NOTICIÁRIO MENSAL DOS MISSIONÁRIOS COMBONIANOS DO CORAÇÃO DE JESUS

CONSIGLIO GENERALE

Ordinazioni

Ssabayinda Yuda

Mbuya/UG

26.04.2025

Jonasse Raul Seventine

Tete – Matundo/MO

26.04.2025

Dangninou Codjo Constantin

Cotonou/TBG

26.04.2025


Opera del Redentore

Maggio            01 – 15 ET           16 – 31 I

Giugno            01 – 07 ER           08 – 15 LP              16 – 30 P

Intenzioni di preghiera

Maggio

Preghiamo il Signore per i profeti del Vangelo del nostro tempo che, sparsi per il mondo, rendono visibile il suo Regno di giustizia e di pace: la loro testimonianza possa interpellare la nostra vita e rinnovare il nostro impegno missionario. Preghiamo.

Giugno

Perché, a esempio di Gesù, Buon Pastore dal cuore trafitto, sappiamo tessere relazioni di misericordia e di accoglienza nelle nostre realtà quotidiane. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano

MAGGIO

31

Ultimo sabato di maggio – Beata Vergine

Maria, “Nostra Signora del Sacro Cuore”

memoria


GIUGNO

27

Venerdì dopo la 2a domenica dopo

Pentecoste, Sacratissimo Cuore di Gesù,

titolare dell’Istituto

Solennità

 

Togo-Ghana-Benin


Ricorrenze significative

MAGGIO

2

Sant’Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa

Egitto


GIUGNO

1

Anniversario della fondazione dell’Istituto

3

San Carlo Lwanga e compagni, martiri

Uganda

5

San Bonifacio, vescovo e martire

Memoria (DSP, Sud Tirolo, Austria, Germania)

7

Sabato prima di Pentecoste – Maria Vergine, Regina degli Apostoli

memoria

28

Cuore Immacolato della Beata

Vergine Maria

memoria

       

Pubblicazioni

Filippo Lovison (a cura di), Missionari insegnamenti – Scritti in onore di P. Fidel Gonzáles Fernández, mccj, in occasione dell’80° genetliaco. Editorial Mundo Negro, Roma 2025, pp. 675. Voluto dai suoi confratelli, studenti, colleghi e amici, il volume raccoglie i contributi di trentaquattro Autori di diverse istituzioni universitarie, ecclesiastiche, religiose e culturali sparse nel mondo. La prima sezione riporta quei poliedrici Missionari insegnamenti che emergono in diverse realtà dei cinque continenti dalle origini della Chiesa ai nostri giorni. La seconda sezione raccoglie sette “Ricordi e testimonianze” su padre Fidel di confratelli e amici, mentre la terza offre una sua breve biografia e un’ampia rassegna delle molte sue pubblicazioni di carattere storico.

BRASIL

25° anniversario del progetto educativo “Mãos dadas”

L’idea nacque nella testa e nel cuore di padre Armindo da Silva Dinis, missionario comboniano portoghese, che, sentendosi interpellato dalla diffusa povertà, dall’alto tasso disoccupazione, dai troppi bambini senza istruzione, dal massiccio consumo di droga e dalle numerose violazioni dei diritti umani nelle periferie di Timon, decise di varare il progetto “Mãos Dadas” (“mani unite”), con l’aiuto della locale comunità cristiana e il sostegno di sponsor portoghesi e italiani.

Accarezzato da tempo da padre Armindo, il sogno di offrire ai bambini delle famiglie più povere la possibilità di studiare e costruirsi un futuro migliore è diventato realtà il 15 marzo 2000, giorno della nascita di San Daniele Comboni – scelto come patrono del progetto – con l’inaugurazione della Scuola “Mãos Dadas”.

Lo scopo pedagogico del progetto non si limita all’educazione formale, ma tende a offrire un insieme di iniziative e attività che mirano a restituire la cittadinanza a bambini e adolescenti in situazioni di rischio sociale, sviluppando i loro talenti e preparandoli professionalmente alla vita.

Ispirandosi al motto di Comboni – “Salvare l’Africa con l’Africa” –, la scuola ha adottato come proprio slogan “Studiare e lavorare per promuovere il proprio popolo”. Con oltre 800 studenti iscritti a tempo pieno e provenienti da più di 500 famiglie a basso reddito, la scuola contribuisce sensibilmente a invertire i tristi indicatori socioeconomici della regione. Lo scorso 15 marzo, la scuola ha festeggiato il 25° di fondazione.

Congratulazioni al Progetto Educativo “Mãos Dadas” per i suoi 25 anni di missione attraverso un’istruzione di qualità per i bambini meno privilegiati. E complimenti alle molte persone che si sono adoperate, “mano nella mano”, per rendere questo grande sogno una realtà.

Il Movimento di Salute Mentale Comunitaria premia padre Bonvini

Padre Ottorino Bonvini, missionario comboniano italiano, è stato insignito della “Medalha Iracema”, la più alta onorificenza della città di Fortaleza, per il suo impegno nel promuovere assistenza e terapie comunitarie gratuite e complete attraverso il Movimento Comunitario di Salute Mentale. Il suo lavoro, svolto assieme a diversi terapeuti collaboratori, ha già avuto un impatto positivo su migliaia di persone.

Il Movimento di Salute Mentale Comunitaria è stato fondato da padre Ottoino Bonvini e da un gruppo di leader locali nel 1996, alla periferia di Fortaleza. Il Movimento è cresciuto e oggi contribuisce a migliorare la qualità della vita, l’autostima e l’emancipazione della popolazione più bisognosa attraverso l’applicazione di pratiche integrative e complementari (approccio olistico biopsicosociale-spirituale).

Il riconoscimento della validità del progetto ribadisce l’importanza del lavoro di comunità. Il Movimento di Salute Mentale Comunitaria è infatti composto da molte mani.

Alcuni dei collaboratori erano presenti alla cerimonia, che si è svolta l’11 aprile 2025 e ha visto la partecipazione di autorità locali e nazionali. Padre Bonvini è oggi coordinatore della Commissione Salute e Qualità della Vita della provincia comboniana del Brasile.

EGYPT-SUDAN

Consegna dei diplomi alla Holy Family School for Boys di Helwan

In una atmosfera carica di orgoglio e gioia, il 12 aprile si è celebrata la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno terminato i corsi alla fine dell’anno scolastico 2023-2024. Si è trattato della 43ª edizione di tale cerimonia nella ricca e stimolante storia della Holy Family School for Boys di Helwan.

Siamo stati onorati dalla presenza di padre Diego Dalle Carbonare, superiore provinciale, di Sua Grazia Michael, vescovo ortodosso di Helwan-Maasara e delle aree circostanti, del professor dr. Abdel Aziz Fahmy, direttore amministrativo della scuola, di un folto gruppo di suore comboniane e Suore del Sacro Cuore (egiziane), e di numerosi sacerdoti delle Chiese cattolica e ortodossa. Tale ricca rappresentanza ha dato un tocco speciale alla celebrazione, ribadendo l’apprezzamento e il continuo sostegno di cui gode la nostra missione educativa e morale.

Durante la cerimonia, sono stati premiati ben 87 studenti per la loro dedizione e gli eccellenti risultati conseguiti durante gli anni trascorsi nella scuola. A tutti abbiamo augurato un futuro pieno di promesse.

Padre Apaap Bonifacio Jr. Autentico, rappresentante dell’Istituto, padre Sobhy Basily Atalla, rappresentante legale, il sig. Sobhy Shafik, direttore della scuola, e la sig.ra Sonia Rufail, assistente scolastica, hanno consegnato targhe di apprezzamento a 18 insegnanti che hanno raggiunto l’età della pensione negli ultimi anni, esprimendo loro la più profonda gratitudine per gli anni di fedele servizio, per l’impegno mostrato e l’inestimabile contributo da essi offerto alla nostra scuola.

La cerimonia ha registrato la vivace partecipazione dei nostri studenti, che hanno mostrato il loro talento eseguendo canti, danze e spettacoli teatrali.

Su tutti i partecipanti è stata invocata la benedizione di Dio, nella speranza che la Holy Family School for Boys continui a essere un faro di apprendimento, una fonte di orgoglio e un terreno fertile per la speranza, l’ambizione e l’eccellenza dei suoi studenti e del suo personale. (Padre Apaap Bonifacio Jr. Autentico, mccj)

In morte di papa Francesco – Dialogo interreligioso

Con la morte di papa Francesco, si sono fatte sentire le voci di molti politici di tutto il mondo per esprimere solidarietà alla Chiesa cattolica. Nella nostra provincia, si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio e solidarietà da parte di mussulmani nostri amici, insegnanti delle nostre scuole e conoscenti. Da tutti sentiamo parole di apprezzamento per la vita e il messaggio di papa Francesco. La sua attenzione agli ultimi e i suoi appelli in difesa delle vittime dell’ingiustizia, soprattutto nelle grandi guerre che stanno scuotendo il mondo, in modo particolare il Medio Oriente, hanno raggiunto i cuori di tantissime persone, appartenenti a ogni fede.

Per Francesco, l’opzione per i poveri può davvero diventare il perno del dialogo interreligioso. «Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (Laudato si’, 49). Questo sogno di fraternità riguarda l’umanità intera, ma è affidato in modo particolare ai credenti delle diverse religioni, invitati a essere «voce degli ultimi… stare dalla parte dei poveri e vegliare come sentinelle di fraternità nella notte dei conflitti» (Papa Francesco, Discorso in occasione della firma del Documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, Abu Dhabi, 4 febbraio 2019).

ITALIA

Pellegrini alla casa natale di san Daniele Comboni

La casa dove nacque san Daniele Comboni, a Limone sul Garda, illuminata dal sole, il verde intenso degli ulivi, l’azzurro scuro del lago, le ripide rocce strapiombanti che le fanno corona, e il monte Baldo con la cima ricoperta di neve, hanno destato in tutti i pellegrini meraviglia e gioia per la bellezza e la spiritualità del luogo. Questa l’esperienza vissuta da due gruppi di pellegrini nei giorni 5 e 6 aprile 2025. Il primo gruppo veniva dalla parrocchia di Fontaniva, nella diocesi di Vicenza ma in provincia di Padova, per ricordare il vescovo comboniano, mons. Camillo Ballin, loro amato compaesano, nel quinto anniversario della morte (a Roma, il 12 aprile 2020, a 75 anni). Il secondo gruppo era formato da persone della diocesi di Padova, accompagnate dagli animatori missionari comboniani, desiderose di vivere una giornata di spiritualità nel ricordo di padre Ezechiele Ramin, nel 40° anniversario della sua uccisione.

Mons. Camillo Ballin è stato dapprima missionario nelle terre arabo-musulmane (Egitto e Sudan), il sogno della sua giovinezza, poi vicario apostolico dell’Arabia del Nord (Bahrain, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita). Era intellettualmente molto dotato, capace di relazioni belle e fraterne con tutti, profondo conoscitore della lingua araba, della cultura e storia del mondo arabo-musulmano. Organizzò scuole di alta formazione. È stato un vescovo apprezzato per la sua umanità e capacità di accoglienza. La sua è stata una missione difficile, vissuta con molta pazienza, nel rispetto delle diversità.

Padre Ezechiele Ramin, in Brasile dal 1983 al 1985, fece la scelta preferenziale dei poveri: cioè, vivere e operare principalmente per loro nel nome di Gesù. Giunto a Cacoal (Rondônia), si rese presto conto dei soprusi a cui erano sottoposti i contadini e gli indigeni, espropriati delle loro terre, e cominciò a fare causa comune con loro. Il 24 luglio 1985, di ritorno da una missione pacificatrice tra contadini e proprietari terrieri, cadde in un’imboscata e morì crivellato di colpi d’arma da fuoco, perdonando i suoi aggressori. Aveva 32 anni.

I “pellegrini” hanno riconosciuto in questi due missionari la santità e la bellezza della vocazione e della missione secondo il carisma di san Daniele Comboni, spesso definito “il Profeta dell’Africa”, “l’amico dell’Africa e degli africani”, il pastore secondo il cuore trafitto di Cristo crocifisso. (Padre Gaetano Montresor, mccj).

MÉXICO

Campo Missionario Giubileo della Speranza 2025 a Metlatónoc

Cinque Laici Missionari Comboniani (LMC) – 4 messicani e un costaricano – hanno partecipato al campo missionario della Settimana Santa, accompagnati dal padre Miguel Navarrete Arceo, mccj, parroco di San Miguel Arcángel, parrocchia della diocesi di Tlapa, affidata ai Comboniani il 10 ottobre 2001, nello stato di Guerrero, situato nella parte sud-occidentale del Messico. Scrive Beatriz Sánchez: «È stata un’esperienza di speranza per noi. La gente delle diverse zone della parrocchia in cui abbiamo lavorato ci ha accolto molto bene, forse perché era la prima volta che incontrava i LMC. All’inizio, tutto ci è sembrato complicato. Presto, però, le cose sono cambiate e l’esperienza è risultata fruttuosa e di grande insegnamento per tutti. Abbiamo condiviso la nostra fede a partire dalla nostra esperienza, anche con la difficoltà e il limite di non conoscere la lingua e i costumi locali. I cristiani ci hanno aperto il cuore, prestandoci attenzione e partecipando attivamente. Hanno anche espresso la loro gratitudine a ciascuno di noi in momenti diversi».

«Numerosi sono stati gli ostacoli incontrati, tra cui hanno primeggiato la difficoltà di comunicare come avremmo voluto e la non conoscenza dei costumi e della cultura. Alcuni di noi si sono anche ammalati. Fortunatamente, c’è stato qualcosa che ci ha uniti: la fede in Gesù Cristo vissuta e celebrata durante la Settimana Santa di quest’anno Giubilare 2025, anche attraverso processioni, momenti di preghiera e celebrazioni eucaristiche».

«Abbiamo imparato che dobbiamo saper ascoltare, conoscere la gente senza giudicare, imparare dalle persone che ci accolgono, rispettare i valori in cui credono, cogliere e apprezzare la molta ricchezza che c’è in loro, essere disponibili ad accettare il “nuovo”, mostrare il dovuto rispetto ai leader locali, vivere la missione secondo il carisma comboniano, cioè evangelizzando i più poveri e abbandonati, accettando le croci che incontriamo senza scoraggiarci, e ricordando sempre che siamo qui per Cristo, che amiamo, serviamo e a cui vogliamo dare Gloria». [Beatriz Sánchez, con Tadeo, Felisa y Mariana (messicani) e Carol (costaricana)]

SOUTH AFRICA

Assemblea provinciale 2025

Tutti i confratelli della provincia hanno preso parte all’appuntamento dell’assemblea provinciale, che si è svolta nel Centro pastorale di Maria Trost, a Lydenburg, dal 21 al 25 Aprile, in un clima amichevole e sereno.

I lavori sono iniziati con l’intervento dello stimmatino sudafricano padre Nduduzo Jali, che ha affrontato il tema dell’uso responsabile dei social media, mettendo in evidenza tanto gli aspetti positivi quanto quelli negativi, quali la dipendenza da questi strumenti di comunicazione e il rischio dell’estraneazione dalla vita comunitaria.

Ciascuna delle otto comunità della provincia ha presentato poi la propria relazione, seguendo uno schema condiviso con cui si sono esplicitati i segni di vita, le sfide e gli obiettivi da perseguire.

L’assemblea ha ufficialmente approvato il nuovo Direttorio della Provincia 2025, portando a termine un cammino di revisione e aggiornamento del precedente documento datato 2014.

L’inizio della discussione sulla elezione del nuovo superiore provinciale è stato preceduto da un’analisi preparata da un comitato ristretto, che ha voluto presentare varie tipologie di leadership e ha esplicitato quali sono le necessità più importanti della provincia che il nuovo superiore e il suo consiglio sono chiamati ad affrontare. Dopo uno scambio di vedute e pareri, i confratelli hanno votato con un sondaggio di opinione la loro preferenza per il prossimo superiore provinciale.

Durante l’Eucaristia di ringraziamento dell’ultima sera, è stato celebrato il “giubileo” di alcuni confratelli: padre Aldo Sierra, per i 25 anni di ordinazione sacerdotale; padre Rafael Armada, 25 anni di voti perpetui; padre Edgardo Alfonso Vizcarra e padre Raul Tabaranza, 25 anni della prima professione religiosa. Per padre Raul si è trattato anche di un addio e di un invio alla nuova missione nella Provincia di Malawi/Zambia a cui è stato assegnato. (Padre Efrem Tresoldi, mccj)

Rinnovo dei voti a Pietermaritzburg

Sabato 26 aprile, 14 scolastici hanno rinnovato i loro voti a Pietermaritzburg, davanti al superiore provinciale, padre John Baptist Opargiw. Essi sono: Tomety Yawo Emile e Kpekpe Kossi Pascal (Togo), Musiime Joseph Mukasa, Bakalu Frank e Rutaremwa Cleophas (Uganda), Duku Lumago Thomas Eugenio e Oliha Emmanuel Felix (Sud Sudan), Mwachande Jacob Msanjama e Gerald Paul Hieronimo (Malawi), Phiri Steven (Zambia), Ts’ooana Karabo April (Lesotho), Ramos Alberto (Mozambico) e Tasson Rodríguez Luis Omar (Perù).

Padre John Baptist ha presieduto l’Eucaristia, concelebrata dai due formatori, padre Jospeh Maku e padre Aldo Sierra, il parroco della parrocchia ospitante di Santa Giovanna d’Arco, padre Endrias Shamena, e due frati domenicani, padre Neil e padre Michael. Presenti alla cerimonia anche circa  20 amici e altri seminaristi.

Nella sua omelia, padre Giovanni Battista ha sottolineato l’importanza di mettere in pratica quanto ogni votando ha dichiarato nella formula di rinnovo, formulata come preghiera. Alla celebrazione liturgica, animata da gioiosi canti africani, è seguita un’agape fraterna nel salone.

Che il Signore continui a guidare questi giovani confratelli nella passione per la missione, da veri discepoli di Cristo, con un amore speciale per i più poveri e abbandonati. San Daniele Comboni interceda per tutti noi.
(Padre Aldo Serra, mccj.)

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL FRATELLO: Jose Luis, di padre Franco Lorenzo Conrado (Pe); Ermanno, di fratel Giancarlo Bianchi (I); Giorgio, di padre Fernando Madaschi (I); Edoardo, di padre González Galarza Fernando (C).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: suor Baldassarre Carmelina(I); suor Tironi Piertarcisia (I); suor Benetello Gemma (I); suor Pessima Carla Giuseppina (I); suor Indrias Ghide Elisabetta M. (ER); suor M. Loriana Rossato (I); suor Garascia M. Bianca (I).

LA SECOLARE MISSIONARIA COMBONIANA: Ana Gomes de Amorim (Porto/P).