NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

Professioni perpetue
Sc. Valverde Arce Byron – S. Luís Petén/PCA – 30.09.2022

Ordinazioni
P. Manuel Novais Quembo – Chemba/MO – 01.10.2022
P. Moisés Zacarias Daniel – Chemba/MO – 01.10.2022

Opera del Redentore
Ottobre: 01 – 07 RCA; 08 – 15 TCH; 16 – 31 RSA
Novembre: 01 – 15 SS; 16 – 30 T

Intenzioni di preghiera
Ottobre
– Per il XXI Capitolo Generale delle Suore Missionarie Comboniane, perché dopo 150 anni, trasformate dal Carisma, vivano come Discepole Missionarie verso le periferie esistenziali. Preghiamo.
Novembre – Per i giovani, presente e futuro delle nostre società, perché possano trovare la loro vocazione e la pongano al servizio dei più deboli. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano OTTOBRE

1      Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa, Patrona delle missioni – Festa
10   San Daniele Comboni, vescovo, Fondatore della Famiglia comboniana – Solennità
20   Beati Davide Okelo e Gildo Irwa; Martiri, Mem. facolt.

Ricorrenze significative OTTOBRE
1
      Santa Teresa di Gesù Bambino
10   San Daniele Comboni, vescovo, Fondatore della Famiglia comboniana, Solennità – Italia, Khartoum, Sud Sudan, Curia, Egitto
12   Nossa Senhora Aparecida – Brasile
16   Santa Margherita Maria Alacoque, vergine
19   Santi Giovanni di Brébeuf e Isacco Jogues, sacerdoti e compagni, martiri – NAP (Stati Uniti e Canada)
20   Beati Davide Okelo e Gildo Irwa, martiri, mem. facolt. – Nord Uganda

Calendario liturgico comboniano NOVEMBRE
       Commemorazione dei confratelli,
       familiari e benefattori defunti
       Data da stabilire annualmente

Ricorrenze significative NOVEMBRE
21   Madonna del Quinche – Ecuador

Pubblicazioni

Vittorio Mottin, a cura di, Dom Aldo Gerna. Un cammino profetico, Etabeta, giugno 2022. Il libro – biografia e testimonianze – è un ringraziamento per i 90 anni di mons. Gerna, valtellinese di nascita, brasiliano per scelta. “Ho fatto un atto di presunzione – scrive il curatore nella Premessa – e chiedo scusa, provando a entrare nella vita di un vescovo per il tempo di un libro. Non accettavo però di perdere il ricordo di una persona visitata dalla Grazia di Dio”.

Giuseppe Crea, mccj, e Aureliano Pacciolla, a cura di, Logoterapia e psicodiagnosi, ed. Alpes, 2022. L’obiettivo di questo volume è di dare un contributo alla psicodiagnostica a partire da un approccio umanistico-esistenziale, centrato sul senso della vita e sulla logoterapia di Viktor Frankl.

BRASIL

Settant’anni di presenza comboniana
Durante l’ultimo fine settimana di settembre sono state realizzate le celebrazioni per i 70 anni di presenza dei Missionari Comboniani in Brasile.

È stato scelto un contesto emblematico delle periferie urbane – il quartiere di Sapopemba, a San Paolo – uno degli ambiti in cui la nostra missione è stata maggiormente sfidata ed è stata maggiormente capace di rispondere profeticamente.

Delegazioni numericamente significative sono arrivate dagli stati di Minas Gerais e Paraná e una buona rappresentanza dal Maranhão.

Le famiglie di Sapopemba hanno accolto gli oltre cento visitatori aprendo le celebrazioni con un momento di festa e danze, nella serata di sabato 24 settembre. Domenica mattina, con la partecipazione di circa trecento persone, c’è stato un dibattito sul tema “Missione della Chiesa nelle periferie”, con la presenza della deputata e militante per i diritti umani Juliana Cardoso e del professor Fernando Altemeyer.

Nel pomeriggio si è tenuta la celebrazione eucaristica piena di simboli, memorie e sorprese, grazie al contributo di tutte le comunità presenti. Sono state distribuite mille copie di un opuscolo illustrato sulla storia comboniana, i Calendari comboniani per il 2023 e delle piccole ampolle contenenti la terra sacra sulla quale è stato martirizzato P. Ezechiele Ramin.

L’evento è stato molto seguito dalle reti sociali e dalla TV Aparecida. Il Consiglio Provinciale ritiene importante ripetere eventi di questo tipo, fra parrocchie comboniane, per scambiare esperienze e coltivare sempre di più la spiritualità e il carisma che ci uniscono.

CONGO

Una settimana di formazione per i giovani confratelli
Dal 4 al 10 settembre si è tenuta a Kimwenza, Kinshasa-RDC, una settimana di formazione permanente per giovani confratelli con meno di cinque anni di ordinazione sacerdotale o di voti perpetui. La prima, dopo gli anni della pandemia. Quattordici giovani congolesi hanno preso parte a questo incontro, animato da padre Víctor-Hugo Castillo Matarrita, superiore della comunità dei confratelli studenti a Roma.

In un clima di ascolto reciproco e di ricerca, le prime due giornate sono state dedicate ad una presa di coscienza della situazione personale in cui ciascuno assume il nuovo servizio affidatogli. Il passaggio dagli anni della formazione alla realtà della missione non è sempre evidente. Prenderne coscienza può essere un’occasione per meglio assumersi la responsabilità della propria formazione permanente.

Durante la terza giornata, P. Léonard Ndjadi e Fr. Kakule Lwanga, che hanno partecipato al XIX Capitolo Generale (giugno 2022), hanno condiviso la loro esperienza e presentato gli Atti capitolari, insistendo soprattutto sulla metodologia utilizzata che ha permesso di arrivare a formulare le priorità, i sogni, le linee guida e gli impegni. Non sono mancate le domande.

Il quarto e quinto giorno sono stati riservati ad approfondire la nostra spiritualità, identità e vita comunitaria, tre dimensioni che si intrecciano dando consistenza alla nostra consacrazione per la missione.

Domenica 11 abbiamo celebrato l’Eucarestia nella parrocchia della Divina Misericordia. I parrocchiani hanno molto apprezzato la nostra presenza. È stato un momento privilegiato anche per fare un po’ di animazione missionaria e di promozione delle vocazioni. È stata un’esperienza molto ricca di fraternità, condivisione, riflessione, preghiera in cui tutti si sono sentiti animati. La missione continua.

Né eroi né salvatori, solo poveri missionari servitori di una missione più grande di noi
Così scrive P. Léonard Ndjadi Ndjate, superiore provinciale, raccontando il suo viaggio verso Buta per l’apertura della nuova missione, “per fedeltà all’opzione preferenziale per gli ultimi della società”.

Il Congo sembra una grande paese cristiano ma in realtà esistono ampie zone dove il lavoro di evangelizzazione si è fermato con la partenza dei missionari e la situazione si è aggravata per la scarsità di preti diocesani. La diocesi di Buta ha solo dieci sacerdoti. La presenza comboniana in questa zona remota del Paese, senza sbocco sul mare e abbandonata da tutti, è un segno di speranza per questa gente, rimasta per più di vent’anni senza sacramenti, senza liturgia, senza Parola di Dio e senza missionari.

Così P. Léonard, P. Franco Laudani e P. Roberto Ardini sono partiti da Kisangani per raggiungere la parrocchia della Beata Anuarite. Essendo sospesi i voli della compagnia aerea SJL, hanno deciso di partire in macchina, ben sapendo il prezzo che avrebbero pagato per questa scelta: un viaggio lungo e faticoso, non privo di difficoltà, con la macchina che si è impantanata più volte. Ma… all’arrivo in parrocchia, dopo due giorni di viaggio, “i fedeli sono accorsi spontaneamente ad accoglierci, per ringraziarci e dirci che ci stavano aspettando”.

Domenica 9 ottobre i nostri confratelli saranno presentati ai fedeli della parrocchia e l’autorità diocesana insedierà il primo parroco comboniano di Buta. (P. Léonard Ndjadi Ndjate)

CURIA

Incontro dei vescovi comboniani a Roma
Un amministratore apostolico e dodici vescovi comboniani si sono incontrati a Roma dal 12 al 18 settembre sotto la guida di mons. Claudio Lurati e padre Cosimo De Iaco. Lo scopo dell’incontro è stato quello di promuovere comunione e sostegno reciproco nelle sfide che la missione e il governo delle loro diocesi riservano. P. Tesfaye Tadesse, superiore generale, e M. Luigia Coccia, superiora generale delle Comboniane, hanno fatto un breve intervento venerdì 16, nel quale hanno presentato la situazione attuale dei due Istituti. Il Card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, comboniano, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, ha potuto partecipare solo la mattina di sabato 17.

Alla fine del loro incontro, i prelati comboniani hanno voluto rivolgere un messaggio a tutta la Famiglia comboniana nel quale hanno sottolineato due eventi significativi: prima di tutto “l’uccisione di suor Maria De Coppi in Mozambico, che conferma come la missione sia il dono totale della propria vita facendo causa comune con la gente. Il suo martirio ci richiama alla fedeltà al nostro carisma. Il secondo evento è l'imminente beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli, sacerdote e medico comboniano, che ha lavorato per trent’anni all’ospedale di Kalongo, in Uganda. La caratteristica che maggiormente è stata messa in evidenza è l’unione naturale e spontanea tra la sua fede in Gesù, a cui si rivolgeva quotidianamente in preghiera, e il toccare quello stesso Gesù nel malato di cui si prendeva cura”.

Analizzando il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo e la situazione della Chiesa, hanno scritto “Sappiamo che il Regno di Dio e la sua presenza non dipendono dalla vitalità della singola comunità ecclesiale in un luogo o in un altro. Le fiorenti Chiese del Nord Africa, della Nubia, della Siria e della Turchia sono scomparse. Altre sono appassite e altre ancora sono fiorite. La Chiesa è un segno del Regno, non la sua realizzazione storica. Per questo lavoriamo con speranza, annunciando il Regno di Dio nella porzione di vigna che il padrone ci ha assegnato, senza preoccuparci se il nostro lavoro sopravviverà o passerà alla storia. È l'opera di Dio che conta”.

DSP

Parrocchie comboniane in Europa
I missionari comboniani che lavorano in modo continuativo nelle parrocchie e rettorie comboniane delle circoscrizioni europee – Italia, DSP e LP – si sono ritrovati a Bressanone, dal 30 agosto al 1° settembre 2022. All’incontro hanno partecipato 15 comboniani (8 dalla DSP, 5 dall’Italia e 2 dalla LP) che hanno giudicato l’iniziativa molto utile e interessante, un tempo prezioso per la condivisione e la riflessione, in un clima di fraternità e di ricerca. In particolare, due interventi sono stati molto apprezzati e hanno aiutato i missionari ad approfondire la tematica. Il primo, di Fr. Enzo Biemmi, sul tema La parrocchia: quale conversione missionaria? e poi la relazione e testimonianza del laico Reinhard Demetz, vicario pastorale della diocesi di Bolzano-Bressanone.

L’idea di organizzare un seminario a livello europeo sul tema “Parrocchie comboniane: percorsi per una parrocchia missionaria” è nata nel contesto del Consiglio Europeo della Missione a fine novembre 2021, a Santarém (Portogallo). Un incontro di questo tipo è già in programma per le province di Spagna e Portogallo.

Già in passato il tema della nostra presenza con e nelle parrocchie è stato affrontato a livello locale, sia in Europa – nei Simposi di Limone, in alcuni laboratori e assemblee – sia in altri continenti, ad esempio in Brasile. Nel contesto europeo, in particolare, sembra che la nostra presenza in parrocchia faciliti il nostro inserimento nella Chiesa locale, la possibilità di essere accettati e di intrecciare rapporti più duraturi con il clero locale.

ETHIOPIA

Incontro dei giovani missionari
I giovani Comboniani della Provincia si sono incontrati ad Hawassa, dal 20 al 22 settembre 2022, nell'ambito della loro attività di formazione permanente, come incoraggia a fare la nostra Regola di Vita (RV 100). Gli otto giovani missionari hanno condiviso le loro esperienze di missione e di vita comunitaria e hanno riflettuto su come essere di aiuto nella crescita della Provincia.

La Messa di apertura è stata celebrata la sera dell’arrivo ed è stata presieduta da P. José Vieira che, il giorno seguente, ha svolto il suo intervento dal titolo “Giovani missionari sulle orme di Comboni”.

P. Vieira, condividendo alcuni aspetti importanti dei suoi servizi missionari in Etiopia, Sud Sudan e Portogallo, ha ricordato che il nostro fondatore e padre, san Daniele Comboni, voleva giovani missionari santi, retti, colti e prudenti, con lo spirito di Dio e un vero zelo per le anime.

Ha spiegato poi che la santità implica insegnare con autorità come Gesù e ascoltare, vedere, toccare la Parola di vita e ha sottolineato che è l'amore che ci rende capaci e che lo studio della lingua locale è il primo atto d'amore nel nostro servizio missionario. Infatti, la capacità di studiare la lingua ci dà la chiave per entrare nella cultura.

Nell’ultima giornata dell’incontro abbiamo visitato alcune delle nostre missioni del Vicariato di Hawassa, guidati da P. Nicolino Di Iorio, delegato dell’Amministratore Apostolico. C’era anche P. Giuseppe Detomaso, che ha iniziato la missione di Tullo. Siamo stati anche nella parrocchia di Fullasa che è attualmente la più grande parrocchia in Etiopia. (P. Joseph Anane, mccj)

ITALIA

Convegno su Fr. Fiorini
Il 30 settembre a Latina, all’Università La Sapienza, si è tenuto un Convegno sulla figura di Fr. Alfredo Fiorini. Erano presenti il Vescovo, Mons. Mariano Crociata, il prof. Carlo Dalla Rocca, preside della facoltà di Farmacia e Medicina, e il Com. Guido Franceschetti, governatore distretto Rotary 2080. Il dott. Carossi ha presentato Fr. Alfredo come medico, P. Venanzio Milani, Comboniano, come missionario fratello, la dott. D’Onofrio come poeta. Sono intervenuti anche l’avv. Pasquale Lattari, dell’Ass. Alfredo Fiorini, il prof. Bersani dell’Università La Sapienza e il parroco di S. Domenico di Terracina, don Cavone. L’iniziativa è ben riuscita e ha avuto una notevole partecipazione di gente.

MOÇAMBIQUE

Suor Maria De Coppi, smc, madre, sorella, martire (dies natalis: 6 settembre 2022)
Mi sentirei in colpa se non scrivessi due righe su suor Maria De Coppi. Le sue ultime parole nel messaggio alla nipote Gabriella, anche lei suora comboniana, rivelano la donna che era: serena e fiduciosa, fiera della sua vocazione missionaria, piena di speranza e con il cuore aperto alla vita del popolo del Mozambico e disposta al servizio incondizionato, “fino alla fine”. “Qui la situazione è molto tesa... C’è pericolo e la situazione è triste, molto triste. Tutta la gente dorme in foresta... Prega per noi: il Signore protegga noi e questo popolo. Buona notte. Sono probabilmente le parole, commoventi, di una donna convinta che la sua vita è unita in un modo sponsale a Dio e alla vita della gente.

Sono arrivato in Mozambico quando Sr. Maria era la provinciale delle suore comboniane. Viveva a Nampula, mentre il provinciale dei comboniani, P. Francesco Antonini, viveva nel centro catechistico dove ho passato i primi mesi in Mozambico per un periodo di apprendimento della lingua e della cultura macua. Eravamo lì, con altri missionari arrivati da poco in Mozambico. Sr. Maria veniva a trovarci e per parlare con le suore comboniane che partecipavano al corso.

In quei giorni, il 3 gennaio 1985, era stata uccisa suor Teresa Dalle Pezze, sulla strada di Nacala. Maria De Coppi, insieme al provinciale dei comboniani, partirono nel convoglio militare per il funerale: non potevano mancare, anche se i tempi erano molto difficili.

Chi avrebbe detto che 37 anni dopo Maria sarebbe stata uccisa anche lei in terra mozambicana, dando la vita per la gente che tanto amava? In Mozambico, ha vissuto molto della storia di pace e di guerra, di speranza e di sofferenza del Paese. Sin dall’inizio, mi impressionava il fatto che non si è mai fermata di far visita alle comunità, da sola o accompagnata, nei convogli militari, per arrivare in tanti posti insicuri, dove si trovavano le missionarie comboniane. Con grande fiducia e coraggio si metteva in cammino, anche se la paura non mancava.

Di Sr. Maria ricordo anche la capacità di ascolto. Era sempre disposta ad ascoltare sia i missionari sia la gente. Con pazienza e umiltà, si sedeva per ascoltare storie di vita: la guerra, la morte, la fame, la mancanza di tutto, le speranze di giorni migliori... erano queste, le preoccupazioni di tutti, e lei ascoltava cercando di mantenere viva la speranza e, quando poteva, di dare un aiuto nelle situazioni più urgenti.

La capacità di ascolto si trasformava in collaborazione. Maria cercava la collaborazione con tutti: il provinciale dei comboniani, gli agenti di pastorale, tutti i missionari. Ci incoraggiava sempre a vivere come “equipe missionaria”, ossia, come comunità di missionari e missionarie che condividevano i loro sogni e progetti, la preghiera, il lavoro pastorale, i soldi, il cibo e i momenti di svago. Lo ha fatto come provinciale ma anche dopo aver finito questo servizio. Era bello vedere i missionari radunati nelle verande delle missioni, la sera, per raccontare la vita vissuta durante il giorno: la stanchezza della guerra, le difficoltà della gente, le gioie dell’evangelizzazione e della crescita della vita in mezzo alla morte. Maria era una paladina di questi incontri e la sua presenza infondeva sempre molta serenità e speranza.

Le parole di Óscar Romero possono aprirci alla speranza cristiana in questo momento: “Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sarà presto realtà”.

La vita di suor Maria, donata in questo modo semplice e allo stesso tempo eroico, sarà seme di tante vite consacrate alla missione in terra mozambicana. Dal cielo continuerà a pregare per il Mozambico e il suo popolo implorando la pace e il bene per tutti. Possa la sua vita e la sua morte mantenere viva in noi la passione per i luoghi di frontiera missionaria, particolarmente in questo momento in cui le suore comboniane cominciano il loro Capitolo Generale. (P. Jeremias dos Santos Martins)

PERU

V Assemblea dei Laici Missionari Comboniani dell’America
I coordinatori dei Laici Missionari Comboniani (LMC) dell’America e i comboniani che li seguono nelle varie circoscrizioni si sono riuniti dal 5 all’11 settembre 2022 nella parrocchia comboniana di Chorrillos, a Lima. Il tema scelto per guidare i lavori è stato “Uniti per una Chiesa sinodale al servizio della missione”. L’assemblea precedente era stata realizzata nel 2016 in Messico.

I partecipanti rappresentavano i seguenti paesi dell’America: Brasile (1), Messico (3), Colombia (3), Guatemala (4), Costa Rica (1), Ecuador (2), Stati Uniti (2), Perù (10, dei quali alcuni non hanno partecipato a tempo pieno). Del Comitato Centrale erano presenti Alberto de la Portilla (Spagna), coordinatore dei LMC, e P. Arlindo Ferreira Pinto (Roma), referente per l’Istituto comboniano.

L’Assemblea è stata un momento significativo di scambio di esperienze, riflessione – sulla vocazione e identità dei laici – e di condivisione delle ricchezze delle varie culture latinoamericane. P. Ottorino Poletto, superiore provinciale dell’Ecuador, ha dato inizio all’assemblea con la celebrazione dell’Eucarestia.

Domenica 11 i LMC hanno fatto visita alle comunità cristiane di Pamplona Alta, su una delle colline dei quartieri periferici della città, dove sono impegnati pastoralmente i LMC di Lima e alcuni sacerdoti e scolastici comboniani. È stata una buona occasione per riflettere sulle necessità della missione e comprendere quanto sia ancora attuale e urgente l’appello missionario di Papa Francesco per una “Chiesa in uscita”.

PORTUGAL

Assemblea provinciale
Dal 20 al 23 settembre i Comboniani che servono nella provincia del Portogallo si sono riuniti nella casa di Viseu per la loro Assemblea provinciale annuale. L’incontro ha avuto i seguenti obiettivi: conoscere gli Atti capitolari e le priorità stabilite dal Capitolo (aiutati nella riflessione da P. Tomasz Marek, delegato della Polonia, via zoom); rivedere le attività dell’anno pastorale; programmare le attività del prossimo anno pastorale; preparare l’elaborazione del Piano Sessennale (con un’assemblea straordinaria da tenersi a febbraio 2023).

Il secondo giorno, nel contesto dei 75 anni di presenza comboniana in Portogallo, Mons. António Luciano dos Santos Costa, vescovo di Viseu, ha presieduto la celebrazione eucaristica. Ci ha ringraziato per il nostro lavoro di questi decenni nella diocesi (è qui che si stabilirono i primi Comboniani nel 1947) e ci ha invitati a continuare ad essere fedeli al nostro carisma missionario, che anima il popolo di Dio ad aprirsi alla missione universale.

Durante l’assemblea abbiamo anche celebrato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale di P. Dário Balula Chaves, ringraziando Dio, tutti insieme, per il dono della sua vocazione missionaria.

L’incontro si è concluso con la programmazione delle attività per l’anno pastorale 2022-2023 e la scelta del motto che ci animerà: “La missione chiama: rallegrati in Dio e affrettati con Maria”.

SUDAN

Progetto di laurea nel Nord del Sudan – Ricostruzione virtuale di Sonqi Tino
La Chiesa di Sonqi Tino fu costruita nel X secolo nel Nord del Sudan. Per secoli, probabilmente dal XIV fino al XX secolo, è rimasta nascosta dalle sabbie del deserto.

Nel 1967, nell'ambito di una campagna archeologica promossa dall'UNESCO per l'esplorazione e il salvataggio del patrimonio archeologico nella regione desertica del Batn el-Hajar, l'Università La Sapienza iniziò a lavorare in un sito cristiano intorno a Sonqi West durante la ricognizione 1963-1964 condotta dall'UNESCO – Sudan Antiquities Service.

P. Giovanni Vantini, comboniano, era membro di quella spedizione nominata dalla Santa Sede, in quanto il Vaticano era tra i finanziatori del progetto. La spedizione archeologica salvò gli affreschi delle pareti della chiesa che furono poi distribuiti tra il Museo del Vicino Oriente dell'Università La Sapienza di Roma, i Musei Vaticani e il Museo Nazionale di Khartoum.

Tre studenti finalisti della Laurea in Informatica del Comboni College of Science and Technology (CCST), Ezekiel Yom Mayiel, Rita William e Rasho ottennero i disegni architettonici della chiesa, realizzati da Giuseppe Fanfoni nel 1967, una mappa con la posizione originale degli affreschi, preparata dall'archeologa Loredana Sist, e le immagini degli affreschi. Con questo materiale in mano, nel 1971 ricrearono la chiesa che sarebbe stata coperta e distrutta dalle acque del Lago di Nubia.

La chiesa era costituita da un edificio quadrato in mattoni d’argilla (9,30x8,30 m), successivamente ampliato con l'aggiunta di strutture. La sua pianta comprendeva nove stanze disposte secondo un noto schema cruciforme che aveva il suo fulcro in una stanza centrale, aperta sui quattro lati e coperta da una cupola.

Nel 2021 l'Istituto dei Beni Culturali-Consiglio Nazionale delle Ricerche d'Italia ha formato alcuni studenti e personale universitario sulle applicazioni delle Scienze Informatiche ai beni culturali. Ora, grazie al progetto di laurea di questi studenti, la chiesa può essere visitata attraverso questa ricostruzione virtuale, cliccando sul seguente link https://sketchfab.com/models/307f10a54e4941478f41d08e4867d33e/embed

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Augustino, di P. Otii Alir Moses (DSP), Giulio, di P. Massimo Robol (MO).

LA MADRE: Lucía Inés, di P. Juan Diego Calderón Vargas (PCA).

IL FRATELLO: Fernando, di P. Piero Lampetti (I) e di P. Aldo Lampetti (†), Giancarlo, di P. Ferruccio Gobbi (I).

LA SORELLA: Rosa, di Fr. Óscar José Araújo G. da Cunha (P).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Vitangela Castellano, Sr. Maria De Coppi, Sr. M. Veronica Fassi, Sr. Annunciata Ferronato, Sr. Gemma Luisa Toffanin, Sr. Emiliana Niboli, Sr. Anna Elsa Viola, Sr. Flora Fumagalli.