Mercoledì, 13 novembre 2013
I missionari comboniani di Brasile, Perù, Centroamerica e Stati Uniti hanno partecipato, durante la prima settimana di novembre all’incontro internazionale “Chiese e attività mineraria” a Lima (Perù). I comboniani, principali organizzatori dell’evento, hanno discusso e approfondito il tema del diritto socio-ambientale di fronte ai conflitti provocati dall’attività mineraria nel continente e, in particolare, nei paesi in cui i missionari lavorano.

Il 4 e 5 novembre si è tenuto un incontro cui hanno partecipato circa 30 religiosi, religiose, laici e laiche provenienti da Perù, Ecuador, Colombia, Cile, Brasile, Argentina, Honduras, Salvador e Guatemala. Tra gli organizzatori, “Rede Justiça nos Trilhos” e i Comboniani del Brasile Nordest. Mons. Guilherme Werlang, presidente della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità, della Giustizia e della Pace, ha rappresentato la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) all’incontro e ha riaffermato l’impegno della Chiesa cattolica in Brasile a fianco di quanti sono colpiti dai grandi progetti minerari.

All’incontro erano presenti anche le agenzie internazionali di religiosi e religiose attivi presso le Nazioni Unite (Vivat, Franciscan International e Mercy International), Misereor, della Germania, che da molti anni segue il dibattito e l’impegno della Chiesa latinoamericana, come pure i coordinatori di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) nel mondo. Fra’ Fabio Ferreira, frate minore francescano, ha portato in Vaticano il grido delle vittime dei grandi progetti minerari affinché il cardinale Turkson, presidente del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, incontri queste vittime e rafforzi il lavoro di accompagnamento della Chiesa e delle comunità ecclesiali di base fra questi nuovi poveri.

I religiosi riuniti in questa occasione hanno chiesto l’appoggio formale dei vescovi del Brasile per la realizzazione, nel 2014, di un incontro latinoamericano più ampio e rappresentativo sul tema “Chiesa e attività mineraria”.

Nei giorni successivi, alcuni missionari comboniani hanno partecipato a un seminario, sempre a Lima, con altri 25 responsabili di movimenti sociali e organizzazioni non governative, coordinato da Mining Watch-Canada, per esaminare le caratteristiche delle grandi imprese multinazionali che gestiscono lo sfruttamento e il commercio minerario in America Latina.

Nella sola settimana degli incontri ci sono state altre due vittime della violenza delle società minerarie e dell’apparato statale, spesso loro alleato: Ramiro Taish, in Ecuador, e César García, in Colombia, assassinati nel tentativo di difendere le loro comunità.

La missione comboniana nel continente latinoamericano conferma la sua opzione prioritaria per i popoli indigeni e afrodiscendenti e, in sintonia con l’insegnamento della recente Conferenza di Aparecida, si pone a servizio delle comunità escluse dall’attuale modello di sviluppo con i suoi grandi progetti impattanti.