I Missionari Comboniani celebrano i 75 anni di presenza in Messico

Immagine

Lunedì 23 gennaio 2023
Nel 2023, la provincia comboniana del Messico celebrerà due importanti anniversari. «Ci auguriamo che il 2023, anno del 75° anniversario della presenza dei Missionari Comboniani in Messico, possa diventare un momento di festa e un’occasione per rinnovare il nostro impegno missionario in questa Chiesa del Messico che ha bisogno della testimonianza missionaria che siamo chiamati a dare». Questo è stato l’augurio rivolto alla provincia da padre Enrique Sánchez González, nel suo ultimo messaggio natalizio, in qualità di superiore provinciale.

Il 15 marzo prossimo, giorno del compleanno di San Daniele Comboni, apriremo quest’anno di celebrazioni nelle comunità comboniane della provincia con varie attività, quali la rilettura della storia della provincia seguendo gli scritti lasciati da padre Demenico Zugliani (+ 2010) e Menghini Mario (+ 2013); le celebrazioni del 25° e del 50° anniversario di vita consacrata e sacerdotale di alcuni membri della provincia; una relazione sui primi Missionari Comboniani in Baja California Sur; una presentazione-riflessione sui temi della spiritualità comboniana e la promozione dei Missionari Comboniani in Baja California Sur; una relazione sui primi Missionari Comboniani in Baja California Sur; un sussidio sui temi della spiritualità comboniana e la promozione dell’Ora Santa Missionaria on-line.

Il messaggio natalizio di padre Enrique proseguiva: «Celebreremo anche il 70° anniversario della rivista Esquila Misional, che è stata uno strumento straordinario per il nostro compito di animazione missionaria e promozione vocazionale. Sicuramente verrà ritagliato uno spazio di tempo per fermarsi e ricordare quale benedizione la rivista sia stata per la nostra provincia». Senza dubbio, ognuno dei suoi direttori ha contribuito a promuovere e migliorare la presentazione della missione e dei contenuti di Esquila Misional. Tra gli alti, vanno ricordati padre Antonio Piacentini (+ 2002) e padre Enrico Fare (+ 1989), che, pur non essendo mai apparsi come direttori della rivista, ne furono l’anima e indefessi promotori nei primi anni di pubblicazione e diffusione.