Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

Auguriamo a tutti un Santo Natale

 

DIREZIONE GENERALE

5a CONSULTA: 11 ottobre – 5 novembre 2010

NOTE GENERALI

Inizio della Consulta e nomina episcopale di P. Odelir José Magri

Il 5 ottobre a Limone tutto il Consiglio Generale ha partecipato alla celebrazione conclusiva del Capitolo Generale delle nostre sorelle comboniane e il giorno dopo ha cominciato la Consulta con un ritiro nella casa di San Daniele Comboni, aiutato nella riflessione da P. Danilo Castello.

Lunedì 11, com’era previsto, la Consulta è continuata a Roma con i lavori programmati fino alle ore 13, quando abbiamo saputo della nomina di P. Odelir José Magri a vescovo di Sobral in Brasile.

Siamo contenti di questa nomina e ringraziamo il Signore di questa nuova chiamata che fa a P. Odelir. Per noi, come Consiglio Generale e come Istituto, è una grande perdita, ma vogliamo vivere questa sorpresa come una chiamata che il Signore fa anche a noi. Sicuramente nei suoi piani ci sono dei progetti che non riusciamo a capire, ma che ci spronano a mettere tutta la nostra fiducia in lui. Il Superiore Generale con il suo Consiglio e tutto l’Istituto esprimono a P. Odelir la loro gratitudine per il dono della sua persona, della sua chiamata e del lavoro fatto in questi anni per il bene della missione e dell’Istituto. Gli augurano un ministero episcopale e missionario pieno delle benedizioni del Signore e gli assicurano per sempre la loro vicinanza.

Con questo spirito abbiamo iniziato anche il discernimento per la scelta del nuovo assistente generale, ringraziando il Signore della sua vicinanza in questi momenti.

Nomina dei superiori provinciali e delegati

Durante questa Consulta abbiamo ricevuto i risultati delle votazioni per l’elezione dei superiori provinciali e delegati. Dopo aver esaminato i risultati, il Superiore Generale e il suo Consiglio hanno proceduto alla votazione necessaria per la nomina dei superiori provinciali e delegati. Il Superiore Generale ha quindi nominato Superiori delle province e delegazioni per il prossimo triennio:

A -                 P. Llamazares G. Miguel Angel

BNE -           P. Bombieri Claudio

BS -              P. Alcides Costa

CA -              P. Zaffanelli Giovanni

CN -              P. Tacchella Eliseo

DCA -           P. Leandro Araya Leonardo

DSP -           P. Altenburger Josef

E -                P. Eguíluz Eguíluz Ramón

EC -              P. Zendron Claudio

EG -              P. Annis Paul

ER -              P. Tesfamariam Ghebrecristos W.

ET -              P. Ocaña Julio

I -                  P. Masini Corrado

KE -              P. Mwariri Joseph Maina

KH -              P. Giorgetti Angelo

LP -              P. Devenish Martin James

M -                P. Bautista Lucas Erasmo Norberto

MO -             P. Rodríguez López José Luis

MZ -              P. Dário Balula Chaves

NAP -            P. Baeza Gama José Manuel

P -                P. Alberto de Oliveira Silva

PE -              P. Barrera Pacheco Luis Alberto

RSA -            P. Jeremias dos Santos Martins

SS -              P. Moschetti Daniele

T -                P. Miante Girolamo

U -                P. Hategek'Imana Sylvester

Manca il provinciale del Tchad e si sta rifacendo il sondaggio per la Colombia. Nel frattempo abbiamo ricevuto anche i primi risultati del sondaggio per l’elezione dei consiglieri. Speriamo di poter concludere tutto il processo per la mini consulta di dicembre prossimo.

Elezione del nuovo assistente generale

La nomina episcopale di P. Odelir ci ha obbligati a cominciare il discernimento e il processo per l’elezione di un nuovo assistente generale, come viene indicato nella Regola di Vita (157.4 e 137.3). Abbiamo cercato di tener presente i criteri che erano stati manifestati durante il processo di elezione durante il Capitolo. Per vari giorni abbiamo pregato e chiesto l’aiuto dello Spirito Santo e il 25 ottobre abbiamo proceduto all’elezione a scrutinio segreto da cui è risultato eletto P. Villarino Rodríguez Antonio.

Ringraziamo P. Villarino per aver accettato questo servizio all’Istituto e alla missione e gli auguriamo un buon lavoro mentre chiediamo al Signore che lo benedica in questa nuova missione.

Centro per la Formazione Permanente a Roma

In questi ultimi mesi P. Siro Stocchetti, P. Danilo Cimitan e P. Manuel Pinheiro insieme a Fr. Guillermo Casas hanno lavorato alla sistemazione della casa, preparando i diversi ambienti che serviranno ad accogliere la nuova comunità. Il nuovo Centro per la Formazione Permanente è quindi pronto per accogliere il primo gruppo di confratelli del corso di rinnovamento (15 già iscritti) che arriveranno agli inizi di gennaio 2011. L’equipe incaricata ha preparato la carta della comunità, lo statuto della commissione centrale della formazione permanente (CCFP) e il piano sessennale della CCFP che sono stati presentati al Consiglio Generale per l’approvazione.

Incontri continentali dei provinciali e delegati

Alla fine di novembre e agli inizi di dicembre si terranno gli incontri continentali dei provinciali e delegati che terminano il loro mandato, assieme a quelli che iniziano o continuano un nuovo mandato di servizio. Lo scopo di questi incontri sarà di condividere con i nuovi superiori il cammino percorso negli ultimi anni come gruppo continentale. Sarà anche un’occasione per incominciare a preparare la relazione continentale che sarà presentata all’incontro dei provinciali che si terrà a Roma in febbraio 2011 e anche un momento per continuare a lavorare sul piano continentale. I membri del Consiglio Generale saranno presenti a questi incontri in Portogallo per l’Europa, a Nairobi per l’Africa anglofona e Mozambico, a Lomé per l’Africa francofona e in Guatemala per l’America-Asia.

Tema di riflessione per l’anno 2011

Il Consiglio Generale, ricordando quanto detto nell’ultimo Capitolo Generale, ha deciso di proporre come tema di riflessione per il prossimo anno 2011 il tema della spiritualità. La riflessione sarà proposta attraverso cinque sussidi nei quali si cercherà di toccare alcuni aspetti di spiritualità per aiutarci ad approfondire la nostra esperienza spirituale e permetterci di approfondire alcuni elementi propri della spiritualità missionaria e comboniana. Si farà in modo che i temi presentati diventino strumenti per una riflessione personale e comunitaria e ci auguriamo che diventino anche un’occasione per riconoscere la ricchezza spirituale che abbiamo ereditato e che a volte abbiamo un po’ trascurato.

Una parola di solidarietà per il Sudan

Il prossimo mese di gennaio 2011 sarà un momento molto importante per la storia del Sudan. Tutto il paese si sta preparando per il referendum che deciderà il futuro del paese. La Chiesa sudanese ha proposto una campagna di 101 giorni di preghiere per prepararsi a questo avvenimento. In solidarietà con il popolo sudanese e con tutti i missionari che lavorano in quella nazione, così cara e significativa per noi comboniani, vogliamo unirci nella preghiera a tutti i nostri fratelli e sorelle per chiedere al Signore, anche per la mediazione di San Daniel Comboni, che questo referendum sia vissuto nella pace e diventi un momento di vita per il Sudan. Invitiamo quindi tutte le nostre province e delegazioni a fare una preghiera speciale per il popolo e la Chiesa del Sudan.

Direttori Provinciali e di Delegazione e programmazioni

Durante questa Consulta abbiamo ricevuto alcune bozze di direttori provinciali. Pensiamo che sia bene chiedere a tutte le province e delegazioni di farci arrivare per la consulta di marzo 2011 i precedenti direttori con le modifiche in corso o i nuovi direttori. Allo stesso tempo chiediamo a tutte le province e delegazioni di farci arrivare le loro programmazioni per questo sessennio, in modo che il Consiglio Generale possa dare il suo parere e l’approvazione.

Viaggi e visite del CG

- P. Sánchez González Enrique

Novembre 6-13: in Togo per gli esercizi spirituali.

Dicembre 1-8: in Guatemala per partecipare all’incontro continentale dei provinciali/delegati dell’America/Asia.

Dicembre 24-26: a Padova per il Natale.

- P. Pelucchi Alberto

Novembre 22-26: in Portogallo per partecipare all’incontro continentale dei provinciali dell’Europa.

- P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie

Novembre 26-7 dicembre: a Nairobi (KE) in visita allo scolasticato e per partecipare all’incontro sub-continentale dei provinciali e delegati dell’Africa anglofona e Mozambico.

Dicembre 10-14: a Sobral (BR) per la consacrazione di Mons. Odelir José Magri.

- Fr. Giusti Daniele Giovanni

Novembre 20-28: in Togo/Ghana/Benin per partecipare all’incontro sub-continentale dei provinciali e delegati dell’Africa francofona.

Dicembre 3-14: in Brasile NE per vedere il centro ammalati e a Sobral (BR) per la consacrazione di Mons. Odelir José Magri.

SEDUTA STRAORDINARIA: CONSULTA del 15 novembre 2010

Nella seduta straordinaria della Consulta del 15 novembre 2010 il Consiglio Generale, presente al completo col nuovo assistente generale P. Antonio Villarino Rodríguez, ha scelto con voto segreto P. Alberto Pelucchi come nuovo Vicario Generale dell'Istituto.

Nello stesso raduno sono state rivedute le aree di competenza degli assistenti generali:

P. Pelucchi Alberto

Vicario generale; delegato del Superiore Generale per il distretto della Curia (Parigi, Polonia e Roma); responsabile della Formazione Permanente, dei confratelli in situazioni particolari, delle province dell’Europa e della delegazione dell’Eritrea.

P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie

Assistente generale; responsabile della Formazione di Base e delle province e delegazioni dell’Africa anglofona (eccetto Eritrea) e Mozambico.

P. Villarino Rodríguez Antonio

Assistente generale; responsabile dell’Animazione Missionaria e dei Laici Missionari Comboniani, dell’Evangelizzazione e di Giustizia e Pace e Integrità del Creato, e delle province e delegazioni dell’America e Asia.

Fr. Giusti Daniele Giovanni

Assistente generale; responsabile dei Fratelli, dell’Economia Generale, degli Anziani e Ammalati e delle province dell’Africa francofona.

Professioni perpetue

Sc. Missay Soku Jérôme Nerio     Silverton (RSA)           14.11.2010

Ordinazioni sacerdotali

P. Ramírez Falcón Nicolás Martín (KH-M)                        León, Gto (M)      06.11.2010

Opera del Redentore

Dicembre         01 – 15 U           15 – 31 CN

Gennaio          01 – 07 A            08 – 15 C           16 – 31 BNE

Intenzioni di preghiera

Dicembre - Perché i popoli con i quali condividiamo ansie e speranze, possano vedere nella nostra vita la presenza dell’Emanuele, il Dio venuto ad abitare in mezzo a noi. Preghiamo.

Gennaio – Preghiamo perché le conclusioni e decisioni del XIX Capitolo Generale delle Suore Missionarie Comboniane, come espresse negli Atti Capitolari, conducano ad uno stile di vita consacrata e ministeriale sempre più radicale ed autentico. Preghiamo.

Pubblicazioni

Terra Africana – P. Luigi Molinaro. Nel 25° anniversario della morte di P. Luigi Molinaro, le Edizioni Grafiche Leoni (Fara Vicentino 2010) hanno pubblicato la sua biografia dal titolo: Terra Africana – Luigi Molinaro annuncia: “Dio è grande”. Si tratta di un volume di 342 pagine, curato da Tiziana Bertola e tratto principalmente dagli scritti del missionario, raccolti con amore da don Igino Cocco, parroco emerito di Volpino (paese natale di P. Luigi). Terra Africana non narra semplicemente la storia di un uomo morto in Uganda a 97 anni, ma – potremmo dire – permette di capire le sfide che tanti missionari hanno affrontato per amore del Vangelo e dei popoli più poveri dell’Africa.

Gino Bellezze – Sulle orme di San Daniele Comboni, di Dino Remedia, Città di Castello, Edimond, settembre 2010. Come dice l’autore nella premessa, il libro è stato scritto col proposito di far emergere da queste pagine, chiara e luminosa, la persona di Gino, ricco dal lato umano, vivace e produttivo dal lato intellettivo, attingendo alle fonti più dirette, cioè alla sua corrispondenza con i familiari, alle loro testimonianze e a quelle dei compagni di studi e dei colleghi di missione. L’autore ha voluto tributare al caro amico Gino non solo un ricordo ma un profondo riconoscimento per la difficile missione che ha portato avanti per tanti anni e per la sua ricca produzione di testi in arabo. A P. Gino Bellezze è stato dedicato l’Asilo Comunale di Montecassiano.

ASIA

Nuova comunità a Taiwan: da Jen Ai a sant’Anna di Wugu

Il 7 novembre 2010 la comunità comboniana in Taipei ha lasciato, dopo otto anni, la parrocchia di Jen Ai e si è trasferita a sant’Anna, una piccola parrocchia a Wugu, alla periferia della capitale. Ci sono solo 13 km di distanza tra le due parrocchie, ma la differenza ambientale e sociale è piuttosto notevole. La parrocchia di Jen Ai era al centro della città e la nostra permanenza lì ci ha permesso di conoscere la cultura moderna della Cina e di essere creativi nel campo dell’evangelizzazione fra persone con un livello più alto di istruzione. A Jen Ai abbiamo anche creato un network di collaboratori che ci hanno aiutato ad avere la giusta preparazione e le risorse per evangelizzare in ambiente cinese e il necessario supporto per estenderci verso la Cina. Per questo ringraziamo il Signore che si è preso cura di noi durante questi primi passi in questo paese, con l’aiuto di tanti fratelli e sorelle della parrocchia di Jen Ai.

Fin dall’inizio, tuttavia, come delegazione e in dialogo con la diocesi, avevamo pianificato che ci saremmo trasferiti in una zona più popolare, in modo che l’espressione del nostro carisma comboniano fosse più rilevante.

A Wugu, la nostra nuova parrocchia è situata in una zona collinosa di 34 km2, con una popolazione di 87 mila persone. Ai suoi confini c’è una grande zona industriale e quindi molte famiglie giovani, lavoratori stranieri provenienti da altre parti dell’Asia e perfino una notevole presenza di popolazione indigena che vive a Wugu o nelle città vicine. L’ubicazione della parrocchia, non lontana dall’Università Cattolica, permetterà alla comunità di continuare a essere un posto base per lo studio del mandarino, la lingua necessaria per il nostro lavoro nella Cina continentale.

La nuova parrocchia, anche se aperta molti anni fa, è rimasta a lungo senza sacerdote e, al momento, solo 35 cattolici frequentano la Messa domenicale e, di questi, solo una parte sono indigeni. L’arcivescovo di Taipei, Mons. John Hung Shan-chuan, ha presieduto l’Eucaristia per la consegna della parrocchia ai Comboniani e ha ringraziato l’Istituto per la sua generosità nel lasciare quella situata al centro della città per lavorare in un’altra più piccola della periferia, dove praticamente tutto è da iniziare, cominciando a prendersi cura di quei 35 cattolici. Una nuova avventura missionaria nel mondo cinese!

COLOMBIA

Incontro di formazione dei leader afro

L’Opera Comboniana di Promozione Umana (OCPH) di Bogotà è nata dalla necessità di qualificare il processo formativo dei Fratelli del CIF. Fondamentalmente si tratta di una formazione inserita partendo da una pastorale missionaria e attiva. Negli ultimi mesi sono nati dei progetti che hanno come punto comune la pastorale afro a partire dalla realtà di Bogotà. Il processo è avviato e stanno aprendosi nuove strade di grande speranza a livello pastorale, con particolare accento sulla realtà sociale e sulla leadership delle comunità che vengono seguite.

Dal 12 al 15 novembre l’OCPH ha organizzato un incontro di formazione per leader afro nella sua sede, a Bogotà. Hanno partecipato dieci giovani provenienti dalle diverse comunità afro sparse nei quartieri periferici del sud della città. I temi trattati riguardano la storia afrocolombiana, la spiritualità afro, la situazione sociopolitica e l’organizzazione sociale del popolo afro nel paese. L’OCPH lavora in collaborazione con la Conferenza dei Religiosi di Colombia che svolge attività pastorale nei settori periferici della città. Altro aspetto interessante è la presenza della comunità del Postulato della delegazione che fa parte dell’equipe di lavoro.

L’OCPH di Bogotà porta avanti anche altri processi nell’ambito della pastorale afro come il progetto di Iniziativa Educativa che ha come finalità l’etno-educazione, accanto al sostegno e all’impegno con gruppi culturali afro, e l’accompagnamento di gruppi e comunità in altri quartieri di Bogotà. Altri progetti e attività rientrano nel contesto dell’accompagnamento a leader e gruppi di pastorale giovanile (America Misionera), la formazione di leader in diverse zone pastorali e con forti problematiche sociali, l’accompagnamento di altri gruppi come i Laici Missionari Comboniani (LMC), la pastorale carceraria, un gruppo di riflessione biblica, il gruppo di amici di Comboni e, infine, attività di animazione missionaria con visite settimanali alle parrocchie.

ECUADOR

Incontro provinciale dei Fratelli

Il 21 e 22 ottobre, i Fratelli della provincia dell’Ecuador si sono riuniti a Guayaquil. Dei 9 Fratelli che lavorano nel paese, solo Fr. Carlo Morani era assente perché da poco uscito dall’ospedale dove ha subito un piccolo intervento chirurgico. L’obiettivo dell’incontro era condividere la nostra vita, le situazioni e le esperienze e riflettere sulla nostra vocazione e missione nell’Istituto e nella provincia.

La mattina del 20 è stata utile per conoscersi meglio, grazie alla presentazione personale di ciascuno che comprendeva la storia della vocazione e le esperienze missionarie fino ad oggi.

Il pomeriggio è stato dedicato alla riflessione sulla presenza e sul lavoro nella provincia, sottolineando il carattere distintivo dei Fratelli: essere costruttori di fraternità nelle realtà in cui si trovano a vivere. È stato sottolineato come un aspetto positivo l’attività pastorale che essi stanno realizzando con la gente al di là degli impegni interni alle strutture comboniane.

Sono emersi alcuni punti da prendere in considerazione: la presenza di un Fratello nella promozione vocazionale, l’ammissione e la prima tappa della formazione per i candidati Fratelli. Infine, la mattina del 21 sono state avanzate delle proposte e dei suggerimenti per il continente e per il prossimo piano sessennale della provincia, fra cui la presenza significativa dell’OCPH di Guayaquil, un maggiore impegno nella PV e nell’ambito di JPIC.

L’incontro si è svolto in un clima fraterno di armonia e di cordialità e si è concluso il pomeriggio del 21 con una passeggiata all’aria aperta.

ESPAÑA

I 50 anni del Collegio Comboniano San Francisco Javier

È già passato mezzo secolo da quando i Comboniani tedeschi iniziarono la loro attività in Spagna e precisamente a Saldaña e Palencia. Il 13 giugno 1960, infatti, veniva posta la prima pietra del Collegio San Francisco Javier a Saldaña e il 25 ottobre dello stesso anno già entrava il primo gruppo di alunni pronti ad iniziare gli studi. Erano 85 ragazzi di Palencia e delle province limitrofe.

In precedenza, nella città di Palencia, era stata acquistata una casa con 30 ettari di terreno, dove si era stabilita una comunità di padri e fratelli della provincia tedesca, anche per coltivare la terra e provvedere ai bisogni alimentari dei giovani studenti.

In occasione, quindi, del 50° anniversario e per iniziativa di una commissione di ex alunni, dopo intensi preparativi, ha avuto luogo a Palencia una celebrazione speciale con ex alunni comboniani e laici del collegio, formatori della provincia tedesca e spagnola, professori, impiegati, amici e autorità che hanno sostenuto l’opera fin dall’inizio.

Essendo i partecipanti, molto numerosi, si è dovuto trovare un luogo che potesse accogliere comodamente tutti. È stato scelto il seminario minore della diocesi di Palencia, ex seminario minore di Marianhill.

Lì, sabato 9 ottobre, si è svolta la cerimonia principale. Alle 11 sono arrivati i primi alunni del collegio, molti dei quali con moglie e figli… È stato un incontro atteso e molto commovente, dato che alcuni non si vedevano da molti anni e stentavano a riconoscersi. In attesa dell’arrivo di tutti i partecipanti, le persone potevano guardare alcuni pannelli dove erano state appese le foto di tanti anni prima.

In totale, i partecipanti sono stati 245. Dopo la cerimonia, è stato proiettato un audiovisivo con le fotografie dei momenti salienti di questi 50 anni di vita del collegio di Saldaña e della vecchia casa e di quella attuale di Palencia.

Subito dopo è stata celebrata la Messa, presieduta dal provinciale, P. Daniel Cerezo, e concelebrata da 13 sacerdoti, tutti comboniani tranne D. Eugenio Frechoso, amico e collaboratore da sempre del collegio. In un clima di profonda gratitudine e commozione, sono stati ricordati tutti i defunti, padri, formatori e alunni e, benché lunga, la cerimonia è stata per tutti indimenticabile, anche per la ricchezza delle testimonianze, dei canti e dei gesti.

È seguito un pranzo, durante il quale sono stati ricordati aneddoti e tanti bei momenti vissuti negli anni della formazione. Alla fine, a ciascun partecipante è stata donata una cartellina con il DVD delle foto della storia del collegio, alcuni opuscoletti comboniani e un ricordo dell’evento.

Al momento dei saluti, la maggior parte delle persone hanno espresso il desiderio di ritrovarsi presto.

Per questa celebrazione sono venuti appositamente dall’Italia i direttori e formatori di quel tempo: P. Alois Eder, P. Silvester Engl e P. Anton Pramstrahler, contenti e grati di aver potuto partecipare a questa bella esperienza.

KHARTOUM

Tempo di esodo

Il ritorno in massa dei Sud Sudanesi che vivono nel Nord Sudan, e che molti si aspettavano dopo la firma del Comprehensive Peace Agreement (CPA) nel 2005 ma che non avvenne, si ha l’impressione che stia avvenendo ora. Il movente è il referendum che si terrà il 9 gennaio 2011. Forse non tanto il referendum in se stesso, quanto la paura che esso possa accompagnarsi ad atti di violenza la cui portata è difficile da valutare. Alcune dichiarazioni irresponsabili di uomini politici del Nord hanno creato paura e hanno accelerato il processo del ritorno al Sud. I governi locali di vari stati del Sud hanno organizzato e facilitato il rientro dei loro cittadini attraverso i capi tribali residenti al Nord. E così colonne di camion e di corriere si sono formate dirette alle località principali di vari stati del Sud. Molti, trattenuti al Nord dal lavoro, mandano al Sud la famiglia. È l’esodo biblico che si ripete. Anche se il fenomeno va ridimensionato, perché, alla fine, dei tre o quattro milioni di sudisti residenti al Nord, quella in grado di tornare al Sud sarà sempre una minoranza. Molti aspettano ancora di vedere cosa succederà.

Tempo di referendum: registrazione

La registrazione in vista del referendum è iniziata il 15 novembre e finirà il 1° dicembre: in tutto diciassette giorni. Ci si aspetta che circa cinque milioni di persone si registrino e saranno loro ad avere diritto di voto il 9 gennaio 2011. Possono registrarsi tutti quelli etnicamente del Sud, ovunque essi risiedano, più coloro che, pur non etnicamente del Sud, hanno risieduto al Sud, loro o i loro genitori o nonni, dal 1° gennaio 1956.

Oltre che in Sudan, centri di registrazione sono stati aperti in otto altri paesi, dove i Sud Sudanesi risiedono in gran numero: Australia, Inghilterra, Canada, USA, Egitto Etiopia, Kenya e Uganda.

Vincerà l’opzione che otterrà il 50% più uno dei voti. A condizione però che almeno il 60% dei registrati vada effettivamente a votare. Proprio per questa clausola i Sudisti residenti al Nord si sono trovati sotto pressione da parte degli agenti del Nord che li spingono a registrarsi per votare poi per l’unità; e da parte degli agenti del Sud che li hanno invitati a non registrarsi, per evitare il rischio che non siano poi in grado di votare, rendendo così problematico il raggiungimento di quel 60%. L’impressione è che nei 165 centri per la registrazione aperti nel Nord, l’affluenza sia piuttosto scarsa.

National Congress Party (NCP) e Sudan People Liberation Movement (SPLM) si accusano reciprocamente d’intimidazione nei riguardi dei sostenitori dell’altro gruppo. Esponenti del NCP sono arrivati a dire che il partito potrebbe non riconoscere i risultati del referendum proprio per queste interferenze che sarebbero contro il CPA.

La legge prevede che il 4 gennaio sia pronta la lista di coloro ammessi a votare. Le operazioni di voto inizieranno il 9 Gennaio e si protrarranno per sette giorni, fino al 15 gennaio. Aspettiamo, augurandoci e pregando che non succeda nulla di brutto.

La Conferenza Episcopale Sudanese, che si è incontrata a Rumbek all’inizio di Novembre, ha rivolto un altro pressante appello ai cittadini, alle autorità e alla comunità internazionale perché ognuno da parte sua contribuisca allo svolgimento pacifico di questo importante esercizio. Il referendum, si è detto, non deve diventare un altro motivo di tensione. Al contrario deve aiutare a stabilire su basi nuove la convivenza di tutti i Sudanesi. La separazione, se ci fosse, riguarda la terra, non deve riguardare le persone.

PERÚ-CHILE

XXV anniversario del Teologato di Lima

Il 23 agosto 1985 fu aperto ufficialmente il nuovo scolasticato internazionale di lingua spagnola a Lima. I primi due anni, P. Jaime Rodríguez, comboniano messicano, con un gruppo di dieci giovani, 3 italiani, 2 peruviani, 2 messicani, 1 spagnolo, 1 ecuadoriano e 1 messicano-statunitense cominciarono la nuova esperienza nella sede provinciale di Monterrico, in attesa di una sede indipendente e definitiva.

Dopo qualche mese, si trovò una casa antica e spaziosa nel quartiere di Magdalena del Mar che, dopo i dovuti adattamenti, nel 1987, divenne la sede definitiva del nuovo scolasticato. Durante questi 25 anni, sono passati di qua circa centocinquanta giovani candidati. Molti non hanno concluso il cammino, ma la metà di questi sta dando le proprie energie e capacità in diverse parti del mondo.

La celebrazione dell’anniversario

Con questo ricordo, lo scorso 23 ottobre, il Teologato di Lima ha celebrato il XXV anniversario. Molti rappresentanti della famiglia comboniana in Perù si sono riuniti per ringraziare il Signore e l’Istituto per questo evento particolarmente significativo nel cammino della provincia del Perú-Chile.

La bella celebrazione è stata presieduta da Mons. Jaime Rodríguez Salazar mccj, attuale vescovo di Huánuco e fondatore del Teologato. Mons. Rodríguez ha ripercorso molti ricordi e alcuni timori ma soprattutto ha mostrato la speranza che lo ha accompagnato in ogni momento. Il racconto, arricchito da aneddoti che hanno suscitato anche umorismo fra i partecipanti, è stato soprattutto un modo per ringraziare Dio per il suo costante manifestarsi in tutti questi anni. Ringraziamo il Signore perché il seme piantato è diventato un albero fecondo le cui radici sono arrivate molto lontano.

P. Enrique Sánchez, Superiore Generale, ha scritto per l’occasione: la celebrazione di questi 25 anni è un’opportunità per confermare il desiderio e la volontà di continuare ad essere una comunità che si distingua per la sua passione missionaria e per un sano entusiasmo comboniano che irradi la bellezza della nostra vocazione. La celebrazione può essere veramente un’occasione per riaffermare il desiderio di quanti sono qui e di quelli che verranno, di vivere con una grande passione nel cuore: la passione di consacrare tutta la nostra vita al Signore e al servizio dei più poveri e abbandonati.

Ordinazione

Lo scorso 30 ottobre la provincia ha vissuto un altro momento di gioia pasquale: l’ordinazione del diacono Elvis Robert Calero Santos, per imposizione delle mani di Mons. Lino Panizza, vescovo di Carabayllo, nella parrocchia Nuestra Señora del Rosario (zona nord di Lima).

La cerimonia si è svolta in una chiesa gremita di parenti e amici, raccolti, in un clima caloroso, attorno al gigantesco altare centrale. Il vescovo ha fatto riferimento all’anno sacerdotale che si è da poco concluso e al significato che deve avere la missione ad gentes nella vita della comunità cristiana. Alla fine della celebrazione, ha invitato i giovani presenti a non aver paura di rispondere affermativamente all’invito del Signore, sull’esempio di Elvis, sottolineando la sua vocazione comboniana.

Il giorno seguente, il neosacerdote ha celebrato la sua Prima Messa, circondato da diversi concelebranti e molti dei suoi cari, nello stesso clima gioioso del giorno precedente.

Elvis ha fatto gli studi teologici a Kinshasa (RDC) e il suo servizio missionario a Trujillo. È stato destinato all’Etiopia.

POLSKA

Ordinazioni

Il 16 ottobre sono stati ordinati Maciej Miąsik e Sebastian Chmiel. La celebrazione si è svolta nella cattedrale di Rzeszów, parrocchia nella quale i due giovani avevano conosciuto i Comboniani e deciso di condividerne la vita e la missione. È anche la parrocchia nella quale sono cresciuti nella fede e nell’impegno cristiano e dove hanno fatto parte dei gruppi di giovani cattolici, fino a diventare animatori. La cerimonia dell’ordinazione è stata presieduta da Mons. Matthew F. Ustrzycki, vescovo emerito di Hamilton (Canada) e zio del neo-ordinato Sebastian, oltre che amico dei Comboniani, che sono presenti nella sua diocesi con una comunità.

L’organizzazione della cerimonia era stata affidata a Mons. Stanisław Mac, Prelato d’On. di Sua Santità, fondatore della parrocchia e grande animatore vocazionale. In questi 20 anni, vi sono state 25 ordinazioni di giovani appartenenti alla sua parrocchia, senza contare il numero di religiose.

Il giorno dell’ordinazione era presente P. Alberto Pelucchi, attuale Vicario Generale, dal quale la Polonia dipende direttamente. Hanno partecipato tutti i Comboniani presenti in Polonia al momento e un buon numero di confratelli venuti dalla DSP: P. Josef Altenburger, provinciale, P. Herbert Gimpl, gli scolastici di Innsbruck, fra cui due polacchi, e numerosi amici.

Il giorno seguente, 17 ottobre, P. Sebastian Chmiel ha celebrato la “Primicja”, la sua Prima Messa. La cattedrale era piena di fedeli e tre cori hanno contribuito con i loro canti alla solennità della celebrazione. Anche la decorazione floreale a base di simboli era molto bella. La famiglia del neo-ordinato era presente al completo. Il giovane sacerdote è stato accolto in chiesa da alcuni bambini, giovani e adulti che, a nome di tutti, gli hanno offerto dei doni. L’omelia è stata tenuta dal Decano di Teologia dell’Università di Innsbruck dove Sebastian ha fatto lo scolasticato e studiato la teologia.

La festa è proseguita al ristorante dove, secondo le usanze locali, si è protratta a lungo e tutti hanno potuto gustare le specialità della cucina polacca, allietati da un’orchestra che ha suonato musica polacca, in un clima di festosa convivialità.

Il 24 ottobre è stata la volta di P. Maciej Miąsik che ha celebrato la “Primicja” nella nuova parrocchia della Madonna di Częstochowa, alla quale Maciej appartiene da tre anni. Essendo la prima volta che in questa parrocchia si celebra una Prima Messa, tutti si sono impegnati al massimo nei preparativi e la cerimonia si è svolta in un clima familiare e seguendo le antiche tradizioni. Così, il neo-ordinato è arrivato in chiesa in carrozza, accompagnato dalla mamma (il papà è morto tre anni fa); alcune ragazze e bambine gli hanno messo una ghirlanda di fiori e l’hanno condotto in chiesa dove il gruppetto dei rappresentanti dei bambini, giovani e adulti lo ha accolto offrendogli dei doni. Il parroco gli ha rivolto parole di affetto, ricordandogli che era il primo della lista delle ordinazioni della parrocchia. La Messa è stata molto familiare; l’omelia è stata tenuta dal sacerdote che era il responsabile diocesano dei giovani quando Maciej era membro attivo di questi gruppi. Dopo la cerimonia, la festa è proseguita al ristorante in un clima bello e festoso come quello della domenica precedente. Un’altra cosa bella da sottolineare, è stata la presenza delle due nonne di Maciej, contente ed emozionate.

PORTUGAL

Portogallo in missione

Gli Istituti missionari ad gentes si sono riuniti in assemblea generale dal 9 al 12 novembre, per discutere le linee principali del documento “Per un volto missionario della Chiesa in Portogallo”, lettera pastorale dei vescovi portoghesi, pubblicata nel giugno scorso.

La creazione di centri missionari diocesani e parrocchiali, in stretta collaborazione con gli Istituti missionari, è una delle soluzioni presentate dal documento. Si cominciano già a vedere i primi centri di questo genere, in diocesi come Braga e Oporto.

Nel corso dell’assemblea generale, che ha visto circa 70 partecipanti fra sacerdoti e religiosi, è emersa chiara, da parte di tutti gli Istituti missionari, la volontà di aumentare la comunione e la condivisione delle esperienze per svolgere azioni più aperte ed efficaci presso le diverse comunità. Ne è un esempio, il progetto che sarà organizzato dagli Istituti missionari allo scopo di realizzare una “Esposizione Missionaria” a Fatima.

SOUTH AFRICA

Voti perpetui e festa degli Amici Comboniani

Domenica 14 novembre lo scolastico Missay Soku Jérôme Nerio del Congo ha emesso i voti perpetui nella parrocchia comboniana di Silverton, Pretoria. Era arrivato nell’agosto del 2009, al termine dello scolasticato a Kinshasa, per iniziare il suo servizio missionario. Qui ha imparato l’inglese prima di essere trasferito alla comunità di Acornhoek, una zona più a nord-est del paese.

La celebrazione è stata molto bella e piena di significato non solo per la comunità comboniana ma anche per la gente della parrocchia. Molti di loro, infatti, partecipavano per la prima volta a una professione perpetua ed erano affascinati dal significato di una consacrazione missionaria.

Molti confratelli, le Suore Comboniane (arrivate di recente in Sudafrica) e numerosi parrocchiani hanno preso parte alla celebrazione eucaristica presieduta dal provinciale del Sudafrica, P. Jeremias dos Santos Martins. Nella sua omelia ha evidenziato in modo particolare l’importanza di una vita totalmente consacrata a Dio e alla Missione, una consacrazione ad vitam per amore del Regno. Lo scolastico Jérôme ha iniziato la sua formula dei voti con un canto in cui esprimeva il suo totale abbandono a Dio: “Ecco io vengo a te, a colui che amo, a colui che ho scelto dal profondo del mio cuore… E ti seguirò dovunque andrai, poiché mi hai reclamato come tua proprietà”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, la comunità provincializia di Johannesburg ha organizzato l’incontro degli Amici Comboniani. Hanno partecipato più di cento persone allo scopo di celebrare il 20° anniversario della nostra rivista “Worldwide”. L’editore, P. Efrem Tresoldi, è stato il relatore principale. Ha parlato dell’importanza della nostra rivista missionaria nella vita della Chiesa del Sudafrica e nella vita di ogni cristiano. Ha detto che la rivista è “una finestra aperta sul mondo”, attraverso la quale possiamo condividere le ricchezze della Chiesa in tutti i paesi, tenerci informati sulla situazione delle altre Chiese e condividere la vita e gli sforzi di altri popoli per una società più giusta e fraterna. In questo incontro gli amici hanno potuto conoscere meglio il Comboni e i Missionari Comboniani in Sudafrica per mezzo di una presentazione, in PowerPoint, sulla vita di Comboni e sulla nostra presenza nel paese.

Preghiamo per i nostri defunti

LA MADRE: Maria Luisa, di P. Víctor Zabala Iturralde (E); Susanna, di P. Cosmo Spadavecchia (EG).

IL FRATELLO: Lorenz, di P. Andreas Thorwarth (DSP).

LA SORELLA: Rocio, di P. Gladimiro W. Pacheco Cruz (EC).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Ines Zuolo; Sr. Giuliana Giuliani.