Venerdì 27 marzo 2015
Il 26 marzo, secondo giorno del Forum Sociale Mondiale, nonostante l’assenza di alcune organizzazioni dopo l’attacco terroristico e malgrado il clima piovoso, è stata una giornata di festa culturale: c’erano palestinesi, rappresentanti del West Sahara, mostre di oggetti di artigianato fatti da donne e gruppi musicali giovanili. Molte persone hanno visitato lo stand del “Comboni Network per giustizia, pace e riconciliazione” e sono rimaste colpite dall’internazionalità e dal clima familiare.

 


P. Raimundo Rocha
dos Santos,
allo stand.

 

Un punto debole del Forum è la frammentazione dovuta all’eccessiva quantità di workshop che si svolgo- no contemporaneamente, dove vengono condivise esperienze importanti. Un modo positivo per superare questa frammentazione è incontrarci la sera come famiglia comboniana e mettere in comune i vari incontri ai quali ognuno ha partecipato.

P. Rafael Perez, comboniano, ha detto: “Questo Forum Sociale Mondiale è una finestra aperta sui problemi del nostro mondo e la nostra presenza qui è un segno del nostro coinvolgimento. Una grande sfida per noi è sapere qual è la nostra posizione e quale il nostro contributo”.