Lunedì 14 settembre 2015
I comboniani rappresentanti di America e Asia, P. Alcides Costa e P. Miguel Angel Llamazares rispettivamente, hanno presentato le loro relazioni al XVIII Capitolo Generale. P. Miguel Angel [nella foto a sinistra] ha rivolto un appello alla direzione generale che sarà eletta durante il Capitolo affinché sia consolidata e rafforzata la presenza comboniana nel continente che oggi conta solo 22 sacerdoti e due scolastici comboniani. “Per essere più significativi nella nostra proposta di trasformazione sociale basata sul Vangelo – ha detto P. Alcides – è necessario lavorare in comunione con gruppi ecclesiali e sociali cercando di stabilire nuove reti di collaborazione”.


P. Alcides Costa,
superiore provinciale,
in Brasile.

AMERICA

“Accogliendo la provocazione di papa Francesco per una ‘Chiesa in uscita’, ci sentiamo incoraggiati a proseguire nelle opzioni assunte per una presenza tra le popolazioni indigene, gli afrodiscendenti, nelle periferie urbane e per un impegno nel campo della giustizia, pace e cura del creato”. Questi i campi prioritari della missione evangelizzatrice comboniana in America indicati da P. Alcides Costa, superiore provinciale dei comboniani in Brasile e relatore per il continente americano. “Per essere più significativi nella nostra proposta di trasformazione sociale basata sul Vangelo – ha continuato P. Alcides – è necessario lavorare in comunione con gruppi ecclesiali e sociali cercando di stabilire nuove reti di collaborazione”.

Come comboniani siamo chiamati a prestare anche maggiore attenzione “all’animazione missionaria della Chiesa nel continente, dove è poco presente lo spirito missionario verso le periferie della sofferenza umana e non c’è interesse per la missione ad gentes”.

A proposito del nostro modo di vivere in comunità, “constatiamo l’urgenza di una teologia e mistica della relazione e la necessità di passare dalla teologia alla teofania”. E “l’interculturalità – ha evidenziato P. Alcides – è un dono e una sfida che ci spinge ad imparare gli uni dagli altri per costruire comunità più fraterne”.

 

ASIA

Quest’anno si celebrano i 25 anni di presenza comboniana nel continente asiatico, dove operiamo nelle Filippine, Macau, Taiwan e, dal 2012, in Vietnam. L’annuncio del vangelo in Cina, il popolo più numeroso dell’Asia non ancora evangelizzato, continua ad essere lo scopo principale della nostra presenza nel continente, ha spiegato nella sua relazione P. Miguel Angel Llamazares, responsabile dei confratelli sul suolo asiatico. Nell’attesa che si aprano le porte della Cina, dove ancora non c’è libertà religiosa, i nostri confratelli sono impegnati nell’attività di animazione missionaria e promozione vocazionale nelle Filippine, nell’attività pastorale a Macau e Taiwan, dove i comboniani hanno la possibilità di apprendere il mandarino.

Su richiesta di vari delegati al Capitolo circa le motivazioni che hanno spinto l’Istituto ad iniziare un nuovo impegno in Vietnam, P. Miguel Angel ha chiarito che l’invito è venuto dalla Chiesa vietnamita per un servizio di animazione missionaria e promozione vocazionale.

Infine, P. Miguel Angel ha rivolto un appello alla direzione generale che sarà eletta durante il Capitolo a consolidare e rafforzare la presenza comboniana nel continente che oggi conta solo 22 sacerdoti e due scolastici.