Venerdì 20 giugno 2025
Il 18 giugno 2025, padre Augustin Fene-Fene Santime, originario dell’Rd Congo, ha completato il percorso di specializzazione in Psicologia Clinica e di Comunità, della durata di cinque anni, presso l’Università Pontificia Salesiana, in Roma, difendendo la sua tesi di laurea specialistica sul tema della psicologia della personalità, dal titolo francese L’évaluation de la personnalité des candidats à la vie consacrée. Avantages, limites et perspectives (“La valutazione psicologica della personalità dei candidati alla vita consacrata”).

È lo stesso padre Augustin a spiegare che «questo studio nasce dalla consapevolezza che, in un contesto ecclesiale profondamente segnato dai cambiamenti culturali e antropologici contemporanei, la formazione dei candidati alla vita consacrata richiede un accompagnamento integrale, capace di abbracciare tutte le dimensioni della persona umana. In tale prospettiva, la psicologia – e, in particolare, la valutazione della personalità – si rivela oggi un supporto prezioso per il discernimento vocazionale, a condizione che sia inserita in un quadro etico, dialogico e rispettoso della libertà personale».

La domanda centrale che ha orientato la sua ricerca è stata: “Come viene attualmente integrata la valutazione psicologica nella pratica formativa?”. Per rispondere, egli ha condotto un’indagine esplorativa rivolta ai formatori, con l’obiettivo di comprendere il grado di recezione di tale strumento, le sue applicazioni concrete e i limiti percepiti nel contesto della vita consacrata.

Padre Augustin Fene-Fene Santime con i professori, dopo la difesa della sua tesi di laurea specialistica sul tema della psicologia della personalità.

L’indagine ha coinvolto 231 formatori: 5 laiche consacrate, 108 religiose, 11 religiosi, 33 sacerdoti diocesani e 74 sacerdoti religiosi. Cosa hanno mostrato i risultati dell’indagine? Risponde padre Augustine: «I risultati rivelano una larga adesione all’uso della valutazione psicologica (93,5%), considerata utile per approfondire la conoscenza dei candidati, favorire la consapevolezza di sé e orientare il discernimento. Tra i benefici principali sono stati rilevati il miglioramento delle relazioni interpersonali e una maggiore chiarezza vocazionale». Tuttavia, si affretta ad aggiungere: «Non sono mancati elementi critici: resistenze culturali da parte dei candidati (56,3%), carenza di psicologi specializzati (43,7%), inadeguatezza percepita degli strumenti rispetto al contesto religioso (41,6%) e insufficienti competenze dei formatori nell’utilizzo dei dati psicologici. Solo il 39,4% dei formatori ha dichiarato di collaborare regolarmente con uno psicologo».

Alla luce di queste osservazioni, la ricerca di padre Augustine ha formulato diverse raccomandazioni: potenziare la formazione dei formatori nella lettura e interpretazione dei risultati psicologici; promuovere una collaborazione regolare e strutturata con gli psicologi; adattare gli strumenti diagnostici alle peculiarità della vita consacrata; incoraggiare una cultura della valutazione continua, integrata e benevola.

Lo studio, inoltre, invita a superare una visione puramente tecnica della valutazione, per riscoprirne la valenza formativa e umanizzante. Spiega: «Sebbene l’indagine abbia privilegiato il punto di vista dei formatori, essa apre la strada a ulteriori ricerche che coinvolgano anche i candidati e gli psicologi, così da costruire una comprensione condivisa e tridimensionale delle dinamiche formative. In questo modo, la valutazione psicologica può diventare un autentico strumento di maturazione personale e spirituale, pienamente coerente con le finalità della vita consacrata».

Padre Augustin Fene-Fene Santime con i confratelli, dopo la difesa della sua tesi di laurea specialistica sul tema della psicologia della personalità.

Dopo un periodo di vacanze in patria, padre Augustine, già destinato alla provincia di Malawi-Zambia, si recherà a Lusaka dove assumerà il compito di educatore nel noviziato.