Celebrazione del 40° anniversario della riunificazione dei nostri Istituti comboniani

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Giovedì 20 giugno 2019
“Felice Festa del 40° anniversario della riunificazione dei nostri due Istituti – FSCJ e MFSC – in un unico Istituto Comboniano, MCCJ. È ciò che festeggiamo oggi”, ha detto P. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, nella S. Messa di domenica 16 giugno a Ellwangen, in Germania. Pubblichiamo di seguito l’omelia di P. Tesfaye.

Cari fratelli e sorelle in Cristo, saluti e preghiere. Felice Festa della Santissima Trinità, Felice Festa del 40° anniversario della riunificazione dei nostri due Istituti – FSCJ e MFSC – in un unico Istituto Comboniano, MCCJ. È ciò che festeggiamo oggi. Ringrazio P. Karl Peinhopf, Superiore Provinciale della DSP, i membri del Consiglio Provinciale e i confratelli della Provincia per aver invitato Fr. Alberto Lamana, Assistente Generale per l’Europa, e me, per festeggiare assieme a voi questo grande giorno. Sono felice che il Reverendo P. Venanzio Milani, che ha avuto importanti ruoli di servizio nel Consiglio Generale e nel nostro Istituto, sia qui tra noi per condividere la sua esperienza della riunificazione. Sono felice che la prossima settimana (venerdì 21 giugno) avrete un'altra festa con i confratelli che andranno da qui a Limone.

Ascolteremo anche P. Josef Pfanner e resteremo insieme con molti confratelli che hanno fatto tanto per la riunificazione. Nella Direzione Generale la vita di P. Alois Eder, di P. Otto Fuchs, di P. Joseph Uhl, di P. Alois Weiss e di P. Anton Fink sono state una benedizione. Molti altri che hanno soggiornato a Roma, tra cui P. Markus Körber, e altri che hanno servito in commissioni, come P. Frank Weber e Fr. Hans Eigner, hanno contribuito ai servizi e alle iniziative della Direzione Generale del nostro Istituto riunificato.

Caro e reverendo P. Georg Klose, un grande ringraziamento per il suo abbraccio simbolico con P. Tarcisio Agostoni, nel giorno della riunificazione, la festa del Sacro Cuore, il 22 giugno 1979, quando voi due Superiori Generali avete suggellato la riunificazione dei due Istituti dopo 56 anni di separazione.

Noi Missionari Comboniani delle giovani generazioni ci avviciniamo a questa festa con grande senso di gratitudine, perché credo che la riunificazione dei nostri due Istituti abbia contribuito molto al processo e al cammino dell'interculturalità e dell'internazionalizzazione.

Ringraziamo Dio per i nostri confratelli che hanno lavorato tanto per la riunificazione. Ringraziamo Dio per tutte le esperienze positive di collaborazione che hanno portato i nostri due Istituti ad un’unica famiglia missionaria e religiosa, l'esperienza positiva di collaborazione in Spagna, Perù, Ecuador, Sudafrica e Uganda. Il 22 giugno 1979, festa del Sacro Cuore di Gesù, il cardinale Agnelo Rossi, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e rappresentante del Papa, ratificò la riunificazione. Non diciamo che tutto è stato facile. Ma ringraziamo Dio, ringraziamo lo Spirito Santo perché alla fine della giornata, con tanta speranza e un'esperienza di purificazione, siamo tornati ad essere un unico Istituto e per come uno dei missionari più esemplari, P. Andreas Riedl, della DSP, che si è donato per la missione in Spagna e in Perù, ha manifestato a P. Luis Weiss la sua convinzione: “Se ci riuniamo, riceveremo molte benedizioni dal Cuore di Gesù”. Questa benedizione, oltre che per i due Istituti comboniani, è diventata una benedizione per le Suore Comboniane, per le Missionarie Secolari Comboniane, per i Laici Missionari Comboniani, e anche per l'incontro tra molte Chiese locali in diversi paesi e continenti.

Venendo alla Parola di Dio di oggi, festa della Santissima Trinità, voglio prendere due possibili spunti per la nostra preghiera.

          1. Quando celebriamo la Santissima Trinità celebriamo la fiducia reciproca nella Comunità Divina.

          2. Celebriamo anche l'impegno missionario della Santissima Trinità.

1. Oggi contempliamo che Dio è Trinità, Dio è, Dio è comunione ed è frutto della comunione del Padre con il Figlio nello Spirito Santo, Dio trinitario unito nella comunione. Dio ci dice che non è un Dio isolato, distante e distaccato, ma è comunione, Dio è relazione, amore e reciprocità. Dio Padre si fida del Figlio e il Figlio si fida del Padre. Dio è sempre in dialogo e dono commovente di sé. Si tratta di vita di comunione, di abbondanza di amore e di molto impegno al servizio dell'umanità, non è un aggiungere, ma piuttosto un moltiplicarsi. Vivendo la nostra vita in comunità e in un contesto interculturale, siamo invitati a lavorare per la comunione, per il dialogo, l'amore, la cooperazione e anche la riconciliazione, perché il nostro Dio è comunione. La riunificazione dei nostri Istituti è stato un forte passo avanti nel cammino di comunione e di reciproca fiducia e collaborazione. Lo Spirito Santo continua a guarire e a dare potere a tutti noi. Come mi considero? come qualcuno in cui la Santissima Trinità ha fede e fiducia? Vedo, percepisco e confido che la Santissima Trinità è presente e attiva nella vita di mio fratello e di mia sorella, creati a immagine di Dio?

2. Dio Santissima Trinità non è solo comunione nella Realtà Divina ma è anche Missione di Esodo, Dio esce dal Contesto Divino e viene a tutti noi. Dio, il Padre, ci ha creato e ha cominciato ad interessarsi a noi, il nostro Salvatore Gesù è venuto a noi inviato dal Padre e lo Spirito Santo scende su tutti noi e continua ad operare nei nostri cuori. Ebbene, il nostro Dio Uno e Trino è un Dio Missionario e noi tutti siamo chiamati a partecipare alla Missio Dei. Quando facciamo il kerygma – la Proclamazione della Buona Novella, il Martirio – testimonianza della nostra vita e il servizio della Diaconia ai nostri fratelli e sorelle, siamo dentro la natura e la ragione dell'esistenza di Dio Santissima Trinità. Ringraziamo tutta la DSP per i confratelli provenienti dalla DSP, per la promozione del lavoro, la promozione delle vocazioni, l'accompagnamento del CLM, la solidarietà finanziaria con la missione e l'amministrazione generale, la valorizzazione dei nostri confratelli e anche per il grande contributo alla formazione dei nostri giovani, in modo particolare nell'ex Scolasticato di Innsbruck. Il grande lavoro missionario svolto in Sudafrica, Perù... la testimonianza di vita di grandi missionari conosciuti e meno famosi che hanno testimoniato il Vangelo e la vita comboniana, per il servizio che abbiamo reso attraverso la promozione umana nelle missioni e qui, con i fratelli e le sorelle bisognosi, costretti a emigrare in Europa e a bussare alle nostre porte. Questa è tutta la partecipazione alla Missione della Santissima Trinità.

Questa dedizione missionaria è stata una lunga esperienza di impegno missionario delle Chiese che fanno buona parte di quella che oggi chiamiamo DSP.

San Daniele Comboni lo dice sui missionari della DSP di allora (e di oggi), in uno dei suoi scritti:
“[2744] In questo campo vastissimo dischiuso alla carità dell'Evangelo, tra immensi disagi faticando, oltre a tre figli di S. Ignazio, molti degni sacerdoti della Germania Austriaca e Bavarese, e soprattutto del Tirolo tedesco, raccolti dall'Eccelso Comitato della Società di Maria, e dalle fervide sollecitudini del benemerito Professore Mitterrutzner, riuscivano a fondare lungo le spiagge del maestoso Nilo, che scorre fra il Tropico del Cancro e l'Equatore, quattro stazioni importantissime, fissando come centro di comunicazione la metropoli del Sudan egiziano, cui le condizioni politiche e la sua geografica posizione destinavano ad essere l'ultimo appoggio degli Europei, che in quelle remote parti si recano”.

Ringraziamo tutti Dio, la Santissima Trinità, per questo. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era all'inizio, ora e per sempre.

Felice celebrazione del 40° anniversario della riunificazione e grazie a tutti i nostri amici e sostenitori.
P. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale dei Missionari Comboniani