Roma, giovedì 22 settembre 2011
L’Arcivescovo di Khartoum, il cardinale Gabriel Zubeir Wako, il 9 settembre 2011 ha benedetto una grande scuola elementare, costruita sul luogo di una grande discarica-letamaio, alla periferia di Khartoum Nord. Dai diamanti, qualcuno ha detto, non nasce nulla; ma da un letamaio possono nascere fiori bellissimi e quindi... anche una grande scuola come questa di Izba. Due giorni dopo, lo stesso Cardinale Zubeir ha rinnovato la consacrazione dell’Arcidiocesi di Khartoum al Sacro Cuore.

Il progetto della Scuola Comboni risale ad alcuni anni fa, nel contesto di un più vasto piano pastorale di ristrutturazione e riorganizzazione della parrocchia di Khartoum North e dei suoi centri. I Missionari Comboniani hanno seguito tutto il tormentato processo, affrontando innumerevoli ostacoli, alcuni dei quali ancora persistono. Le suore della Carità di Santa Giovanna Antida hanno accettato la sfida di assumere la direzione della nuova struttura scolastica, destinata ai residenti di questa area emarginata (perlopiù Nubani e Darfuriani sia cristiani che musulmani). Nella fedeltà alla visione ispiratrice di San Daniele, il progetto vuole promuovere la rigenerazione e la promozione dei più poveri e abbandonati della società.

La notizia può sorprendere perché, in seguito alla dichiarazione di indipendenza del Sud Sudan, circolano ancora delle voci secondo cui i cristiani sono andati al Sud e quindi le scuole Comboni, cioè della Chiesa, dovrebbero chiudere o spostarsi al Sud.

È vero, molti cristiani sono andati al Sud e molte delle scuole che erano state aperte per loro (quando erano venuti al Nord a causa della lunga guerra civile del 1983-2005), ora sono chiuse. Ma non tutti i cristiani sudanesi si sono trasferiti al Sud e una quindicina di scuole primarie e secondarie e un collegio universitario sono rimasti aperti al Nord, sia per i cristiani che per i musulmani. Si spera che il governo non metta ostacoli a questo prezioso esperimento di pluralismo etico, culturale e religioso.

Consacrazione dell’arcidiocesi di Khartoum al Sacro Cuore
Proseguendo una tradizione che ha origine con il nostro fondatore san Daniele Comboni, il Cardinale Gabriel Zubeir Wako, nel corso di una grande celebrazione eucaristica, cui hanno partecipato fedeli di tutte le parrocchie della capitale, ha rinnovato la consacrazione dell’Arcidiocesi di Khartoum al Sacro Cuore. Il Cardinale ha ricordato che la consacrazione fatta da Daniele Comboni riguarda tutto il Sudan e dovrebbe essere rinnovata e tenuta viva da tutte le diocesi.

La cerimonia si è svolta domenica 11 settembre, anticipando di pochi giorni la Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Durante l’omelia, il Cardinale Zubeir ha spiegato il senso della Consacrazione e come ogni cristiano possa viverla nella propria vita quotidiana. Ha ricordato anche come Comboni abbia compiuto questo gesto di fiducia e di affidamento in momenti veramente drammatici per la vita della Chiesa, non molto diversi da quelli che ancora oggi stanno vivendo la Chiesa e i cristiani in Sudan. Nonostante il grande esodo verso Sud degli ultimi mesi, la gente ha partecipato numerosa e con immensa devozione e partecipazione alla gioiosa e ben animata celebrazione.