Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Consulta di giugno 2004
Note Generali


Lista del personale
Con le ultime destinazioni sono state riviste le liste provinciali del personale in vista delle elezioni dei nuovi Superiori Provinciali. Dette liste saranno inviate immediatamente ad ogni provincia.

Incontro con i segretari generali
È stato un momento di valutazione sulle attività di ogni segretariato e sulle problematiche presenti. In questi primi mesi i viaggi ed incontri a livello provinciale hanno aiutato il Consiglio Generale (CG) a leggere la realtà dell’Istituto nei suoi vari settori e, allo stesso tempo, ascoltare la voce delle province e continenti.

Guida all’attuazione del Capitolo Generale
La guida all’attuazione del Capitolo Generale, contenente la programmazione e le linee operative per il CG raggiungerà presto le province. Lo studio e le riflessioni del CG sugli Atti Capitolari sono state arricchite dai contributi dei segretariati generali e dei vari continenti.

Assemblea intercontinentale per la Ratio Missionis (23-30 maggio
Il CG scriverà una lettera a tutto l’Istituto, dando un rapporto dell’assemblea e del suo significato per l’Istituto; indicando lo schema base di lavoro proposto dall’assemblea; nominando una commissione (suddivisa in allargata e ristretta) indicandone i compiti e il ruolo; fissando la metodologia e il calendario da seguire fino all’Intercapitolare.

Valutazione dell’assemblea per la Ratio Missionis
Concorde il plauso agli organizzatori e unanime la soddisfazione per l’ambiente di serenità, libertà di espressione, buona riflessione e condivisione, allegria e collaborazione che ha prevalso tra tutti i partecipanti. Il primo fatto positivo da sottolineare è che tutte le province/delegazioni erano rappresentate (32 confratelli). Gli stessi partecipanti hanno fatto notare, giustamente, che gli Africani e i Latino-Americani erano pochi.
La decisione del CG di procedere alla realizzazione di questa assemblea intercontinentale in preparazione alla Ratio Missionis, nonostante alcune resistenze, si è rivelata una scelta propizia e un momento di grazia particolare per il nostro Istituto.
Era estremamente necessario e urgente riprendere, a livello generale dell’Istituto, il discorso iniziato nel XVI Capitolo e sorretti dalla passione missionaria di Comboni, prendere il largo, con uno spirito nuovo. Era necessario rivivere in un contesto meno conflittuale, il nostro senso di appartenenza e la ragione del nostro essere: la missione.
È stato fatto notare che la presente assemblea ha segnato l’inizio di un nuovo stile di lavoro nell’Istituto, quella di una più intensa collaborazione tra il CG e i segretariati generali, consigli continentali e la base. Si augura che lo stesso modo di procedere venga adottato anche a livello provinciale.

Pubblicazioni
Un ringraziamento ai confratelli che ci arricchiscono con buone riflessioni missionarie e comboniane. Allo stesso tempo il CG è contrario a pubblicazioni di libri avvenute senza tener conto di tre condizioni importanti: il dialogo con o l’approvazione del superiore provinciale, l’appro-vazione del capitale necessario e l’esame previo sui contenuti.

Specializzazioni
Come annunciato nella Consulta precedente, Il CG ha iniziato un processo di revisione delle specializzazioni. Dopo aver esaminato le richieste delle province e i bisogni più urgenti dell’Istituto, il CG ha individuato la seguente urgenza di personale: dieci (10) confratelli per la formazione, sei (6) per l’economia e cinque (5) per giornalismo. Il CG vorrebbe, ora, includere i continenti nel processo di discernimento per identificare le persone più adatte a questi servizi, con lo scopo di superare una visione ristretta delle specializzazioni, che sono per il bene della missione e dell’intero Istituto. In particolare, chiederemmo ad ogni continente di identificare tre o quattro confratelli presenti nel continente, che abbiano manifestato le qualità necessarie per le specializzazioni indicate. Chiediamo ai coordinatori continentali di iniziare al più presto, insieme a tutti i provinciali del continente, questo discernimento, per poter sottoporre al CG delle proposte prima della fine dell’anno.

Limone sul Garda
In dialogo con il consiglio provinciale d’Italia, Il CG decide che la casa e comunità di Limone appartenga e sia gestita dalla provincia italiana. Allo stesso tempo il CG si impegna - insieme al consiglio provinciale di Italia - perché Limone diventi centro di spiritualità e di studi comboniani. Si stanno facendo i primi contatti per trovare un confratello qualificato per questo scopo.

Nomine
P. Juan Climent Vilaplana, è nominato primo formatore e superiore dello scolasticato di Nairobi dal 01/07/2004.
P. Giovanni Battista Antonini, è nominato formatore dello scolasticato di Nairobi dal 01/07/2004.
P. Vanderlei Bervian è nominato formatore dello scolasticato di São Paolo dal 01/07/2004.
P. Stephane Kamanga, è nominato socio del padre maestro di Kinshasa dal 01/07/2004.
P. Josef Altenburger è nominato primo formatore e superiore dello scolasticato di Innsbruck dal 01/07/2004.
P. José Aldo Sierra Moreno è nominato formatore dello scolasticato di Innsbruck dal 01/07/2004.
Fr. Claudio Bozza è nominato formatore del C.I.F. di Nairobi dal 01/07/2004.
P. Robert Hicks (LP) è nominato consigliere continentale (Europa) per l’economia dal 01/07/2004.

Formazione permanente dei promotori vocazionali e formatori
Sono stati nominati membri dell’equipe per la coordinazione della formazione permanente dei promotori vocazionali e formatori P. Girolamo Miante, segretario del segretariato generale per la promozione vocazionale e formazione di base; P. Danilo Cimitan, coordinatore centrale del formazione permanente; P. Siro Stocchetti, membro dell’equipe della ACFP; P. José de Jesús Villaseñor Gálvez, socio del padre maestro a Vengono; P. Tesfamariam Ghebrecristos, assistente generale.


Corso di Rinnovamento di Roma
Si ricorda ai confratelli interessati che le iscrizioni al Corso di Rinnovamento di Roma (gennaio-maggio 2005) vanno fatte entro la fine del mese di settembre. Indirizzare la corrispondenza a corsmccj@pcn.net
I partecipanti ed i loro provinciali e delegati sono pregati di tenere presente la natura ed il fine del corso, illustrati nel numero di aprile di Familia Comboniana.


Segretariati Generali
Assemblea in preparazione alla Ratio Missionis

Nella settimana tra il 23 e il 30 maggio 2004, in un contesto liturgico molto significativo per la vita missionaria, tra la festa dell’Ascensione e la Pentecoste, simbolicamente riuniti nel “cenacolo, con Maria”, tutti i delegati delle province e delegazioni dell’Istituto, i provinciali coordinatori continentali dell’evangelizzazione, i membri del Consiglio Generale, i segretari dei segretariati generali e alcuni invitati, si sono riuniti a Roma, nella casa generalizia dell’EUR, per dare inizio alla preparazione della Ratio Missionis.
Il programma della settimana ha seguito tre momenti principali. Nel primo momento si è dato spazio alla memoria della vita e della prassi missionaria dell’Istituto, nei suoi momenti più significativi, dagli inizi fino al XVI Capitolo Generale, celebrato nel 2003. Siamo stati aiutati da un excursus storico preparato da P. Giuseppe Franzelli, da un studio di P. Pietro Ravasio sulla nascita e le motivazioni che hanno determinato l’apertura dei nostri impegni missionari nei vari continenti, dalla presentazione delle sfide e delle risposte che i Comboniani danno, oggi, nei vari contesti sociali e culturali e presentate da P. Benito De Marchi per l’Europa, P. Alcides Costa per le Americhe, P. Manuel António da Silva Machado per l’Asia, P. Miguel Navarrete Arceo per l’Africa francofona, P. John Baptist Opargiw Keraryo per l’Africa Anglofona e P. Norberto Stonfer per il mondo arabo. È stato messo in evidenza che la decisione dell’ultimo Capitolo Generale di preparare una Ratio Missionis (AC ’03, 49) si inscrive nella tradizione viva del nostro Istituto, che se da un lato in alcuni momenti particolari, come per esempio al tempo di P. Antonio Vignato, ha voluto codificare i contenuti e la metodologia missionaria, dall’altro sente la necessità di rileggere il carisma comboniano nel contesto attuale per dare delle risposte missionarie al passo con i tempi.
Nel secondo momento della settimana, tutta l’assemblea si è impegnata nella ricerca di una base comune per il lavoro che si prospetta nelle varie province e nei continenti, mettendo in evidenza i contenuti, l’ambito, le iniziative e le problematiche da approfondire nella Ratio Missionis. La Regola di Vita, è stato ripetuto, rimane per l’Istituto il testo base e di riferimento. La Ratio Missionis, invece, soprattutto tenendo presente la realtà del mondo globalizzato di oggi, il cambiamento in atto nell’Istituto, specialmente per la provenienza culturale e geografica diversa dei suoi membri, e la proclamazione della santità di Daniele Comboni, sarà una “regola missionis”, un “Nuovo Vangelo” che, come ha sottolineato P. Teresino Serra, Superiore Generale, stimolerà tutti i Comboniani a ritornare al primo ed unico amore per la Missione, con il cuore e la passione del Fondatore e con quel coraggio necessario per inoltrarsi in “acque profonde”, all’inizio del terzo millennio.
Nel terzo momento, i vari gruppi continentali hanno fatto delle proposte metodologiche per il proseguimento del lavoro a livello personale, comunitario, provinciale e continentale. Si è vista la necessità di formare una commissione di coordinamento e di creare quei canali di comunicazione necessari ed efficaci, perché la Ratio diventi il lavoro di tutto l’Istituto. A questo scopo è stato presentato il progetto in allestimento della pagina WEB, che potrà aiutare molto nello scambio e nella ricerca di materiale di consultazione. Ogni confratello deve sentirsi interpellato per questo lavoro. Un contributo speciale lo chiediamo particolarmente agli scolastici, ai Fratelli dei CIF, ai confratelli africani, latino-americani e asiatici. Infatti, ancorati e stimolati dalla tradizione viva dell’Istituto, la Ratio Missionis cercherà delle risposte per il presente e soprattutto per il futuro nel servizio missionario dei Comboniani.
La valutazione dell’assemblea, fatta dai partecipanti, è stata largamente positiva. Si è respirato un grande clima di libertà e di condivisione. Senza dubbio, questa assemblea è stata per il nostro Istituto un momento di grazia e un’occasione per iniziare a superare quelle dinamiche, spesso sterili, di confronto/scontro tra i continenti e di difesa delle varie proposte metodologiche, per dare spazio ad una visione più dinamica e propositiva per quanto riguarda la nostra identità ed i contenuti della proposta missionaria. Tutti hanno sottolineato la necessità e l’urgenza di crescere nello spirito di appartenenza all’Istituto, nella sinergia continentale e nella necessaria e arricchente complementarietà delle esperienze missionarie nei vari contesti sociali e culturali.


Intenzioni di preghiera

Luglio
- Perché San Daniele Comboni ispiri e sostenga i lavori di preparazione al Capitolo Generale delle Suore Missionarie Comboniane. Preghiamo.

Agosto - Perché la grande visione del “Piano” di San Daniele Comboni, e le esperienze e i frutti più significativi delle nostre fatiche missionarie infondano, in tutta la Famiglia Comboniana, il coraggio di rischiare decisioni e scelte anche difficili per mantenere la fedeltà al “carisma”. Preghiamo.

Settembre - Perché il carisma di San Daniele Comboni e l’esempio di Sr. Giuseppa Scandola, sua prima missionaria di 100 anni fa, siano di sprone e di ispirazione alle Sorelle Missionarie Comboniane che parteciperanno al Capitolo Generale. Preghiamo.


CONGO

Situazione attuale
Il Congo appare sempre di più come un crocevia di interessi politici ed economici che stimola gli appetiti dei grandi gruppi economici e politici e delle potenze straniere che spesso agiscono attraverso i paesi limitrofi. Questo periodo di transizione è per loro un’occasione per approfittare al massimo dei vantaggi che il Congo può offrire ai loro interessi.
Questi gruppi possono contare anche sulla collaborazione attiva di gruppi all’interno stesso del Congo. È questa, infatti, una delle cause della lentezza con cui procede la transizione. Giungere ad elezioni libere e trasparenti, primo passo importante per costruire uno stato basato sul diritto, farebbe perdere molti vantaggi a tutti coloro che adesso si sono insediati al potere e hanno cominciato a “mangiare la torta”. La situazione economica della popolazione, infatti, non ha visto alcun miglioramento: i salari continuano a non essere pagati o sono insignificanti, lo stato non si assume le sue responsabilità per far funzionare l’educazione, la sanità, le infrastrutture, ecc.
Tutto ciò contribuisce a creare un clima di tensione che può esplodere e che, infatti, è esploso in questi giorni. La tensione inoltre può essere sfruttata da persone e da gruppi per le proprie finalità. Questa tensione può diventare ingovernabile. Abbiamo assistito anche ad un tentativo di suscitare ancora la ribellione in vista di una ripartizione diversa della nazione. Se la ribellione non è riuscita, è anche dovuto alla reazione della popolazione che ha mosso l’opinione pubblica internazionale.
Il ruolo della MONUC (milizia dell’ONU) non è chiaro: oltre al fatto di rimanere troppo spesso passiva, essa sembra anche non avere obiettività nei suoi interventi, cosa che ha suscitato la reazione persino violenta soprattutto degli studenti, ma anche di una parte della popolazione.
Tutto questo dimostra che viviamo in una situazione instabile, dove i combattimenti possono ricominciare da un momento all’altro. Siamo ancora ben lontani dalla pace!
La Chiesa si sta organizzando soprattutto per far giungere a buon termine il procedimento elettorale, impegnandosi nella formazione politica e civica della popolazione. Malgrado tutto, resta un’istituzione di fiducia che può vivere un momento storico nel suo servizio per il Regno.

Chiusura della comunità di Saint Camille a Kisangani
Il 29 maggio, durante la celebrazione della Messa di Pentecoste, vi è stato il passaggio della parrocchia di Saint Camille di Kisangani dai Comboniani alla diocesi. La chiusura era stata proposta e decisa nel contesto della diminuzione degli impegni della provincia e della loro riqualificazione. I primi Comboniani erano giunti nella parrocchia di Saint Camille nel 1977, sostituendo i Sacerdoti del Sacro Cuore. La parrocchia si è sviluppata molto nel corso di questi anni: è aumentato il numero della popolazione e delle attività pastorali, sociali, culturali e di sviluppo. Molti sono i laici impegnati nell’apostolato e molte le vocazioni comboniane. Tutti segni che ci hanno aiutato a capire che era possibile lasciare questa parrocchia al clero diocesano. Nell’omelia, si è sottolineato che un nuovo e diverso legame è stato riannodato tra i Comboniani e la parrocchia. Il segno più forte di questa alleanza sono le persone “scambiate”, le vocazioni comboniane venute fuori dalla parrocchia e P. Pasquale Palermo, il primo comboniano giunto a Kisangani, che vi rimane per sempre, poiché nella sua ultima malattia ha voluto “rimanere” a Kisangani, dove è sepolto. Che P. Pasquale possa continuare ad intercedere per questa comunità cristiana.


ECUADOR

Esercizi spirituali
Dal 24 al 29 maggio, con il contributo di Mons. Vittorino Girardi, la provincia si è ancora una volta radunata a Betania per mettersi, in silenzio, all’ascolto della Parola alla luce dell’evento “Comboni santo”. Abbiamo voluto ripartire dalla canonizzazione per rinnovare, come provincia, il nostro impegno missionario e mettere la santità a fondamento della nostra vita e della nostra missione nel cammino di preparazione alla celebrazione del 50° anniversario della nostra presenza in Ecuador.

La rivista di missionologia “Spiritus”
Ogni sei mesi la direzione della rivista di missionologia “Spiritus”, pubblicata a Quito in spagnolo, si riunisce per esaminare il cammino percorso e per programmare i numeri successivi.
I temi dei prossimi numeri di quest’anno 2004 si riferiscono al “tempo e missione”: la missione e la sua relazione con il tempo, radicalità e futuro. Il tema generale per il prossimo anno 2005 sarà “violenza e missione” con i seguenti titoli: violenza all’origine; violenza nel quotidiano; cammini al di là della violenza; il martirio come forma di violenza.
A partire dall’ultimo numero abbiamo dedicato una parte sempre più importante della rivista al Comla/Cam e ad una riflessione nel contesto latinoamericano.
Spiritus è una rivista trimestrale fondata nel 1959 in Francia da un gruppo di Istituti missionari maschili e femminili. Nel 1996 a Quito (Ecuador) nasce l’edizione di lingua spagnola per l’America Latina come strumento di riflessione sulla problematica latino americana, di contestualizzazione e di inculturazione del servizio missionario. Ne sono co-editori la Congregazione del Verbo Divino, le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, le Suore Missionarie Comboniane, i Missionari Comboniani e i Salesiani dell’Ecuador.

Monumento al Comboni eretto nella casa provincializia
Quito. Il 18 giugno, festa del Sacro Cuore, è stato benedetto il monumento a S. Daniele Comboni nel centro del giardino della casa provinciale, per ricordarci della sua presenza nel cammino della provincia, ringraziarlo per questi quasi 50 anni di servizio missionario, senza dimenticare coloro che ci hanno preceduto, e continuare ad implorare la sua benedizione per continuare con il suo stesso entusiasmo, coraggio e slancio.

ETIOPIA

25 Anni di Consacrazione Episcopale di Mons. Armido Gasparini
Il 31 Maggio 2004 Mons. Gasparini ha celebrato il 25° di consacrazione episcopale avvenuta in S. Pietro per mano di Papa Giovanni Paolo II.
La celebrazione, organizzata dai Missionari Comboniani, dal vicariato di Awasa e dalle suore “Handmaids della Chiesa”, Istituto di diritto diocesano fondato da Mons. Gasparini, ha avuto luogo ad Addis Ababa nel seminario maggiore del vicariato di Awasa.
La presenza di molte Suore Missionarie Comboniane, delle “Handmaids della Chiesa”, di seminaristi diocesani, postulanti comboniani e molti amici hanno dato un tono di giovinezza a questa celebrazione ecclesiale per l’ultranovantenne Mons. Gasparini che ha speso “una vita per l’Etiopia”, avendovi lavorato per oltre 53 anni.

Primo sacerdote comboniano sidamo
P. Melese Tumato Shulla è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004, nella chiesa parrocchiale della missione di Dongora.
Il Vicariato di Awasa, che conta 9 sacerdoti diocesani e oltre 150.000 cattolici, in maggio ha celebrato il primo sinodo diocesano. L’ordinazione del primo sacerdote missionario è un ulteriore segno che la Chiesa di Awasa sta maturando e che, da Chiesa di missione, sta diventando una Chiesa locale aperta all’universalità. L’ordinazione sacerdotale di P. Melese ci ha dato l’occasione di ringraziare ancora una volta il Signore per aver copiosamente benedetto il nostro servizio di evangelizzazione in questa parte del mondo. Auguriamo a P. Melese di camminare con Cristo Buon Pastore nel cuore e sulle orme di Comboni.


ITALIA

Richieste di medicine
Aumentano le richieste di medicine da parte dei confratelli che si trovano in missione. I Centri per Comboniani Ammalati e Anziani (C.A.A.) sono contenti di poter collaborare, ma incontrano sempre più difficoltà nella spedizione, specialmente se i confratelli le vogliono con urgenza. Il DHL, Infatti, non accetta più di trasportare medicinali per alcune nazioni per problemi di dogana con i governi locali. Dobbiamo allora affidarci ai portatori, che non sempre si trovano, o alla posta che non è sempre sicura.
Davanti a questa situazione chiediamo comprensione e collaborazione. I confratelli che partono, portino con sé medicine per almeno un anno; facciano la richiesta ai C.A.A. almeno tre mesi prima di finirle: non siamo in grado di fare miracoli se un confratello chiede medicine quando le ha già finite; possibilmente indichino nomi di confratelli che rientrano in Italia e che possono portarle al loro ritorno.
Nella richiesta specificare il nome completo del farmaco, suo dosaggio e la quantità assunta giornalmente.

Incontro Giovani Comboniani
Dal 24 al 28 maggio, c’è stata a Pesaro la consueta convivenza del provinciale con i giovani comboniani in Italia e Polonia, un momento importante di formazione e riflessione, comunicazione e scambio, in un clima fraterno e di amicizia. Temi portanti: Il discernimento personale (P. Mario Menin, formatore) e La gestione dei conflitti (Don Gianfranco Poli, psichiatra). I giovani confratelli hanno apprezzato argomenti e relatori che li hanno aiutati a procedere nel cammino di crescita umana e nella sequela di Cristo.

MISNA sempre più “colpita”
Dal gennaio 2003 all’aprile 2004, il sito MISNA è passato da poco più di cinque milioni di “hits” (colpi) a 13.574.828. In redazione si stanno esaminando i dati per cogliere l’identità dei lettori: ma è già chiaro che la MISNA sta realizzando davvero il suo scopo, quello di dar voce a chi non ha voce, attuando un ponte di comunicazione tra il Sud e il Nord del mondo.

Due serate per l’Uganda
Il 18 maggio Mons. John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, accompagnato da Sr. Dorina Tadiello, è stato all’università di Bologna per un incontro sul Nord Uganda. I dati da lui forniti sono raccapriccianti: 17 anni di guerra, 25 mila bambini rapiti, 100 mila morti, 1 milione di sfollati in campi profughi... “una delle più sconosciute e dimenticate crisi umanitarie del mondo, peggiore di quella dell’Iraq”, ha detto Jean Egeland, rappresentante dell’ONU.
Giovedì 3 giugno, in occasione del Convegno sui 10 anni dal Sinodo Africano, presso il CUM di Verona (Centro Unitario Missionario), P. Carmine Curci, direttore di Nigrizia, ha partecipato ad una “serata culturale” per parlare della tragedia dell'Uganda con filmati, contributi, danze e musica africana... Il Punto Pace Pax Christi di Verona ha presentato l'appello “Basta sangue in Nord-Uganda”.

La più recente pubblicazione su Comboni di Pietro Chiocchetta Dimensioni ecclesiali nel carisma di Daniele Comboni... nel centro prospettico Paolino, Giovanneo, Petrino e Mariano. “La presente meditazione sul carisma di Daniele Comboni, fa notare l’autore nell’introduzione, si situa nel tracciato delle due precedenti: Il Mistero Pasquale (1998) e Tra il Benaco e il Nilo (2000); ne prosegue il cammino, ma insieme ne supera gli orizzonti... Il ‘Xaverio dell’Africa Centrale’ è rivisitato alla luce di Paolo, l’apostolo delle genti; il mistico nell’azione, fiducioso nell’onnipotenza della preghiera, ha rimandato a Giovanni; e il Fondatore di Istituti, restauratore del Vicariato apostolico dell’Africa Centrale, ha evocato l’Uomo Roccia, Pietro. Una ‘rivisitazione’ secondo tre diversi e complementari angoli visuali, che tutti vengono ultimamente ricapitolati nel ‘centro prospettico mariano’: Maria la Immaculata Deipara Victrix”.
Si tratta di 5 volumetti contenuti in un elegante contenitore. Chi li desiderasse si rivolga a P. Orlando Borghi, Verona. Costo: € 20,00.


PERU-CHILE

Incontri di Amici Laici Comboniani
Dal 5 al 12 giugno hanno avuto luogo gli incontri degli Amici Laici Comboniani, collaboratori entusiasti, molti della terza età, i quali, quando si parla loro di temi missionari, chiedono: che cosa possiamo fare per sostenere le missioni? Parliamo con loro dell’importanza della preghiera, dell’amicizia, dell’interesse per i nostri compiti e, infine, del loro aiuto economico. Fra loro ci sono molti buoni diffusori delle riviste che ogni mese bussano alla porta di tutte le case, per aiutarci nel difficile compito di far arrivare alle famiglie le nostre pubblicazioni. Siamo convinti che lo spirito di Comboni continui ad agire nel cuore di questi fratelli e sorelle.

Festa del Sacro Cuore
Alla vigilia della Festa del S. Cuore di Gesù, P. Rogélio Bustos Juárez ha partecipato ad un incontro organizzato da PAX TV di Lima, presentando alcuni dati storici e il modo in cui i Comboniani intendono e vivono la spiritualità del Cuore di Gesù.
Il giorno della solennità, i rappresentanti delle comunità di Lima si sono riuniti nella casa provinciale per celebrare questa festa con mezza giornata di riflessione. La relazione è stata svolta da P. Erasmo Norberto Bautista Lucaz che ha presentato Gesù come “il salvatore ferito e glorificato che continua a farsi simile a noi, mostrandoci le ferite gloriose della sua passione. In lui troviamo la vera ragione del nostro essere, noi, nuovi servitori chiamati a sanare e curare le ferite dell’umanità, a partire dalla ricchezza della vita interiore, dalla compassione e dalla contemplazione di ciò che ci circonda…”. A conclusione, è stata celebrata la Messa presieduta da P. Conrado Franco Lorenzo, superiore provinciale.


POLONIA

Incontro dei provinciali del continente europeo
Sei mesi fa è stata inaugurata la casa di Cracovia. In quella occasione i Comboniani che lavorano in Polonia avevano invitato i provinciali del continente europeo. Motivo principale dell’invito era di ringraziare i provinciali e le loro province per il contributo economico e, soprattutto, per la collaborazione costante alla formazione (di base e permanente) e per gli aiuti tecnici che hanno fornito con tanta generosità alla nostra rivista.
L’incontro dei provinciali del continente europeo ha avuto luogo a Cracovia (Polonia) dal 15 al 18 maggio. All’incontro hanno partecipato P. Tesfamariam Ghebrecristos, P. Silvester Engl, P. Francesco Antonini, P. Laureano Buxonat Rojo, P. Manuel Alves Pinheiro de Carvalho, P. Martin James Devenish e P. Manuel Ramón Torres Gómez.
In agenda: Capitolo Generale, quale attuazione ha avuto nelle nostre province; formazione, il noviziato europeo di Venegono; relazioni delle assemblee e attività dei vari settori. Inoltre, si è analizzato la formazione di base e la formazione permanente, il corso di rinnovamento e le vacanze dei confratelli.
È stato anche preparato il calendario delle attività dei diversi segretariati continentali e assemblee per i prossimi due anni.
Si è anche dialogato a lungo sull’Istituto. A conclusione si è redatta una lettera di solidarietà con il Consiglio Generale.

Consacrazione alla missione
Il 5 giugno, vigilia della festa della SS. Trinità, nella parrocchia della Madre di Dio e Regina della Polonia, dove si trova la nostra casa di Cracovia, quattro novizi polacchi si sono consacrati alla missione. Durante la celebrazione eucaristica hanno emesso i voti Daniel Jankowski, Darek Radziwon, Maciej Tomasz Miasik e Sebastián Jerzy Chmiel.
La partecipazione dei familiari dei neo-professi è stata meravigliosa. La comunità di Cracovia ha preparato un ottimo pranzo e si è impegnata ad accogliere gli ospiti. Gliene siamo grati.
Per l’animazione eucaristica e l’intrattenimento si è messa in mostra l’orchestrina diretta dal papà dello scolastico Daniel, con musica tradizionale e canti moderni di successo in Polonia.
Lo stesso giorno, in mattinata, riunione con i genitori e familiari dei Comboniani della zona di Cracovia per dare notizie dei loro figli e fratelli che si trovano fuori della Polonia. Abbiamo parlato del Capitolo Generale, della canonizzazione di San Daniele Comboni e di tutte le novità che stiamo vivendo.

SPAGNA

50° anniversario della presenza comboniana in Spagna

Dall’8 all’11 giugno si è svolto un incontro per celebrare i primi 50 anni di presenza comboniana in Spagna.
Il primo giorno è stato interamente dedicato a ricordare la figura di P. Enrico Farè, primo provinciale e fondatore della rivista “Mundo Negro”. Sono state lette diverse testimonianze sulla sua persona e sulla sua attività missionaria, scritte da Comboniani e laici che hanno collaborato con lui. Questi articoli saranno pubblicati in un piccolo volume per rendergli omaggio.
Il secondo giorno ci siamo trasferiti a Palencia, dove i nostri confratelli tedeschi avevano iniziato il loro cammino nella Spagna. Il terzo giorno ci siamo recati a San Sebastián, dove, in una casa ceduta dalle Salesiane, è cominciata la nostra storia. Abbiamo celebrato una Messa di ringraziamento alla presenza di tutta la comunità religiosa che ci ha accolto con grande affetto e ci ha offerto un rinfresco al termine della celebrazione.
L’ultimo giorno siamo tornati a Madrid per concludere l’incontro.

Il consiglio provinciale aveva invitato 31 padri e Fratelli, italiani e tedeschi, che sono stati i fondatori della provincia spagnola. Di questi, 10 hanno partecipato alle celebrazioni, tra i quali anche P. Teresino Serra, Superiore Generale, e Mons. Vittorino Girardi. Anche le Suore Comboniane si sono unite a noi in questi giorni.
Abbiamo pubblicato un numero speciale di Mundo Negro, commemorativo dei 50 anni della nostra storia e il libro della “Storia della Provincia” scritto da P. Juan Antonio González Núñez.

Ordinazione sacerdotale di José Luis Foncillas Bernáldez
La settimana festiva si è conclusa il 12 giugno con l’ordinazione sacerdotale di José Luis Foncillas Bernáldez. José Luis è stato ordinato da Mons. Francisco Pérez, vescovo direttore nazionale delle PP.OO.MM. Era accompagnato dalla sua famiglia e da molti Comboniani e Comboniane.

Festa del Sacro Cuore e commiato di P. Carlo Negri
Tutti gli anni, la comunità di Madrid celebra la festa del Sacro Cuore con una Messa e una cena fraterna con tutti gli impiegati della casa, amici e collaboratori. Quest’anno però è stato speciale perché nel corso della celebrazione abbiamo salutato P. Carlo Negri che, su sua richiesta, lascia definitivamente la Spagna per trasferirsi nella comunità di Rebbio (Italia). Durante la cena P. Carlo ha rivolto alcune parole di ringraziamento alla provincia della quale è stato membro per 39 anni. Anche il provinciale e il superiore della comunità hanno detto alcune parole di risposta e hanno offerto a P. Carlo dei doni affinché continui a ricordare e a pregare per la provincia di Spagna.


IN PACE CHRISTI

P. Domenico Pazzaglia (20. 04.1919 – 30.04.2004)

Certe cose sono date per scontate, come, per esempio, il sole che sorge in oriente e tramonta in occidente. Così la riservatezza e il carattere introverso di P. Domenico Pazzaglia facevano parte della sua personalità.
“Rarissimamente parlava di sé, delle sue malattie o anche dei suoi sentimenti. Solo quando aveva dovuto essere ammesso in ospedale siamo venuti a conoscenza della sua vera condizione fisica e come soffrisse di circolazione del sangue, di diabete e di alta pressione”, ha detto P. Angelo Biancalana il 6 maggio 2004 nella sua omelia durante la Messa funebre. E siccome non parlava dei suoi acciacchi, la sua morte è stato un evento inaspettato.
Nato nel 1919 a Serravalle di Carda, in centro Italia, era entrato in seminario da ragazzo. Era stato poi ordinato sacerdote a Verona nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Trascorse i suoi primi otto anni di ministero insegnando nei seminari minori comboniani, prima a Pesaro e poi a Crema.
Nel 1951 P. Domenico fu mandato negli Stati Uniti d’America dove trascorse il resto della sua vita. “Il suo sorriso fotogenico, forte stretta di mano e cordiali risate, uniti a timidità e umiltà, lo ingraziavano alla gente con la quale veniva in contatto per ministero. Molte persone con semplicità lo accostavano sentendo di trovare in lui un cuore accogliente”, dice P. Brian Joseph Quigley che aveva vissuto con lui alcuni dei 21 anni, dal 1980 al 2001, che P. Domenico aveva trascorso in Canada.
P. Domenico aveva trascorso quasi 21 anni tra gli indiani Cajuillas, Cupeños, Ipai, e Luiseños nelle missioni della California. L’entusiasmo con cui parlava di questo apostolato suggerisce che si era sentito pienamente realizzato e soddisfatto in questo ministero. Raccontava spesso storie di quel primo periodo (1956-1961) che aveva trascorso tra gli indiani di Santa Ysabel. Vi era ritornato più tardi come parroco (1964-1966) e di nuovo dal 1967 al 1980.
Otto anni del suo ministero sacerdotale furono suddivisi tra Monroe (Michigan), Cincinnati (Ohio) e Louisville (Kentucky).
Gli ultimi tre anni della sua vita li trascorse a Covina in California.
Penso che, appunto per la sua timidezza e umiltà, P. Domenico sarà stato sorpreso di trovare San Daniele Comboni e la Famiglia Comboniana a riceverlo nella casa del Padre. (P. Paul Donohue)


P. Giovanni Manzi (24.06.1926 – 25.05.2004)
P. Giovanni Manzi era nato il 24 giugno 1926 ad Almenno San Salvatore, secondogenito di nove figli. Giovanissimo, chiese di entrare nel seminario diocesano per diventare sacerdote. Un giorno il futuro vescovo comboniano, Mons. Giovan Battista Cesana, salì al seminario per parlare ai seminaristi dell’Africa e delle missioni. Durante la ricreazione il vescovo disse a Giovanni: “Tu verrai con me in Africa”. Quelle parole si impressero come un sigillo nel suo cuore. Alla fine del liceo, Giovanni chiese ai superiori di poter entrare tra i Comboniani, ma non venne accettato per ragioni di salute. Alla fine del secondo anno di teologia fece ancora richiesta e questa volta venne accettato.
Ordinato sacerdote nel 1950, insegnò per nove anni in Italia. P. Giovanni era molto esigente con i suoi studenti e sarà appunto questa sua “intransigenza”, che poi si dilatava anche nell’ambito della comunità, a causargli tante sofferenze. Per essere meglio preparato nell’insegna-mento, si era iscritto all’Università statale di Milano ed in seguito all’Uni-versità di Padova, dove conseguì la laurea in chimica e scienze naturali.
Nel 1959 P. Giovanni ricevette l’ordine di andare in Spagna per imparare lo spagnolo ed insegnare nello scolasticato comboniano di Corella. Nel 1963 lo troviamo in Messico dove rimarrà per 16 anni. È stato insegnante nel liceo comboniano di Guadalajara.
Nel 1979 P. Giovanni venne destinato a Khartoum, alla comunità del Comboni College ad insegnare chimica. Qui rimase fino alla morte.
P. Luigi Cignolini, provinciale di Khartoum, riferisce: “La cosa particolare è che dopo le vacanze quest’anno P. Giovanni era molto cambiato. Era diventato più calmo, partecipava di più alla vita di comunità e anche ai nostri incontri e a qualche festa della casa o del Comboni College… Martedì, 25 maggio, un infarto se l’è portato via durante il sonno. Alla mattina, non vedendolo per la Messa, P. Luigi Denicolò, ha picchiato alla sua stanza. Non sentendo risposta, è entrato. P. Giovanni sembrava dormire, invece era già morto. A questa notizia siamo rimasti male. Da domenica diceva di stare poco bene, però è andato come sempre a celebrare la santa Messa in uno dei centri… Ora al Comboni College sono rimasti in tre… Ormai quella del cimitero di San Francesco è la comunità comboniana più grossa di Khartoum. I funerali sono stati particolarmente solenni con la partecipazione di Mons. Daniele, vescovo ausiliare di Khartoum (il Card. Zubeir Wako ha fatto pervenire le sue condoglianze dall’ospedale in Germania dove era ricoverato)… P. Giovanni è stato sepolto la stessa sera del giorno della morte, accanto a P. Paolo Grumini”. (P. Lorenzo Gaiga)


Fr. Giorgio Agnoli (04.04.1924 – 17.06.2004)
Fr. Giorgio era nato a Verona, nel quartiere San Massimo, ed era entrato tra i Comboniani a 26 anni, dopo il servizio militare e una tragica esperienza in un campo di sterminio in Germania dove ha visto tutti i suoi compagni di cella uccisi. Questa esperienza di dolore, se gli ha provocato degli incubi notturni per tutta la vita, gli ha dilatato il cuore ad accogliere e a capire le sofferenze degli altri.
Entrato nel noviziato di Firenze nel 1950, ha emesso i voti nel 1952 e poi è rimasto in Italia per tre anni come addetto alle costruzioni. Eravamo nel periodo in cui alcune case dei Comboniani risentivano ancora dei bombardamenti subiti durante la guerra.
Dal 1955 al 1956 è andato in Spagna per la costruzione della casa comboniana di San Sebastian, dove, oltre al resto, veniva stampata la rivista per ragazzi Aguiluchos. Nel 1957 è partito per il Messico, sempre come fratello ad omnia, dedicandosi specialmente alle costruzioni. Ha prestato il suo servizio un po’ in tutte le comunità comboniane perché la caratteristica di Fr. Giorgio è stata quella di essere disponibile ad andare dove c’era bisogno. Ha lavorato per tanti anni nella comunità dove c’era P. Giovanni Giordani. I confratelli assicurano che i due facevano a gara “nelle preghiere, nelle mortificazioni e nel compiere atti di carità”.
Quando i lavori materiali sono cessati, Fr. Giorgio si è dedicato all’apostolato. Era l’uomo della Parola di Dio. Con la sua Bibbia in mano, radunava gruppi di giovani, ma anche di meno giovani e di famiglie, e con semplicità leggeva qualche brano del Vangelo che poi ognuno cercava di commentare e di applicare alla propria vita. In questo campo il nostro Fratello ha fatto un lavoro sublime. È riuscito ad animare ben 18 gruppi ottenendo delle autentiche conversioni. Fr. Martin Ploner, che da nove anni risiede a San Francisco del Rincón e ha ereditato l’apostolato di Fr. Giorgio, dice che a distanza di tanti anni almeno 12 gruppi continuano con lo spirito trasmesso da Fr. Giorgio, segno che il seme ed il modo di coltivarlo erano quelli giusti.
Oltre ad aver fatto del bene spirituale, Fr. Giorgio ha aiutato varie persone ad acquistare la salute fisica, sia con i buoni consigli conditi di preghiera, sia con l’uso delle erbe delle quali era un buon conoscitore. Aveva una venerazione grande verso Santa Cecilia e San Valeriano e li pregava e li faceva pregare come patroni delle famiglie. Giustamente i confratelli del Messico hanno intitolato la loro testimonianza sul nostro Fratello con queste parole: “Una vita al servizio del Signore”, una vita fatta di semplicità, forse anche di ingenuità qualche volta, ma sincera e dedita agli altri che ha sempre amato intensamente e dai quali è stato riamato. Pur essendo lontano dal Messico da 11 anni, è ancora nominato dalle persone e alla sua messa funebre, celebrata nel giorno del Sacro Cuore, si è vista tantissima gente.
Il suo soggiorno messicano è stato interrotto da cinque anni di animazione missionaria a Pordenone tra il 1971 e il 1976. Anche qui cercò di trasmettere ai giovani la fiamma missionaria e l’entusiasmo che sentiva dentro.
Nel 1993 ha lasciato il Messico a causa della salute malferma. È stato nelle case comboniane di Messina e di Rebbio finché, nel 1996, è dovuto tornare a Verona. Da tre anni viveva nella comunità degli ammalati, edificando i confratelli per la sua capacità di sopportare la malattia e per il suo spirito di carità e di preghiera. Si era prestato anche per assistere un confratello malato che aveva bisogno di assistenza continua. È spirato quasi improvvisamente per collasso cardiocircolatorio nella mattinata del 17 giugno 2004. Dopo i funerali in Casa Madre, la salma è stata sepolta nel cimitero di San Massimo, accanto alle tombe dei genitori e dei cinque fratelli che lo hanno preceduto. (P. Lorenzo Gaiga)

Preghiamo per i nostri defunti

LA MAMMA: di P. Mennas Mukaka (CA); Ester di P. Patrick Wilkinson (LP) e di P. Denis Wilkinson (LP); Mary di P. John Downey (BNE); Hilda Mary di P. John Martin Troy (LP).

IL FRATELLO: Oreste di P. Pietro Coronella (KH); Tobia di P. Vittorio Trabucchi (I); Carlo di P. Igino Benini (I); Manuel Rafael di Fr. Silvério Maria dos Santos.

LA SORELLA: dello Sc. Anthony Kibira Kimbowa (UG); di P. Joseph Kibirige Kasule (CO).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Marie Thérèse Khayat; Sr. M. Noelia Montoli; Sr. M. Albina Santamaria; Sr. Marina Brasili; Sr. Ida Eugenia Faccioni; Sr. M. Esterina Ciscato.
Familia Comboniana n.611