P. Manuel João Pereira Correia: Guarda la vita dal versante del “terzo giorno”!

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Mercoledì 3 aprile 2024
Cari amici, faccio fatica a scrivere, per cui non riesco a rispondere ai vostri messaggi. Mi limiterò a leggerli e vi rispondo con questo mio messaggio di auguri. Grazie e scusatemi. Il mio augurio pasquale: Guarda la vita dal versante del “terzo giorno”! [P. Manuel João Pereira Correia, dalla comunità comboniana italiana di Castel d’Azzano]

“La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del "terzo giorno". Da quel versante, il luogo del cranio ci apparirà come il Tabor. Le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del Cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto.

E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo nuovo!” (Don Tonino Bello).

Cari amici,

Che la luce del Risorto invada dirompente le nostre lunghe notti, quando le vicissitudini della vita minacciano di spegnere il lumicino della nostra speranza!

Che il Risorto ci conceda una fede audace, capace di mantenere gli occhi fissi sul Crocefisso nei venerdì della nostra passione. Il suo sguardo mite, mesto e dolce ci dirà: “Eccomi, sono qui con te e non ti lascerò mai solo. Fidati di me e affidati alle mie braccia compassionevoli!”

Che il Silenzio sacro del Sabato Santo ci avvolga, quando il cielo plumbeo sembra chiuso alle nostre grida e suppliche. Il Signore non è andato via. È sceso e dorme negli “inferi” del nostro cuore. Al suo risveglio tutte le tombe delle nostre delusioni, dei sogni spenti si apriranno! Tutti i macigni dei nostri peccati e delle nostre paure si sposteranno! I pianti di tristezza, di disperazione e di rabbia si trasformeranno in lacrime di gioia!

Vorrei venire da ciascuno/a di voi per trasmettervi gli auguri pasquali. Chiedo all'angelo giovanile di Pasqua di farlo a nome mio. Vi prometto, da parte mia, di ricordarvi ogni giorno nell'Eucaristia. Lì sarà il luogo del nostro appuntamento. Lì la Porta che è Cristo apre uno spazio di comunicazione tra il tempo e l'eternità. Lì possiamo intravedere la comunione gioiosa e definitiva dei viventi e pregustarla nella speranza. Non potrò nominarvi uno per uno, ma aprirò il mio petto davanti al Signore e dirò: “Signore, leggi i nomi che porto scritti nel mio cuore! Invia a ciascuno/a di loro l'Angelo della tua risurrezione perché porti il lieto annunzio di Pasqua: Non avere paura, non piangere, perché Cristo il Vivente è con te!”

P. Manuel João Pereira Correia, MCCJ
Verona, Lunedì dell'Angelo 2024