Roma, sabato 14 aprile 2012
La stazione Termini di Roma ospita spesso delle iniziative culturali. In questi giorni ce n’è una che richiama molto l’attenzione dei passanti. È una mostra fotografica intitolata: “Il mio sguardo libero. Volti per la legalità”. Tra i quaranta “protagonisti” c’è un po’ di tutto: scrittori, giornalisti, procuratori, artisti e un buon numero di sacerdoti. Fra questi ultimi, c’è il missionario comboniano Alex Zanotelli.
L’iniziativa, curata da Provincia senza mafie della Provincia di Roma e Grandistazioni, delle Ferrovie dello Stato Italiano, presenta una quarantina di fotografie della fotoreporter Fiorenza Stefani. Sono “visi di persone che conoscono il rispetto per gli altri e per questo non possono fare a meno di guardare al rispetto della legalità… Sono una parte minima di quelli che ogni giorno si impegnano con lo stesso pensiero: volti noti e meno noti, volti di giovani e adulti; volti che hanno provato fin nel più profondo l’offesa alla dignità propria o delle persone più care”.
Tra i quaranta “protagonisti” c’è un po’ di tutto: scrittori, giornalisti, procuratori, artisti e un buon numero di sacerdoti. Fra questi ultimi, c’è il missionario comboniano Alex Zanotelli. Ci sono semplici cittadini e persone conosciute a livello internazionale come Roberto Saviano e i padri Luigi Ciotti, Giacomo Panizza e altri.
Termini non è un luogo qualsiasi. È la stazione principale dei treni in Italia, una delle più grandi d’Europa e punto d’incrocio delle due linee della metropolitana. A Termini passano ogni giorno circa quattrocentocinquantamila persone.
Saranno dunque in migliaia a vedere la mostra e in tanti a domandarsi se è possibile fare qualcosa per frenare una delle situazioni più brutte che ci sia nel paese: la mafia e il mondo della criminalità organizzata che con essa si relaziona.
Condividiamo questa notizia perché in questi “volti per la legalità” c’è P. Alex, uno dei nostri: uno che crede nel Vangelo di Gesù, fonte di pace e di giustizia.
Jorge García Castillo, Combonipress