Lunedì 12 dicembre 2022
Il testo che vi presentiamo è uno strumento che mira a rendere più fruibili gli Atti Capitolari 2022 e, allo stesso tempo, a suggerire alcune priorità che andranno tenute presenti nel redigere il piano sessennale dell’Istituto, sia a livello di continenti che di circoscrizioni, per dare nuova forma e nuovo slancio al nostro impegno quotidiano di evangelizzazione secondo il carisma comboniano. (Consiglio Generale)

Guida all’implementazione del XIX Capitolo Generale

Introduzione

Carissimi confratelli, saluti e preghiere nel nome del Signore.
Mentre scriviamo questa introduzione alla Guida all’implementazione del XIX Capitolo Generale, ci auguriamo che tutti abbiate già ricevuto i documenti capitolari.

Il testo che vi presentiamo è uno strumento che mira a rendere più fruibili gli Atti Capitolari 2022 e, allo stesso tempo, a suggerire alcune priorità che andranno tenute presenti nel redigere il piano sessennale dell’Istituto, sia a livello di continenti che di circoscrizioni, per dare nuova forma e nuoto slancio al nostro impegno quotidiano di evangelizzazione secondo il carisma comboniano.

Siamo costantemente chiamati a vivere la nostra vocazione e a “essere missione” in virtù del nostro battesimo che ci ha “innestati” in Cristo:

«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da sé stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci» (Gv 15:1.5).

L’idea-guida che ha animato e indirizzato i lavori dell’intero capitolo – «Io sono la vite, voi i tralci» – deve ora tradursi in una rinnovata convinzione che il nostro operare può nascere soltanto da un’esperienza di fede e d’incontro – individuale e comunitario – con Gesù Cristo. Vogliamo crescere come “tralci attaccati alla vite”, che è Gesù, come ci insegna il nostro Fondatore e Padre, San Daniele Comboni, nella certezza che gli sforzi che faremo per valutare, calcolare, pianificare e organizzare le nostre future attività, secondo le indicazioni del Capitolo, troveranno senso e significato soltanto se li presenteremo al Signore nella fiducia che Dio Padre è l’agricoltore, Gesù è la vite, e lo Spirito Santo è la vita della Missione.

Comboni era convinto che l’opera da lui iniziata era “di Dio” e doveva essere gestita “con Dio”:

«Khartoum ha 74 individui che vivono a tutte spese della missione, compresi i missionari, e le Suore. In El-Obeid ve ne sono 58. Siccome l’opera che ho tra le mani è tutta di Dio, così è con Dio specialmente che va trattato ogni grande e piccolo affare della Missione: perciò importa moltissimo che fra i suoi membri domini potentemente la pietà e lo spirito di orazione» (Scritti, 3615).

Nella stesura di questa Guida, abbiamo utilizzato l’approccio inclusivo, coinvolgendo tutta la Direzione Generale (i membri dei segretariati generali e gli incaricati degli uffici generali), per programmare – insieme e a tutti i livelli – le azioni previste dagli Atti Capitolari, non solo in vista di un piano organico degli impegni futuri, ma anche, e soprattutto, come segno di responsabilità e corresponsabilità di tutti, con un forte senso di appartenenza al nostro Istituto e alla missione comboniana, così da poter rispondere adeguatamente alle sfide della Chiesa e delle società nelle quali lavoriamo. Ed è in questo “spirito di insieme” che vogliamo riaffermare l’importanza di essere e di vivere come Cenacolo di Apostoli votati alla missione:

«Questo Istituto, perciò, diventa come un piccolo Cenacolo di Apostoli per l’Africa, un punto luminoso che manda fino al centro della Nigrizia altrettanti raggi quanto sono gli zelanti e virtuosi Missionari che escono dal suo seno: e questi raggi, che splendono insieme e riscaldano, necessariamente rivelano la natura del Centro da cui emanano» (Scritti, 2648).

In questa Guida all’implementazione troverete indicazioni e suggerimenti che certamente vi risulteranno familiari, sia perché da sempre presenti nella tradizione dell’Istituto, sia perché incontrati nel cammino che ciascuno ha fatto in questi ultimi anni, a livello personale, comunitario e di circoscrizione. Troverete una breve sintesi sulla metodologia utilizzata durante il Capitolo, che ci ha condotti a scegliere e a riflettere su cinque priorità:

  • Spiritualità,
  • identità e vita comunitaria,
  • revisione della formazione,
  • ministerialità al servizio della riqualificazione,
  • comunione dei beni, condivisione e sostenibilità.

In un secondo momento, il testo suggerisce processi da avviare nel primo triennio e da completare, dopo una attenta revisione, nel secondo triennio del mandato sessennale, quando saremo impegnati anche nella preparazione del XX Capitolo Generale. Infine, abbiamo aggiunto il calendario delle attività proposte a diversi livelli.

Si spera che tutto questo possa servire come base per la stesura dei piani sessennali di continenti/sub-continenti e circoscrizioni.

Invitiamo tutti a prendere tra le mani e studiare sia gli Atti Capitolari che questa Guida con un profondo senso di responsabilità, per contestualizzarli – e contestualizzarci – nel cammino che l’Istituto sta compiendo e, quindi, contribuire efficacemente alla implementazione del “mandato” che il Capitolo ci ha affidato.

In questo cammino di discernimento non potremo prescindere dall’assumere una vera apertura, uno schietto confronto e un’attiva collaborazione con altre entità e istituzioni che lavorano sul nostro stesso territorio, spesso con gli stessi obiettivi. Uno spirito di autentica sinodalità consentirà una “riflessione collegiale” sulle modalità d’impegno, facendo emergere sia criticità che punti forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni e garantendo l’unitarietà e la continuità delle iniziative intraprese a favore dei gruppi umani più svantaggiati ed esclusi.

Va da sé che, nella fase di discernimento, siamo chiamati ad aprirci all’azione dello Spirito Santo, il vero protagonista della missione di Dio e il solo in grado di animare, illuminare, sostenere e arricchire la nostra riflessione.

Papa Francesco ci ha ricordato che «il discernimento riguarda la modalità, il modo in cui impostare e vivere questi elementi, perché possano rispondere il più possibile alle esigenze della missione, cioè della testimonianza. Questo è molto importante: fa parte dell’“improrogabile rinnovamento ecclesiale” in chiave missionaria a cui è chiamata tutta la Chiesa (cfr Evangelii gaudium, 27-33). È una conversione che parte dalla coscienza di ciascuno, coinvolge ogni comunità, e arriva così a rinnovare l’intero istituto» (dal Discorso di Papa Francesco, Udienza ai Capitolari Comboniani, 18 giugno 2022).

Vogliamo ringraziare il Signore per i cammini fatti in questa direzione da parte delle comunità, delle circoscrizioni e dell’Istituto intero, in particolare il cammino e l’esperienza di comunione carismatica con le Suore Missionarie Comboniane, le Secolari Missionarie Comboniane e i Laici Missionari Comboniani.

Affidiamo tutto il nostro impegno per la missione alla intercessione della nostra Vergine Madre, Maria Stella dell’Evangelizzazione, San Giuseppe, San Daniele Comboni e Tutti Santi e Sante di Dio.

1° novembre 2022
Solennità di Tutti Santi

P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, mccj
P. David Costa Domingues, mccj
P. Luigi Fernando Codianni, mccj
P. Elias Sindjalim Essognimam, mccj
Fr. Alberto Lamana Cónsola, mccj