Monatsnachrichten der Comboni-Missionare vom Herzen Jesu

CURIA

Assemblea Intercapitolare
(7-26 settembre 2925

Rinnovato lo slancio missionario

Si è conclusa il 26 settembre, con la pubblicazione di una lettera indirizzata a tutti i confratelli, l’Assemblea intercapitolare, iniziata il 7 settembre. L’incontro, che ha riunito a Roma delegati provenienti dalle diverse circoscrizioni dell’Istituto, ha rappresentato un momento di confronto e verifica dello stato di attuazione degli impegni presi dal Capitolo generale 2022, di discernimento su alcune questioni importanti, e di rilancio del cammino missionario alla luce del carisma di San Daniele Comboni.

Al centro dei lavori è emersa la volontà di “riaccendere il fuoco della missione”, riaffermando alcuni orientamenti considerati fondamentali:

  • la scelta di vivere la missione ad vitam, come impegno per l’intera esistenza;
  • la dimensione di “Chiesa in uscita”, che spinge ad andare oltre i confini abituali;
  • l’attenzione privilegiata ad pauperes, ossia ai più vulnerabili;
  • e l’urgenza di annunciare il Vangelo ad gentes, con particolare riguardo ai popoli non ancora raggiunti o poco evangelizzati.

Nel messaggio che i partecipanti all’assemblea hanno voluto inviare a tutti i confratelli si è sottolineata la necessità di rinnovare lo spirito missionario, ricordando la figura fondante di San Daniele Comboni. Tra l’altro, vi si legge: «La nostra vocazione missionaria ci chiede di tenere vivo il coraggio di andare incontro a tutti, senza paura e senza riserve, perché il Vangelo è dono per ogni popolo e ogni cultura».

L’Assemblea ha così riaffermato la vocazione dei Missionari Comboniani a un impegno universale e comunitario, chiamato a coniugare il servizio ai poveri con l’evangelizzazione, in sintonia con le sfide della Chiesa e del mondo di oggi.

Nonima

In data 13 settembre 2025, il Consiglio generale ha nominato il padre Antonio Lopez primo formatore della comunità formativa di La Grange Park, a partire dal 15 settembre 2025.

Professioni perpetue

Sc. Fidelio Artur

Juba/SS

13.07.2025

Ordinazioni sacerdotali

Muke Mantenge Stéphane

Kinshasa/DRC

20.07.2025

Alex Geralrdo Nunes

Mariana/BR

09.08.2025

Likonye Emmanuel

Limbe/MZ

23.08.2025

Masanjala Hendreson

Limbe/MZ

23.08.2025

Nyimbo Oscar Theyo

Limbe/MZ

23.08.2025

Opera del Redentore

Ottobre:            01 – 07 RCA        08 – 15 TCH           16 – 31 RSA
Novembre:        01 – 15 SS           16 – 30 T

Intenzioni di preghiera

Ottobre: Per le Suore Missionarie Comboniane che celebrano la loro Assemblea Intercapitolare: affinché, ispirate dal soffio dello Spirito, vivano questo evento come un kairós nel processo di riconfigurazione che stanno vivendo. Preghiamo.

Novembre: Per i bambini del nostro mondo che vedono adulti egoisti distruggere, con le loro decisioni, la nostra protezione climatica. Perché possano essere abbastanza coraggiosi da alzarsi e difendere il loro futuro. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano

OTTOBRE

1

Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine

e dottore della Chiesa, Patrona delle missioni

Festa

10

San Daniele Comboni, vescovo, Fondatore della Famiglia comboniana

solennità

20

Beati Davide Okelo e Gildo Irwa, martiri

mem. facolt.

NOVEMBRE

 

Commemorazione dei confratelli,

familiari e benefattori defunti

data da stabilire

annualmente

Ricorrenze significative

OTTOBRE

16

Santa Margherita Maria Alacoque, vergine

ovunque

19

Santi Giovanni di Brébeuf e Isacco Jogues, sacerdoti e compagni, martiri

NAP (Stati Uniti e Canada)

NOVEMBRE

21

Madonna del Quinche

Ecuador

 

Errata corrige
Nel numero 843 di FC, abbiamo riportato le seguenti ordinazione diaconali come fossero sacerdotali. Ce ne scusiamo.
Ordinazioni diaconali

Jorge Carlos Joaquim Máquina

Kisangani/CN

13.08.2025

Mutheu Moses Mwatunge

Kisangani/CN

13.08.2025

Muhindo Kapanza Lwanzo

Kisangani/CN

13.08.2025

 

BRASILE

La forza della testimonianza missionaria di padre Ezechiele Ramin

Il 26 e 27 luglio scorso, circa duemilacinquecento persone provenienti dallo Stato di Rondônia e da altre parti del Brasile e del mondo si sono riunite nelle città di Cacoal (Rondônia) e Rondolândia (Mato Grosso).per commemorare il 40° anniversario del martirio del missionario comboniano padre Ezechiele Ramin.

Padre Ezechiele sognava un mondo più giusto e pacifico. Dedicò la sua vita all’annuncio del Vangelo e alla lotta per la giustizia e i diritti umani.

Nella missione comboniana di Cacoal, padre Ramin si schierò con poveri, abbracciando con coraggio la causa dei contadini sfruttati e degli indigeni. Oggi, a 40 anni dalla sua morte, il popolo lo tiene in grande stima e lo considera fonte di ispirazione. Una grande folla ha partecipato al 10° Pellegrinaggio in suo onore, che ha avuto come tema “Padre Ezechiele Ramin: Martire della Speranza”.

Mons. Norberto Hans Christoph Förster, vescovo della diocesi di Ji-Paraná, parlando ai convenuti, ha sottolineato l'importanza della memoria di celebrare questo anniversario e il significato della testimonianza di Padre Ezechiele per Chiesa oggi.

Padre Ezechiele fu brutalmente assassinato da pistoleri il 24 luglio 1985, mentre tornava da una missione di pace. Il suo esempio e la sua testimonianza ispirano molte persone che lottano per la giustizia e la dignità, specialmente dei più poveri.

Padre Ezechiele è vivo! La sua testimonianza ci animi e accompagni nella nostra missione. “Ezechiele?”. Presente!

Giovani e missione – “Giovani, cosa cercate?”

Dal 25 al 27 luglio 2025, decine di giovani provenienti dalle parrocchie comboniane del Brasile si sono riuniti a Salvador, nello Stato di Bahia, per la seconda Assemblea dei Giovani Comboniani, incentrata sul tema: “Giovani e Missione – Giovani, cosa cercate?” (cf. Gv 1,38). L’evento si è svolto presso la parrocchia di San Daniele Comboni, che ha accolto 175 partecipanti. Le giornate sono state caratterizzate da momenti di spiritualità, gioia condivisa, formazione, attività missionarie e iniziative culturali. I giovani hanno potuto approfondire l’eredità di San Daniele Comboni e il carisma della missione comboniana.

Quattro workshop tematici hanno affrontato questioni di grande attualità: gli afrodiscendenti, la comunicazione digitale, il progetto di vita e l’ecologia integrale, nonché la cura della casa comune. I partecipanti hanno avuto inoltre l’opportunità di conoscere meglio la storia di Salvador e di celebrare la ricchezza della sua diversità culturale.

L’ultima giornata è stata dedicata alle “visite missionarie”, che hanno consentito una vera immersione nella realtà della periferia di Sussuarana, quartiere che ha ospitato l’evento. La domanda che ha accompagnato i giovani fino alla conclusione è stata: «E tu, che sogno hai?». Molti hanno testimoniato di essere partiti per evangelizzare, ma di essere tornati evangelizzati.

La gioia di servire Dio come sacerdote missionario

Il 9 agosto 2025, il missionario comboniano Alex Geraldo Nunes è stato ordinato sacerdote per l’imposizione delle mani di mons. Airton José dos Santos, vescovo di Mariana, Minas Gerais.

La celebrazione si è svolta nella parrocchia di Nossa Senhora das Dores, a Capela Nova. Il motto scelto per questa celebrazione è stato: «Vi ho dato un esempio: fate anche voi come ho fatto io» (Gv 13,15).

Nell'omelia, mons. Airton ha ricordato che il sacerdozio non è un privilegio, ma una chiamata a servire con umiltà, specialmente i più poveri e dimenticati.

L'ordinazione di padre Alex Nunes è stata preceduta da una settimana di animazione missionaria e vocazionale organizzata dalla Famiglia Comboniana (padri, suore e laici).

Alex Nunes ha consacrato la sua vita sacerdotale al Signore e ha chiesto la grazia di vivere la missione con gioia e generosità, essendo un sacerdote secondo il cuore di Cristo, nello spirito di San Daniele Comboni, che ci sprona a “Salvare l'Africa con l'Africa”.

Il 14 settembre, festa della Santa Croce, padre Alex Geraldo Nunes è stato ufficialmente “inviato” dalla sua parrocchia alla missione comboniana in Egitto/Sudan. (Padre Raimundo Rocha, mccj)

EUCADOR

70 anni di presenza comboniana a Esmeraldas

La celebrazione dei 70 anni di presenza comboniana a Esmeraldas è stata un evento di grande significato e partecipazione, preparato dal Vicariato apostolico di Esmeraldas (Vae) e dalla Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador–sede Esmeraldas (Pucese). Tutto si è svolto sotto il motto: “Missionari Comboniani, testimoni d’amore e profeti di speranza”.

Due i momenti principali. Il primo, il 6 giugno, è stato il conferimento del dottorato honoris causa a padre Raffaello Savoia, missionario comboniano e pioniere della Pastorale Afro in Ecuador, Colombia e America Latina. La giornata, inserita nel 44° anniversario dell’Università cattolica fondata dai comboniani, si è aperta con una messa in stile afro, presieduta da mons. Antonio Crameri, vescovo e vicario apostolico. Alla successiva cerimonia accademica hanno partecipato autorità civili e religiose, con la presenza festosa di numerose associazioni afro. Il riconoscimento a padre Savoia, consegnato dal prorettore dott. Diego Jiménez, è stato accolto da lunghi applausi e da una grande partecipazione popolare.

Il secondo momento è stato il triduo di festa (19-21 giugno). Un comitato coordinato dal vescovo Antonio ha coinvolto parrocchie, scuole e comunità locali in un ricco programma.

19 giugno – Una “marcia festiva” (pregón) con centinaia di giovani ha animato la piazza della cattedrale. Dopo il saluto del vicario generale don Julio Canga, padre Ottorino Poletto, superiore provinciale, ha incoraggiato i giovani a rispondere con coraggio alla chiamata missionaria, seguendo l’esempio di san Daniele Comboni.

20 giugno – Un simposio presso l’Università ha ripercorso la storia della missione comboniana e l’opera dei tre vescovi che hanno guidato la crescita della Chiesa di Esmeraldas: mons. Angelo Barbisotti, mons. Enrico Bertolucci e mons. Eugenio Arellano. Evangelizzazione e promozione sociale – educazione, sanità, organizzazione comunitaria – sono stati i tratti distintivi della missione. Nel pomeriggio, al Collegio Sagrado Corazón, un programma culturale animato dal comitato della Pastorale Afro ha concluso la giornata.

21 giugno: la festa si è chiusa in cattedrale con la “sessione solenne” e la messa in stile afro, alla presenza del nunzio apostolico, di vescovi, autorità civili e accademiche, sacerdoti e fedeli.

Durante la celebrazione, padre Ottorino ha ricordato l’impegno dei comboniani a Esmeraldas e nelle altre giurisdizioni del Paese, ribadendo il desiderio di continuare questo servizio missionario. Il nunzio, nell’omelia, ha ringraziato i comboniani per il cammino compiuto, invitando gli esmeraldeños ad assumersi la responsabilità dell’evangelizzazione.

La festa ha rinnovato la gratitudine per la presenza comboniana, oggi portata avanti dalle comunità di La Merced, Borbón e San Lorenzo. Particolarmente significativo è stato anche il contributo di mons. Eugenio Arellano, vescovo emerito del Vae, che vive ora nella comunità di La Merced: la sua presenza discreta ma intensa è stata un segno di continuità e speranza. (Padre Ottorino Poletto, mccj)

Apertura della causa di beatificazione di p. Alberto Ferri Garavelli

Il 22 ottobre sarà aperta a Portoviejo la causa di beatificazione del missionario comboniano padre Alberto Ferri Garavelli (1935–2009). La decisione è stata comunicata dalla curia dell’arcidiocesi di Portoviejo, dopo un attento lavoro di raccolta di dati e testimonianze, con decreto dell’arcivescovo mons. Edoardo Castillo lo scorso 15 settembre.

Originario di Cologno al Serio, in provincia di Bergamo, padre Ferri svolse il suo ministero in Ecuador, nelle parrocchie di Limones e Viche (Vicariato di Esmeraldas) e, successivamente, in diverse comunità dell’arcidiocesi di Portoviejo, provincia di Manabí. Alla sua morte, avvenuta a Cologno al Serio il 16 ottobre 2009, per desiderio dei fedeli che lo avevano conosciuto e amato, la salma fu riportata in Ecuador e tumulata nella chiesa di Honorato Vásquez (Manabí), dove aveva dedicato tredici anni della sua vita visitando e formando numerose comunità cristiane.

La gente continua a ricordarlo con grande affetto e a testimoniare la sua santità. Per questo, il 22 ottobre mons. Castillo aprirà la fase diocesana della causa, alla presenza di numerosi fedeli e sacerdoti, e di una delegazione della provincia comboniana dell’Ecuador.

Con gratitudine al Signore per la sua vita e la testimonianza missionaria, invochiamo per tutto l’Istituto la grazia di rinnovare e mantenere viva, alla luce del suo esempio, la passione missionaria che lo ha animato.

EGITTO/SUDAN

Il Centro Santa Bakhita celebra il Giubileo d’Argento

Con il cuore pieno di gratitudine e al rullio dei tamburi suonati dagli scout, il Centro Santa Bakhita di Arbawnus, in Egitto, ha celebrato con gioia il suo Giubileo d’Argento il 14 settembre 2025, ricordando i 25 anni dall’acquisto del pezzo di terra su cui sorge il Centro, fin da subito al servizio dei rifugiati sudanesi e sud-sudanesi, attraverso le sue attività educative e pastorali.

La celebrazione si è aperta con una solenne santa messa, presieduta da mons. Claudio Lurati, vicario apostolico di Alessandria d’Egitto, alla presenza di numerosi missionari comboniani e suore missionarie comboniane, e di una vivace comunità di fedeli sudanesi e sud-sudanesi, assieme a molti amici e sostenitori di lunga data del Centro.

Nel corso della festa, il comitato organizzativo ha richiamato alla memoria i momenti più significativi della storia del Centro, rimarcando come la mano di Dio abbia guidato la sua crescita in termini di fede e di comunione vera lungo i venticinque anni. Indovinatissimo il passo biblico scelto per tratteggiare il vero significato delle due decadi e mezza di vita del Centro: «Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno» (Atti degli apostoli, 16,5).

Particolarmente toccante è stato il constatare la presenza di alcune persone che hanno fatto parte del centro fin dai suoi inizi – una viva testimonianza della fedeltà e perseveranza della comunità.

La giornata è stata caratterizzata da profonda gioia e fiduciosa speranza presenti in tutti i partecipanti, che hanno potuto constatare come Dio abbia davvero camminato con loro lungo tutto il percorso.

Oggi il Centro affronta nuove sfide, soprattutto a causa dello sfollamento di molti membri della comunità, dovuto allo scoppio della guerra ancora in corso in Sudan. Nonostante ciò, la celebrazione del Giubileo ha rappresentato un forte richiamo alla presenza costante di Dio e una chiara testimonianza della fede incrollabile della comunità, fiduciosa che tale presenza continuerà anche in futuro. (Padre Mina Anwar Habib Atia, mccj)

ITALIA

Riaperta la causa di beatificazione di mons. Antonio Roveggio

Il 5 settembre 2025, nel palazzo vescovile di Verona, il vescovo mons. Domenico Pompili ha aperto l’inchiesta diocesana relativa alla ininterrotta fama di santità del Servo di Dio mons. Antonio Maria Roveggio. Il suo esempio, raccontato in numerose biografie, ha ispirato la vita di tanti missionari comboniani. La sua causa di beatificazione fu introdotta nel 1952, poi ripresa varie volte, ma mai portata a termine.

Giovane sacerdote, Antonio Roveggio entrò nell’Istituto fondato da San Daniele Comboni nel 1884 e nel 1887 partì per l’Egitto. Nel 1895, a soli 37 anni, fu nominato vicario apostolico dell’Africa Centrale. Con carità e umiltà, animato da una profonda devozione al Cuore di Gesù, si prodigò con tutte le forze all’annuncio del Vangelo in Egitto e presso varie etnie del Sudan. Stremato dalle fatiche, morì a Berber, sul treno, mentre era in viaggio verso l’Egitto. Aveva 43 anni.

Il superiore generale, padre Luigi Fernando Codianni, e il suo consiglio hanno affidato a padre Cosimo De Iaco, postulatore generale dell’Istituto, l’incarico di proseguire la causa, continuando il prezioso lavoro svolto da padre Arnaldo Baritussio, oggi postulatore emerito.

La sessione dell’inchiesta diocesana è stata presieduta dal vescovo mons. Pompili. Durante il momento di preghiera iniziale, il prelato ha sottolineato il fatto che la ripresa della causa di beatificazione di una persona morta oltre un secolo fa non mira a celebrare il passato, bensì a tener viva la memoria di un testimone del Vangelo che può ispirare l’oggi e il futuro della Chiesa.

Nel suo indirizzo di saluto, padre Cosimo ha indicato tre aspetti che rendono attuale la figura di mons. Antonio Maria Roveggio e rilevante la sua causa: la totale dedizione all’annuncio del Vangelo, la convinta adesione alle esigenze della vita religiosa, e la profonda devozione al Cuore di Gesù, del quale ha imitato l’umiltà e la mitezza verso tutti.

All’evento, oltre agli officiali del tribunale diocesano, hanno partecipato i confratelli dalla Casa Madre di Verona, alcune suore comboniane e un buon numero di amici. Ci auguriamo che la causa possa procedere speditamente, così che la figura di mons. Roveggio possa essere conosciuta, imitata e pregata, assieme a san Daniele Comboni, al beato Giuseppe Ambrosoli e al venerabile Bernardo Sartori.

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

LA MADRE: Barbara, di padre Leszczyński Rafał (PO)
IL FRATELLO: Ramón, di padre Villaverde Marcos Daniel (KE)
LA SORELLA: Renza, di padre Pasquino Panato (I); Lupita, di padre Guillermo de Jesús Medina Martínez (†); Otilia, del fratel Joel Cruz Reyes (MEX); Lizet, di fratel Alfredo Aguilar Cedeño (PCA), Medhin Haile, di padre Tesfaghiorghis Haile (ER)
SUORE COMBONIANE: suor Taiocchi Angelaluisa; suor Sironi Anna Gerarda