In Pace Christi

Dörr Rolf Reinhard

Dörr Rolf Reinhard
Date of birth : 17/12/1939
Place of birth : Singen/D
Temporary Vows : 06/05/1961
Date of ordination : 29/06/1967
Date of death : 25/08/1979
Place of death : Arequipa/PE

La notizia della morte del nostro confratello P. Rolf Dörr ci ha colpito tutti molto profondamente. Solo dopo una conversazione telefonica con Mons. Unfried abbiamo potuto conoscere le circostanze più precise della sua morte. Era sabato 25 agosto 1979, verso le 6 del mattino: P. Rolf si recava, a bordo della sua VW-Variant, dalla sua parrocchia Alto Selva Alegre al mercato di Arequipa, per acquistare il necessario per la settimana successiva. Ma all'improvviso, ad un incrocio in città, un'auto proveniente da sinistra e guidata da un ubriaco gli ha tagliato la strada a grande velocità. P. Rolf non ha avuto il tempo di evitarla. Nel violento urto la sua vettura si è rovesciata schiantandosi contro un palo della luce. P. Rolf venne scagliato in avanti, e la sua testa si sfracellò contro la carrozzeria della macchina. Morì sul colpo. La sua sepoltura ha avuto luogo lunedì 27 agosto, ad Arequipa . «A causa delle grandi distanze - scrive P. Mohn - molti confratelli non hanno potuto partecipare al funerale. Da Lima sono arrivati P. Oberhofer, P. Pasina, Fr. José Diaz, P. Mohn e Rr. Franz Mulsen, insieme ad una coppia di amici di P. Dorr, di Norimberga. Dalla Sierra nessuno ha avuto la possibilità di arrivare in tempo. È stato un funerale "da vescovo", come ha osservato il segretario vescovile. La chiesa di Alto Selva Alegre era gremita di gente; una sessantina di sacerdoti ha concelebrato con il Vescovo. Mons. Unfried era visibilmente commosso. Sulla strada che porta da Alto Selva Alegre alla città, circa 5.000 persone hanno accompagnato il feretro. Era tutta una famiglia in lutto. Io ho parlato con molte persone, e tutti avevano un episodio edificante da raccontare. Chi avrebbe creduto che P. Rolf avesse potuto fare tanto in soli 5 anni?».

Questa, a grandi linee, la vita di P. Dörr: era nato a Singen, presso Hohentwiel (Germania) il 17 dicembre 1939. Dopo anni difficili di infanzia, passata in gran parte a Waldenburg, entrò a 11 anni nel Josefinum di Ellwangen, e superò gli esami di maturità nel 1961 al ginnasio Peutinger. Poi passò al noviziato di Mellatz e il 6 maggio 1961 emise la prima professione. Compì gli studi filosofici e teologici a Bamberga, dove fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1967. Nel gennaio del 1968 fu inviato nella missione del Perù. Il suo primo campo di lavoro fu Carhuamayo e Ulcumayo, dove rimase fino al marzo del 1971. In seguito lavorò nella parrocchia di San Miguel a Cerro de Pasco, fino al giugno del 1973. Dopo le sue prime vacanze in patria, nel febbraio del 1974 fu inviato ad Arequipa, per assistere Mons. Unfried nella pastorale e prendersi cura della parrocchia di Alto Selva Alegre. Ciò che ci ha più impressionato in P. Rolf era la sua grande disponibilità ad aiutare. Non riusciva a dire di no: era sempre aperto ad ogni tipo di lavoro ed aiuto. «Una settimana prima della sua morte - ricorda P. Mohn - io ero ad Arequipa con due Suore Comboniane, per presentare un corso di preparazione al primo Congresso Missionario Peruviano. Padre Rolf fece di tutto per aiutarci: le due Suore mi parlavano in modo entusiastico di lui, della sua costante disponibilità e della sua allegria». Proprio per questo suo atteggiamento di apertura, riusciva ad entrare facilmente in contatto con la gente, sia nell'ambito religioso che in quello sociale e culturale. Basti ricordare Carhuamayo, dove rinnovò la canonica, restaurò la chiesa e spostò il campanile; di Cerro di Pasco, dove egli prestava la sua opera specialmente nelle carceri e tra i giovani; infine, di Arequipa, dove, insieme alla sua équipe parrocchiale e tramite un'ottima collaborazione con Mons. Lorenzo e le suore, faceva fronte ai compiti e ai problemi della parrocchia: scuole, cooperative, catechisti, paesi giovani, boy scout. P. Mohn scrive: «P. Rolf non faceva politica: era solo disponibile a tutti e aveva tempo per tutti... Qui in Perù parliamo continuamente di ‘Proyecciones’. Credo che egli non avesse un programma preciso. Aveva solo un desiderio: far apparire visibilmente Cristo alle persone e vivere per loro il Vangelo in maniera viva». La sua improvvisa chiamata a lasciare questa vita è per tutti noi un mistero. Ricordiamoci di lui nella preghiera: che il Signore gli conceda la piena partecipazione al suo regno e alla sua gloria.                (P. Andreas Torwarth)

Da Mccj Bulletin n. 127, marzo 1980, pp.62-63

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P. Rolf wurde am 17.12.1939 in Singen/Baden Württemberg geboren. Am 6. Januar 1953  kam er als Student in das Seminar Josefinum von Ellwangen. Nach dem Abitur trat er am 17. April 1961 als Postulant bei den Comboni-Missionaren ein. In Mellatz begann er am 30. April 1961 das Noviziat. Am 6. Mai 1962 legte er die ersten Gelübde ab. Damals dauerte das Noviziat mit besonderer Erlaubnis des Heiligen Stuhles nur ein Jahr. In Bamberg studierte er an der Katholischen Fakultät Philosophie und Theologie. Am 28. Mai 1966 legte er in Bamberg die ewigen Gelübde ab und wurde am 29. Juni 1967 vom Erzbischof Dr. Josef Schneider zum Priester geweiht.

Im Februar 1968 reiste er in die Mission von Peru. Er wirkte sechs Jahre in der Prälatur Tarma, zuerst in Caruhamayo und Ulcumayo, und dann ab 1971 in Cerro de Pasco. Im Januar 1974 wurde er nach Arequipa versetzt und zum Pfarrer von Alto Selva Alegre ernannt.

Am 25. August 1979 verunglückte P. Dörr tödlich. Er befand sich mit der Angestellten der Pfarrei in seinem VW-Bus auf dem Weg zum Marktplatz, um, wie jeden Samstag, Einkäufe zu machen. Er befand sich auf einer Vorfahrtsstraße. Am Ende des Marktplatzes fuhr ihm ein Toyota vor und raubte ihm die Vorfahrt. P. Dörr fuhr mit voller Wucht in diesen Wagen hinein. Der Bus stieß zweimal gegen einen Lichtmast. Sein Verhängnis war, dass er das dreieckige Seitenfenster links geöffnet hatte. Er fuhr dort mit dem Schädel hart auf und war auf der Stelle tot. Der Wagen, der ihm die Vorfahrt raubte, wurde von einem 35jährigen Arzt gesteuert, der völlig betrunken war und keinen Führerschein besaß.

“Die Beerdigung –schreibt P. Adalbert Mohn – was das bisher größte Ereignis, das die Geschichte unserer Kongregation hier in Peru zu verzeichnen hat. Wir alle haben P. Dörr gekannt und gern gehabt, wegen seiner Herzlichkeit, Natürlichkeit und Hilfsbereitschaft. Aber dennoch: wir haben ihn nicht gekannt. So nicht! Der Erzbischof von Arequipa sagte mir bei der Beerdigung: Kein Bischof wird so beerdigt“. 53 Priester konzelebrierten mit dem Erzbischof. Zu Beginn hielt er eine Ansprache und schilderte die Person von P. Dörr mit einfachen Worten. Ein Priester meinte nachher: “Das war die erste Beerdigung, bei der niemand gelogen hat“.

P. Dörr und Weihbischof Lorenz Unfried MCCJ haben in Arequipa in vorbildlicher Weise im Team zusammengearbeitet. Mons. Unfried meinte nach der Beerdigung: “Ich habe 50 Jahre nicht mehr geweint, auch nicht im Krieg und in der russischen Gefangenschaft. Aber bei diesem Tod habe ich die Tränen nicht zurückhalten können“.

P. Dörr hatte für alle Zeit und war für alle da. Er verstand es mit dem Volk zu arbeiten, sowohl in religiöser als auch in sozialer und kultureller Hinsicht. Besondere Aufmerksamkeit schenkte er den verschiedenen Jugendgruppen, den Pfadfindern…

Er hatte nur eines im Sinn, den Menschen Christus sichtbar zu machen und für sie das Evangelium lebendig zu leben. Er war so bescheiden, dass er sich wahrscheinlich nicht entfernt dessen bewusst war, was er für alle Menschen darstellte, die mit ihm zu tun hatten. P. Mohn schreibt:“ Ich habe nie im Leben so viele Menschen weinen gesehen: Menschen aller Schichten, arm und reich; Menschen aus Alto Selva Alegre, denen man ansah, dass sie zu den besseren Schichten gehören; viele Menschen aus den Pueblos Jovenes, aus den Elendsvierteln, die mit zur Pfarrei gehören. Alles war eine einzige Trauerfamilie, in der alle Unterschiede wie weggewischt waren. Vielleicht war am Grab das Ergreifendste, dass einer der Jugendlichen versuchte, aus der Trompete zu blasen, und vor lauter Tränen nichts Gescheites zustande brachte.“

Die sterblichen Überreste von P. Dörr wurden am 22. September 1979 ohne Zustimmung der Generalleitung nach Waldenburg überführt und dort beigesetzt.

 

P. Rolf era nato il 17 dicembre 1939 a Singen/Baden Württemberg. Il 6 gennaio 1953 entrò nel seminario Josefinum di Ellwangen. Dopo l’esame di maturità decise di farsi missionario comboniano. Il 30 aprile 1961 iniziò il noviziato a Mellatz e lo terminò il 6 maggio 1962 con i primi voti. Allora con il permesso della Santa Sede il noviziato durava un solo anno.  Alla facoltà cattolica di Bamberg studiò filosofia e teologia. Il 28 maggio 1966 fece i voti perpetui e il 29 giugno 1967  fu ordinato sacerdote a Bamberg dall’arcivescovo Dr. Joseph Schneider.

Nel febbraio 1968 partì per il Peru. Fu assegnato alla Prelatura di Tarma e lavorò tre anni nelle parrocchie di Caruhamayo und Ulcumayo e altri tre anni nella parrocchia di Cerro de Pasco. In gennaio 1974 fu inviato ad Arequipa e nominato parroco di Alto Selva Alegre.

Il 25 agosto 1979 è morto in un incidente stradale. Stava viaggiando in macchina con l’impiegata della parrocchia al mercato per fare gli acquisti. Andava su una strada di precedenza. Alla fine della piazza del mercato una macchina Toyota gli passò davanti e gli bloccò la precedenza. Il Padre sbatté con tutta la forza contro il Toyota e due volte contro un palo della luce. Urtò la testa contro la finestrina laterale triangolare che era aperta cosa che provocò la sua morte immediata. Il conducente del Toyota era un medico di 35 anni, ubbriaco e senza patente.

“Il funerale – scrive P. Adalbert Mohn – è stato l’avvenimento più grande nella storia della nostra Congregazione in Peru. Tutti abbiamo conosciuto e amato P. Dörr per la sua cordialità, autenticità e generosità. Solo adesso però è apparsa la sua vera grandezza. L’arcivescovo di Arequipa mi diceva durante il funerale che nessun vescovo è sepolto così. 53 sacerdoti hanno celebrato con lui. All’inizio presentò con parole semplici la vita di P. Rolf.  Un sacerdote mi disse dopo: “Questo è stato il primo funerale, durante il quale nessuno ha mentitio.”

P. Dörr e il vescovo ausiliare Lorenz Unfried MCCJ hanno collaborato in maniera esemplare nella parrocchia. Mons. Unfried disse dopo il funerale: “Non ho pianto durante gli ultimi 50 anni, neanche durante la prigionia russa però in quest’occasione non sono riuscito a trattenere le lacrime“.

P. Dörr aveva tempo per tutti ed era a disposizione di tutti. Sapeva lavorare con la gente nel campo religioso, sociale e culturale. S’interessò in modo particolare dei diversi gruppi giovanili, degli scout…

Aveva in mente una sola cosa: manifestare Cristo alla gente e vivere il vangelo in mezzo a loro. Era tanto umile che sicuramente non si rendesse neanche conto di quello che significava per la gente. P. Mohn scrive: Non ho visto mai piangere tanta gente nella mia vita: gente di ogni condizione; ricchi e poveri; gente di Alto Selva Alegre; gente dei Pueblos Jovenes, dei quartieri poveri della parrocchia. Era una grande famiglia in lutto. Il momento più commovente era quando un giovane voleva suonare la tromba nel cimitero davanti alla cassa riuscendo solo con fatica a emettere qualche suono a causa delle sue lacrime.

I resti mortali del Padre furono trasportati il 22 settembre 1979 senza l’approvazione della Direzione generale a Waldenburg/Germania e sepolti in quel cimitero.                     P. Alois Eder