Roma, venerdì 13 maggio 2011
“In un clima sereno tra i confratelli ma terribilmente caldo riguardo alla temperatura, lunedì 2 maggio, a Doba, la città del petrolio, abbiamo dato inizio all’Assemblea annuale dei Comboniani che lavorano in Tchad”, ha detto il missionario Pietro Ciuciulla.

Il nuovo superiore provinciale, P. Pietro Ciuciulla, ha aperto i lavori nel pomeriggio di lunedì 2 maggio, con un ringraziamento a tutti i confratelli che hanno lasciato i loro consueti doveri per partecipare a questo importante evento della Provincia. Si tratta, infatti, dell’Assemblea per redigere il Piano Sessennale, il programma per il futuro della nostra presenza in terra ciadiana, che è stato intitolato “Dal Piano di Comboni al Piano dei Comboniani in Tchad”.

Dopo una breve presentazione del programma dei lavori, fatta da P. Amaxandro Feitosa, della commissione preparatoria, e il dibattito sugli strumenti di Animazione Missionaria per il 2012 (calendari e agende), l’Assemblea si è ritrovata attorno all’altare per celebrare l’Eucaristia, presieduta dallo stesso provinciale. Nella sua omelia, è risuonato l’incoraggiamento a morire a se stessi per costruire con “un unico cuore” il bene della nostra provincia e della nostra gente qui in Ciad e a rinascere allo Spirito come Gesù ha suggerito a Nicodemo nel vangelo del giorno (Gv 3,5).

La mattinata del secondo giorno di Assemblea, martedì 3 maggio, è stata dedicata all’ascolto della realtà socio-politica ed ecclesiale del Ciad. Per stilare il nostro Piano Sessennale abbiamo ritenuto indispensabile approfondire l’analisi del contesto attuale del paese e della vita della gente dove siamo chiamati a vivere e a servire. L’abate Raymond Madjiro, coordinatore nazionale della Commissione Giustizia e Pace, ci ha illuminati con una relazione sintetica e pertinente che ha suscitato diverse domande e interventi. Ha esordito con un’analisi dell’ambiente africano alla luce delle recenti rivolte in Tunisia ed Egitto. Successivamente, ha affrontato le ricadute della congiuntura internazionale sul Ciad e i temi della democrazia, del ruolo della società civile, della classe politica, della Chiesa e della partecipazione dei cittadini alla costruzione di uno Stato che ancora non esiste.

Anche la serata è stata dedicata all’ascolto, questa volta, degli elementi ispiratori del Capitolo Comboniano già condivisi e assimilati dalle comunità locali. P. Fidele Katsani, padre maestro dei novizi a Sarh e vice-provinciale, ci ha guidati a leggere la realtà alla luce del Vangelo e del carisma comboniano. Il Vangelo di Gv 10 ci ha ispirati per sottolineare il ruolo del buon pastore che accompagna il suo popolo e s’indigna davanti alle ingiustizie. È l’indignazione verso tutte le forme di oppressione e di schiavitù, il motore della trasformazione.

Durante la mattina del 4 maggio abbiamo affrontato il tema della grande provincia francofona. Guardando al nostro futuro, tutti i confratelli si sono espressi per aiutare l’Assemblea a valutare i vantaggi e gli inconvenienti delle diverse possibili scelte. L’Assemblea non è giunta ad una decisione ma ha prodotto vari elementi di riflessione che saranno messi in comune durante la sessione delle province francofone, a Lomé, la settimana prossima. P. Claude Ondongar e P. Stefano Melzani saranno i nostri rappresentanti.

Infine, nella serata di mercoledì, è iniziata la riflessione sul piano sessennale che ci ha portato a scegliere le nostre priorità per i prossimi sei anni. Il discernimento comunitario ci ha portati ad optare per la “prima evangelizzazione” quale asse portante della nostra presenza e lavoro in Ciad. In seguito, abbiamo preso in esame le nostre tre priorità: l’Identità, la Missione e la Spiritualità. È stato un lungo lavoro che ci ha consentito, per due giorni, di riflettere, di ascoltarci reciprocamente e di condividere i nostri modi di vedere la missione.

Venerdì mattina, al termine del lavoro sul Piano Sessennale, il provinciale ha presentato la sua relazione sulla vita e le prospettive della provincia. In seguito, le relazioni dei segretari ci hanno permesso di definire il nostro lavoro per quanto riguarda l’Animazione Missionaria, l’Economia, l’Evangelizzazione, la Formazione Permanente e la Formazione di Base. Più tardi, con le relazioni dei superiori di comunità e una breve valutazione dell’Assemblea, ci siamo avviati verso la conclusione che ha avuto luogo con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal provinciale. E ora, è tempo di missione, è il momento di ritornare al lavoro con un Piano e molta passione comboniana per realizzarlo, giorno dopo giorno.