Lunedì 11 agosto 2025
Dal 28 luglio al 3 agosto 2025, la Curia comboniana di Roma ha accolto 270 giovani provenienti da Africa, Europa, America e Timor Est. Prima di prendere parte al “Giubileo dei giovani” a Roma, i gruppi provenienti da Spagna, Italia, Portogallo, Egitto, Inghilterra e Messico avevano partecipato a un incontro nelle comunità comboniane di Milano, Verona e Firenze.
La Curia comboniana accoglie il Giubileo giovanile
Per alcuni giorni, la Curia comboniana di Roma si è trasformata in un “campo base” per ospitare 270 giovani che, da diverse parti del mondo, condividono il carisma di San Daniele Comboni. La provenienza era variegata: Africa, Europa, America e Timor Est.
L’invito a questo incontro era stato lanciato mesi prima – precisamente l’11 dicembre 2024 – in una lettera firmata dai padri Fabio Baldan, superiore provinciale d’Italia, e Stefano Giudici, segretario della formazione. In essa si proponevano alcuni giorni di preghiera, riflessione, celebrazioni liturgiche, visite, scambio di esperienze e momenti per condividere la gioia della fede.
Secondo padre Baldan, questo incontro sarebbe stato una ottima occasione per «riflettere sulla giustizia sociale, l’ecologia integrale e la dignità di ogni persona», valori che sono «al centro della missione comboniana», rivolta alle periferie, con lo sguardo a un futuro più giusto e sostenibile.
Le testimonianze dei giovani che hanno partecipato parlano da sole. José Daniel Rodríguez, di Sahuayo Michoacán (Messico), ha sottolineato di aver apprezzato l’apprendere come «riutilizzare materiali per ridurre l’inquinamento» e il prendere coscienza di ciò che facciamo di sbagliato. La portoghese Camila dos Santo Campos, 17 anni, della parrocchia di São Tiago Maior di Camarate, ricorda così il suo arrivo a Milano: «Eravamo nervose perché non sapevamo cosa sarebbe successo, né con chi saremmo state. Ma l’ansia si è trasformata in gioia, perché tutti ci hanno accolto con un sorriso e, anche se venivamo da Paesi diversi, ci siamo trovati subito bene insieme».
Il postulante comboniano spagnolo Juan Enrique Ela, che ha partecipato all’incontro di Verona, ha messo in evidenza la ricchezza di «conoscere culture e nazionalità diverse» e ha raccontato che, durante l’incontro, quando non capiva qualcosa, ricorreva a ChatGPT per comunicare.
A Roma, la convivenza ha incluso anche un’attività di animazione missionaria organizzata dalla Famiglia Comboniana nella zona archeologica dei Fori Imperiali, con canti in varie lingue — lingala, kiswahili, inglese, portoghese, spagnolo e italiano — e danze che riflettevano la diversità dei partecipanti.
Uno dei momenti più toccanti dell’incontro romano ha avuto come protagonista Rhea Nadeem, giovane inglese che ha raccontato come la sua fede e l’esperienza di sentirsi salvata da Dio durante la pandemia di Covid-19 abbiano segnato la sua vita. «Dio è reale e sempre con noi, specialmente nei momenti difficili», ha affermato.
Il Giubileo comboniano per i giovani che condividono il carisma di San Daniele Comboni si è inserito nel grande Giubileo dei giovani, celebrato a Roma dal 28 luglio al 3 agosto. In quei giorni, i partecipanti hanno preso parte anche alle varie attività ed eventi del Giubileo, come la Messa di apertura in Piazza San Pietro, la giornata penitenziale nell’antica arena del Circo Massimo e la veglia a Tor Vergata con Papa Leone XIV.
Testo e fotografie: Boni Gbama, mccj
Missionari Comboniani
Messaggi di ringraziamento e di incoraggiamento a continuare
Nonostante la “Babele delle lingue”, abbiamo vissuto una indimenticabile “esperienza della Pentecoste”. L’ostacolo della lingua non è una barriera alla fraternità, quando ci sono apertura del cuore e disponibilità a vivere insieme con serenità.
I messaggi di ringraziamento giuntici dai responsabili dei vari gruppi dei nostri giovani pellegrini parlano del “fascino” dell’esperienza vissuta, e ci spronano a continuare a dare il nostro meglio per coinvolgere i giovani nel nostro ministero missionario comboniano.
«Vi inviamo questo messaggio per ringraziarvi per la magnifica esperienza che ci avete regalato. Il gruppo proveniente è rientrato entusiasta dei giorni trascorsi con voi. Il calore umano e la bellezza di quei giorni non saranno mai dimenticati» (Carlos Campo e padre Crespim Cabral, mccj).
«Dal profondo del cuore desideriamo dirvi un enorme grazie per la splendida accoglienza che ci avete riservato in giorni “giubilari” del nostro pellegrinaggio. Avete aperto le porte delle vostre comunità e dei vostri cuori con tanta gentilezza, pazienza e gioia. Il vostro entusiasmo nel raccontarci l’eredità di San Daniele Comboni, non solo ci ha fatto capire meglio la grandezza del suo impegno per la missione della Chiesa verso i popoli africani, ma ci ha anche aiutato a ravvivare quello stesso spirito vivo in ciascuno di voi.
Grazie per aver camminato con noi in questo tratto del nostro cammino giubilare. Avete reso questo momento davvero speciale» (Padri Melaku e Gordon, mccj).
Padre Esdras Ulrich Bimbo, mccj
Parrocchia San Giovanni Crisostomo, Milano