Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

BUONA PASQUA


DIREZIONE GENERALE

Consulta di marzo 2007
Note Generali

Nomine
P. Miguel Navarrete Arceo
(TC) è nominato segretario del segretariato generale per la promozione vocazionale e formazione dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Girolamo Miante, al quale siamo profondamente riconoscenti per il suo instancabile servizio e la sua collaborazione.
P. Josef König - Nella sessione della Consulta di marzo 2007 il Consiglio Generale (CG) ha approvato l’elezione, avvenuta il 22 novembre 2006, di P. Josef König a vice provinciale della DSP. P. Josef prende il posto di P. Josef Altenburger, eletto e nominato provinciale della stessa provincia. Il mandato di P. König terminerà il 31 dicembre 2007.
P. Alfredo Ribeiro Neres (CN) è nominato superiore dello scolasticato di Kinshasa dal 1° aprile 2007.
P. Luis Alberto Barrera Pacheco (CA) è nominato formatore dello scolasticato di Lima, Perù dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Fernando Madaschi che ha già lasciato lo scolasticato per tornare alla pastorale, dove si sente più identificato e sereno.
P. Herbert Heinz Gimpl (DSP) è nominato formatore e superiore dello scolasticato di Innsbruck dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Josef Altenburger nominato superiore provinciale della DSP.
P. Stéphane Kamanga Mutombo (CN) è nominato formatore dello scolasticato di Kinshasa dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Alessandro Bedin, al quale porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti.
P. (Fidèle) Kokouvi Katsan Fodagni è nominato formatore dello scolasticato di San Paolo (BS) dal 1° luglio 2007 in sostituzione di P. Renato Lanfranchi. Un sentito ringraziamento a P. Renato per i suoi numerosi anni al servizio nella formazione.
P. Giovanni Taneburgo (I) è nominato superiore dello scolasticato di Casavatore (I) dal 1° luglio 2007.
P. José de Jesús Villaseñor Gálvez (I) è nominato formatore dello scolasticato di Casavatore (I) dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Vincenzo Rino Percassi. Il CG ringrazia di tutto cuore P. Vincenzo per il suo lavoro nella formazione di base e formazione permanente.
P. Raphael Wokorach P’Mony (NAP) è nominato formatore dello scolasticato di Nairobi dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Giovanni Battista Antonini, al quale siamo riconoscenti per la sua disponibilità e l’aiuto che ci ha dato.
P. Vanderlei Bervian (BS) è nominato superiore dello scolasticato di San Paolo (BS) dal 1° luglio 2007 in sostituzione di P. Renato Lanfranchi.
P. Brito Carvajal Byron Gustavo (EC) è nominato formatore del CIF di Bogotà dal 1° luglio 2007. Sostituisce P. Ramón Arturo Orendain Camacho. Grazie a P. Ramón e auguri a P. Brito.
P. Tarcisio Candian (MO) è nominato socio padre maestro del noviziato di Venegono (I). Dal 1° luglio 2007 sostituisce P. José de Jesús Villaseñor Gálvez. Grazie a P. Jesús per il suo spirito di collaborazione con il CG.
P. Habtu Teklay Tiluck (T) è nominato padre maestro di Cotonou (T) dal 1° luglio 2007 in sostituzione di P. Sandro Cadei, che ringraziamo per gli anni che ha dedicato alla formazione di base.

Codice di Condotta
Il 15 marzo, giorno dell’anniversario della nascita di San Daniele Comboni, il CG ha promulgato il documento “Santi e capaci: orientamenti per il ministero e cura fraterna delle persone in alcune situazioni particolari”. Il CG ringrazia la commissione ad hoc e tutti gli altri collaboratori per il loro prezioso lavoro, fatto con professionalità, e spera che le traduzioni del documento nelle varie lingue procedano con rapidità.

La seconda fase della Ratio Missionis
Da tre anni siamo in cammino con la Ratio Missionis (RM), un tempo che è stato ed è di grazia. La RM ha accompagnato tutto l’Istituto, creando un sentire comune, una fraternità missionaria più profonda, permettendoci di fare e di essere missione insieme. Alcune province/delegazioni hanno lavorato molto, altre meno, qualcuna è rimasta seduta al margine della strada.
Il CG, con una lettera, presenta la sintesi di questa prima tappa, che è stata preparata dal segretario del segretariato generale per l’evangelizzazione e dalle commissioni per la RM. La sintesi sarà inviata tra breve a tutti i confratelli e sarà uno strumento base per continuare la nostra riflessione e il nostro rinnovamento come Istituto. Continuiamo il cammino aprendoci la strada al futuro e preparandoci al Capitolo Generale del 2009.

Incontri continentali del CG con i provinciali/delegati
Gli incontri continentali del CG con i provinciali e delegati sono stati momenti di grazia comboniana per tutti. Sono stati quattro momenti nei quali, come cenacolo missionario, abbiamo visitato la nostra missione e rinnovato il nostro affetto all’Istituto. Chiaramente, abbiamo seguito le grandi piste segnalate durante l’Assemblea Intercapitolare del 2006: riprogrammare l’Istituto, ridisegnare le presenze secondo il nostro specifico, riqualificare il personale e la formazione, e riabbracciare la nostra spiritualità.
Nei quattro incontri sono stati individuati problemi comuni e insieme sono stati tracciati piani e proposte. Non è stato facile vedere chiaramente tutti gli orizzonti del futuro, come non è stato facile concretizzare nuove bozze di programmi. Alla fine della Consulta, il CG manderà una breve sintesi degli incontri, segnalando i punti programmatici in cui si è trovato in sintonia con i provinciali e delegati. Tutti vogliamo credere, osare, rischiare; cioè camminare sotto la guida dello Spirito.

Consultazioni per le nomine dei provinciali/delegati
Per e-mail e per posta è già stata inviata la lettera del Superiore Generale per le consultazioni per la nomina dei superiori provinciali e di delegazione e per le elezioni dei loro consiglieri.
Rispettando l’iniziativa delle circoscrizioni, in particolare per il sondaggio, e tenendo conto delle diverse programmazioni a livello generale, continentale, provinciale e di delegazione, il CG propone il 1° maggio 2007 per l’inizio ufficiale delle consultazioni e come tempo utile per il sondaggio ed il 31 dicembre 2007 come giorno in cui termina il processo per la nomina dei superiori provinciali e di delegazione e l’elezione dei consiglieri provinciali e di delegazione.

Formazione di base
Il CG invierà prossimamente una lettera che rifletterà le nuove prospettive e iniziative discusse negli incontri continentali del CG con i provinciali e delegati riguardo alla formazione di base.

Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP)
Il CG ricorda che l’ACFP è un diritto e un dovere per i confratelli, dopo il decimo anno di ordinazione sacerdotale o professione dei voti perpetui (AC ’91, 38.4). L’Istituto sta investendo energie e personale nell’ACFP, quindi, ancora una volta, il CG chiede ai consigli provinciali e di delegazione di incoraggiare e di prevedere la partecipazione dei confratelli chiamati per l’ACFP.

L’uccisione di P. Luciano Fulvi
Il 23 marzo 2007 il tribunale di Gulu ha condannato a morte Christopher Ojok, Innocent Akera e Michael Loum, riconosciuti colpevoli dell’uccisione di P. Luciano Fulvi il 3 marzo 2004. L’altro accusato, Charles Ayella, è stato invece prosciolto e liberato.
Essendo noi Comboniani contrari alla pena di morte, il CG sostiene e incoraggia l’iniziativa della provincia dell’Uganda di chiedere alle autorità giudiziarie ugandesi di commutare la condanna a morte dei colpevoli in ergastolo.

Situazione in Eritrea
Negli ultimi mesi il CG ha seguito con preoccupazione l’evolversi della situazione socio-politica in Eritrea e le sue ripercussioni sulla vita della Chiesa. La situazione, già particolarmente delicata, si è ulteriormente aggravata dopo la pubblicazione di una lettera da parte dei vescovi locali, che criticava le intenzioni del governo di ridurre ulteriormente le attività della Chiesa cattolica, obbligando al servizio militare seminaristi e sacerdoti. Recentemente il governo ha anche minacciato di non rinnovare il permesso di soggiorno ad alcuni religiosi stranieri.
Il CG chiede a tutti i confratelli di accompagnare nella preghiera la via crucis del popolo e della Chiesa in Eritrea.

Esercizi Spirituali del Consiglio Generale e Direzione Generale
Il CG e i membri della Direzione Generale saranno assenti dalla Casa Generalizia dal 21 al 27 maggio 2007 per gli esercizi spirituali annuali.

Prossima Consulta: dal 4 al 30 giugno 2007.

Visite e viaggi dei membri del Consiglio Generale
P. Teresino Serra
dal 20 aprile al 10 maggio 2007 guida gli esercizi spirituali dei confratelli della NAP e visita la provincia; dal 7 al 24 luglio 2007 guida gli esercizi spirituali dei confratelli dell’Etiopia e visita la provincia.
P. Fabio Carlo Baldan dal 13 al 20 aprile 2007 partecipa all’assemblea provinciale di Khartoum; dal 21 aprile al 10 maggio visita il Sud Sudan.
P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel dal 13 al 22 aprile 2007 accompagna P. Fabio Carlo Baldan nella visita alla provincia di Khartoum; dal 22 aprile al 6 maggio 2007 visita Asmara (ER); dal 10 al 12 luglio partecipa all’incontro dei provinciali e delegati del continente Americano a Los Angeles (NAP).
P. Odelir José Magri dal 10 al 12 luglio partecipa all’incontro dei provinciali e delegati del continente Americano a Los Angeles (NAP).

Spedizione di Bollettini ed altri documenti
Durante gli ultimi incontri continentali con il Consiglio Generale, alcuni provinciali e delegati hanno informato il segretario generale di non aver ricevuto alcuni numeri dei “Bollettini” dell’anno scorso (2006). Si tratta del “Bulletin MCCJ”, numeri 229, 230, 231 e 232 (quest’ultimo è quello sulla Assemblea Intercapitolare), e di “In Memoriam”, numeri 230 e 232. Vi chiediamo cortesemente di comunicare al segretario generale, se non l’avete già fatto, quali numeri non vi sono arrivati. Vi avvertiamo che probabilmente potremo inviarvene solo due o tre copie.
Vi informiamo anche che sono stati spediti il Bulletin n. 233 (gennaio 2007) e Archivio Comboniano n. 86 (1/2006). Se entro la fine di aprile non li avrete ancora ricevuti, vi chiediamo di farcelo sapere.

Segretariati Generali
Segretariato generale per la promozione vocazionale e formazione
Statistiche 2006-2007

Aspiranti e pre-postulanti: 181
, di cui 97 seminaristi (seminario minore) e 84 pre-postulanti (propedeutico). Abbiamo attualmente 4 seminari minori (1 in Messico, 1 in Portogallo, 1 in Eritrea e 1 in Mozambico) e la fase del pre-postulato (propedeutica), anche se in modalità diverse, è presente in diverse province e delegazioni d’America e Africa e sta portando dei buoni frutti.

Postulanti: 217, di cui 197 candidati al sacerdozio e 20 candidati Fratelli. Abbiamo attualmente 27 postulati (15 in Africa, 7 in America, 4 in Europa e 1 in Asia), e due postulati per candidati Fratelli (Layibi in Uganda e Lomé in Togo). Negli altri postulati i candidati sono insieme.

Novizi: 85, di cui 73 candidati al sacerdozio e 12 candidati Fratelli. I neoprofessi quest’anno dovrebbero essere 39 (1 sacerdote, 33 scolastici e 5 Fratelli). Abbiamo attualmente 8 noviziati: 4 in Africa (Namugongo e Lusaka per l’Africa anglofona, Kinshasa e Cotonou per l’Africa francofona), 2 in America (Sahuayo, Huánuco), 1 in Europa (Venegono), 1 nelle Filippine (Manila). Con il nuovo anno formativo, i novizi dell’Africa francofona andranno tutti a Cotonou. Il noviziato di Kinshasa è temporaneamente sospeso.

Scolastici e Fratelli di voti temporanei (VT): 158, di cui 134 scolastici e 24 Fratelli di VT. Per continenti abbiamo: 88 dell’Africa (79 scolastici e 9 Fratelli), 44 dell’America (38 scolastici e 6 Fratelli), 21 dell’Europa (13 scolastici e 8 Fratelli) e 5 dell’Asia (4 scolastici e 1 Fratello). Le province con più professi di VT sono il Togo (26), il Congo (20), il Messico (18) l’Italia (12), il Perù-Cile (10) e l’Uganda (9). Abbiamo attualmente 8 scolasticati e 2 CIF (4 in America, 4 in Africa, 2 in Europa).
Durante lo scorso anno 2005-2006 i confratelli di VT che hanno lasciato l’Istituto sono stati 43 (36 scolastici e 7 Fratelli).

Ordinazioni e Fratelli finalisti: 11 sono le ordinazioni previste per il 2007 (5 dell’Africa, 5 dell'America, 1 dell’Asia). Nel corso dell’anno sono previste anche 5 professioni perpetue di Fratelli (2 dell’Africa, 2 dell’Europa, 1 dell’America). I Fratelli finalisti del CIF sono 2 (1 dell’Europa, 1 dell’Africa). Durante l’anno 2006 le ordinazioni sono state 21; i Fratelli finalisti nei CIF 5 e le professioni perpetue di Fratelli 4.

Personale: 173 sono i confratelli che lavorano nel settore delle vocazioni, così distribuiti: 84 promotori vocazionali (46 a tempo pieno e 38 a tempo parziale) e 89 formatori (80 a tempo pieno e 9 a tempo parziale: 55 nei prepostulati e postulati, 14 nei noviziati, 20 negli scolasticati/CIF).
Tutte le comunità sono state invitate ad avere un confratello incaricato delle vocazioni, affinché l’animazione vocazionale diventi una delle attività abituali della presenza comboniana.

Specializzazioni: 9 sono i confratelli che attualmente frequentano dei corsi di specializzazione, includendo i Fratelli nel CIF (2). Durante l’anno scorso 2005-2006, 10 confratelli hanno conseguito una specializzazione (4 dottorati e 6 licenze). I confratelli che frequentano attualmente dei corsi di preparazione specifica ad un servizio sono 6 (tutti per la formazione). L’anno scorso sono stati 3 (tutti per la formazione).

Segretariato per l’Evangelizzazione
Incontro di Giustizia e Pace di VIVAT (Europa)

Le nostre comunità missionarie in varie parti del mondo incontrano e si coinvolgono con diverse situazioni di povertà ed esclusione. Il lavoro di promozione umana, di difesa dei diritti fondamentali e di ricostruzione della speranza è molto consistente ed è diventato un aspetto essenziale della nostra azione missionaria.
Spesso, però, si sente la mancanza di una rete orizzontale di connessione tra un’esperienza e l’altra per cui i nostri sforzi rimangono isolati e discontinui. Allo stesso modo, sentiamo la necessità di avere delle connessioni verticali che ci riconducano ad organi istituzionali e decisionali, dove si realizzano le scelte politiche ed economiche che contano (come UE e ONU).
È con questo intento che, dall’11 al 15 marzo 2007, si sono dati appuntamento a Roma 40 missionari e missionarie di vari Istituti, provenienti da nazioni europee, per un incontro organizzato da VIVAT, una ONG che lavora nel campo di Giustizia e Pace, fondata 7 anni fa dai Missionari del Verbo Divino e dalle Missionarie Serve dello Spirito Santo. Oltre ai due Istituti fondatori, hanno partecipato all’incontro anche gli altri cinque Istituti Missionari associati: Spiritani, Comboniani e Comboniane, Oblati di Maria Immacolata e Suore Missionarie del Rosario.
Dei Comboniani, hanno partecipato: P. Alejandro Canales Maza (Spagna), P. Giacomo Palagi e P. Dario Bossi (Italia), Fr. Günther Nährich (Germania) e P. Enrique Javier Rosich Vargas (segretario per l’evangelizzazione).
La riflessione si è concentrata in particolare su alcune strategie comuni di azione missionaria in Europa nel campo di Giustizia e Pace (GPIC), e ha tracciato alcuni percorsi per poter arrivare ad esercitare assieme (networking) un’efficace azione di pressione (lobbying) sui poteri decisionali dell’ONU in difesa della giustizia, della pace e dei diritti umani fondamentali (advocacy).
Nei quattro giorni del workshop i partecipanti hanno lavorato intensamente sui seguenti temi: come è nata VIVAT, qual è il suo ruolo presso l’ONU nell’attuale equilibrio politico-economico mondiale, quali sono le relazioni possibili tra i missionari e l’ONU, come migliorare la collaborazione tra le stesse famiglie missionarie. Nello scambio è emersa la ricchezza e la pluralità dei nostri impegni in Europa: a sostegno dei migranti e di coloro che chiedono asilo, nella lotta contro la militarizzazione e il traffico di armi, nella difesa delle minoranze, dei senza tetto, delle vittime dell’alcool e della droga, per il diritto pubblico ai beni essenziali (l’acqua in particolare), contro gli Accordi di Partenariato Economico Europa-Africa attualmente in discussione (EPA), per la sovranità alimentare, il commercio equo e la sobrietà di vita, contro il debito estero, nella costruzione di reti di cooperazione con il sud del mondo, etc.
VIVAT è una ONG accreditata presso l’ONU, nel Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, e mantiene un ufficio con personale permanente a New York. Nel corso degli ultimi anni, al seguito dei Verbiti, altri Istituti religiosi che condividono gli stessi obiettivi e sentono la stessa necessità di presenza nei luoghi di decisione mondiali, si sono associati alla ONG e, tramite VIVAT, possono entrare in rete tra loro e collaborare, facendo pressione sugli organismi ONU e sulle singole nazioni a favore dei più poveri. La partecipazione alla stessa rete in coordinamento costante, permette a questi Istituti di collaborare meglio tra di loro, allo scopo di risultare più efficaci in qualsiasi azione proposta da Giustizia, Pace e Integrità del Creato.
Restano aperte molte sfide, quali ad esempio: come organizzare meglio queste risorse in vista di un impegno comune su alcuni temi? Come far conoscere la proposta di VIVAT a tutti i membri dei nostri Istituti? Come stabilire un dialogo più significativo nelle nostre comunità con il comitato esecutivo di VIVAT, che ci rappresenta a New York presso la sede dell’ONU? Come investire maggiormente nella formazione di confratelli e consorelle che possano impegnarsi a lungo termine nei settori di Giustizia e Pace?
Questo ed altro hanno permesso a tutti i partecipanti di condividere una esperienza di fraternità e di collaborazione in nome della missione e dei popoli del sud con i quali siamo chiamati “a far causa comune”, proprio come Comboni avrebbe fatto oggi.

Opera del Redentore
Aprile
01 – 15 DSP 16 – 30 E
Maggio 01 – 07 ET 08 – 15 ER 16 – 31 IT

Intenzioni di preghiera
Aprile
- Per le Suore Missionarie Comboniane, perché come vere donne del Vangelo, sappiano annunciare con la loro vita la Risurrezione di Cristo a tutta l’umanità. Preghiamo.
Maggio - Perché come in Maria, la donna abitata da Dio, la contemplazione diventi sempre più elemento fondante della nostra vita consacrata alla missione. Preghiamo.

ASIA

Un altro passo verso la Cina

Il 15 marzo 2007 ha visto la missione di prima evangelizzazione dell’Istituto in Asia compiere un altro importante passo con l’apertura ufficiale a Macau di una seconda comunità, che ha come scopo specifico aprirsi verso la Cina continentale.
L’apertura di questa nuova comunità è stata conseguenza di una proposta sottoscritta all’unanimità dai confratelli del “gruppo cinese” nel loro raduno di Macau, alla presenza del Superiore Generale e di P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel nel settembre 2005. A questa comunità, che ha preso il nome di Macau-St. Zhao Rong, da uno dei martiri cinesi canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2000, sono stati assegnati i seguenti confratelli: P. Daniel Cerezo Ruiz, P. Victor Manuel Aguilar Sánchez e P. Víctor Alejandro Mejía Domínguez. È anche la nuova base per il Progetto di Fen Xiang della delegazione dell’Asia. Il progetto favorisce varie attività di formazione di agenti pastorali locali e di sviluppo umano nella Cina continentale.
La comunità di St. Zhao Rong si aggiunge alle altre due comunità del gruppo cinese – Macau-St. Joseph e Taipei (Taiwan), anch’esse impegnate nella prima evangelizzazione nei loro rispettivi territori – per implementare la decisione del Capitolo Generale del 1985, cioè che la missione del nostro Istituto in Asia sia principalmente rivolta alla prima evangelizzazione.

DSP

Da una storia di emigrazione ad una storia di evangelizzazione

Dal 16 al 18 marzo 2007, nei comuni di Silz e Haiming nel Tirolo austriaco, si è svolta la commemorazione di un evento accaduto a Silz il 16 marzo 1857, esattamente centocinquant’anni prima. Quel giorno, circa 200 emigranti salutavano i loro familiari, prima di partire per il Perù, in cerca di lavoro e di una nuova patria. Li accompagnava un sacerdote diocesano originario di Innsbruck, P. Josef Egg che, nell’omelia della Messa di saluto, aveva spiegato le ragioni di quella partenza dicendo: “In realtà, la terra del Tirolo dovrebbe piangere di non essere in grado di nutrire i suoi figli e le sue figlie”.
Al momento dell’imbarco sul veliero “Norton”, nel porto di Antwerpe, altre 100 persone si aggiunsero agli emigranti tirolesi. Era gente che veniva da Reil, Briedel e Alf, paesi lungo le rive del fiume Mosel in Germania e da Peterslahar e Burglahr, nella vicina zona del Westerwald, sulla riva orientale del Reno. Circumnavigando l’America del Sud, giunsero a Lima – Callao e poi, attraverso le Ande, al fiume Pozuzo, nella selva peruviana. Per arrivare dal porto di Callao al luogo prestabilito, nella foresta vergine, ci vollero due anni, visto che la strada per Pozuzo, promessa dal governo peruviano, non era e non è mai stata fatta! Nel corso di questo lungo e scoraggiante viaggio, un certo numero di emigrati si staccò dal gruppo principale, ma alla fine, quelli rimasti, circa 170, accompagnati e sostenuti da P. Egg, riuscirono a fondare la colonia di Pozuzo. P. Egg, non era solo il loro pastore, ma anche il medico, il giudice, l’amico fraterno e la guida. Alla sua morte, all’età di 85 anni (1905), il suo successore fu un altro sacerdote tirolese, P. Franz Schafferer.
Dopo la morte di quest’ultimo, nel 1936, la situazione politica di Germania e Austria non permetteva di inviare sacerdoti in Perù. Poco mesi più tardi un amico dei coloni di Pozuzo, riuscito a tornare in Europa, si rivolse all’Istituto dei Comboniani della DSP chiedendo, appunto, un missionario per Pozuzo. Era il settembre del 1938 quando i primi Comboniani, P. Alois Ipfelkofer, P. Andreas Riedl e P. Michael Wagner giunsero a Pozuzo, senza rendersi conto che il loro arrivo avrebbe aperto la strada alle missioni comboniane in Sud America.
Quest’anno, per la prima volta, alle celebrazioni commemorative di Silz e Haiming hanno partecipato, come ospiti di ritorno nella loro terra d’origine, 30 cittadini di Pozuzo. Il nostro confratello P. Hans Wörner, parroco di Pozuzo dal 2000, è riuscito ad arrivare in Europa in tempo per le celebrazioni, nonostante le difficoltà causate dalle inondazioni in Perù. Così il 18 marzo 2007 ha potuto presiedere alla solenne Messa commemorativa. Al canto conclusivo del Te Deum molti avevano le lacrime agli occhi, ma questa volta non erano lacrime di tristezza, come quelle versate alla partenza, bensì lacrime di gioia e di gratitudine al Signore.

ETIOPIA

Simposio sulla vita religiosa

Con il titolo “Servi/e della Missione di Cristo, il nostro cammino di religiosi in Etiopia” la Conferenza dei Superiori Maggiori dell’Etiopia ha compiuto il gesto coraggioso e profetico di interrogarsi sul futuro della vita religiosa nella realtà locale, partendo dal legame con la profonda tradizione cristiana del paese, le radici della vita religiosa e l’inculturazione.
Il Simposio ha avuto luogo ad Addis Ababa dal 4 all’11 febbraio 2007 ed ha coinvolto circa 200 religiosi (il 20% del totale dei religiosi), rappresentanti di quasi tutte gli Istituti presenti nella nazione (circa 50).
I quattro giorni di lavori si sono svolti in un clima di grande attenzione e partecipazione. I temi affrontati durante il simposio sono nati da una semplice domanda posta da una religiosa locale: “Cosa significa essere cattolici, etiopici, consacrati, oggi?”.
Relatore principale del simposio è stato Fr. Enzo Bianchi della comunità monastica di Bose, Italia. La sua presenza è stata di stimolo per far nascere interrogativi sull’essenza della vita consacrata, in dialogo con una realtà cristiana millenaria e una tradizione spirituale e monacale che affonda le sue radici nel VI secolo.
La necessità di una vita religiosa cattolica inculturata nasce dalla stessa essenza della vita consacrata, scelta di vita cristiana che si basa sul celibato e la vita comunitaria e che si sviluppa in tempi e luoghi diversi con modalità e caratteristiche distinte. Lo sviluppo della vita consacrata in Oriente non ha avuto la stesso cammino di specializzazione che ha avuto in Occidente, dove la differenziazione carismatica, che ha portato alla nascita di innumerevoli Istituti, è oggi sfidata a ricercare una convergenza per poter affrontare le sfide del mondo moderno e continuare ad essere significativa per l’uomo di oggi.
La presenza di numerosi Istituti di origine straniera in Etiopia ha provocato una tendenza ad assumere modelli occidentali. Il rischio, in questo caso reso ancora più acuto dalla presenza di una tradizione di vita religiosa permeante la vita cristiana dell’Etiopia, è quello di creare modelli di vita religiosa alieni alla tradizione di un popolo e quindi di creare generazioni di religiosi/e “alienati,” cioè stranieri nella loro stessa terra e tradizione.
La presenza di Mons. Abune Samuel, Vescovo Ausiliare di Addis Ababa, Chiesa Ortodossa Etiopica – Tewahedo ci ha permesso di conoscere le profonde radici e la ricchezza spirituale della Chiesa etiopica: il lungo cammino della vita monacale, la ricerca dell’umiltà, del servizio, dell’amore all’interno di una vita semplice, vissuta nell’obbedienza e nella preghiera mostrano la connessione profonda con la tradizione monacale dei primi secoli del cristianesimo unito.
Il futuro della vita religiosa in Etiopia è legato alla capacità dei diversi Istituti religiosi di superare i limiti dovuti all’esperienza nelle nazioni di origine per entrare con la mente, il cuore e le manifestazioni esterne in quella complessa realtà che è il cristianesimo in Etiopia.
La vita religiosa richiede sempre più uomini e donne capaci di vivere la pienezza del primato di Dio nella loro vita, ricominciando ogni giorno e ogni giorno rinnovando la passione per Dio con la passione continua per gli uomini e le donne del nostro tempo. Anche noi desideriamo che questa esperienza porti frutto nella Chiesa etiopica aprendo strade nuove e coraggiose a chi ha il grande desiderio di servire Dio nella realtà del nostro tempo.

ITALIA

“Anno Comboniano Veronese”

Quest’anno ricorre il 150° anniversario della prima partenza di San Daniele Comboni da Verona per l'Africa (1857), con altri missionari dell'Istituto di Don Nicola Mazza. Ricorre anche il 140° della fondazione del nostro Istituto a Verona (1867) e il 125° della rivista "Nigrizia", oltre ad altre ricorrenze missionarie. Perciò, nella comunità della Casa Madre di Verona, è stato elaborato un programma di iniziative per vivere significativamente questi eventi nell'ambito di un "Anno Comboniano Veronese", in collaborazione con altre forze missionarie (diocesi, Comboniane, Mazziani, ecc.).
L'apertura di questo Anno Comboniano Veronese si è svolta il 15 marzo, con una solenne Eucaristia, presieduta dal Superiore Generale della Pia Società Don Nicola Mazza, Don Corrado Ginami, con la partecipazione di Suore Missionarie Comboniane ed altri invitati legati al mondo missionario.
La sera dello stesso giorno, nella "Cappella Comboni", si è dato inizio ad una serie di incontri mensili, a data fissa, su temi comboniani, pensati per e con la partecipazione di laici toccati dal carisma di Comboni (AVOCO, LMC, altri volontari...).
Per decisione dei sacerdoti della città, la Via Crucis cittadina (30 marzo) è stata preparata con una forte dimensione missionaria e comboniana, partendo da Piazza Isolo, dove c'è il monumento dedicato cinquant’anni fa a Comboni.
È allo studio la collocazione di alcune lapidi nei principali luoghi (in città e provincia) legate alla vita del Comboni, per salvaguardarne la memoria storica.
È già in atto, bene accolta da varie parrocchie, l'iniziativa di una giornata di ritiro per i ragazzi/e "cresimandi", ai quali offrire un contatto guidato con il Museo Africano e con il Comboni, per aiutarli a scoprire la dimensione missionaria-universale propria del sacramento della Cresima.
Per l'autunno si prevede di offrire alle parrocchie la possibilità di vivere un "triduo missionario", con un programma e materiale ad hoc, compresa anche, se vogliono, una reliquia itinerante del Comboni.
L'ufficio diocesano per la pastorale del turismo sta pensando di organizzare, per la fine del 2007, un pellegrinaggio "sui passi del Comboni in Egitto e Sudan 150 anni dopo".
Altre iniziative sono pure in cantiere, sia di carattere culturale che spirituale, comprese alcune che riguardano più direttamente la nostra fedeltà personale e comunitaria al carisma di San Daniele e alla consacrazione missionaria.

Convegno dei sacerdoti e dei laici Fidei Donum veronesi
La diocesi di Verona ha celebrato un importante convegno missionario in occasione del 50° anniversario dell'enciclica Fidei Donum (Pio XII, 1957), dalla quale è venuto l'incoraggiamento per l'impegno dei sacerdoti diocesani e dei laici nella missione ad gentes, in altri continenti. Per il convegno, che è durato due settimane, sono rientrati tutti i sacerdoti ed alcuni laici veronesi per una verifica e un rilancio, seguendo un denso programma volto a sensibilizzare tutte le istanze ecclesiali (consiglio presbiterale, congreghe del clero, parrocchie, gruppi ecclesiali, confederazione dei religiosi...) e la cittadinanza sia locale che provinciale. Al momento dell'invio missionario, nella Messa di conclusione in cattedrale, c’erano anche due Comboniani che ritornavano in missione.
Durante il convegno, il nome di San Daniele Comboni è risuonato in varie circostanze, come espressione missionaria di Verona e per la mutua collaborazione in vari territori. In questa occasione, è venuto a celebrare in Casa Madre il vescovo di Bafatà (Guinea-Bissau), Mons. Carlos Pedro Zilli, missionario brasiliano del PIME, il quale, in quel piccolo paese africano, dove gode della presenza di sacerdoti e laici veronesi, ha inaugurato recentemente una parrocchia dedicata al Comboni. E ne parla con entusiasmo.

"Veronetta" in CD-Rom
Il Comune di Verona, in collaborazione con altri enti, ha realizzato un interessante CD-Rom su "Veronetta", la zona cittadina sulla riva sinistra del fiume Adige, dove si trova anche la nostra Casa Madre. Il sottotitolo spiega lo scopo di questa iniziativa culturale: "una rete di risorse culturali per oltre 3000 anni". Con il supporto di abbondanti immagini e testi, è illustrata la lunga storia civile, militare, sociale, culturale e cristiana di questa suggestiva zona della città di Verona, alla quale sono legate le origini del nostro Istituto. Anche il nostro "Museo Africano" ha collaborato alla realizzazione di questo CD fornendo varie immagini.

Attività della comunità di San Pancrazio
La comunità comboniana di San Pancrazio, oltre a continuare, anche se limitatamente, il servizio viaggi, si sta impegnando soprattutto nell’animazione missionaria in ambiti più specifici, quali l’ACSE, le Università Urbaniana, Gregoriana, Teresianum e Ateneo Salesiano, e in altri modi forse più tradizionali, ma non meno importanti. Si cerca di organizzare delle giornate di animazione missionaria nelle parrocchie, si animano alcuni gruppi missionari e diverse scuole. Ultimamente si stanno seguendo due iniziative del comune di Roma. La prima consiste nell’animare le scuole superiori della città per sensibilizzarle sulla realtà del Malawi e contribuire anche finanziariamente alla costruzione di due scuole in Malawi, una delle quali nella nostra parrocchia di Lilongwe. La seconda è la realizzazione di Italia Africa che avrà il suo momento culminante in diverse manifestazioni, il 12 maggio. Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli del Millennium sotto il significativo motto: “Ogni promessa è debito”. A livello di parrocchia di San Pancrazio e di ACSE, in marzo c’è stata una rassegna di cinema africano d’autore, classico e contemporaneo, già protagonista di numerosi festival internazionali.

MÉXICO

Cinquantenario del seminario di San Francisco del Rincón

Domenica scorsa, 11 marzo, nel nostro seminario minore di San Francisco del Rincón, Gto., si è vissuta una giornata missionaria che rimarrà impressa per molti anni nella mente e nel cuore di tutti quelli che hanno partecipato alla celebrazione del cinquantenario della presenza missionaria comboniana in questo luogo.
Alle 12.00 in punto è iniziata la processione verso l’altare appositamente allestito per la celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. José Guadalupe Martín Rábago, Arcivescovo di León, accompagnato da una trentina di sacerdoti, per la maggior parte Comboniani, guidati dal provinciale, P. Rafael González Ponce.
È stata veramente impressionante la presenza dei nostri amici e benefattori che sono venuti da diverse zone della nazione per partecipare a questa giornata. Non si ricordano altri eventi (in ambito Comboniano), nei quali si sia visto un numero simile di partecipanti: cinquemila o, forse, seimila.
Nel saluto rivolto durante la Messa, Mons. Martín Rábago ha elogiato la presenza e il lavoro del nostro Istituto nell’arcidiocesi, sottolineando la formazione e l’invio di missionari in zone molto bisognose in tutto il mondo: un buon numero di questi missionari, sia sacerdoti che Fratelli, sono originari di questa regione.
Subito dopo la concelebrazione, la festa è proseguita con una degustazione di piatti tipici messicani e con uno spettacolo preparato per commemorare questi cinquanta anni di presenza di un’opera missionaria che San Daniele Comboni sognò e rese possibile per la nostra provincia.

MOZAMBICO

Maputo: scoppio della polveriera

Il 22 marzo dalle 4 del pomeriggio alle nove di sera è stato il finimondo. Una serie di esplosioni del più grande arsenale del Mozambico, situato nei pressi dell’aeroporto di Maputo, hanno causato morte e distruzione. L’enorme polveriera era stata costruita negli anni ottanta dai genieri sovietici durante la guerra civile (1975-1992), in un luogo allora isolato. Nel corso degli anni, però, con l’enorme afflusso di sfollati dalle campagne, intorno all’arsenale è sorto un vero e proprio quartiere di circa 200.000 abitanti, al punto che alcune case sono state costruite a ridosso del muro di cinta del complesso militare.
Noi Comboniani, con i maestri e gli oltre 200 bambini del turno pomeridiano della scuola della nostra parrocchia di S. Francesco Saverio, abbiamo passato queste ore tremende al riparo della chiesa.
A gennaio si era verificato un primo incidente di portata ben più limitata, che aveva provocato solo alcuni feriti. Le autorità avevano promesso di trasferire l’arsenale in un luogo più sicuro, ma questo non è mai avvenuto e così ora il quartiere piange i suoi morti: circa un centinaio, secondo le poco attendibili fonti ufficiali, ed oltre 500 feriti. Sembra che la causa della tragedia sia dovuta all’imprudenza di alcuni che cercavano di estrarre da queste bombe il "mercurio" per venderlo.
Noi e i bambini della scuola, a parte l’enorme spavento, siamo usciti indenni. Una parte del tetto della chiesa è crollata e altri edifici della parrocchia sono stati danneggiati. Il governo ha espresso parole di solidarietà e partecipazione, anche se la gente non ha fiducia che alle promesse seguiranno gesti concreti di aiuto.
Questa tragedia ci introduce alla "Settimana di Passione" che per tante persone di questa zona è la vita di ogni giorno. La domenica dopo l’esplosione (25 marzo), la chiesa, anche se danneggiata, era piena di gente ancora sotto shock e in lacrime, che nel momento della sofferenza manifestava la propria fede. Molte persone, però, mancavano all’appello, come Marisa che aveva ricevuto il battesimo a Pasqua dell’anno scorso ed è rimasta uccisa assieme ad un nipotino e ad una cognata incinta. (P. Leonello Bettini)

NAP

Peace Corner: visita del cardinale di Chicago

Il 24 febbraio 2007 sarà ricordato come un giorno veramente speciale per il “Peace Corner”: infatti, il Cardinale dell’Arcidiocesi di Chicago, Mons. Francis George, è venuto a visitare il nostro piccolo centro giovanile. In realtà, desiderava venire da molto tempo, ma i suoi impegni e, ultimamente, il suo stato di salute non glielo avevano consentito. Così, proprio prima di Natale, Mons. George ha telefonato a P. Maurizio Binaghi esprimendogli questo suo desiderio e, insieme, hanno scelto la data del 24 febbraio.
Il giorno della visita, nonostante la neve ed il vento gelido, il cardinale è arrivato puntualmente alle ore 16.00. Erano presenti molti dei nostri giovani che volevano incontrarlo anche se il 98% di loro non è cattolico. Dopo la benedizione solenne, il cardinale si è intrattenuto con P. Maurizio e il personale del Centro, informandosi tra l’altro delle attività inserite nei nostri programmi. In particolare, è stato molto attento e sensibile alle sfide e ai problemi che molti dei nostri giovani affrontano ogni giorno.
Alla fine della sua visita, Mons. George ha chiesto a P. Maurizio di ringraziare, a nome suo, i Missionari Comboniani per la loro dedizione alla comunità afro-americana di Chicago. Ha ribadito anche che questo ministero in uno dei quartieri più poveri e violenti della città, dove l’80% della popolazione non frequenta la Chiesa, è una vera e propria attività missionaria.
La visita ha certamente lasciato un segno in tutti, ma soprattutto nei nostri giovani, aiutandoli a riscoprire l’importanza della presenza comboniana in questo quartiere dove, con la testimonianza del vangelo e seguendo le orme di Comboni, si porta avanti il servizio alla comunità afro-americana e alle persone più povere e abbandonate.
È bene ricordare che anche Mons. John Manz, vicario episcopale di questa zona, è un grande amico del Centro che ha visitato più volte e partecipa sempre ai nostri appuntamenti principali.
Per informazioni riguardo alle attività del Peace Corner, è possibile visitare il sito www.thepeacecorner.org

Incontri delle comunità parrocchiali ex-comboniane
Negli anni novanta, due parrocchie comboniane consegnate all’arcidiocesi di Cincinnati, dopo un paio d’anni sono state chiuse. Lo spirito comunitario però è rimasto nel tempo. La comunità di San Michele, ad esempio, a volte si ritrova per un pranzo assieme. Di recente, per il suo incontro, è stata ospite del Comboni Mission Center. Inoltre, anche le persone che facevano parte della parrocchia di St. Pio X, si sono incontrate nel nostro centro per un momento assieme. Sono state, entrambe, belle occasioni per ricordare fatti ed eventi significativi oltre che una prova del fatto che, anche se le strutture cambiano o addirittura scompaiono, lo spirito comboniano continua a vivere.

PERÚ-CHILE

Inaugurazione della scuola materna “San Daniel Comboni”

Lo scorso 11 marzo, i membri del consiglio provinciale hanno tenuto il loro consueto incontro nella bianca città di Arequipa (circa 1000 km. a sud di Lima) e, in quell’occasione hanno potuto assistere all’inaugurazione di una scuola materna in una zona periferica della parrocchia El Buen Pastor, nel distretto di Independencia, dedicata al nostro fondatore.
Dietro a questa iniziativa vi sono alcune cose belle che vorremmo sottolineare. Il promotore della scuola materna è stato P. Herbert Heinz Gimpl mccj, parroco di questa zona da oltre otto anni. Viste le numerose lacune riguardo alla formazione dell’infanzia, espose il suo progetto ad alcuni amici della Germania e, sostenuto anche da diverse persone dell’ambito parrocchiale, poté iniziare quest’opera. Fra i sostenitori, ricordiamo in particolare la signora Clara Comboni (1938-2000), suo marito Rolf Danneler e la loro figlia Manuela che vivono in Svizzera. Alla morte della moglie, il signor Rolf ha sentito il desiderio di sostenere un’opera del parente santo della moglie, che aveva dato la vita per i più poveri. Sono stati immediatamente coinvolti la figlia, i Comboniani della Germania, le diocesi di Rottenburg-Stuttgart ed Eichstätt e molte altre persone vicine alla nostra famiglia. Oggi, a Villa ecológica (nome del luogo in cui è stata costruita la scuola) sorge un ambiente accogliente e funzionale per un centinaio di bambini che avranno modo di conoscere il lavoro dei Comboniani.

Invio dei primi LMC peruviani
Alla fine di febbraio si è conclusa la fase della vita comunitaria del primo gruppo di Laici Missionari Comboniani (LMC) del Perù. Sono state accettate due persone, Doris Pereira e Enrique García, che inizieranno la loro esperienza missionaria andando a rafforzare il gruppo di laici che già lavora da diversi anni nella zona di Huarín, nella parrocchia di Baños (sierra centrale del Perù). Lo scorso 15 marzo, è stata colta l’occasione della solennità della nascita di San Daniele Comboni, per inviarli ufficialmente, in una solenne Eucaristia, a vivere i valori assimilati nel corso di questo periodo di preparazione. Questo, è un momento significativo sia per la provincia sia per la maturazione delle persone che partecipano al carisma comboniano.

Nuova parrocchia di San Daniele Comboni di Cristo Redentore
L’agglomerato ENTEL a San Juan de Miraflores è una zona molto popolata di Lima dove, da più di vent’anni, i Comboniani vengono dalla sede provinciale a dare un aiuto nel servizio pastorale. Negli ultimi 14 anni, se ne è occupato P. Peter Taschler, Comboniano sud tirolese che, con fedeltà e costanza, si è dedicato agli abitanti di questa zona. Essendosi, P. Taschler, ritirato dalla zona da circa un anno a causa dell’età, i Comboniani hanno continuato a svolgervi il loro servizio, alternandosi, fino al mese di dicembre; poi, il 15 marzo, hanno avuto la sorpresa di veder erigere, da parte di Mons. Carlos García Camader, vescovo di Lurín, questa nuova parrocchia con il nome di San Daniel Comboni de Cristo Redentor. È stata una bella celebrazione presieduta dal vescovo, alla quale erano presenti, in rappresentanza della famiglia comboniana, P. Peter Taschler, P. Rogelio Bustos Juárez e alcune Suore Missionarie Comboniane. Il vescovo ha avuto parole di encomio per il lavoro realizzato dai nostri confratelli che hanno lavorato lì, con grande apertura e grande spirito missionario. Ha invitato il nuovo parroco, un sacerdote giovane, ad assimilare la spiritualità comboniana e a trasmetterla ai fedeli dando particolare rilevanza alle solennità del 15 marzo e del 10 ottobre.


IN PACE CHRISTI

Fr. Carlo Mosca
(16.04.1929 - 15.03.2007)
P. Luigi Marini (04.07.1944 - 17.03.2007)

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE
: Hugo, di P. Ramón Alberto Vargas Euges (EC); Giovanni, di P. Agostino Bertolotti (KE); Annibale, di P. Francesco Pierli (KE); Alberto, del novizio Paolo Rizzetto (I).
LA MADRE: Soledad, di P. José Javier Parladé Escobar (SS).
IL FRATELLO: Don Giuseppe, di P. Pietro Premarini (NAP); Luc, di P. Jacob Sodokin (MO); Gerald Thomas, di P. David Baltz (U).
LA SORELLA: Caterina, di P. Luigi Varesco (I); Maria Rita, di P. Vincenzo Turri (DCA); Augusta, di P. Eugenio Palla (TC); Lydia Hockenmaier, di P. Anton Maier (†).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Maria Luigia Turchi; Sr. Faustina Paiola; Sr. Armida Gariboldi; Sr. M. Eletta Laner; Sr. Maria Nora Onnis; Sr. Mounira Estephanos Ibrahim.


Sito Web: Consulta sempre il nostro Sito Web: http://comboni.org


Familia Comboniana n. 641