Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

A Nairobi: grazia missionaria

Tra le migliaia di persone da tutto il mondo che hanno partecipato al Social Forum Mondiale in Kenya, la presenza comboniana è stata significativa e positiva.
I Consigli Generali dei Comboniani e delle Comboniane ringraziano i confratelli, le consorelle e il gruppo dei laici che hanno dedicato questi cinque giorni di Social Forum per il bene della missione.
Ringraziamo anche e soprattutto gli altri due momenti di grazia celebrati in Kenya (Forum dei Teologi su “Terzo Mondo e la Liberazione” e Forum Comboniano su “Evangelizzazione e Promozione Umana” ).
Soprattutto per l’ultimo momento, la famiglia comboniana ha voluto riflettere sul proprio essere e fare missione. Cinquanta tra missionari e missionarie comboniane “ hanno tessuto un dialogo fitto” tra il Vangelo di Gesù e il Vangelo del dolore dei poveri. Certamente, quelle province che non hanno partecipato, hanno perso un appuntamento con la grazia della missione.
La missione ci chiede una profonda conversione missionaria personale e come Istituto. Conversione è metterci in sintonia con Cristo, che ci manda con un ordine ben preciso: “Predicate che il Regno dei Cieli è vicino, guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi... ” (Mt 10,8-10).
Il Social Forum Comboniano ci ha dato un’opportunità di ascoltare il grido del nostro popolo e ci ha ricordato ancora che non possiamo mantenere per sempre le nostre tende sul monte Tabor (anche se questa esperienza è grazia essenziale). Gesù ci ordina di scendere e mettere le nostre tende in quella “valle di lacrime”, dove “ciechi, sordi, storpi, lebbrosi e ammalati” ci attendono.
Un grazie particolare a chi ha organizzato le fasi comboniane del Social Forum Mondiale, con l’unico desiderio di farci gustare la bellezza del carisma comboniano e del Comboni missionario tra i più poveri e abbandonati.
È nostra speranza che i documenti finali dei diversi momenti del SFM raggiungano le province e delegazioni e favoriscano la riflessione missionaria.
Fraternamente,
P. Teresino Serra, mccj - Superiore Generale
14 febbraio 2007 (Festa dei SS. Cirillo e Metodio, missionari)


Radio Bakhita: gratitudine dalla SCBC
Caro P. Teresino Serra e Membri della Curia,
Scrivo a nome dei Vescovi Cattolici della Conferenza Episcopale del Sudan (SCBC) per esprimere i nostri più sentiti ringraziamenti per l’apertura a Juba (Sudan) di Radio Bakhita, che ha iniziato le sue trasmissioni mandando in onda la Santa Messa, la notte di Natale 2006.
Ora, ci stiamo preparando all’inaugurazione ufficiale di Radio Bakhita, l’8 febbraio 2007, giorno di Santa Bakhita.
Siamo molto felici e profondamente riconoscenti per questo straordinario mezzo di istruzione, evangelizzazione e unità che avete messo a disposizione delle nostre diocesi. Le trasmissioni radiofoniche ci permetteranno di portare la luce del Vangelo a tante persone che non eravamo ancora riusciti a raggiungere e ad educare attraverso la catechesi.
Desideriamo ringraziarvi sia a nome dei Vescovi della SCBC sia a nome di tutti coloro che beneficeranno delle trasmissioni radiofoniche. Faremo del nostro meglio affinché questo progetto di comunicazione attraverso la radio venga diffuso, a Dio piacendo, in tutte le nostre diocesi.
Sinceramente in Cristo,
+ Mons. Cesare Mazzolari
Vescovo di Rumbek – Sudan (22 gennaio 2007)


Incontro dei provinciali/delegati dell’Africa Anglofona e Mozambico
L'incontro dei dieci provinciali/delegati con il Consiglio Generale si è svolto a Nairobi, Kenya, dal 29 gennaio al 3 febbraio.
P. Teresino ha introdotto i lavori ringraziando i partecipanti e sottolineando lo spirito di ottimismo che deve caratterizzare quest’incontro. Nonostante il momento di emergenza che l’Istituto sta vivendo, è necessario credere nella presenza dello Spirito che ispira e conduce chiunque lavori nella missione di Dio.
Dopo aver letto e approvato gli atti dell’incontro precedente, i provinciali e delegati hanno presentato la situazione di ciascuna provincia o delegazione. Sono emerse varie difficoltà che ostacolano una presenza e un lavoro più qualificati e incisivi.
Per favorire una maggiore efficacia e un miglior coordinamento delle attività tra le circoscrizioni è stato proposto un piano sub-continentale. Questo piano include proposte concrete nel campo della formazione di base, dell’evangelizzazione, del governo, della formazione permanente, dell’animazione missionaria e del servizio dei Fratelli.
Particolare attenzione è stata data al processo della Ratio Missionis e alla formazione di base, ribadendo alcune decisioni prese a livello sub-continentale: la continentalità degli Scolasticati e CIF e un periodo di servizio missionario dopo la teologia e prima dei voti perpetui. È stata avanzata la proposta di Postulati Interprovinciali e si è incoraggiata una nuova forma di Scolasticato più inserito in un ambiente urbano e con un numero limitato di candidati.
Si è fatta una valutazione dell’Assemblea Intercapitolare e si è discusso sulla preparazione del prossimo Capitolo Generale. Si è parlato del prossimo Sinodo Africano e dell’importanza di rendere partecipe la Chiesa locale nella preparazione di questo evento.
Nell’incontro sono stati discussi anche i seguenti punti: l’importanza di favorire una maggiore partecipazione e responsabilità dei confratelli africani nella vita delle province e dell’Istituto, una riflessione sulla realtà dei nomadi e dei pastori, considerazioni sul Codice di Condotta.
C’è stato pure l’incontro con la redazione del New People Media Centre, per valutare il lavoro svolto e le varie prospettive. (P. Massimo Robol)

Incontro dei provinciali d’Europa e superiore delegato della Polonia
L'incontro dei cinque provinciali d’Europa e del superiore delegato della Polonia con il Consiglio Generale si è svolto a Roma dall’11 al 15 febbraio.

Incontro dei provinciali/delegati d’America e Asia
L'incontro dei provinciali d’America e Asia con il Consiglio Generale si è svolto a São Paulo, Brasile, dal 22 al 28 febbraio.

Segretariato Generale per l’animazione missionaria
Incontro europeo dei rappresentanti dei Mass Media

I direttori dei Centri Comboniani dei Mezzi di Comunicazione Sociale (Mass Media) in Europa hanno tenuto il loro incontro annuale nella Curia Generalizia di Roma dal 29 al 31 gennaio. Al raduno hanno partecipato i direttori comboniani di Além-Mar e Audácia (P. Manuel Augusto Lopes Ferreira), Mundo Negro (P. Ismael Piñón López e P. Ramón Navarro Catalán) e Aguiluchos (Leo Salvador), Comboni Mission (P. John McGuire Downey), Kontinente e Werk des Erlösers (P. Anton Pramstrahler), Misjonarze Kombonianie (P. Manuel Ramón Torres Gómez), Nigrizia (P. Carmine Curci), Il Piccolo Missionario (P. Matteo Merletto), EMI (P. Ottavio Raimondo), MISNA (P. Venanzio Milani), oltre al provinciale incaricato di questo settore in Europa (P. Paul Neri Augustine Felix) e al segretario generale del Segretariato Generale per l’animazione missionaria.
Dopo aver esaminato il successo delle proposte fatte lo scorso anno, si è passati ad esporre la situazione dei vari centri. I nostri direttori non mancano certo di fantasia né di audacia per cercare di rendere sempre più incisive le nostre riviste e i nostri siti internet. Si registra, tuttavia, quasi dovunque, un calo continuo del numero di abbonati. Ci si impegna perciò ad una maggiore collaborazione con le nostre comunità comboniane, soprattutto con quelle che hanno come scopo specifico l’animazione missionaria e con il gruppo europeo di riflessione teologica. Si è insistito anche sulla necessità di favorire una maggiore collaborazione con altri Istituti missionari presenti sul territorio.
Tra le conclusioni finali, si è sottolineato il bisogno di dare maggiore spazio nei nostri mass-media a contenuti strettamente kerigmatici, di promuovere la specializzazione, in questo campo, di confratelli di altri continenti, offrendo loro opportunità concrete di apprendistato nei nostri centri, e di continuare ad esaminare la possibilità di una rivista missionaria on-line in inglese.
Ricordiamo che alcune delle nostre riviste hanno celebrato o stanno celebrando degli anniversari significativi (ad esempio: Além-Mar, il suo 50°, PM l’80°, Nigrizia il 125°) con varie iniziative e la pubblicazione di un numero speciale della rivista.


Segretariato Generale per l’evangelizzazione
Incontro della commissione ristretta della Ratio Missionis

I membri della commissione ristretta della Ratio Missionis si sono incontrati dal 5 al 10 febbraio a Firenze. L’incontro aveva come obiettivo fare un’esperienza di discernimento comunitario a partire da alcuni elementi apportati dai continenti durante la prima fase del processo, al fine di poter usufruire di questa metodologia nella seconda fase della Ratio Missionis. In questa esperienza siamo stati aiutati dal professor Sergio Lanza, della Pontificia Università Lateranense di Roma.
Discernimento comunitario come metodo. L’esperienza che abbiamo fatto, ci ha confermato l’importanza del discernimento comunitario come metodologia per continuare il processo della Ratio Missionis che ci accompagnerà fino al Capitolo Generale del 2009. La prima fase ci aveva fatto percepire diversi aspetti del nostro lavoro, della nostra vita comunitaria, del nostro carisma... La sua caratteristica era stata la descrizione della nostra realtà a partire dalle nostre esperienze concrete. La seconda tappa si concentrerà su tre ambiti della nostra vita comboniana: spiritualità, identità-carisma, missione-evangelizzazione. L’obiettivo sarà quello di favorire nell’Istituto una visione d’insieme della nostra identità, del nostro servizio missionario, riesaminare l’idea di missione e proporre alcuni criteri che aiutino a scegliere i campi di attività.
Attitudine di ascolto. In questa seconda fase, non si tratta solo di ascoltare noi stessi, ma di ascoltare Dio. Egli ci parla attraverso la Parola, il mondo, i fratelli... questo richiede un atteggiamento di apertura e di conversione che favorisca il silenzio, l’attenzione, l’ascolto per cogliere ciò che Dio vuole da noi oggi. Dall’esperienza che abbiamo vissuto, abbiamo visto che gli elementi fondamentali per il discernimento sono: la preghiera, l’ascolto e la comunità fraterna.
Continuità di uno stesso processo. Il discernimento comunitario ci permette di chiarire, capire, circoscrivere, approfondire e decidere assieme in funzione di un rinnovamento personale, comunitario, provinciale e dell’Istituto. È importante dire che in questa nuova tappa non si parte da zero, ma dai risultati della prima fase del processo che saranno ripresi nei vari momenti e sotto diverse forme.
Guidati dallo Spirito. Ciò che abbiamo vissuto in questo incontro ci ha fatto sperimentare la presenza dello Spirito (nella preghiera, nella riflessione, nella condivisione, nello studio...). Ci siamo accorti che quando ci lasciamo guidare da Lui, siamo capaci di superare la pura discussione che non ci consente di andare avanti.
L’esperienza positiva che abbiamo condiviso ci incoraggia a condividere e a proporre il metodo del discernimento comunitario come scuola di crescita per ciascuno e per tutti, in vista del rinnovamento che desideriamo. Questo è l’obiettivo della seconda fase della Ratio Missionis che inizierà dopo la consulta di marzo.

Opera del Redentore
Marzo 01 – 07 DCA 08 – 15 EG 16 – 31 EC
Aprile 01 – 15 DSP 16 – 30 E

Intenzioni di preghiera
Marzo
- Per i Fratelli Comboniani, perché la loro vita sia fonte di ispirazione nella costruzione di un mondo più solidale e giusto. Preghiamo.
Aprile - Per le Suore Missionarie Comboniane, perché come vere donne del Vangelo, sappiano annunciare con la loro vita la Risurrezione di Cristo a tutta l’umanità. Preghiamo.

Pubblicazioni
P. Neno Contran e Louis Kalonji
: "Que leur vie soit racontée", in lingua francese, 208 pagine, edito da Afriquespoir, costo di $ 3 a Kinshasa. Presenta i profili di circa 200 laici africani di vari paesi uccisi dalla violenza, dalle dittature, dall’odio e dalle vendette. Sono uomini e donne di pace, impegnati per la democrazia e il dialogo, decisi a non rispondere alla violenza con la violenza, l’odio o la vendetta. Portatori di valori universali, sono stati modelli di speranza soprattutto per i poveri e gli ultimi, cioè per la maggior parte della popolazione. Nelle loro vite si scopre che la compassione e la speranza possono essere presenti anche nelle situazioni più sordide. Gli autori sono ben consapevoli dei limiti di questo testo, in quanto il numero delle 200 persone uccise di cui si fa memoria è senza dubbio molto inferiore alla legione di quanti, nel continente africano, hanno donato la vita per il Regno di Dio e per i suoi valori. La loro vita deve essere raccontata perché non sia dimenticata e serva di esempio ad altri uomini e donne di pace. Per acquistare il libro, richiedere a P. Neno Contran: afriquespoir@ic.cd
P. Luigi Moser jr. : “La Musique”, in lingua francese, 320 pagine, edito da Afriquespoir. Si tratta di un manuale completo per conoscere e imparare la musica. I primi capitoli presentano tutta la teoria musicale, seguono tre capitoli sull’armonia, l’analisi musicale, il gregoriano, come ascoltare e gustare la musica sia quella occidentale sia quella dell’Africa tradizionale, la spiegazione di quasi 400 termini musicali e 150 esercizi progressivi di solfeggio. Il libro è per tutti gli amanti della musica, cantori, direttori di coro, strumentisti, compositori e professionisti ed è disponibile presso P. Luigi Moser (luigimoser@ic.cd) a US$ 15 (€ 12).
Nota Bene: Esiste il problema del costo elevato della spedizione dei suddetti libri in Europa e altrove: informarsi presso P. Contran.

COLOMBIA

Venticinque anni di amore per la missione

La Chiesa di Cali si è riunita, assieme alla famiglia comboniana, per celebrare i venticinque anni dall’arrivo dei primi Comboniani a Cali, il 20 gennaio 1982. La celebrazione eucaristica commemorativa si è svolta domenica 21 gennaio, nel Santuario di Nuestra Señora de Fátima, presieduta da Mons. Juan Francisco Sarasti e Mons. Luís Adriano Piedrahita, rispettivamente arcivescovo e vescovo ausiliare della diocesi di Cali, e da P. José Antonio Girau Pellicer, superiore della delegazione della Colombia.
Le celebrazioni commemorative erano cominciate, praticamente, due settimane prima, con l’Incontro Interprovinciale dei Fratelli Comboniani, nel CIF di Bogotà. Lì si erano riuniti, dal 7 al 12 gennaio, Fratelli provenienti dall’Ecuador, Perù, Centroamerica e Colombia, per discutere temi riguardanti la missione e la spiritualità del Fratello Comboniano in America. Dal 15 al 20 gennaio i membri della delegazione, i Fratelli del CIF e le Suore Missionarie Comboniane si sono riuniti presso il centro di spiritualità “La Sagrada Familia” per gli esercizi spirituali, sul tema: “Il cuore, origine e meta della missione”. Animatore è stato Fr. Alberto Degan, della comunità comboniana di Guayaquil (Ecuador).
Domenica 21 gennaio, il Santuario di Nuestra Señora de Fátima ha accolto numerosi fedeli, sacerdoti, religiosi, amici e benefattori che con affetto si sono stretti attorno ai Comboniani in questo significativo evento. A nome della delegazione, P. José Girau ha espresso il suo ringraziamento alla Chiesa di Cali, rappresentata dal suo arcivescovo e dal suo vescovo ausiliare, ai Comboniani che hanno posto le basi della fondazione in Colombia, a quelli che vi hanno lavorato e che vi lavorano attualmente, agli amici e ai benefattori per il loro appoggio incondizionato e la loro vicinanza. La commemorazione è stata arricchita anche dalla presenza di P. Bruno Bordonali e P. Natale Basso, “pioneri” dell’apertura in Colombia (assieme a P. Enrico Farè, morto nel 1989), oltre che di Fr. Gustavo Montoya Mondragón (che presta il suo servizio a Rebbio) e P. Martín Adolfo Bolaños Palacios (che lavora in Karamoja), primizie della promozione vocazionale in questo paese.
Al momento del dolce, hanno preso la parola gli amici che fin dall’inizio hanno collaborato a tempo pieno con i Comboniani, soprattutto nei momenti difficili, i signori Herrera, Richard ed Eduardo, che con simpatia hanno raccontato episodi interessanti sugli inizi (che potremmo inserire nel “florilegio comboniano”!). Inoltre, sono stati ricordati in particolare i padri e i Fratelli che in passato hanno prestato la loro collaborazione a Cali e attualmente si trovano in altre province (o sono morti): P. Giuseppe Forlani, P. Claudio Zendron, P. Giampaolo Pezzi Trebeschi, Fr. Arnaldo Braguti, P. Dario Toffolo, P. Giulio Celadon… senza dimenticare P. Vincenzo Cioffi (morto nel 2003), né i più recenti, come P. Rodolfo Heriberto Valdez Ponce, P. Jacques Théodore Monsengo Pwobe e nemmeno quelli che oggi fanno parte della comunità: P. Vicente Serrano Aparici e P. Tarcisio Loro. Sono stati ricordati con affetto anche i provinciali che, da Quito, hanno sostenuto l’apertura in Colombia: P. Giovanni Fantin, Mons. Eugenio Arellano Fernández, P. Angel Lafita Irigoyen, P. Enea Mauri.
Il giorno seguente, ha avuto inizio l’Assemblea di delegazione che, come la celebrazione, ha voluto continuare a ringraziare, riconoscere, valutare e condividere. Con gli occhi e il cuore di San Daniele Comboni.

DSP

Un DVD sul lavoro pastorale di P. Robert Sottara in Rondonia

I sud tirolesi Sepp Hollweck (Verbita) e Wolfgang Penn hanno realizzato un documentario (in DVD) sul lavoro pastorale del nostro confratello P. Robert Sottara nella parrocchia di Ouro Preto in Rondonia, Brasile. Il documentario, di 30 minuti, è intitolato in tedesco “In der Fremde nicht mehr fremd”, cioè “Non più uno straniero in terra straniera”. Anche lui sud tirolese, P. Robert ha lavorato a Ouro Preto per sei anni. Quando la parrocchia è stata consegnata alla diocesi, si è spostato a Cacoal, sempre in Rondonia, per continuare il suo lavoro pastorale. Il DVD può essere utile per l’animazione missionaria. Chi fosse interessato, potrà richiederlo all’economo provinciale della DSP.

ECUADOR

Ordinazione sacerdotale

Sabato 6 gennaio 2007, nella parrocchia di San José Obrero, arcidiocesi di Quito, è stata celebrata l’ordinazione sacerdotale di P. Sergio Iván Paucar Simbaña. P. Iván è stato ordinato da Mons. Eugenio Arellano Fernández, Vescovo di Esmeraldas.
In parrocchia si è fatta una grande festa: tutto era stato preparato con cura dalle Suore Missionarie Comboniane e dai parrocchiani. La settimana precedente vi erano stati diversi incontri di animazione missionaria per cui la gente è giunta numerosa e motivata.
Il giorno successivo, domenica 7, P. Iván ha celebrato la sua prima Messa nella chiesa di Nuestra Señora de Guadalupe, situata sul territorio della parrocchia. Anche qui vi è stato un grande afflusso di gente e molti festeggiamenti. In entrambe le cerimonie, hanno concelebrato diversi Comboniani e rappresentanti del clero locale.
Presto P. Iván partirà per il Sud Africa dove è stato destinato per la missione. Rendiamo grazie a Dio per le vocazioni comboniane che ci ha concesso e lo preghiamo affinché quelli che chiamerà rispondano con generosità. Vogliamo ringraziarlo anche per le belle figure missionarie che ha voluto dare all’Istituto attraverso questa terra dell’Ecuador.

KENYA

Parrocchia di Ongata Rongai: un po’ di storia

I Missionari Comboniani erano presenti nella diocesi di Ngong fin dagli anni settanta. Alcuni lavoravano nel seminario minore di Kiserian, dando anche una mano nella pastorale. Nel 1983 è stato aperto il postulato di Ongata Rongai, una cittadina di spaccapietre alla periferia di Nairobi. Due anni più tardi Ongata Rongai (stretto pianoro in lingua Masai), staccata da Kiserian, è diventata parrocchia. Il primo parroco è stato P. Santiago Jiménez Calvo. P. Santiago e tutti i Comboniani venuti dopo di lui hanno lavorato sodo sia in città che nelle zone circostanti. Negli anni successivi, infatti, sono state aperte ventisei nuove comunità.
Nel 1997, la parrocchia è stata divisa con l’apertura di Noonkopir, affidata alla Società delle Missioni Africane (SMA). Un anno più tardi, con un’ulteriore suddivisione, è stata costituita anche la parrocchia di Kandisi, affidata ai Sacerdoti di Don Orione. Lo stesso anno, la vasta zona di Ngaimurunya è stata unita a Embulbul, una nuova parrocchia sorta da quella di Ngong.
Il 21 gennaio 2007 i Comboniani hanno consegnato alla diocesi la parrocchia di Ongata Rongai che, con i suoi 120.000 abitanti circa, è autosufficiente ed è una fucina di attività. Il nuovo parroco, P. Francis Mwangi, che è anche vicario generale della diocesi, ha elogiato il lavoro compiuto in questi anni a Ongata Rongai dai Missionari Comboniani.

TCHAD

Crisi in Ciad: la situazione attuale

Nell’ultimo trimestre del 2006 la guerra all’est del Ciad ha assunto un aspetto veramente micidiale e distruttivo: governo e ribelli hanno impegnato mezzi materiali e umani enormi.
Quali sono le caratteristiche della crisi attuale? Come leggere questi avvenimenti e prevederne l’evoluzione a breve e medio termine?
Il potere ha mezzi finanziari enormi, dovuti al pagamento delle “royalty” del petrolio che hanno accresciuto anche l’azione politica del regime. Ora può comprare tutte le armi che vuole per annientare la ribellione. Cerca di ridurre al silenzio l’opposizione politica e la società civile con la corruzione e, quando necessario, lo stato d’emergenza. Obbliga la Francia a sostenerlo, mantenendo un atteggiamento di ricatto che consiste nel sospettarla di collusione con i ribelli. L’opposizione è paralizzata a causa dello stato d’emergenza (quello attuale durerà 6 mesi), della censura sui giornali indipendenti e dell’intimidazione nei confronti dei sindacati che non possono fare alcun tipo di rivendicazione. Tuttavia, sia la società civile che l’opposizione politica democratica si tengono pronte ad un dialogo che comprenda tutti.
Intanto, l’opposizione armata consolida la propria unità militare e politica. Se il potere riesce a comprare qualche elemento che accetta di passare dalla sua parte in cambio di generosi benefici economici, la parte ribelle recluta, si arma e si organizza più che può, sempre in grado di sfidare il regime. Se Mahamat Nour (capo dei ribelli del FUC, arrivati fino a N’djamena il 13 aprile 2006) si è unito al governo, una buona parte dei suoi uomini ha raggiunto le altre organizzazioni ancora in lotta. Queste ultime, però, mancano di un programma e di una visione politica in comune.
Nell’opinione generale della nazione c’è grande desiderio di cambiamento, anche se mescolato all’inquietudine e alla rassegnazione sui mezzi e sulle prospettive. Si invoca una leadership più giusta, più chiara e determinata, ma si teme che il prezzo da pagare sia troppo alto e che i ribelli, una volta al potere, agiscano allo stesso modo del potere attuale.
La Francia si trova nell’impossibilità di far pressione sul regime che se ne rende conto e la ostacola in ogni iniziativa. Non può nemmeno intervenire militarmente a causa della capacità militare dei ribelli, perciò, nel contesto elettorale attuale si mantiene molto prudente. Cerca di intervenire attraverso l’Unione Europea mentre gli Stati Uniti osservano quello che fanno la Francia e l’Europa, soprattutto per quanto riguarda la stabilizzazione della frontiera con il Sudan.
Naturalmente, non è possibile prevedere il risultato della guerra, anche se la situazione sembra essere a favore dei ribelli. Tutte le soluzioni sono dunque possibili, comprese le più inaspettate.

UGANDA

Ordinazione sacerdotale

L’ordinazione sacerdotale di P. Robert Lukwiya Ochola si è svolta nella piazza della chiesa di Cristo Re nella cittadina di Kitgum il 20 gennaio 2007. Per un’intera settimana l’equipe dell’animazione missionaria e promozione vocazionale ha animato la gente a comprendere il significato dell’evento. Era, infatti, giunto il momento per gli Acholi, in particolare per la gente di Kitgum, di condividere la loro fede con altre nazioni, offrendo al mondo uno dei loro figli come missionario nella Famiglia Comboniana.
Alla celebrazione, molto ben organizzata, ha partecipato una grande folla giunta dalle varie parrocchie, perfino dalla lontana Gulu. L’eucaristia è stata presieduta da Mons. John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, che con entusiasmo ha proclamato il suo messaggio, invitando le persone a vivere la vocazione ricevuta da Dio. Una vera vocazione è sempre caratterizzata dal servizio e dall’amore per tutti, senza discriminazione.
Molti sacerdoti diocesani e molti Comboniani (sacerdoti, suore e Fratelli) erano presenti per accogliere il nuovo ordinando tra gli evangelizzatori e offrirgli sostegno nella sua futura missione. A conclusione della celebrazione, Mons. Odama gli ha affidato il mandato di andare per il mondo e condividere la fede del suo popolo. Il provinciale, P. Giuseppe Filippi, porgendogli gli auguri dell’Istituto, ha annunciato a tutti i presenti la destinazione scelta dal Superiore Generale per il neo-ordinato: il Sud Africa.
A P. Robert i nostri auguri di un fruttuoso e gioioso servizio missionario.

IN PACE CHRISTI

P. José Miguel Florencio Maulén Merino
(11.07.1969-14.02.2007)

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE
: Norman (la cognata e due nipotine), di P. Jude Eugene Burgers (MZ).
LA MADRE: Lucie, di P. Elias Afola Kossi Mensah (PO).
IL FRATELLO: Piergiorgio, di P. Efrem Tresoldi (RSA); Dante, di P. Eusebio Pozzi (†); Agostinho, di P. Celestino Seabra Invaha Namaneque (SS).
LA SORELLA: Santina, di P. Giuliano Ignazio Alghisi (†); Maria, di P. Leonardo Mango (†); Carmen, di P. Alejandro Lafuente Hernández (BNE) e di P. Florentino Lafuente Hernández (PE).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Rosaria Borghetti, Sr. Letizia Berhe.
LA MISSIONARIA SECOLARE COMBONIANA: Maria Teresa Tebon.



Sito Web: Consulta sempre il nostro Sito Web: http://comboni.org
Familia Comboniana n. 640