Roma, domenica 1 maggio 2011
Si è tenuto a Limone sul Garda, luogo natale di san Daniele Comboni, dal 26 al 29 aprile, il VI° Simposio europeo di riflessione teologica organizzato dalla Provincia italiana e dal Gert (Gruppo europeo di riflessione teologica).

La missione comboniana nelle chiese d’Europa. Quali strutture di governo? Questo l’impegnativo tema che ha visto coinvolti circa 40 partecipanti delle provincie comboniane europee e rappresentanti dei vari rami della Famiglia Comboniana: padri, fratelli, suore, secolari e Lmc (Laici missionari comboniani). L’aspetto più arricchente della convivenza, al di là degli interventi e del ricco dibattito, è stato ancora una volta la comune convinzione che il carisma di Daniele Comboni sta ritrovando la propria originale ricchezza di espressione e ci sfida ad un rinnovamento coraggioso della nostra presenza e azione missionaria in Europa oggi.

La ricchezza del carisma comboniano è stata messa bene in risalto nell’intervento di p. Joachim Valente Da Cruz, che ha illustrato con riferimenti e precisa documentazione l’intenzione originaria del Fondatore, di aggregare cioè il maggior numero di forze religiose e laicali del suo tempo per l’evangelizzazione dell’Africa. Un sogno e un disegno, che vedevano coinvolti fin da subito uomini e donne provenienti dai più diversi cammini di vita; mirante a formare un grande movimento missionario finalizzato all’annuncio evangelico e alla creazione di infrastrutture di sviluppo che – posti a servizio dei più poveri del suo tempo – avrebbe favorito la crescita umana e cristiana delle popolazioni africane.

Una missione che va oggi intesa non solo in chiave geografica né unidirezionale, ma rivolta a tutti i continenti, incluso quello europeo dove emerge sempre più l’urgenza di annuncio evangelico a fronte dell’ormai avanzato processo di secolarizzazione, della progressiva ‘eclissi di Dio’ e di una cultura post-cristiana mirante all’egoistica promozione e difesa di interessi nazionali e continentali.

Come ci ha peraltro efficacemente illustrato Santo Vicari, per molti anni funzionario a Bruxelles presso l’Unione Europea, trattando il tema La sfida dell’Europa per la missione comboniana. La sua analisi critica del ‘sistema Europa’ ci ha convinti ancor più il nostro continente è davvero ‘terra di missione’, e la nostra presenza comboniana deve essere una presenza evangelizzatrice e profetica nel cuore della Fortezza Europa e all’interno delle chiese locali.

Un aspetto bene sottolineato anche negli interventi di p. Benito De Marchi e Carmelo Dotolo, docente dell’Urbaniana. Abbiamo poi ascoltato e imparato molto dal nuovo percorso intrapreso dalle sorelle comboniane nel coordinamento della rinnovata struttura della loro presenza in Europa, raccolta in un’unica grande provincia.

Illuminanti anche le esperienze di rinnovamento strutturale delle Secolari comboniane, il cammino di crescita dei Laici Missionari Comboniani, e le dinamiche strutturali e missionarie dell’associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Si è concordi che ogni processo di ristrutturazione deve attuarsi dopo un processo di discernimento e di sensibilizzazione che coinvolga tutti i membri delle circoscrizioni.

I gruppi di studio condotti nell’ultimo giorno del Simposio hanno raccolto in varie proposte concrete gli spunti più rilevanti emersi negli interventi e nel dibattito plenario. In tutte e tutti noi è nata in questi giorni la volontà di trovare strade nuove per rilanciare con gioia la nostra missionarietà in questo continente, dove ha avuto inizio l’avventura missionaria a cui ci rifacciamo.

Sarà compito degli organizzatori del Simposio e dei responsabili delle Province che vi hanno preso parte comunicare ai membri delle rispettive circoscrizioni i risultati e le proposte emerse dall’incontro di Limone.

In allegato, due documenti:
VI Simposio Limone 2011 – Introduzione
VI Simposio 2011 Lettera alle comunita comboniane Europa