Lunedì 21 ottobre 2013
“Non aspettiamoci miracoli da Dio, il silenzio di Dio significa che dobbiamo essere noi artefici del cambiamento”, scrive Alex Zanotelli in questo intenso e prezioso libro – Il gran sogno di Dio – che è un forte invito a liberare la nostra vita dalle catene di un modello economico che ci sta conducendo all’autodistruzione.

Ci attende una grande sfida, la costruzione di un nuovo paradigma che consenta a tutti di vivere meglio rispettando la nostra Madre Terra, la Pacha Mama. In questo momento particolarmente delicato ancor di più ognuno di noi è chiamato in causa impegnandosi per far vincere la vita sulla morte e realizzare il Gran Sogno di un mondo dove regni la pace e la giustizia distributiva.

La sintesi di questo testo dell’amico Alex si può compendiare in queste poche parole: “Dio ha impiegato miliardi e milioni di anni per consegnarci questo splendido pianeta che si chiama terra, e noi in un tempo minore stiamo distruggendolo”.
Per appoggiare questo grido di allarme ricorro a una metafora del filosofo Bauman che ci descrive il mondo come un aereo che sta per esaurire il combustibile e continua a cercare una pista di atterraggio senza riuscirci e presto si schianterà su un qualche frammento di terra e si distruggerà definitivamente.
(Dall’introduzione di Arturo Paoli)

I libri di Dissensi Edizioni mirano, in un contesto culturale asfittico e omologato, a contro-informare, a denunciare, a suscitare entusiasmo e speranza, a far generare la consapevolezza che un mondo più giusto non solo lo si può ma lo si deve costruire.
In un mondo ad un passo dalla catastrofe ambientale, ove ogni minuto si investono 25 milioni di dollari in armamenti e in quello stesso minuto muoiono per fame circa 40 bambini. In un mondo in cui la ricerca spirituale sovente è sinonimo di conflitto religioso, dove i malati e coloro che sono diversi (per orientamento sessuale, religioso o politico) sono marginalizzati. In un mondo senza pace in cui sono in atto circa 30 conflitti e dove la pena di morte è in vigore in circa 50 nazioni. In un mondo sempre più privatizzato ove di pubblico non si vuole lasciare neanche l'acqua. In un mondo in cui si mira a rendere i cittadini solo dei consumatori obbedienti: occorre con determinazione esprimere il proprio dissenso! Siamo convinti che libri indipendenti e propositivi possano svolgere un ruolo importante per contribuire al cambiamento.