Roma, giovedì 8 settembre 2011
Un incontro di formazione permanente per i promotori vocazionali e i formatori dei prepostulati e postulati delle province comboniane dell’Africa francofona è in corso dal 1° al 18 settembre 2011, a Kinshasa/Congo. L'incontro è diviso in due parti, un corso di formazione permanente incentrato sul "Modello educativo dell’integrazione" e poi l’Assemblea.

Tra i partecipanti al corso di formazione di base e promozione vocazionale dell’Africa francofona ci sono P. John Baptist Opargiw, Segretario Generale della Formazione, e due facilitatori, P. Elias Sindjalim (Togo) e P. Joseph Mumbere (Congo) invitati per aiutare i confratelli a rendere un servizio qualificato nelle fasi iniziali della formazione comboniana. In totale, i partecipanti sono 17, provenienti da nove paesi: Congo (7), Togo (2), Italia (2), Messico (1), Benin (1), Perù (1), Ciad (1), Malawi (1) Uganda (1).

Tutto è iniziato giovedì, 1° settembre, con l'intervento di P. Joseph Mpundu, psicologo, sulla situazione attuale dei giovani. Ci ha aiutato a identificare i bisogni e i sentimenti prevalenti tra i giovani di oggi. C’è il bisogno di libertà, d’indipendenza e di autonomia; il bisogno di amare e di essere amati e di sentirsi valorizzati, ma anche la paura e la frustrazione per le tante cose che mancano loro, dal punto di vista materiale ed emotivo. In ogni caso, nei giovani riscontriamo la passione per la vita, la gioia, il dinamismo e la vitalità.

Prendendo la parola, P. John Baptist ha ringraziato i partecipanti delle Province dell’Africa francofona per aver accettato l’invito e, dopo aver espresso la convinzione che questo corso è prima di tutto per il bene di ogni partecipante, ha dichiarato aperta la sessione di formazione permanente e l'assemblea sub-continentale – Kinshasa 2011.

È stato in quel momento che P. Elias ha cominciato ad introdurci nel vivo del corso sul “Modello educativo di integrazione” che l’Istituto ha scelto per la formazione comboniana. Questo modello, caratterizzato da un’antropologia cristiana, e radicato nella tradizione comboniana, aiuta i candidati a crescere nella libertà interiore. Esso prende in considerazione tutte le dimensioni della persona e promuove l’assimilazione armoniosa dei valori. La prassi di questo modello offre una formazione che attraversa tutte le fasi della vita di un missionario. Il corso alterna lavoro di gruppo, condivisione di esperienze, discussioni nel plenario e scambi informali.

Alla dolce freschezza di Kimwenza, si aggiunge l’ambiente fraterno e di riflessione. L'Eucaristia è il momento più bello di ogni giornata. Domenica scorsa siamo andati alla parrocchia comboniana di Bigwa e a S. Eloi dove abbiamo pregato insieme con i fedeli della Chiesa locale. Il corso prosegue, la missione pure…