Lunedì 30 giugno 2025
Il 28 giugno scorso, il Comboni College of Science and Technology (Ccst) ha inaugurato la sua nuova sede a Port Sudan. Le nuove strutture miglioreranno la qualità del lavoro che il Collegio sta già svolgendo con gli studenti universitari già iscritti prima dello scoppio della guerra a Khartoum, ma apriranno anche le porte a nuovi studenti.

Luca Renda, rappresentante residente del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) in Sudan, ha elogiato il modo in cui una istituzione privata come il Ccst si integra nello sviluppo nazionale attraverso la collaborazione con i Ministeri della Sanità e dell’Istruzione superiore e con la comunità, in questo caso attraverso le attività della Clinica infermieristica, dell’Hospice per le cure palliative e dei suoi volontari. Ha inoltre sottolineato le caratteristiche dell’edificio, completamente sostenibile dal punto di vista energetico (attraverso l’installazione di pannelli solari) e idrico, grazie al sistema di raccolta dell’acqua condensata dai condizionatori.

Anche la scuola secondaria “D. Comboni” beneficia dell’edificio, poiché il piano terra comprende tre aule per la sezione femminile.

Domenica 29, sono iniziati gli esami nazionali di maturità in tutto il Paese. Si tratta della seconda sessione dopo l’inizio della guerra, quindi valgono come esami della scuola secondaria per il 2024. Il Ministro dell’Educazione Generale, il dr. Ahmed Khalifa, ha visitato la Scuola Secondaria Comboniana e la nuova sede del Collegio, dove ha potuto apprezzare la qualità e le caratteristiche della nostra proposta educativa. Ha sottolineato la necessità di incorporare l’istruzione online in Sudan per aumentarne il livello e ampliarne gli orizzonti.

Asdiqa’ Comboni – Amici di Comboni

Il 14 giugno 2025, più di 50 amici di Comboni si sono incontrati nel Centro di Animazione Missionaria “Cordi Jesu”, al Cairo (Egitto). È stato un momento forte di incontro, preghiera e formazione, animato dall’équipe degli animatori missionari e incentrato sull’importanza di avere amici che condividono la nostra spiritualità e pregano per la missione. Al centro della riflessione e discussione sono stati posti la visione e i contenuti del Piano per la Rigenerazione dell’Africa di San Daniele Comboni.

Padre Giovanni Antonello ha aperto l’incontro con un momento di preghiera e ha poi aiutato l’assemblea a capire che tutti noi abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri in un determinato momento della nostra vita.

Dopo aver dato il benvenuto ai presenti, padre Christophe Bamana ha ricordato che il nostro fondatore, San Daniele Comboni, aveva molti amici in Europa, ma anche nei luoghi di missione. Uno dei suoi amici era il sovrano d’Egitto del suo tempo, Ismail Pasha’. Costui donò al grande missionario un pezzo di terreno dove fu posta la prima pietra di “Cordi Jesu”, la prima chiesa dedicata al Sacro Cuore in Africa e centro delle attività missionarie di Comboni.

Poi padre Mina Albeer ha presentato lo scopo dell’incontro: «Vorremmo condividere con i nostri amici la nostra spiritualità e alcune esperienze di missione e pregare per la missione».

Si è poi incominciato a presentare il Piano di Comboni. Suor Amani Boulis, missionaria comboniana, ha sottolineato che l’obiettivo principale del nostro fondatore era quello di raggiungere le anime di coloro che vivevano nel centro dell’Africa, perché altre congregazioni erano già presenti sulle coste del continente. Questo incontro è stato una grande occasione per riunire gli amici e testimoniare la bellezza della missione comboniana oggi.