La prima professione religiosa di 12 giovani comboniani nello Zambia

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Mercoledì 17 maggio 2023
Il 13 maggio scorso, memoria della Beata Vergine Maria di Fatima, 12 novizi comboniani hanno fatto la loro prima professione religiosa nella cappella del Noviziato Interprovinciale di Bauleni, Lusaka. Undici di essi saranno destinati a scolasticati internazionale in vista del sacerdozio; uno, a un centro internazionale per Fratelli. Provengono da Uganda, Egitto, Kenya, Sud Sudan e Malawi-Zambia.

Profonda emozione, frammista a evidente gioia, era visibilissima sui loro volti, soprattutto nel momento magico in cui, uno dopo l’altro, hanno letto la formula di consacrazione, immancabilmente incorniciata da frasi ricche di personalissime riflessioni biblico-teologiche. Un caloroso applauso ha coronato i loro “sì” con cui hanno espresso al Signore la propria volontà di consacrarsi alla Missione nell’Istituto dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù.

A solennizzare l’evento c’è stata la presenza dei superiori provinciali di Uganda, Malawi-Zambia, Kenya ed Egitto-Sudan. A dare il tono all’intera celebrazione, presieduta da padre Opargiw John Baptist Keraryo, superiore della Provincia del Sud Africa, è stato il costante senso di rendimento di grazie a Dio per il dono di questi nuovi confratelli comboniani. Alla fine della cerimonia, i neo-professi sono stati informati ufficialmente dello nome dello scolasticato internazionale o centro internazionale per fratelli dove andranno a completare la loro formazione.

“I Dodici”, incapaci di trattenere la gioia che avevano nel cuore, hanno voluto ringraziare il Signore per essere stato loro vicino durante il lungo periodo formativo e, in particolare, due due ultimi anni di noviziato.

Il clima sereno, gioioso e di preghiera ha reso l’intera celebrazione un momento di grazia avvertito da tutti i presenti. Ad incrementare il già forte senso di fratellanza e comunione creato attorno ai neo-professi ha contribuito anche la folta presenza e vivace partecipazione di rappresentanze delle varie congregazioni religiose con le quali i novizi hanno coltivato rapporti di amicizia e collaborazione durante i due anni trascorsi nel noviziato.

Il coro della parrocchia comboniana di Lilanda-Lusaka, eccellente nell’eseguire i canti, ha aiutato a risvegliare e mantenere altra in tutti la gioia di essere parte di una chiesa viva e piena di speranza.

Benché solenne, la celebrazione è stata caratterizzata da semplicità e sobrietà, due aspetti apprezzati da tutti i partecipanti. Qualcuno ha commentato: «Non è stata la festa soltanto dei neo-professi, ma di tutti coloro che hanno accolto l’invito della comunità del noviziato ad unirsi ad essi nel loro grande giorno. Tutti, alla fine, hanno potuto dire in cuor loro: “Questo è stato davvero un giorno fatto dal Signore – Ci siamo rallegrati ed abbiamo esultato”».

Non è mancato il momento in cui si è ringraziato il Signore per i genitori e i parenti dei neo-professi e per la loro generosità mostrata nell’offrire i loro figli al servizio del Regno di Dio.

Tutti si sono ripromessi di continuare a pregare per la perseveranza dei neo-professi, perché possano continuare a servire la missione, rimanendo innestati come i tralci alla vite, che è Cristo, sempre pronti a dare il meglio di sé nel fare causa comune con i più poveri e abbandonati.

E che il Signore «li benedica e custodisca; faccia brillare il suo volto su di loro; e conceda loro pace» (cfr. Numeri 6:22-27), e li renda «santi e capaci», come sognava il nostro Fondatore, San Daniele Comboni.