Mercoledì 29 ottobre 2025
La parrocchia di Nostra Signora delle Grazie di Murrupula, nella provincia di Nampula, nel nord del Mozambico, ha assistito sabato 25 ottobre all’ordinazione sacerdotale del diacono Samuel Miguel, che compirà 36 anni il prossimo gennaio. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo di Nampula, Mons. Inácio Saúre, il quale, nell’omelia, ha invitato il nuovo sacerdote «a servire con cuore missionario», ispirandosi all’esempio di San Daniele Comboni, fondatore dell’Istituto comboniano, e «a fare del servizio ai più poveri e dimenticati il centro della sua missione».
«Sabato scorso [25 ottobre] sono andato a Murrupula per partecipare all’ordinazione del nostro confratello Samuel Miguel. È stata una festa. È stata una gioia assistere all’ordinazione di un figlio di quella terra. Un gran numero di fedeli si è radunato sul posto. Tutto è andato bene», ha testimoniato padre Alberto Vieira, comboniano, parroco della parrocchia di Santa Cruz nella città di Nampula.
A sua volta, padre Sérgio Vilanculo, un altro comboniano, ha raccontato che si è trattato di «una vera manifestazione di partecipazione e di comunione ecclesiale, vissuta tra canti di gioia, elulu ni makupi» (grida di esultanza e applausi, come si dice in Macua, la lingua locale).
Alla celebrazione hanno partecipato numerosi sacerdoti diocesani e confratelli delle comunità comboniane e delle parrocchie dell’arcidiocesi di Nampula e della diocesi di Nacala, in particolare della comunità di Carapira, dove Samuel ha svolto il ministero diaconale e il servizio missionario. Erano presenti anche le autorità locali, alcune suore comboniane, laici comboniani, seminaristi di Nampula, amici e benefattori.
L’ordinazione è stata presieduta dall’arcivescovo di Nampula, Mons. Inácio Saúre, che ha esortato Samuel a non diventare un sacerdote “finto”, che conduce una doppia vita, ma «a essere un autentico presbitero e missionario alla maniera di Comboni».
Nel tradizionale messaggio conclusivo, padre José Joaquim Luis Pedro, superiore provinciale del Mozambico, ha detto a Samuel: «Non sei stato ordinato per te stesso, ma per il popolo, per la missione e per il Regno. Sii come Mosè: sali sul monte, ascolta Dio e scendi con il volto illuminato. Sii come Isaia: lascia che il carbone ardente tocchi le tue labbra. Sii come Gesù: se non sarai buona notizia per i poveri, non sarai buona notizia per nessuno. Sii come san Paolo: che la tua vita sia urgenza e non accomodamento. Sii come Comboni, nostro Padre fondatore. Sii dunque uno strumento e non un protagonista. Celebra ogni Messa come se fosse la prima, l’ultima e l’unica. Non banalizzare mai il mistero». E ha aggiunto: «Ascolta il Popolo di Dio. Esso deve essere il tuo primo catechismo. Non smettere mai di studiare. Un sacerdote ignorante è un pericolo pastorale».
Infine, padre José Joaquim ha informato che Samuel – pur avendo studiato teologia a San Paolo, in Brasile – è già stato assegnato alla provincia comboniana del Kenya, dove proseguirà l’opera di evangelizzazione tra i più bisognosi e abbandonati, in linea con il grande sogno di Comboni di evangelizzare l’Africa con l’Africa. All’udire questo annuncio, il popolo, manifestando la propria gioia, ha tributato una grande ovazione. Questo gesto ha sorpreso il superiore provinciale, che ha aggiunto: «Sono stupito dalla vostra reazione, perché di solito, quando annuncio che un sacerdote sta per partire in missione, la gente reagisce in modo contrario. Voi invece avete saputo rallegrarvi e sostenere Samuel. Complimenti per il vostro spirito missionario».
Da parte sua, padre Samuel, visibilmente commosso, ha ringraziato Dio per il dono della vocazione, tutti i fedeli presenti e quanti hanno pregato per lui, lo hanno accompagnato e consigliato fino a questo momento. Ha ringraziato in modo particolare i Missionari Comboniani per il sostegno ricevuto durante il percorso formativo. Infine, ha invocato la protezione di Nostra Signora delle Grazie, patrona della sua parrocchia, affinché lo aiuti nella sua missione e a vivere con fedeltà la sua vocazione.
Padre Samuel ha scelto per la sua ordinazione il motto: «Fate questo in memoria di me» (Lc 22,19). Questo motto ci ricorda il desiderio di Gesù di rimanere sempre con noi e la necessità di perpetuare il mistero della sua presenza nell’Eucaristia.
Il giorno successivo, domenica 26, padre Samuel ha celebrato la sua prima Messa (la cosiddetta “Messa Nova”) nella piccola comunità di San Pietro di Cavina, dove ha trascorso l’infanzia e dove vive la maggior parte dei suoi familiari. Commentando il Vangelo del giorno (Lc 18,9-14), relativo alla parabola sui modi di pregare del fariseo e del pubblicano nel tempio, il giovane sacerdote ha sottolineato l’importanza dell’umiltà nella vita cristiana, ricordando le parole stesse di Gesù: «Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Padre Sérgio Vilanculo e padre Alberto Vieira,
Comboniani a lavorare in Mozambico