Dal cuore brasiliano, Padre Giorgio Padovan, comboniano, ricorda i suoi 40 anni di sacerdozio

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Mercoledì 28 settembre 2022
Anche padre Giorgio Padovan [al centro, nella foto], superiore della comunità comboniana di Pesaro ora in trasferta verso Fano, ha ricordato i suoi 40 anni di prete. Lo ha fatto a Campagnola di Brugine (PD) il 29 giugno, in occasione dei santi patroni della comunità. Curiosità: ordinato il 10 luglio 1982 da mons. Filippo Franceschi, l’allora vescovo di Padova, padre Giorgio celebrava la sua prima messa l’indomani, domenica 11 luglio, giorno in cui gli Azzurri vincevano la Coppa del Mondo di calcio.

P. Giorgio però si sente missionario “dal cuore brasiliano”. In quel paese, infatti, ha trascorso 25 anni della sua vita missionaria, attento a evangelizzare «dapprima in Amazzonia – racconta – poi nelle periferie delle grandi città come São Paulo, Curitiba, Belo Horizonte».

In Italia padre Giorgio ha lavorato a Padova nella presidenza del consiglio pastorale diocesano e formatore del biennio filosofico/teologico del seminario comboniano. Oggi è segretario provinciale della missione dei comboniani in Italia che raggruppa le comunità comboniane presenti nel Belpaese. Il suo lavoro è animare e promuovere la missione dei comboniani in alcuni ambiti specifici: giovani, comunicazione, parrocchie, migranti, giustizia e pace…

È anche segretario nazionale del Suam (il segretariato unitario di animazione missionaria) che comprende 14 congregazioni (7 maschili e 7 femminili) nel promuovere incontri di formazione tra tutti gli istituti missionari italiani. Padre Giorgio, infine, fa parte della Pum (Pontificia unione missionaria): è uno degli otto visitatori missionari dei Seminari maggiori diocesani in Italia.

Bloccato dal Covid-19, riprenderà con l'autunno il suo lavoro per animare i seminaristi italiani alla missione ad gentes; ogni prete, infatti, lo è per il mondo intero e tutta la Chiesa. Per coronare la sua festa di giubileo, padre Giorgio si è unito al gruppo di membri della famiglia comboniana (più di 30) che in Brasile hanno preso parte al 10° Forum Sociale Panamazzonico (27 luglio-3 agosto) e poi, dal 1 al 3 agosto, all’incontro comboniano di ecologia integrale a Belém do Pará.

Per padre Giorgio, il missionario ha sempre la valigia pronta. Partire rimane un verbo missionario che significa sradicare le radici del proprio cuore. Partire non è stato facile, come non lo è stato il rientro. Si parte spinti dall’amore di Gesù e dell’umanità. Padre Giorgio dice di essere stato accolto dai brasiliani nella fede e con tanta gioia. Normale, quando si lasciano, provare quella nostalgia (saudade, dicono loro), propria di chi sa di dover lasciare persone che gli vogliono bene e che ama.

Questo partire e tornare ci dà di cogliere meglio che apparteniamo tutti alla stessa “casa comune”, come ci ricorda papa Francesco. «È così che quando si lavora su una zolla di terra qui in Italia, si sente che si sta lavorando su tutta la terra, anche quella brasiliana», ci ricorda padre Giorgio.
A cura di Silvia Ferrante