Mercoledì 25 marzo 2015
Le attività delle organizzazioni che sono presenti al Forum Sociale Mondiale (FSM), che si svolgi a Tunisi dal 24 al 28 marzo, hanno incominciata stamattina presto “sotto le forche caudine della sicurezza”, ha detto alla MISNA P. Fernando Zolli, missionario comboniano. Al FSM stanno partecipando 17 comboniani, 11 comboniane, e altri laici che si sono associati alla famiglia comboniana 37 in totale. Nella foto da sinistra: P. José Rafael Moreno, P. Daniele Moschetti, e la laica brasiliana Deocleciana Ferreira ricevendo le persone che visitano lo stand comboniano.


“Le parole d’ordine di quest’anno sono diritti e dignità. Il terrorismo si è imposto di prepotenza all’ordine del giorno, ma i temi da dibattere e su cui confrontarsi sono molti. “Questa mattina siamo passati sotto le forche caudine della sicurezza, ma è comprensibile dopo quanto accaduto” racconta P. Zolli, “però una volta dentro il campus universitario El Manar siamo stati accolti dai mille colori delle bandiere della pace e dalla presenza di attivisti e esponenti delle numerose organizzazioni presenti”.

Quello che colpisce, negli incontri in corso, osserva il missionario “è la partecipazione di tantissimi giovani, come delegati o semplicemente uditori alle conferenze. Questi ragazzi sono coscienti che per risolvere i problemi e contrastare tendenze e derive autoritarie in politica come in economia servono strumenti, conoscenza e collaborazione”.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, la tratta degli esseri umani, la difesa dei beni comuni e la lotta ai cambiamenti climatici, ma anche giustizia sociale e fiscale.

Per quanto riguarda i dibattiti proposti dalle associazioni tunisine, saranno concentrati soprattutto sulla lotta contro la violenza economica e fisica e l’uguaglianza di genere. Il 26 marzo, nel campus universitario El Manar, si terrà una grande assemblea per scrivere e approvare una “Carta Internazionale Altermondialista contro il terrorismo”.

La giornata di oggi si è conclusa nella cattedrale con la messa della solennità dell’Annunciazione del Signore, presieduta da Mons. Ilario Antoniazzi, arcivescovo di Tunisi.

Ieri pomeriggio una marcia da Bab Saadoun al Museo del Bardo di Tunisi ha ufficialmente aperto il FSM 2015. Circa 5.000 persone hanno partecipato all'iniziativa nonostante la pioggia battente e il vento freddo. La marcia ha voluto essere una dimostrazione contro ogni forma di terrorismo e un appello a favore di pace, riconciliazione e rispetto dei diritti umani. Significativamente, dopo l'attentato terroristico della scorsa settimana, il percorso della marcia è stato modificato così che il punto di arrivo fosse proprio il Museo del Bardo.

Un gruppo di 37 persone fra Comboniani e Comboniane, oltre ai laici che in vario modo sono affiliati a noi o lavorano con noi e costituiscono la Rete Comboniana per la Giustizia, la Pace e la Riconciliazione (Comboni Network for justice peace and riconciliation), ha preso parte alla marcia. Lo striscione è stato portato entusiasticamente in corteo, benché sotto gli ombrelli, assieme ad altri striscioni e bandiere multicolori di organizzazioni della società civile provenienti da diverse parti del mondo, in particolare dai paesi arabi.

“Come Famiglia Comboniana – dice il comunicato dei missionari e missionarie – avevamo iniziato la giornata con l'Eucaristia, presieduta dal brasiliano P. Marcelo Barros, coordinatore dell'Associazione dei Teologi del Terzo Mondo. La celebrazione, molto partecipata, è stata per noi l'introduzione appropriata al FSM nel giorno anniversario del martirio di Mons. Oscar Romero e con un forte appello ad essere aperti alla dimensione ecumenica della nostra fede.

In un momento successivo, abbiamo avuto un breve resoconto dei temi che come Famiglia Comboniana presenteremo al FSM e in coordinamento con altri gruppi con cui cooperiamo negli ambiti della giustizia, pace e salvaguardia del creato. Quest'anno presenteremo otto temi, segno del nostro impegno crescente in questo evento internazionale che offre opportunità uniche a livello mondiale”.


Sr. Soledad Sáenz, P. Marcelo Barros e P. Fernando Zolli.


Al centro, Sr.Anna Maria Sgaramella e Sr. Paola Moggi.