Sabato 24 maggio 2025
Sembra passato molto tempo da quel 24 maggio 2015 quando Papa Francesco pubblicò la Laudato Si’, un documento fantastico e innovativo che parla di ecologia integrale. Il Papa, per la prima volta nella storia, utilizza questo concetto che dice che dobbiamo amare i poveri e rispettare la terra, la nostra casa comune. Il motivo è semplice: tutto è interconnesso! Così la Chiesa e il mondo stanno celebrando i dieci anni di questo documento papale, il più letto, commentato, sostenuto e, allo stesso tempo, contestato. [Testo e foto: Tony Neves]
Con questo documento, Papa Francesco ha voluto influenzare l’ONU, la politica mondiale e i movimenti ambientalisti ed ecologisti. Ha voluto combattere il negazionismo ambientale, utilizzando i dati scientifici contro chi, per interesse o ideologia, continua a dire che il cambiamento climatico è un’invenzione, contro chi vuole porre fine ai combustibili fossili!
Vaticannews ha scritto che la Laudato Si’ è un documento fondamentale per la consapevolezza ecologica globale, che promuove un’ecologia integrale che pone al centro il benessere del pianeta e dell’umanità. La Piattaforma Laudato Si', un’iniziativa del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, ha definito questa enciclica papale “profetica”.
Per contribuire alla divulgazione di questo documento pontificio, è stato realizzato il documentario “La Carta” (2022), che è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo e mostra la testimonianza di quattro realtà in cui il cambiamento climatico si fa sentire e richiede risposte urgenti. Vorrei anche ricordare Sebastião Salgado, morto il 23 maggio (1944-2025), che ha lasciato fantastici reportage fotografici, come quelli pubblicati nei libri “Genesi” e “Amazzonia”.
Papa Francesco è tornato alla ribalta nel 2023 con l’Esortazione Laudato Deum sulla crisi climatica, in cui ha valutato lo stato del mondo attuale e l’impatto dell’enciclica Laudato Si’.
Le Nazioni Unite hanno deciso di organizzare la COP 30 nel cuore dell’Amazzonia, nella città di Belém do Pará, in Brasile. La COP (Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico) è un incontro globale con l’obiettivo di discutere le misure per ridurre le emissioni di gas serra, trovare soluzioni ai problemi ambientali che affliggono il pianeta e negoziare. Questa, che si terrà dal 10 al 25 novembre, affronterà temi importanti come la transizione energetica e i finanziamenti per il clima.
La Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro (PUC-RJ) ha organizzato il Simposio internazionale “10 anni di Laudato Si'”, che si svolgerà dal 27 al 29 maggio, di forma presenziale, o tramite Zoom o YouTube. In precedenza, l’incontro della Rete delle Università per la Cura della Nostra Casa Comune (RUC) si è svolto dal 20 al 24 maggio. Papa Leone XIV ha inviato un videomessaggio ai partecipanti a questo secondo incontro sinodale dei rettori delle università per la cura della casa comune, che rappresentano università di tutto il continente americano, della penisola iberica e del Regno Unito.
Duecento università stanno cercando di consolidare il loro impegno a prendersi cura della nostra casa comune nell’anno in cui il Brasile ospita la COP 30. Anche la PUC-RJ è stata invitata. Il tema era “Debito ecologico e speranza pubblica”. Nel suo messaggio, il Papa ha offerto parole di incoraggiamento: “So che state per svolgere un lavoro sinodale di discernimento in preparazione alla COP30. Rifletterete insieme su una possibile remissione tra il debito pubblico e il debito ecologico, una proposta che Papa Francesco ha suggerito nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. Vi ringrazio per tutti i vostri sforzi e il vostro lavoro. Vi incoraggio a continuare a costruire ponti. Lavorate per la giustizia ecologica, sociale e ambientale.”
Il cardinale Steiner di Manaus, uno degli invitati, ha ringraziato Papa Francesco “per averci regalato questa perla preziosa” e ha ricordato che “è arrivato il momento di prendere decisioni, è arrivato il momento di attuare, e questo deve essere un requisito della COP 30”. La Conferenza episcopale del Mozambico, attraverso la Commissione episcopale per la giustizia e la pace e il Dipartimento sociale, ha anche lanciato la prima Settimana della Laudato Si’, con il tema: “Speranza per la Terra e speranza per l’umanità”.
Papa Leone XIV visse per molti anni in Perù ed era molto sensibile alle questioni ecologiche. Ecco perché, in occasione di questi dieci impegnativi anni di Laudato Si’, è bene ricordare al mondo che – come ha ripetuto spesso Papa Francesco – siamo tutti sulla stessa barca ad affrontare la stessa tempesta. O ci salviamo insieme o affoghiamo tutti! Abbiamo urgentemente bisogno di amare i poveri e di proteggere la Terra, la nostra casa comune.
P. Tony Neves, a Roma
24 maggio 2025