Roma: martedì, 20 settembre 2011
Liliana Ferreira, portoghese di Miranda do Corvo, 30 anni, sta lavorando come laica missionaria comboniana nella parrocchia di Benfica, alla periferia di Maputo, capitale del Mozambico. Liliana sente che sta crescendo nella fiducia e non teme le sfide della missione.
"Non avevo mai pensato che mi sarebbe piaciuto così tanto insegnare – scrive Liliana – ma Dio sa che cosa abbiamo da dare e ci prepara la strada. Per quanto mi riguarda, mi ha portato all’insegnamento e, così, mi ha aiutato a crescere nella fiducia e a superare la paura di parlare davanti ad un gruppo. Perciò continuerò a dedicarmi alle sfide che Lui mi propone, abbracciando la Croce come forza divina che costruisce la mia fede e mi fa camminare".

 

Liliana Ferreira ha scritto ai suoi amici Laici Missionari Comboniani (LMC) per raccontare di come il Mozambico e il suo lavoro missionario le stiano colmando il cuore. Dice Liliana:

“Sto dando lezioni di informatica dal gennaio 2011. Questo mese inizierò la formazione del terzo gruppo di 2 classi di 10 alunni ciascuna. Questi alunni sono per la maggior parte studenti o disoccupati che approfittano del tempo libero per migliorare la propria formazione in un contesto in cui il mercato del lavoro è ridotto. Inoltre, se si guarda alle necessità del momento attuale, avere delle conoscenze informatiche è sempre un valore in più.

Questo corso di informatica è stato ed è una grande sfida, per organizzarlo, prepararlo e fare la formazione. È un’esperienza nuova, ma ho accettato con apertura di cuore. All’inizio, ho avuto qualche difficoltà di adattamento, perché non ero abituata a rimanere tanto tempo chiusa in un’aula. Ho sempre lavorato all’aria aperta. Non avevo mai dato lezioni e, avendo solo nozioni di base, ho dovuto studiare molto per poter insegnare bene. Mi sto impegnando e dedicando per poter ottenere dei buoni risultati. È interessante poter sperimentare di persona che, in missione, non solo si insegna, ma si impara anche.

Quando ho iniziato, avevo qualche titubanza ad espormi in pubblico, in classe, ma col tempo la fiducia è andata aumentando e oggi mi sento a mio agio di fronte ai miei alunni. Cerco di chiamarli per nome, per instaurare un buon rapporto. Durante questi mesi, nell’aula sono passati già 41 alunni. Ciascuno di loro, in un modo o nell’altro, mi ha segnato e mi segna per la storia della sua vita, per il suo impegno a lezione e anche per la sua naturale difficoltà di concentrazione.

Alla fine del corso, chiedono sempre di fare una festa per la consegna dei certificati, ma questo, lo lascio all’iniziativa della classe. Portano un dolce da mangiare assieme e tanta gioia per festeggiare. Si chiacchiera in un clima molto affettuoso. D’altronde è anche il momento dei saluti.

Non avevo mai pensato che mi sarebbe piaciuto così tanto insegnare, ma Dio sa che cosa abbiamo da dare e ci prepara la strada. Per quanto mi riguarda, mi ha portato all’insegnamento e, così, mi ha aiutato a crescere nella fiducia e a superare la paura di parlare davanti ad un gruppo. Perciò continuerò a dedicarmi alle sfide che Lui mi propone, abbracciando la Croce come forza divina che costruisce la mia fede e mi fa camminare."

 

Liliana Ferreira: liliana.f@hotmail.com; lilapt@yahoo.com