Domenica 16 settembre 2018
Mercoledì 12 settembre, nell’aula capitolare dei Missionari Comboniani a Roma, è stato presentato il libro ‘Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo’. Il libro, nella versione italiana, inglese e spagnola [vedi allegati], riporta nel titolo una frase molto suggestiva di Gandhi e vuole celebrare l'XI anniversario della partecipazione della Famiglia Comboniana al Foro Sociale Mondiale (FSM) e al Foro Sociale Comboniano (FSC). Esso raccoglie diversi articoli di Comboniani e Comboniane, Laici Comboniani e amici.

Lunes 20 de agosto 2018
El Foro Social Mundial de Migraciones (FSMM) está en marcha hacia México, del 2 al 4 de noviembre 2018. El Foro Social Mundial de las Migraciones apuesta por una visión de la migración basada en el respeto, la igualdad, el reconocimiento y valoración de las diferencias, en rechazo a una mirada fundada en la detección, la deportación, la detención, el desplazamiento y la denegación de las migraciones.

Martedì 5 giugno 2018
Questo ‘cielo’, questo ‘luogo bello’ in cui Dio ci chiama a vivere è quello spazio in cui prestiamo la nostra penna a Gesù, per scrivere assieme a Lui e a tutti gli uomini di buona volontà una storia di pace, riconciliazione e giustizia. Certo, scrivere questa storia significherà affrontare l’opposizione e la persecuzione delle forze dell’anti-Regno, significherà lottare e sopportare umiliazioni. Ma sarà una lotta e una sofferenza ‘bella’, perché ci aiuterà a rimanere umani e ad offrire ai nostri figli la speranza che sia ancora possibile vivere umanamente nella storia. [Fratel Alberto Degan].

Thursday, April 19, 2018
There were 13 deaths at Columbine High School in the state of Colorado; 26 at Sandy Hook in the state of Connecticut; 17 at Marjory Stoneman Douglas in Florida. Over the past twenty years, from 1999-2018, there have been more than 200 mass shootings that, over time, have grown in numbers. This has led unequivocally to a continuous pattern of massacre in the U.S. experience, and the accompanying shock and trauma for victims in both schools and public places. In the United States, the names of places or schools are always remembered with numbers of dead or wounded that these attacks have caused. What is not readily reported is the collateral damage of each crisis, mainly American. Compared to other nations it is clear: there is no other country like the U.S. more prone to violence and killings using weapons against its own citizens. By Daniele Moschetti.