non vogliono più socializzare, altri rimpiangono molto le restrizioni e vorrebbero correre un rischio maggiore per essere vicini alla gente. Alcuni, un po’ più avanti nell’età, che prima erano in grado di fornire assistenza pastorale a singole cappelle minori, sono ora inattivi.

L'assemblea provinciale, che abbiamo tenuto online, ha dimostrato che possiamo rimanere in contatto e avere scambi a livello provinciale, anche oltre i confini nazionali di Austria, Germania e Italia.

Oggi, a differenza dell'inizio della crisi, nonostante le restrizioni, i nostri Padri possono svolgere il loro lavoro nei vari ministeri e le messe sono consentite ad alcune condizioni. Speriamo che la gente accetti le restrizioni durante il periodo natalizio in modo che la situazione migliori.

Etiopia

Nella Provincia, solo ultimamente i test covid-19 hanno evidenziato alcuni casi positivi: lo Sc. Biruk è risultato positivo il 13 novembre 2020 mentre si preparava a volare il giorno successivo per andare a Casavatore; ieri è risultato negativo e dovrà fare di nuovo il test prima di partire. Da Nairobi è arrivata la notizia che sono risultati positivi anche i nostri scolastici, Abebayehu e Habtamu, e P. Abraham Hailu che è lì per la conclusione dei suoi studi.

Alcuni confratelli, che sono entrati in contatto con positivi, hanno dovuto fare il test come pure alcuni LMC di ritorno dall’Europa, e qualcuno ha dovuto osservare la quarantena.

Queste ed altre notizie, come la morte di alcuni confratelli in Uganda e la preoccupazione, in casa provinciale, per P. Seyum, ci hanno portato a fare molta attenzione e ad agire con prudenza. Le difficoltà maggiori sono state i rinvii di arrivi e partenze, non solo per chi avrebbe dovuto andare in ferie ma anche per i nuovi scolastici, confinati a rimanere in Uganda fino alla fine di agosto, dopo la loro prima professione.

C'è molta incertezza su iniziative ed eventi, al punto che la Provincia ha annullato l'Assemblea di aprile e un incontro previsto per il 27 ottobre, in occasione della celebrazione della Giornata Comboniana.

Tutto questo, comunque, non ha impedito la partecipazione al ritiro di agosto e qualche altro incontro, compreso quello per la nomina, il 29 settembre, di P. Juan González Núñez ad Amministratore Apostolico del Vicariato di Hawassa.

Nelle missioni di Gumúz, nel nord ovest, le attività si sono comunque svolte abbastanza regolarmente, come i voti perpetui di Gurmesa e la sua ordinazione diaconale, a Gilgel Beles; la sua ordinazione sacerdotale avrà luogo nella sua parrocchia d’origine, tra il 20 e il 25 gennaio 2021.

I continui attacchi nella zona di Gumúz, che hanno portato all'evacuazione il 21 ottobre della missione di Gublak e alla guerra scoppiata il 4 novembre, non sono legati al coronavirus, ma purtroppo sono accaduti nello stesso periodo.

Che cosa preparerà ancora il buon Dio per questa sua Missione?

Italia

Situazione a novembre
Purtroppo, la provincia sta vivendo un momento molto difficile a causa del Covid-19. Durante la seconda ondata il virus è apparso in varie comunità (Firenze, Castel Volturno, Venegono) senza fare troppi danni. Quando però, nonostante tutte le precauzioni, il contagio è entrato nella comunità di Castel d’Azzano, molti dei confratelli anziani non sono stati in grado di sopravvivere alle complicanze dovute al virus, causando un’infausta serie di decessi che stanno ancora continuando. Al momento il CP è impegnato a gestire la situazione di grave emergenza, offrendo appoggio ai confratelli che sono direttamente coinvolti. Quando la situazione sarà tornata alla normalità il CP, insieme alla CANAM, formulerà un resoconto dettagliato su quanto è successo. Al momento rimane importante affrontare l’emergenza con pazienza e fede. A fine anno i confratelli di questa comunità morti di covid sono purtroppo una quindicina.

Kenya

Il covid-19 ha causato il caos in tutto il mondo. Lo stile di vita a cui eravamo abituati è stato bruscamente interrotto. Migliaia di persone hanno ceduto al nemico invisibile chiamato Coronavirus. Il mondo sta ora curando le ferite economiche inflitte da questo contagio. Il Kenya non è stato risparmiato.

Al 19 dicembre 2020, le statistiche ufficiali sul Covid-19 indicavano che il Kenya aveva eseguito test su 1.003.493 di persone. I casi confermati erano 94.151, i casi attivi 16.959, i decessi 1.633 mentre 75.559 persone si erano ristabilite. Queste statistiche si basavano su test mirati, pertanto è difficile valutare l'intera portata dell'infezione in Kenya la cui popolazione è di circa 53 milioni di persone. Qui, un test costa circa 44 euro. La stragrande maggioranza della gente non può permettersi di pagare questa somma. Di conseguenza, quelli che hanno sintomi lievi non tentano nemmeno di sapere se sono contagiati.

Non è esagerato affermare che, al momento, non sappiamo se siamo nella prima, nella seconda o nella terza ondata. In ogni caso, abbiamo continuato a seguire le linee guida e i protocolli emessi dalle autorità competenti. Per i keniani, la situazione è di stanchezza, paura ma anche di speranza.

Dopo tanti mesi, i briefing quotidiani delle autorità sanitarie sui media sono ora noiosi, notizie da saltare. Questo stato di “letargia” ha consumato anche i nostri confratelli. Le più affaticate sono le nostre comunità formative: postulato, scolasticato e CIF. È stato un tormento per loro: potete immaginare i giovani confinati per mesi.

La paura si è fatta più intensa in ottobre, quando nella vicina provincia ugandese diversi confratelli che conosciamo hanno preso il virus e alcuni sono morti. In quel momento il virus ci è parso davvero reale e vicino. Abbiamo dovuto esortarci a vicenda ad essere più severi. Nello scolasticato, ad un certo punto, ci sono stati 31 positivi. La sfida non era tanto quella di essere malati, ma di organizzare la vita insieme e mantenere uno spirito ottimistico. Ringraziamo Dio che la durata dell'isolamento sia finita e che ora sono liberi dal virus. Anche chi è stato ricoverato è stato dimesso.

Tutto sommato, in Kenya il virus non ha colpito tanto, grazie anche alla risposta immediata del governo con misure di contenimento come blocchi, coprifuoco, sanificazione e uso obbligatorio delle mascherine. Il vaccino, inoltre, aumenta il nostro ottimismo. Non sappiamo quando i vaccini arriveranno in Africa, ma sicuramente sono un segno di speranza.

Siamo più colpiti dalle conseguenze economiche del Covid-19. Ci sentiamo chiamati ad essere più vicini alla gente e ad accompagnarla. Molti nelle nostre missioni si rivolgono a noi per chiedere sostegno. Con la grazia di Dio e la solidarietà umana ce la faremo certamente. (P. Radol Austine Odhiambo)

Portogallo

In Portogallo, fino ad oggi (fine novembre) abbiamo avuto un solo confratello contagiato, nella comunità di Maia, e nessun contagio tra le persone che lavorano nelle case della provincia.

Il confratello contagiato si è subito accorto della situazione, ha contattato il suo medico ed è rimasto in auto-isolamento stretto, in stanza, anche prima di fare il test. Da quando è arrivato il risultato positivo del test, la comunità ha immediatamente attivato, per due settimane, il “Piano di contingenza” mccj-pt, previamente preparato dalla Provincia, e ha seguito rigorosamente le indicazioni delle autorità sanitarie. La casa è rimasta chiusa, senza personale di servizio, è stata chiusa la segreteria, sospese le celebrazioni liturgiche con la presenza di pubblico e anche le celebrazioni comunitarie (liturgia delle ore e messa). I pasti, confezionati da uno dei confratelli, erano presi individualmente, in orari diversi, ecc. Dopo due settimane, il confratello era guarito e si è potuto riprendere il ritmo normale.

In Provincia, si limitano allo strettamente necessario i viaggi tra le comunità e anche i contatti dei confratelli con le proprie famiglie. Le riunioni si fanno ormai tutte via zoom. Gli eventi con pubblico sono stati cancellati o fatti on line. L’Assemblea provinciale, a settembre, si è svolta in forma mista: in presenza, per i più giovani, e via zoom per gli anziani.

Nelle comunità, nonostante qualche momento di tensione, l’ambiente è gradualmente diventato più disteso e sereno. (P. Fernando Domingues, mccj)

Sudafrica

Nella Provincia più di dieci confratelli e scolastici hanno avuto il Covid-19; alcuni però non hanno mai fatto il test. Siamo grati che la maggior parte di loro siano stati asintomatici o con sintomi leggeri. La nostra Assemblea provinciale è stata in un primo momento riprogrammata e infine annullata. Un buon numero di confratelli ha cancellato i propri programmi di viaggio per cure mediche, vacanze e persino ordinazione sacerdotale, mentre altri non sono potuti tornare in Sudafrica.

Il Paese sta vivendo ufficialmente la seconda ondata della pandemia, con ottomila casi al giorno. La Chiesa sta lottando finanziariamente, a causa dei tanti mesi senza celebrazione eucaristica, poi, con un massimo consentito di 50 persone e ora, 250 all'interno o 500 all'aperto (ovviamente a seconda delle dimensioni dell'area). Le parrocchie in generale hanno difficoltà perché ricevono poco denaro o niente dalle raccolte. La sfida più grande che la Chiesa deve affrontare è far tornare la gente alle celebrazioni eucaristiche.

Alla fine di luglio 2020 il Sudafrica era al quinto posto nel mondo per casi confermati di Covid-19. Cinque mesi dopo, sebbene il paese sia ancora in stato di emergenza, siamo al livello di blocco 1, dove quasi tutte le restrizioni sono state revocate. L'uso di mascherine, la sanificazione delle mani e delle superfici e il distanziamento fisico vengono ancora ribaditi. Il numero di decessi segnalati – 21.500 – è relativamente basso rispetto ad altri paesi, anche se queste statistiche sono messe in discussione (in questo periodo sono stati registrati 40.000 "decessi naturali" in più rispetto ad altri anni). Il tasso di recupero è elevato, si dice superiore al 90%, e il numero totale di casi è ora superiore a 785.000. In alcune regioni del Paese, purtroppo, gran parte della popolazione ignora il rispetto dei protocolli raccomandati. Il Sudafrica è ancora tra i primi 20 Paesi al mondo per quanto riguarda le infezioni registrate.

È stato annunciato un pacchetto di aiuti economici di R500Bn (32 miliardi di dollari) per aiutare i privati, le imprese e garantire le attrezzature e forniture mediche e i pacchi alimentari necessari.

WEBINAR
In cammino verso il Forum sulla ministerialità sociale

In preparazione al Forum della famiglia comboniana sulla ministerialità sociale, che si realizzerà a Roma dal 3 al 7 luglio 2021, rimandato già due volte a causa della pandemia, è stato realizzato, il 4 e 5 dicembre scorso, un webinar, una tappa importante, alla quale ne seguirà un'altra, fissata per il 5-6 marzo 2021, per raccogliere la ricchezza del cammino fatto, approfondire i contenuti e cominciare a tracciare linee operative per una missione sempre più attenta alle attese dei poveri e aperta al cambiamento di paradigma (AC 2015 n. 12).

Il 4 dicembre sono stati invitati due laici, Luca Moscatelli, biblista, e Stella Morra, teologa, i quali, a partire dalla loro ricerca e dal loro ruolo nella comunità accademica, pastorale ed ecclesiale, hanno indicato in maniera magistrale il luogo da cui partire e l’obiettivo da raggiungere per una ministerialità sociale.

Per Luca Moscatelli, è necessario partire da coloro che sono “fuori”, dal mondo come luogo teologico, dove cogliere la presenza dello Spirito di Gesù che è all’opera. È dal di fuori che arrivano le sorprese e da dove ci arriva la salvezza. La missione ha sempre sottolineato l’importanza di “andare verso” enfatizzando il “noi”; forse è necessario sottolineare anche il “partire da” “loro”: dalle periferie esistenziali direbbe Papa Francesco; dai più poveri e abbandonati diremmo noi nella tradizione della famiglia comboniana.

La teologa Stella Morra ci ha spiegato che nell’incontro con l’altro è importante articolare bene la trilogia: fede, cultura e Chiesa. Nel compito dell’evangelizzazione difatti è necessario prendere a cuore la cultura dell’altro come ci insegna il magistero della Chiesa (EG 115 e GS 53).

Nella ministerialità sociale, la Morra ha sottolineato che il missionario può incorrere nel rischio dell’inesattezza, della debolezza, in quello di esagerare, ma ha anche ricordato che non possiamo né dobbiamo correre il rischio dello gnosticismo, del pelagianesimo né quello di sfigurare il significato autentico e integrale della missione evangelizzatrice. Si può correre il rischio di offrire la misericordia senza condizioni; ma non possiamo correre il rischio di opporci alla piena libertà dell’amore con cui Dio entra nella vita di ogni persona. (P. Fernando Zolli, mccj)

ASIA

World Mission riceve due premi

La rivista World Mission ha vinto il premio per il migliore articolo con la rubrica Defending the Most Defenseless (In difesa dai più indifesi) di Tony Magliano e ha ricevuto un riconoscimento speciale per il lungometraggio scritto dall'arcivescovo Gilbert Garcera, intitolato Trasmettere la fede ai giovani al Premio dei Mass Media cattolici (CMMA) il 19 dicembre 2020, a Manila.

Con il tema "Perché tu possa dirlo ai tuoi figli e nipoti (Esodo 10,2). La vita diventa storia", la cerimonia di quest'anno si è tenuta virtualmente a causa del divieto di grandi raduni per prevenire la diffusione del coronavirus.

Negli ultimi anni, le pubblicazioni comboniane delle Filippine hanno vinto diversi premi e riconoscimenti per i loro articoli nelle varie categorie.

Il CMMA (Catholic Mass Media Award) è stato fondato nel 1978 dal defunto arcivescovo di Manila, card. Jaime L. Sin, per rendere omaggio a "quanti servono Dio attraverso i mass media".

CONGO

Ordinazione sacerdotale

Da alcune settimane i cristiani della Parrocchia di Nostra Signora del Buon Soccorso di Bibwa aspettavano con gioia la visita pastorale del Cardinale Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo Metropolita di Kinshasa, che si è svolta sabato 6 dicembre 2020. In questa occasione, il nostro confratello Guerlain Biseka Joachim è stato ordinato sacerdote e P. Elio Farronato ha celebrato, insieme alla comunità parrocchiale, il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

Alla celebrazione eucaristica, presieduta dal Cardinale, hanno partecipato i cristiani della parrocchia di Nostra Signora del Buon Soccorso e quelli delle parrocchie vicine. Il Cardinale ha invitato P. Guerlain a essere la risposta alle sofferenze della gente, specialmente dei congolesi, e a seguire il modello di San Daniele Comboni, che ha accettato di lasciare la sua nativa Italia e di dare la sua vita per i popoli africani, che vivevano ancora nella sofferenza e nella schiavitù. Gli ha chiesto anche di non aver paura di fronte alla pesantezza del fardello che il Signore gli affida, ma di riporre in Lui la sua fiducia.

P. Léonard Ndjadi, superiore provinciale del Congo, ha ringraziato P. Guerlain per aver accettato di dare la sua vita a Dio nell’Istituto dei Missionari Comboniani e per la sua perseveranza durante i quattordici anni della sua formazione dalla propedeutica al sacerdozio. Ha poi presentato all'assemblea due postulanti missionarie comboniane, che si preparano ad andare al noviziato di Namugongo, in Uganda, una laica comboniana di Kisangani, un fratello e cinque sacerdoti comboniani, tra cui Guerlain Biseka, che si preparano ad andare in nuove missioni in Africa, Europa e America Latina. In quest’occasione P. Leonard ha annunciato l'invio di P. Guerlain alla missione in Perù. Infine, ha chiesto al Cardinale di dare la sua benedizione a questi missionari, e ai fedeli di pregare per loro affinché la loro missione sia fruttuosa. (Fr. Lwanga Kakule)

DSP

Sessant’anni di professione perpetua

Fr. Kuno Stösser ha celebrato il suo sessantesimo anniversario di professione perpetua l’8 dicembre 2020, nella comunità di Ellwangen. Fr. Kuno appartiene alla provincia peruviana e ora trascorre le sue ferie in parte con i suoi parenti nella regione della Selva Nera, in parte nella comunità di Ellwangen. A causa delle restrizioni del coronavirus, solo due confratelli di Nürnberg, che hanno lavorato in Perù per molti anni e volevano accompagnarlo in questa giornata memorabile, si sono uniti alla comunità per celebrare con Fr. Kuno il suo giubileo. P. Josef Pfanner, anche lui ex missionario peruviano, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, ha riassunto il lungo lavoro missionario di Fr. Kuno che ha lavorato nella vigna del Signore per 68 anni.

Dopo la formazione religiosa e professionale, nel 1954 è partito per il Perù e ha iniziato il suo lavoro nella nuova parrocchia di Mirones/Lima, che poco prima era stata affidata ai Comboniani di lingua tedesca. C’era molto lavoro da fare nella chiesa e nella canonica. Nel 1958 fu trasferito a Tarma, alla nuova prelatura affidata ai comboniani. Anche lì lo aspettava molto lavoro nella canonica e, soprattutto, nella chiesa durante le molte celebrazioni preconciliari.

Presto però Fr. Kuno dovette assumersi compiti completamente nuovi, come quello dell’edilizia nelle diocesi di Tarma e Huánuco. Non aveva esperienza in questo campo, ma la buona formazione di base e il suo interesse per qualsiasi lavoro lo hanno aiutato a diventare un buon costruttore. La sua prima opera fu il seminario di Tarma. Seguì un centro per la formazione di catechisti e la canonica della parrocchia di Huassawuassi. Infine, coronò la sua attività a Tarma con la costruzione del santuario di Muruhuay. Nel 1973 fu incaricato di costruire la cattedrale di Huánuco sul progetto di un architetto svizzero.

Nel 1979 Fr. Kuno partecipò come delegato del Perù al Capitolo della riunificazione a Roma. Fu quindi trasferito alla DSP e assegnato alla comunità di Bamberg. Presto però lo richiamarono in Perù perché il nuovo vescovo di Huánuco, Mons. Anton Kühner mccj, aveva molti progetti per lui: la costruzione della casa vescovile e della chiesa e della canonica dei missionari monfortini.

Nel 1984 passò a Lima per costruire la casa del Postulato comboniano. Da allora, è rimasto nella casa provinciale di Monterrico e fino a oggi, nonostante la sua età, 90 anni, svolge preziosi servizi come l’accoglienza degli ospiti e di molte persone in cerca di aiuto materiale oltre che il servizio telefonico. Nel nuovo anno spera di tornare in Perù. Lo speriamo anche noi e gli auguriamo ancora molti anni nella sua seconda patria.

A lui vanno i nostri migliori auguri e la nostra gratitudine per il suo esempio di missionario e religioso e per i molti servizi svolti per 60 anni per il bene dei confratelli e della missione.

ITALIA

Acse: un’interessante iniziativa e le altre attività

L’azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico Umberto I, in partenariato con Inail e Università La Sapienza, ha ideato il progetto PROTECT, che ha lo scopo di tutelare la salute dei rifugiati e dei migranti con uno screening testa-collo che esamina faccia, occhi, naso, bocca, orecchie e gola.

Per la sua realizzazione nel Lazio, si sono presentate ben 53 associazioni e organizzazioni. Tra queste, c’è l’Acse. Dal maggio dello scorso anno al dicembre 2020 (escluso il periodo di lockdown) si sono fatti complessivamente circa 2.100 interventi su altrettante persone. Di questi, ben 700 sono stati fatti presso la sede dell’Acse. Al secondo posto c’è la Medihospes Staderini con 130/150 interventi e al terzo posto Il Mondo Migliore con poco più di 100.

Gli incontri all’Acse vengono fatti due volte al mese con la partecipazione di 5 o 6 medici e una trentina di migranti. È un servizio ottimo e molto gradito.

Accanto a questo, gli altri servizi dell’Acse, grazie all’encomiabile impegno di volontari e soci, continuano in diverse forme, nonostante la pandemia. L’ambulatorio odontoiatrico riesce a servire una ventina di persone ogni settimana. In tempi normali gli interventi erano quasi il doppio. I medici e gli assistenti sono lodevoli e coraggiosi per l’impegno. L’ambulatorio utilizza due nuove poltrone.

I corsi di italiano e inglese sono fatti online, ad eccezione di due classi di italiano che sono in presenza, con la dovuta sicurezza. Sono frequentati da un centinaio di studenti. I corsi di informatica inizieranno da gennaio: abbiamo una quindicina di iscritti. Potranno usufruire della sala rimodernata con computer e altri strumenti muovi, forniti dalla Migrantes della CEI. Anche il laboratorio di taglio e cucito è operativo in presenza. Online operano lo Sportello del lavoro, l’Assistenza legale e il servizio Studenti universitari. Sono una trentina le borse di studio che possiamo offrire. La distribuzione dei viveri, che si svolge ogni giovedì, ha visto il moltiplicarsi degli utenti. Quasi il 30% in più. Segno che purtroppo la povertà e i bisogni della gente aumentano. Finora siamo riusciti a dare a tutti qualcosa, grazie al Banco alimentare, alle Suore Guanelliane e anche all’Elemosiniere del Papa, Card. Konrad Krajewski.

Per conoscere maggiormente le attività e la situazione dell’Acse si può sempre aprire il Sito rinnovato e ampliato: www. Acsemigranti.org. (P. Venanzio Milani)

KENYA

Ordinazioni sacerdotali

Nonostante la pandemia, in Kenya i Comboniani hanno assistito all'ordinazione sacerdotale di P. Polycarp Moindi e P. Joseph Ng'ang'a, nella parrocchia cattolica di Santa Teresa, Kiangunu, nell'arcidiocesi di Nairobi. Erano presenti un buon numero di fedeli, la famiglia comboniana, sacerdoti e religiosi. Il cardinale Njue, arcivescovo di Nairobi, ha presieduto la celebrazione eucaristica e ordinato i nostri due confratelli.

Nel suo solito modo umoristico e gioioso, il cardinale ha esortato i neo-ordinati a non guardare mai indietro e a vivere una vita di preghiera e di impegno come missionari. Ha poi rivolto parole di gratitudine e di incoraggiamento ai genitori dei due nuovi sacerdoti.

P. Austine Radol, superiore provinciale, facendo eco ai sentimenti del cardinale, ha chiesto ai genitori, ai parenti, agli amici e alle parrocchie dei neo-sacerdoti di continuare a sostenerli. Ha anche annunciato che P. Polycarp è stato assegnato alla Provincia del Togo-Ghana-Benin mentre P. Joseph andrà in Ecuador. (P. Andrew Bwalya)

RCA

Notizie: La Provincia sta attraversando un momento di grande preoccupazione.

Il 27 dicembre si sono tenute le elezioni presidenziali in un clima infuocato perché alcuni gruppi di ribelli e altre forze occulte volevano impedirne lo svolgimento. Ci sono stati scontri in diverse località del Paese, soprattutto a Yaloké, Bossangoa, Kagabandoro, Bouzoum. Un gruppo numeroso di ribelli ha occupato Boda e l’esercito, la polizia e i carabinieri sono fuggiti verso Mbaiki e Bangui. Finora i ribelli non hanno fatto del male alla popolazione di Boda, ma si sono limitati a saccheggiare la prefettura e il commissariato.

Nei primi giorni di gennaio 2021 la città di Bangassou è caduta in mano ad un gruppo di ribelli (mercenari e gente del Niger).

A Bangui la situazione è tranquilla ma corrono voci e si teme che i ribelli arrivino anche qui per seminare disordine e impedire le elezioni. (P. Everaldo de Souza Alves mccj)

TOGO-GHANA-BENIN

2020: un anno di abbondanza di vocazioni per il TGB

Il 12 dicembre 2020, nella cattedrale di Aného (Togo), è stata celebrata una bella Messa di ordinazione di dieci nuovi sacerdoti di cui sei diocesani e quattro missionari comboniani: P. Abraham Amuzu, P. Achille Dansou, P. Charlemagne Dossavi e P. Pius Boosuuro. La cerimonia è iniziata alle 9 con una numerosa partecipazione di fedeli e sacerdoti, sempre nel rispetto delle misure per il covid-19.

Nella sua omelia, Mons. Isaac Jogues Gaglo, vescovo della diocesi di Aného, riprendendo l’enciclica di san Giovanni Paolo II, Ecclesia de Eucharistia vivit, ha sottolineato il fatto che il sacerdozio ministeriale ha come origine e piena realizzazione l’eucaristia e ha raccomandato ai neo-ordinandi la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, la preghiera della Liturgia delle Ore, la devozione per Maria e per i santi, la celebrazione del sacramento della riconciliazione. Infine, li ha invitati a farsi servi, come Cristo, e ha chiesto ai partecipanti di pregare con fervore per i nuovi sacerdoti e per il clero in generale

Facciamo presente che lo stesso giorno, a Dassa-Zoumè, verso il nord del Benin, ha avuto luogo una bella e sentita cerimonia per l’ordinazione presbiteriale di un altro comboniano, la prima in questa diocesi, P. Ephrem Badou.

L’ordinazione di P. Pius Boosuuro, originario della diocesi di Wa (Jiraapa), nel Nord del Ghana, e di P. Ephrem Badou, originario della diocesi di Dassa-Zoumè, Benin, sono per noi comboniani segni concreti dell’efficacia della nostra testimonianza missionaria e soprattutto del nostro lavoro di animazione missionaria anche in zone della Provincia dove non siamo impiantati.

La Provincia è lieta di aver potuto donare all’Istituto e alla Chiesa nove nuovi sacerdoti.

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

LA MADRE: Anne Marie, di P. Saturnin Pognon (TCH); Margaret, di P. Achilles Kiwanuka (U); Lucia, di Mons. Odelir José Magri (BR).

IL FRATELLO: Pedro, di P. José de la Cruz Hinojosa (M); Tarcisio, di Fr. Luigi Salbego (I).

LA SORELLA: Zita, di P. Benito Buzzacarin (I); Ana Maria, dello Sc. José de Jesús Nieto Castro (M).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Carla Maria Vinco.