Né eroi né salvatori, solo poveri missionari servitori di una missione più grande di noi

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Mercoledì 28 settembre 2022
Così scrive P. Léonard Ndjadi Ndjate, superiore provinciale, raccontando il suo viaggio verso Buta per l’apertura della nuova missione, “per fedeltà all’opzione preferenziale per gli ultimi della società”.
Il Congo sembra una grande paese cristiano ma in realtà esistono ampie zone dove il lavoro di evangelizzazione si è fermato con la partenza dei missionari e la situazione si è aggravata per la scarsità di preti diocesani.

La diocesi di Buta ha solo dieci sacerdoti. La presenza comboniana in questa zona remota del Paese, senza sbocco sul mare e abbandonata da tutti, è un segno di speranza per questa gente, rimasta per più di vent’anni senza sacramenti, senza liturgia, senza Parola di Dio e senza missionari.

Così P. Léonard, P. Franco Laudani e P. Roberto Ardini sono partiti da Kisangani per raggiungere la parrocchia della Beata Anuarite. Essendo sospesi i voli della compagnia aerea SJL, hanno deciso di partire in macchina, ben sapendo il prezzo che avrebbero pagato per questa scelta: un viaggio lungo e faticoso, non privo di difficoltà, con la macchina che si è impantanata più volte. Ma… all’arrivo in parrocchia, dopo due giorni di viaggio, “i fedeli sono accorsi spontaneamente ad accoglierci, per ringraziarci e dirci che ci stavano aspettando”.

Domenica 9 ottobre i nostri confratelli saranno presentati ai fedeli della parrocchia e l’autorità diocesana insedierà il primo parroco comboniano di Buta. (P. Léonard Ndjadi Ndjate)