Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

12ª CONSULTA – 3-28 ottobre 2011

NOTE GENERALI

Tema di riflessione per l’anno 2012

Secondo la programmazione fatta dei temi di riflessione per tutto l’Istituto, durante il 2012 abbiamo scelto il tema della “Parola di Dio nella nostra vita missionaria”. Continuando l’esperienza fatta durante il 2011, si pensa di offrire a tutto l’Istituto dei sussidi (testimonianze) che aiutino ad approfondire il tema scelto e che possano essere usati a livello personale e comunitario.

Con la scelta del tema “la Parola di Dio nella nostra vita missionaria” vogliamo vivere il prossimo anno come un tempo in cui questa Parola diventi il centro della nostra vita, della nostra riflessione, del nostro studio e del nostro lavoro missionario.

Oltre al materiale che sarà a messo a disposizione dal Consiglio Generale, invitiamo le province e le delegazioni a programmare iniziative e celebrazioni che coinvolgano anche le persone con cui lavoriamo nella missione.

Riflessione sull’accorpamento delle province e delegazioni

Attraverso i verbali degli incontri dei consigli provinciali e delle delegazioni, il Consiglio Generale ha preso nota del cammino che si sta facendo nella riflessione sull’accorpamento delle giurisdizioni nell’Istituto. Ringraziamo i provinciali e delegati e anche le commissioni che hanno lavorato cercando di trovare modalità possibili per avviare questo mandato del Capitolo.

Il Consiglio Generale durante questa consulta ha iniziato una riflessione su questo tema, col desiderio di offrire un contributo alla ricerca che dobbiamo continuare nella speranza di arrivare alla prossima assemblea intercapitolare con alcune proposte concrete che possano aiutarci a vedere con più chiarezza il cammino da percorrere nel prossimo futuro.

Storia delle province e delegazioni

Durante questa consulta ci è stato chiesto di ricordare alle province e delegazioni, tra gli impegni che ci ha lasciato l’ultimo Capitolo Generale, la necessità di concludere e aggiornare il lavoro fatto sulla storia delle nostre circoscrizioni.

Questo lavoro è importante per conservare la memoria della nostra presenza missionaria e trasmettere alle nuove generazioni l’esperienza del nostro carisma, vissuta attraverso la storia e le persone che sono state i testimoni della vocazione missionaria comboniana. Invitiamo i provinciali e delegati a far pervenire alla segreteria generale i lavori eseguiti.

Assemblee del Segretariato della Formazione

Tre assemblee per i formatori hanno avuto luogo durante i mesi estivi. Dal 10 al 30 luglio i formatori dei noviziati e degli scolasticati si sono incontrati a Palencia, Spagna, per lavorare sulla situazione della nostra formazione e approfondire alcuni aspetti importanti del processo formativo. L’incontro è stato un momento fondamentale per lo scambio di esperienze e per la ricerca dei criteri che devono essere comuni nella nostra proposta formativa. Durante quest’assemblea ci sono stati anche momenti importanti di formazione permanente e di condivisione fraterna tra i formatori. Un grazie di cuore alla provincia della Spagna e alla comunità di Palencia che hanno facilitato lo svolgimento di quest’assemblea.

Altre due assemblee per i promotori vocazionali e i formatori dei prepostulanti e dei postulanti hanno avuto luogo dall’8 al 28 agosto a Nairobi e dall’1 al 18 settembre a Kinshasa. Anche queste assemblee avevano come scopo di offrire un momento di formazione permanente ai confratelli che offrono questo servizio nell’Africa anglofona e francofona, dove in questo momento l’Istituto ha il numero più elevato di candidati alla vita missionaria comboniana. Ringraziamo le province del Kenya e del Congo per l’aiuto offerto al segretariato della formazione nell’organizzazione di questi incontri.

Assemblee continentali dell’economia

Nei mesi di agosto e settembre, si sono tenute le assemblee degli economi provinciali dei gruppi continentali America-Asia (Bogotà) e Africa francofona (Lomé). In entrambi gli eventi, tutti gli economi erano presenti. Vi è stato sempre un clima caratterizzato da grande disponibilità e ascolto.

Molto apprezzata la relazione riguardante il questionario sulla personalità giuridica. Oltre a raccogliere informazioni molto preziose, ha contribuito a sensibilizzare sull’importanza del tema. In entrambe le assemblee è stato anche affrontato il tema dell’accorpamento delle circoscrizioni.

Dall’assemblea di Bogotá, agosto 2011, è venuta una forte richiesta per la revisione del Piano dei Conti al fine di adeguarlo sia al Fondo Comune Totale (FCT) sia agli standard internazionali. Si è anche riflettuto su come aiutare i superiori provinciali ad accompagnare il lavoro degli economi locali.

All’assemblea di Lomé, settembre 2011, il confronto sul FCT ha fatto emergere modalità molto diverse di attuarlo. I partecipanti hanno concordato sulla necessità di procedere verso un modello comune. C’è stata anche una diffusa preoccupazione per il finanziamento delle attività delle province, con uno sguardo attento a eventuali progetti di auto-sostentamento.

Osservazione dell’economo generale

Dai verbali delle province si apprende che in molti casi un membro del consiglio provinciale/di delegazione fa parte del segretariato dell’economia. Questa pratica è anomala perché il consiglio e il segretariato dovrebbero essere due realtà chiaramente distinte. Tuttavia, la decisione viene giustificata col fatto che la comunicazione tra segretariato e consiglio ne risulta molto facilitata. La Regola di Vita non lo proibisce, mentre esclude categoricamente che l’economo provinciale sia membro del consiglio provinciale (RV 173.1).

Questa pratica può avere molti risvolti positivi in termini di dialogo e di collaborazione, ma occorre che siano rispettati alcuni requisiti fondamentali:

a)          Che il segretariato sia costituito secondo le norme del Direttorio Provinciale (Direttorio Generale dell’Economia n. 29; RV 173.1).

b)          Che il segretariato abbia una sua capacità operativa (i.e. numero dei membri) indipendente dalla presenza del consigliere. Il consigliere vive la sua collegialità con il consiglio e non con il segretariato e normalmente non dovrebbe avere diritto di voto nel segretariato.

Incontri dei consigli continentali di Formazione Permanente

L’iniziativa è stata apprezzata e sembra aver raggiunto il suo scopo: animare i coordinatori di Formazione Permanente (FP) e offrire loro del materiale utile a portare avanti il loro lavoro.

- Europa (Roma, 27-30 giugno). Tutte le province erano rappresentate, ma è mancata la Polonia. Il coordinatore della DSP si è fatto rappresentare. All’inizio c’è stata qualche perplessità ma la diversità ha reso l’incontro più ricco e vivace. Il clima è stato molto positivo, con uno scambio di esperienze e di vita. Tutti sono rimasti contenti sia per l’andamento dell’incontro sia per i contenuti.

- Africa (Pretoria, 1-6 Agosto). Tutte le province (anglofone e francofone) erano rappresentate. Erano sedici. La maggioranza dei confratelli erano stati nominati di recente coordinatori della FP. La mancanza di “esperienza” è stata compensata dalla buona volontà e dall’entusiasmo. I confratelli hanno partecipato attivamente, condividendo esperienze e vita. Tutti hanno ritenuto l’incontro molto valido perché li ha aiutati e animati nel loro compito.

- America/Asia (Lima, 1-6 Settembre). Erano presenti tutte le province e delegazioni, meno il Brasile Nordest. Hanno partecipato cinque superiori di circoscrizione su nove. L’analisi della realtà delle province ha colpito un po’ tutti per le difficoltà che s’incontrano per la vita missionaria e per la Chiesa in America Latina. Hanno collaborato alla presentazione dei temi P. Gaetano Beltrami e P. John Converset. Il materiale venuto da Roma è stato molto apprezzato e tutti si sono impegnati ad utilizzarlo in vari modi e a realizzare iniziative, presso le persone e le comunità, che aiutino a viverlo. Interessante è stata la partecipazione di tutti con riflessioni e suggerimenti.

Sito “comboni.org”

P. Arlindo Ferreira Pinto, incaricato del sito www.comboni.org”, ha ragguagliato il Consiglio Generale sul lavoro che svolge per il nostro sito e su alcuni cambiamenti fatti per renderlo più aggiornato. Con la possibilità di introdurre continuamente delle novità su quello che accade nel nostro Istituto, si constata l’aumento delle visite e la possibilità di mettere a disposizione del materiale d’interesse non solo per i comboniani, ma per tutte le persone che vogliono conoscere il nostro lavoro missionario. Il sito può essere arricchito con informazioni provenienti dalle province e delegazioni e ci auguriamo una migliore collaborazione.

Gruppi di riflessione continentali

Durante l’incontro con il segretario generale dell’evangelizzazione, P. Mariano Tibaldo, abbiamo condiviso un momento sul tema dei gruppi di riflessione a livello continentale. Guardando all’esperienza fatta, ci è sembrato che il cammino percorso abbia prodotto del materiale importante per la nostra formazione e per la riflessione sul nostro impegno missionario. In questo momento sembra che in qualche continente questa esperienza sia stata un po’ dimenticata e che alcuni gruppi in pratica non esistano più. Come Consiglio Generale, vogliamo invitare i provinciali e i delegati a prendere di nuovo a cuore questa esperienza considerando che questi gruppi possono essere di aiuto nella ricerca delle sfide missionarie del nostro tempo e offrire delle indicazioni per assumere meglio il nostro impegno missionario nei diversi contesti in cui siamo presenti. Questi gruppi si sono rivelati anche strumenti di grande valore per la formazione permanente e crediamo che in questo tempo uno sforzo di riflessione possa essere di grande aiuto per vivere la missione in modo più qualificato.

Raduno continentale America/Asia dell’Animazione Missionaria

P. Jorge O. García Castillo ci ha informato a proposito dell’assemblea continentale dell’Animazione Missionaria (AM) tenuta a Quito (Ecuador) dal 6 al 12 luglio. Un ruolo molto importante nella preparazione di quest’assemblea è stato svolto da P. Alcides Costa, incaricato dei superiori di circoscrizione per America e Asia del settore di AM.

Gli obiettivi principali dell’Assemblea, a partire dalla realtà socio-ecclesiale e comboniana di America/Asia e del XVII Capitolo Generale, sono stati:

-        Definire in linea di massima ciò che intendiamo per AM.

-        Elaborare un Piano Continentale di AM.

-        Offrire dei suggerimenti per l’elaborazione della Carta per l’AM in ogni circoscrizione.

-        Passi concreti di collaborazione nell’AM fra circoscrizioni vicine, secondo le indicazioni del Capitolo sugli accorpamenti.

Secondo i partecipanti, durante l’Assemblea si è realizzato un bel lavoro; buona è stata anche la partecipazione di tutti.

Memo per i provinciali e delegati

Ricordiamo a tutti i superiori di circoscrizione l'obbligo di celebrare (o far celebrare da qualche confratello) le Sante Messe quotidiane della “Opera del Redentore” quando è il loro turno, come indicato mese per mese in Familia Comboniana.

 Specializzazioni

P. Cosimo De Iaco il 19 ottobre 2011 ha ottenuto la Licenza in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense “summa cum laude”. Titolo della tesi: “Jok - Woko - Rubanga: Indagine sui nomi e sul concetto dell’Essere Supremo nella religione tradizionale degli Acioli del Nord Uganda”.

Professioni perpetue

Sc. Filip Andrzej Jan (PO)

Carapira (Nacala)

15.09.2011

Sc. Gomanjira Harold Felix (MZ)

Chipata (Zambia)

10.10.2011

Sc. Dalle Carbonare Diego (I)

Cairo (EG)

10.10.2011

Ordinazioni sacerdotali

P. Mateus Jacob Albino (MO)

Matundo,Tete (MO)

08.10.2011

Opera del Redentore

Novembre          01 – 07 SS             08 – 15 TC          16 – 30 T

Dicembre           01 – 15 U               15 – 31 CN

Intenzioni di preghiera

Novembre – Perché, ricordando nell’eucaristia e nella preghiera i nostri confratelli e consorelle defunti, teniamo viva la memoria della loro vita, delle loro opere e della loro testimonianza di fedeltà e di perseveranza fino alla fine. Preghiamo.

Dicembre – Perché la contemplazione del Verbo, che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi, illumini l’umanità di oggi affinché possa ritrovare la strada che porta ad incontrare l’altro nel dialogo, nell’amore, nel rispetto profondo e nella pace. Preghiamo.

 

ASIA

World Mission riceve tre premiazioni dal CMMA

Quest’anno la rivista World Mission si è distinta con tre trofei che gli sono stati assegnati dal Catholic Mass Media Awards (CMMA): uno per il miglior reportage investigativo e due per il miglior racconto breve.

“Double Victims” (Vittime due volte), della giornalista portoghese Ana Glória Lucas, pubblicato nel numero di giugno 2010, ha vinto come miglior reportage investigativo. Nel reportage vengono affrontate in profondità le conseguenze della violenza sessuale perpetrata contro le donne nelle zone di guerra. L’articolo gareggiava in finale con altri due testi, “Abbandonato dalla mamma: diritto del bambino abbandonato” e “Obiettivo 2015: ogni bambino a scuola”, pubblicati sul quotidiano Sun Star Cebu.

P. Renzo Carraro e P. José Antonio M. Rebelo hanno vinto un trofeo ciascuno nella categoria del miglior racconto breve. Il racconto di P. Carraro, “Love in the Afternoon” (L’amore di pomeriggio), pubblicato nel numero di novembre 2010, è la storia di una coppia straordinaria e santa, Leonard Cheshire e Sue Ryder. Nel secondo racconto, “My life is all light” (La mia vita è tutta luce), pubblicato nel numero di gennaio 2011, P. Rebelo ripercorre il meraviglioso viaggio spirituale di P. Fabio Gilli, un comboniano non vedente che lavora in Togo. I due racconti hanno superato in finale due articoli pubblicati su Gospel K. Magazine e Parola e Vita.

Ricordiamo inoltre che il reportage di P. António José M. Rebelo, intitolato “Bicycle Rider for the Poor” (A cavallo della bicicletta per i poveri) – la storia di un missionario nordamericano cattolico dei Maryknoll, P. Bob McCahill, che raggiunge i musulmani e gli indù ammalati del Bangladesh – pubblicato nel numero di luglio 2010, è arrivato in finale per la categoria del miglior servizio speciale.

La cerimonia di consegna del premio CMMA (annuale) ha avuto luogo presso l’auditorio del seminario di San Carlo di Makati City il 19 ottobre 2011. È stata presieduta dal Cardinale Gaudencio B. Rosales, arcivescovo uscente di Manila, e presentata dall’onorevole Jejomar C. Binay, vice presidente della Repubblica delle Filippine.

CENTRAMERICA

La natura missionaria della Chiesa

Nell’ambito di questo mese dedicato alle missioni, nell’arcidiocesi di San Salvador, abbiamo potuto celebrare con grande gioia la festa del nostro Fondatore: quest’anno, infatti, l’arcivescovo Mons. José Luís Alas ha creato una nuova parrocchia intitolata a san Daniele Comboni, affidandola alle cure dei “suoi figli”, i Missionari Comboniani.

Mons. Luigi Pezzuto, Nunzio Apostolico in El Salvador, ci ha onorato della sua presenza e ha presieduto la celebrazione eucaristica, attorniato da centinaia di parrocchiani riuniti sotto una tettoia che per l’occasione era stata magnificamente adornata e trasformata in una “cattedrale”.

Nel suo messaggio, Mons. Pezzuto ha sottolineato l’essenza missionaria della Chiesa, che deve essere sempre in movimento per crescere e arrivare ai fratelli e sorelle che sono lontani. Questo è stato l’esempio di Mons. Daniele Comboni che ha dedicato tutta la sua vita all’evangelizzazione della parte centrale del continente africano: una missione che nel 1800 appariva impossibile e richiedeva enormi sacrifici e sforzi.

Il Nunzio si è congratulato con la nuova comunità parrocchiale che già mostra la sua vitalità e il suo desiderio di crescere, risultato anche degli sforzi fatti dai frati francescani che in questi anni erano incaricati della zona.

Ora sono i Missionari Comboniani, P. Orlando Borghi (parroco), P. Vincenzo Turri (vicario) e Fr. Simone Della Monica, ad avere il compito di accompagnare questa parrocchia nel suo processo di formazione affinché sia una parrocchia missionaria, edificando la comunità dei fedeli e anche le strutture necessarie alla vita di tutti i giorni, come la chiesa e i saloni.

CONGO

130 anni con successo

Domenica 9 ottobre la famiglia comboniana a Kinshasa ha celebrato con gioia il 130° anniversario della morte di san Daniele Comboni. Per l’occasione era stata prevista una serie d’iniziative, curate da P. Enrique Bayo, da altri confratelli del CAE e dalle Suore Comboniane di Lemba. È stata fatta un’immagine di san Daniele Comboni con un riassunto della sua vita e una maglietta con il logo comboniano e la scritta Afriquespoir.

Così, domenica, la famiglia comboniana al completo, padri, suore, scolastici, postulanti, aspiranti, laici e amici, si è riunita nella parrocchia Notre Dame d’Afrique per la Messa solenne. L’ha presieduta Mons. Godefroid Mukeng, arcivescovo emerito di Kananga e responsabile della Commissione delle Pontificie Opere Missionarie all’interno della CENCO. Era presente anche Mons. Santiago De Wit, segretario della nunziatura apostolica. P. Norbert Rangu, consigliere della zona di Kinshasa, ha tenuto l’omelia. I nostri studenti avevano preparato i canti e P. Séraphin Kakwata ha coordinato la liturgia.

Dopo la Messa, più di trecento amici dei Comboniani si sono ritrovati nella sala parrocchiale dove hanno seguito la conferenza di P. Tonino Falaguasta Nyabenda, “Daniele Comboni, memoria di un santo”. Poi, a dimostrazione dell’attualità del carisma di Comboni, tre comboniani hanno portato la loro testimonianza: Suor Espérance Bamiriyo, superiora provinciale delle Comboniane, P. Stéphane Kamanga, superiore dello scolasticato di Kintambo, e suor Salomé Wangari, superiora del Postulato di Mont Ngafula. È seguito un pasto fraterno mentre sul sagrato della chiesa parrocchiale dei pigmei hanno accompagnato l’evento con canti e danze.

130° anniversario della morte del nostro Fondatore

La Provincia ha voluto prepararsi in modo adeguato al 130° anniversario della morte del santo Fondatore. Per questo motivo, aveva chiesto a P. Tonino Falaguasta Nyabenda di scrivere un libro su san Daniele Comboni. Il libro è uscito lo scorso mese di agosto. Il nostro confratello, nella sua opera, ha cercato di presentare san Daniele da un punto di vista africano. Non più, quindi, con lo sguardo di un europeo che scopre l’Africa, ma con quello di un africano che accoglie un uomo straordinario, nella persona di Daniele Comboni, che scopriva poco a poco la grandezza dell’Africa, l’immensità del suo apporto culturale e, al tempo stesso, la situazione aberrante e tragica dei suoi abitanti. Daniele Comboni, che si è formato sul terreno, vivendo le situazioni politiche, economiche e religiose degli africani del XIX secolo, propose di lavorare con loro alla rigenerazione del continente africano. Il libro s’intitola Sauver l’Afrique par l’Afrique (Salvare l’Africa con l’Africa, ed. Afriquespoir).

Libri importanti

Il CAE di Kinshasa pubblica la rivista Afriquespoir dal 1998 e dei libri che vengono proposti ai cristiani per la loro formazione. P. Neno Contran vi lavora fin dagli inizi. Alcino Da Costa, noto giornalista senegalese di origine capoverdiana, morto il 30 agosto di quest’anno, diceva del nostro confratello: “Ha il fiuto del grande giornalista”. E, a riprova di questo, indicava il dossier pubblicato su Afriquespoir poco prima della morte di Giovanni Paolo II, dal titolo “Les Papes” (I Papi). Di questo dossier è stato fatto un libro che è tuttora in circolazione e si vende come il pane.

P. Neno è autore anche di tre libri che meritano un’ampia diffusione: 1) “Ils vous ont guettées” (Vi hanno sorvegliate), dove è presentata la storia di 230 religiose uccise in Africa negli ultimi cinquanta anni; 2) “Que leur vie soit racontée” (Che le loro vite siano raccontate), una serie di ritratti di laici africani, uomini e donne, decisi a non rispondere alla violenza con la violenza (il libro è stato tradotto in inglese e pubblicato da New People a Nairobi); 3) “Cibles” (Bersagli), che parla di 276 pastori africani, vescovi e sacerdoti, uccisi negli ultimi cinquant’anni.

Sono laici, religiose, vescovi e sacerdoti che meritano di essere sottratti all’oblio, perché la loro vita è una testimonianza autenticamente evangelica.

Il carisma comboniano, sempre attuale

A 130 anni dalla morte del nostro santo Fondatore, nella Repubblica Democratica del Congo il carisma comboniano continua ad attrarre i giovani. Quest’anno dobbiamo rendere grazie al Signore per tutti i giovani che hanno intrapreso il cammino della formazione per diventare discepoli di san Daniele Comboni. Le nostre case di formazione registrano il tutto esaurito. Nella Propedeutica, ad esempio, abbiamo 12 candidati a Bibwa (Kinshasa) e 19 a Butembo. Nel Postulato di Kisangani, i giovani sono 25 e a Kimwenza (Kinshasa) 15. Ci sono 9 novizi congolesi a Cotonou (Benin) e 5 a Sarh (Ciad). La Promozione Vocazionale è una delle priorità delle attività dei Comboniani in Congo e i frutti non mancano.

Animazione missionaria a Kinshasa

L’animazione missionaria fa parte del nostro carisma. È ciò che il CAE (Centro Afriquespoir) di Kinshasa cerca di fare. Martedì 25 ottobre 2011, su proposta del Groupe Jérémie, del CIAM e del RODHECIC (gruppi cattolici che lavorano per la difesa dei diritti dell’uomo) e nel quadro della celebrazione del XV anniversario del martirio di Mons. Christophe Munzihirwa, si è tenuta una conferenza nella parrocchia Saint Alphonse di Kinshasa. L’oratore è stato P. Tonino Falaguasta Nyabenda, comboniano che lavora al CAE, il quale ha parlato di “Mons. Christophe Munzihirwa, assassinato a causa del Vangelo”. Lo scorso anno, P. Tonino aveva pubblicato un libro (di un centinaio di pagine) su questo Vescovo che ha lottato con tutte le sue forze contro la guerra e la violenza, raccomandando il dialogo come soluzione dei conflitti nell’Africa dei Grandi Laghi. Inascoltato, è stato eliminato con un colpo di pistola alla nuca, la sera del 29 ottobre 1996. Un martire! È importante, nel contesto dell’Animazione Missionaria in Congo, presentare dei testimoni: l’esempio è più efficace di una montagna di parole!

CURIA

Solennità di san Daniele Comboni

Lunedì 10 ottobre 2011, una sessantina di missionari comboniani presenti a Roma hanno celebrato insieme la solennità di san Daniele Comboni in quattro momenti particolari della giornata: lodi, adorazione, eucaristia e cena.

Alle lodi mattutine, P. Manuel João Pereira Correia, superiore della comunità dei padri/fratelli studenti, ha detto: “Celebriamo la festa di Comboni all’inizio di un nuovo anno scolastico e pastorale. Comboni ci offre un’occasione per una buona partenza”.

L’adorazione eucaristica è stata guidata dal segretario generale della Formazione, P. John Baptist Keraryo Opargiw, che ha fatto una breve riflessione sulla cattolicità della missione come Comboni stesso l’ha sognata.

Durante l’Eucaristia, il superiore generale, P. Enrique Sánchez González, ha sottolineato i punti principali del suo messaggio “San Daniele Comboni – Santità sotto il segno della croce”, messaggio inviato anche a tutti i confratelli qualche giorno prima della festa. La giornata si è conclusa con la cena insieme alle comunità presenti a Roma, compresa la comunità di San Pancrazio, alcune suore comboniane e alcuni amici laici.

Terzo incontro sulla Ratio Missionis

Il terzo incontro della Commissione della Ratio Missionis si è svolto il 27 settembre 2011 nella Casa Generalizia. La commissione è formata da P. Mariano Tibaldo, segretario generale dell’evangelizzazione, P. John Baptist K. Opargiw, segretario generale della formazione di base, P. Jorge García Castillo, segretario generale dell’animazione missionaria, e P. Massimo Robol, fino a poco tempo fa provinciale dei Comboniani del Mozambico. All’incontro ha partecipato anche P. Antonio Villarino, referente dell’Evangelizzazione per il Consiglio Generale.

La commissione si è riunita per rivedere assieme la prima bozza della Ratio Missionis.

DSP

Chiusura dello Scolasticato di Innsbruck

La decisione di chiudere lo Scolasticato Internazione di Innsbruck è stata una brutta notizia per noi della DSP, perché tra gli scolastici e i membri della provincia c’era una buona intesa. Inoltre, ormai solo i giovani confratelli che avevano studiato a Innsbruck potevano venire a lavorare nella nostra provincia.

Ora, la casa dello scolasticato è stata venduta e i tre scolastici rimasti si sono trasferiti al Canisianum dei Gesuiti.

Fare teatro per sostenere i Comboniani

Alcuni amici dei Comboniani, ispirandosi ad un gruppo di giovani attori e musicanti tedeschi diventati famosi dopo la prima Guerra mondiale, hanno dato vita ad una sorta di “teatro in musica”. I sei spettacoli hanno segnato il tutto esaurito e il pubblico ha sempre mostrato il suo gradimento con una prolungata ovazione.

In realtà, lo scopo non era tanto quello di fare un bello spettacolo, quanto soprattutto raccogliere fondi per sostenere due progetti dei Comboniani. Il ricavato, infatti, sarà donato per l’apertura di una Scuola Agricola a Leer, in Sud Sudan, e per sostenere il prestigioso Comboni College di Khartoum.

Festa di solidarietà a Josefstal

Il 9 ottobre, nella nostra casa di Josefstal, si è celebrata una festa di solidarietà. Tre donne provenienti da Mount Ayliff, una missione comboniana in Sudafrica, dove sono impegnate nella parrocchia e nell’amministrazione pubblica, sono state invitate a parlare del loro lavoro che riguarda donne, bambini e malati di AIDS. La loro testimonianza ha affascinato il pubblico.

Poco prima di questo incontro, era stata data la notizia dell’assegnazione del premio Nobel per la Pace 2011 a tre donne. Quando alle nostre ospiti è stato chiesto che cosa ne pensavano, una di loro ha risposto: “Siamo orgogliose di queste tre donne. Tuttavia, il premio più bello si riceve quando la gente del villaggio apprezza il tuo lavoro, ti guarda e sorride”.

Anniversari e celebrazioni

Il 25 settembre 2011, P. Anton Graf ha celebrato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale con la gente del suo paese a Moos, Sud Tirolo. In verità, sembrava che l’intera valle del Passeier fosse in festa. C’erano sette Bande di ottoni dalla piccola valle e un coro dal Sudafrica, dove P. Anton ha passato gran parte della sua vita missionaria. La celebrazione eucaristica, i musicisti e il coro sono stati il modo in cui P. Anton ha ringraziato il Signore per i numerosi anni di vita sacerdotale e missionaria.

P. Udo Baumüller ha festeggiato il suo 80° compleanno a Mellatz la sera del 24 settembre con un concerto per arpa suonata da Angela Schlögl e la recita di testi dello stesso P. Udo e il 25 settembre con una festosa eucaristia. P. Udo, che considera la vecchiaia come un’età molto interessante, nonostante gli acciacchi, ha detto: “Credo di essere arrivato vicino alla parte essenziale della vita”.

Anche P. Alfred Ziegler ha celebrato il suo 80° compleanno, il 20 ottobre 2011, con i confratelli e vari ospiti nella “sua” comunità di Ellwangen. Qualche giorno più tardi, la domenica, P. Alfred ha celebrato l’eucaristia a Josefstal, circondato da parenti, amici e benefattori particolarmente numerosi, poiché quand’era più giovane P. Alfred era stato incaricato di seguire i benefattori che sostenevano l’Opera del Redentore nella regione di Bamberg e di Ellwangen.

ESPAÑA

Ritiro insieme con i Missionari Saveriani

Lo scorso 23 ottobre è stato canonizzato san Guido Maria Conforti, che era stato beatificato con san Daniele Comboni nel 1996. I due santi hanno fondato due Istituti che condividono la passione per la missione ad gentes. I nuovi tempi e la diminuzione delle vocazioni nella vita consacrata esigono una maggiore collaborazione fra Istituti con carismi similari. Con queste intenzioni, le comunità dei Missionari Comboniani a Madrid hanno invitato la comunità dei Missionari Saveriani della stessa città a celebrare assieme un ritiro sulla spiritualità del nuovo santo. La giornata si è tenuta sabato 15 ottobre e si è conclusa con la celebrazione eucaristica e un pranzo.

ITALIA

Mons. Mazzolari tra i più grandi missionari

Nella sua prolusione all'inizio dell'incontro del Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma dal 26 al 29 settembre 2011, il Cardinale Angelo Bagnasco ha fatto riferimento ad un argomento caro ai comboniani: l’indipendenza del Sud Sudan e il ruolo centrale che in essa ha avuto il vescovo comboniano Mons. Cesare Mazzolari (deceduto a Rumbek il 16 luglio 2011).

Queste, le sue parole: “In Africa, com’è noto, è nata la cinquantaquattresima nazione, il Sud Sudan, a cui va la nostra simpatia e la nostra amicizia. Protagonista primario di questa indipendenza è stato un nostro missionario e confratello, S.E. Monsignor Cesare Mazzolari: la sua improvvisa morte ha finito per dare ancor più rilievo all’opera di questo straordinario servitore del Vangelo che, per intelligenza e dedizione, è degno di figurare tra i più grandi missionari di ogni tempo”.

Padova: novant’anni di presenza comboniana

I Missionari Comboniani italiani hanno completato 90 anni di presenza a Padova e 80 anni nella casa di via S. Giovanni di Verdara. Il 90° anniversario è stato celebrato con una festa vissuta all’insegna dello stretto legame che unisce i Comboniani e la città di Padova in un rapporto di reciproca accoglienza e collaborazione.

La casa, costruita dai Fratelli comboniani, è dedicata a S. Giuseppe. Nel lontano 14 ottobre 1931 Mons. Elia Dalla Costa, allora vescovo di Padova, alla presenza del superiore generale P. Pietro Simoncelli, aveva inaugurato la casa della comunità. Alle ore 10.30 del 9 ottobre 2011, nel santuario di S. Giuseppe, annesso alla casa, si è tenuta la Messa di ringraziamento per questo 90° anniversario. Al termine della Messa, vi è stato un momento di convivialità e condivisione cui hanno partecipato anche numerosi amici e benefattori.

I primi Missionari Comboniani, P. Raimondo Tomasin, P. Pietro Valcavi e P. Albino Colombaroli, arrivarono a Padova novant’anni fa, nel 1921, prestando servizio pastorale nella chiesa di S. Agnese in via Dante. Li aveva chiamati il vescovo Mons. Elia Dalla Costa ma la loro presenza a Padova era stata fortemente voluta da P. Galvan e dal padre spirituale del Seminario che era anche delegato delle missioni. Nel giugno del 1922 arrivarono anche P. Giovanni Cotta, P. Angelo Abbà e Fr. Giuseppe Bortolato. L’attività di questa comunità era l’animazione missionaria, il ministero e le confessioni nelle parrocchie.

Nel corso degli anni, la casa ha formato molti seminaristi, ha organizzato e vissuto molti momenti forti, come le partecipazioni alla celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, numerose manifestazioni religiose e culturali, convegni all’Università, conferenze in seminario, pellegrinaggi a Roma, Verona e Limone. Nel 1978 è iniziato il GIM (Giovani Impegno Missionario), rivolto in particolare ai giovani e con una forte connotazione vocazionale. È un’attività che continua ancora oggi e alla quale molti comboniani devono la loro formazione vocazionale. Ricordiamo anche che Padova ha dato alla Chiesa alcuni vescovi comboniani: Mons. Edoardo Mason, Mons. Olindo Spagnolo, Mons. Antonio Menegazzo, Mons. Camillo Ballin e, per la sua origine d’infanzia, anche Mons. Rino Perin. E ha dato anche alcuni martiri: P. Marco Vedovato, di Borgoricco, ucciso il 16 aprile 1968 a Mirador, in Brasile, e P. Ezechiele Ramin, della parrocchia S. Giuseppe, ucciso a Cacoal, in Brasile, il 24 luglio 1985.

Festa Comboni a Limone

Mercoledì 12 ottobre 2011, L’Osservatore Romano ha pubblicato ampi stralci dell’omelia pronunciata la sera di lunedì 10 ottobre a Limone sul Garda (Brescia) dall’arcivescovo segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Dominique Mamberti, durante una concelebrazione nella memoria liturgica di san Daniele Comboni, per il centotrentesimo anniversario della morte. Mons. Mamberti, dopo aver espresso i suoi sentimenti di gratitudine per “l’opera encomiabile” che i Missionari Comboniani svolgono in Africa, ha sottolineato che Comboni, “il 10 ottobre 1881, segnato dalla sofferenza, muore a Khartoum, cosciente che la sua opera missionaria non sarebbe finita lì”.

La messa ha avuto luogo nella chiesa di San Benedetto, dove Comboni fu battezzato. Tra i concelebranti, oltre a numerosi comboniani, c’era il parroco, mons. Eraldo Fracassi. In precedenza l’arcivescovo aveva visitato la casa natale del santo.

P. Ezechiele Ramin: un albero nel Giardino dei Giusti

A 26 anni dalla sua scomparsa, P. Ezechiele (Lele) Ramin, missionario comboniano in Brasile, assassinato nel 1985 per il suo impegno a favore della lotta dei piccoli agricoltori contro i latifondisti, è stato ricordato dall’Amministrazione Comunale di Cologno Monzese (Milano/Italia) che gli ha dedicato un albero nel nuovo Giardino dei Giusti, inaugurato il 16 ottobre scorso e dedicato ai giusti di tutto il mondo.

Il Giardino, auspicato dalla Consulta per la Pace e i Diritti Umani di Cologno e localizzato nel Parco di Piazza Aldo Moro, ha, al centro, un cippo con l’iscrizione “Giardino dei Giusti di tutto il mondo – C’è un albero per ogni persona che ha scelto il bene”.

All’inizio della cerimonia d’inaugurazione è stata srotolata una bandiera tricolore, lunga 150 m., che faceva chiaro riferimento a tutti quegli eroi che hanno messo in pericolo la loro vita per salvare la vita degli altri dalla violenza e dall’oppressione. Fra questi eroi che hanno lottato contro i genocidi e i crimini verso l’umanità è annoverato anche il comboniano P. Lele Ramin.

P. Alberto Pelucchi, vicario generale dei Missionari Comboniani, è stato invitato a partecipare a questo evento e ha pronunciato un breve discorso ricordando Lele “per la sua passione per la verità, la giustizia e la pace, per le sue idee forti e per i suoi grandi orizzonti”. Con P. Alberto c’erano P. Lino Cordero, un comboniano che lavora in Brasile, e vari membri dell’Associazione “Creare primavera” nata nel 1989 a ricordo e su ispirazione di Lele. P. Ramin era solito dire, infatti, che “lavorare accanto ai poveri è come creare primavera”.

“Creare primavera” (Onlus) è nata per promuovere la cultura dell’accoglienza con azioni concrete inserite nella realtà dove l’Associazione vive e con azioni di sensibilizzazione delle singole persone e delle comunità, sia civili sia ecclesiastiche, che operano nell’ambiente sociale. In modo particolare l’Associazione rivolge la sua attenzione al problema dei minori, bambini e ragazzi che molto spesso pagano un prezzo altissimo al disagio e alle tensioni dell’ambiente che li circonda.

MALAWI-ZAMBIA

Professione perpetua

Quest’anno il 10 ottobre è stato celebrato in modo speciale a Chipata, Zambia. Oltre alla festa liturgica di san Daniele Comboni, infatti, la cerimonia ha incluso la benedizione della casa comboniana di Chipata e la professione perpetua dello Sc. Harold Felix Gomanjira.

Alla celebrazione, presieduta da Mons. George Lungu, Vescovo di Chipata, hanno partecipato molti confratelli, altri missionari, sacerdoti diocesani, religiosi, una gran folla e il coro della parrocchia di St. Mathias Mulumba, recentemente consegnata alla diocesi.

Durante l’omelia, il Vescovo ha rilevato la situazione di prima evangelizzazione e di totale abbandono spirituale in cui molte persone vivono, in particolare nella Luangwa Valley, e ha ringraziato i Missionari Comboniani per il loro grande lavoro di evangelizzazione nella diocesi di Chipata. Il provinciale, P. Dário Balula Chaves, ha spiegato il significato di questo importante evento e ha ringraziato il Vescovo e tutti i cristiani per il loro incoraggiamento e lo spirito di collaborazione.

La celebrazione è stata trasmessa in diretta da Radio Maria, che copre tutta l’area della diocesi di Chipata. È stata davvero una bella festa e un momento forte di animazione missionaria della Chiesa locale.

Lo sc. Harold Gomanjira è della diocesi di Blantyre, in Malawi. Ha fatto il noviziato a Lusaka e ha completato gli studi di teologia nello Scolasticato di Lima, Perù. Durante lo scorso anno ha fatto il suo servizio missionario a Chama, una missione remota e povera nella Luangwa Valley, 350 km a nord di Chipata. Harold sarà ordinato diacono a Chama il 30 ottobre 2011.

MOÇAMBIQUE

Incontro dei missionari più giovani

Condividere esperienze è stato uno dei principali obiettivi dell’incontro dei “giovani” Missionari Comboniani della provincia, svoltosi dal 13 al 17 settembre presso il Centro Catechetico di Carapira, della diocesi di Nacala, nella parte settentrionale del paese.

Sono stati giorni dedicati alla Formazione Permanente, alla condivisione delle esperienze vissute nelle comunità e nei luoghi di pastorale, alla riflessione e all’incontro. Hanno partecipato missionari di sei comunità diverse, il superiore provinciale, P. José Luis Rodríguez, e il responsabile della Formazione Permanente (FP), P. Giorgio Giboli.

Nel contesto dell’Anno della nostra Memoria che la provincia sta vivendo, i partecipanti si sono recati al cimitero per pregare sulla tomba dei missionari che hanno dato la vita per la missione e già sono nella casa del Padre.

Incontro dei missionari di età avanzata

L’incontro dei missionari di età avanzata è stato programmato dal segretariato della Formazione Permanente e si è svolto presso il Centro Catechetico di Anchilo, poco distante da Nampula, il 20 e 21 settembre.

All’incontro hanno partecipato undici comboniani, oltre al responsabile della Formazione Permanente (FP), P. Giorgio Giboli, e al superiore provinciale, P. José Luis Rodríguez. Mancavano alcuni missionari che, per l’età, hanno difficoltà di spostamento.

Sono stati affrontati vari temi, attraverso dibattiti e incontri di gruppo, come ad esempio: obiettivi della Formazione Permanente; Parola di Dio e ritmi di vita; Lectio Divina nel ritmo quotidiano e Progetto Personale di Vita. La partecipazione è stata numerosa e attiva. È stata una bella occasione per ricordare vita e tempi passati e anche per celebrare i sessant’anni di vita sacerdotale di P. Gino Centis, passati per la maggior parte in Mozambico.

In sintonia con la celebrazione dell’Anno della nostra Memoria, P. José Luis ha invitato i presenti a scrivere le proprie memorie, per lasciare in eredità ai futuri missionari tante e così ricche esperienze.

Ordinazione sacerdotale e diaconale

La famiglia comboniana della provincia del Mozambico ha vissuto con emozione due avvenimenti che hanno arricchito la vita missionaria e vocazionale dell’Istituto: l’ordinazione diaconale del giovane Filip Andrzej Jan, originario della Polonia, e l’ordinazione sacerdotale del mozambicano Mateus Jacob Albino. La celebrazione si è svolta nella parrocchia dei Martiri d’Uganda a Matundo (Tete/Mozambico), lo scorso 8 ottobre. Questa data è stata scelta per la vicinanza alla solennità liturgica di san Daniele Comboni e perché s’inserisce nel quadro delle attività e degli eventi previsti per l’Anno della nostra Memoria, che in Mozambico è iniziato il 24 agosto 2011 e andrà fino al 24 agosto 2012, con l’obiettivo di commemorare il ventesimo anniversario della morte di Fr. Alfredo Fiorini.

Durante l’omelia, Mons. Inácio Saure, nominato e consacrato vescovo di Tete lo scorso mese di maggio, ha ricordato agli ordinandi le esigenze dell’appartenenza a una famiglia religiosa: “Entrare a far parte della nuova famiglia dei missionari comboniani esige da voi una consegna totale senza chiedere nulla in cambio”. Al momento del rendimento di grazie, il superiore provinciale, P. José Luis Rodríguez López, ha ringraziato la Chiesa locale per la condivisione delle vocazioni che arricchisce la Chiesa missionaria.

Il 9 ottobre P. Mateus Albino ha celebrato la prima messa a Manje, sua terra natale, a un centinaio di kilometri da Tete.

PORTUGAL

Missionario Comboniano riceve aiuto per il Darfur

Giovedì 13 ottobre 2011, in una campagna di sensibilizzazione organizzata dalla Piattaforma per il Darfur, P. Feliz da Costa Martins, missionario comboniano portoghese che lavora nel Darfur, Sudan, da più di cinque anni, ha ricevuto a Lisbona la somma di 7.300 Euro che saranno utilizzati per la manutenzione delle scuole della sua missione di Nyala.

L’importo dato a P. Feliz è il risultato della vendita del libro “Le lacrime del Darfur”, lanciato nel 2009, che racconta la storia vera di una donna sudanese sopravvissuta agli orrori della guerra. In quest’occasione, P. Feliz Martins ha sottolineato che “nonostante la fine della guerra civile in Darfur, resta il problema dell’insicurezza”. Infatti “si vive ancora in un clima di paura, a causa dei sequestri di persone e della circolazione illegale di armi nei campi profughi e tra i civili e le milizie”. E ha poi precisato “Con l’esodo dei cristiani verso il Sud Sudan, indipendente dal 9 luglio scorso, la stragrande maggioranza dei ragazzi e delle ragazze studenti delle scuole missionarie cattoliche ora sono musulmani”. È in questa nuova situazione che la Chiesa dovrà agire e rispondere ai bisogni delle popolazioni, senza guardare alla religione che professano.

La Piattaforma per il Darfur include organizzazioni civili e religiose, come Africa-Europa Rete Fede e Giustizia, Amnesty International, i Missionari Comboniani, la Commissione Giustizia e Pace dei religiosi, la Fondazione AIS, la Fondazione Gonçalo da Silveira e l’Associazione Mani Unite Padre Damiano. L’obiettivo generale è quello d’informare e sensibilizzare la società portoghese sulla situazione critica che si continua a vivere nel Darfur, dove l’insicurezza persiste e diverse migliaia di persone sono dislocate dalle loro terre d’origine.

Laici Missionari Comboniani portoghesi iniziano le loro attività

I Laici Missionari Comboniani (LMC) portoghesi hanno iniziato il nuovo anno pastorale. Nel fine-settimana del 24 e 25 settembre si sono riuniti a Coimbra per cominciare con la formazione di base, programmare le attività 2011-2012 e portare a termine la revisione del loro Direttorio, iniziata a fine luglio.

Durante il processo di revisione del Direttorio, sono emersi, in particolare, i punti riguardanti le ragioni della vocazione, i pilastri della spiritualità laicale missionaria comboniana e la riorganizzazione dei contenuti del Direttorio stesso. Il documento è già stato consegnato ai responsabili nazionali e internazionali e ai LMC portoghesi per una valutazione ed eventuali suggerimenti. Nel mese di novembre, la versione finale sarà presentata al Consiglio Provinciale dei Missionari Comboniani per l’approvazione.

Nella pianificazione delle attività pastorali per il 2011-2012 si è cercato di aumentare i gesti di Animazione Missionaria al fine di far conoscere meglio la vocazione dei LMC di annunciare il Regno di Dio oltre frontiera. Sono stati tracciati anche lo schema e la tematica per la formazione permanente dei LMC in Portogallo.

SOUTH SUDAN

La Chiesa celebra il Simposio

La Chiesa cattolica in Sudan e Sud Sudan ha festeggiato il suo ruolo nell’indipendenza del Sud Sudan e ha dato il benvenuto al futuro con il Simposio “Una Chiesa da ogni tribù, lingua e nazione” che si è svolto a Juba dal 13 al 15 ottobre e si è concluso il 16 con una Messa di ringraziamento.

Oltre 700 persone hanno partecipato al Simposio, guidato dal Cardinale Gabriel Zubeir Wako di Khartoum e dall’Arcivescovo Paulino Lukudu Loro di Juba, tra cui vescovi cattolici ed episcopali, funzionari governativi, esperti internazionali, partner, rappresentanti della comunità ecumenica, mass media e sacerdoti, religiosi e laici, sia diocesani che missionari, provenienti dalla Repubblica del Sud Sudan (Juba) e dalla Repubblica del Sudan (Khartoum).

Il Congresso Eucaristico del 1984 era stato l’ultima volta in cui le delegazioni di entrambi i Paesi si erano riunite assieme. I contributi dei partecipanti sono stati veramente preziosi. Il Cardinale Zubeir ha esortato tutti affinché questo Simposio porti all’azione e al rinnovamento pastorale sia a livello nazionale sia a livello diocesano. A tempo debito il contenuto del Simposio sarà pubblicato sotto forma di un libro.

Invecchiare con grazia

Quindici confratelli di età compresa tra i 50 e gli 89 anni hanno partecipato a un workshop di tre giorni a Juba su come invecchiare con grazia e sulla missione. Fr. Salvador Ferrão, un gesuita di Goa, India, che lavora nella diocesi di Rumbek, ha facilitato l’evento che si è svolto a Juba dal 17 al 19 ottobre. Ha affrontato alcuni problemi personali degli anziani, come l’isolamento, la separazione, l’alienazione, la solitudine. Ha ricordato ai partecipanti che “nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Salmo 92,15). Il superiore provinciale ha concluso l’evento con un incontro informativo sulla vita della provincia.

SCRN, in piena attività

Il Sudan Catholic Radio Network (SCRN) dall’8 ottobre è pienamente funzionante, dopo che l’ultima stazione è andata in onda a Wau. Radio Voce della Speranza si è unita ad altre otto stazioni radio diocesane sotto l’ombrello SCRN, portando a termine il progetto che ha richiesto cinque anni per essere completato: è stata una grande conquista. La rete ha un centro comune per le notizie e un reparto di produzione per programmi di educazione civica. Si prepara anche il personale delle stazioni radiofoniche, in collaborazione con altre organizzazioni di mass media.

SCRN è l’opera significativa che la Famiglia Comboniana ha offerto alla Chiesa in Sudan e Sud Sudan nel 2003, per celebrare la canonizzazione di san Daniele Comboni. Radio Bakhita è andata in onda a Juba il 24 dicembre 2006. Dopo due anni di stasi, altre stazioni si sono aggiunte: Voce della Pace, sui Monti Nuba, in Sudan; Voce dell’Amore, a Malakal; La Buona Novella, a Rumbek; Don Bosco, a Tonj; Emmanuele, a Torit; Pasqua, a Yei e Anisa, a Yambio.

Nel 2013, il coordinamento e la gestione delle notizie del SCRN dovrebbero passare al personale locale.

TOGO-GHANA-BÉNIN

Ottobre missionario in TGB

Il 1° ottobre, festa di santa Teresa del Bambino Gesù, 16 novizi comboniani (9 della RDC e 7 del TGB) hanno fatto il loro ingresso in Noviziato. Dopo alcune settimane d’introduzione durante il mese di settembre, sono stati accolti e introdotti in questa nuova esperienza dal superiore provinciale, P. Girolamo Miante, che li ha affidati al padre maestro, P. Habtu Teklay e al suo socius, P. Giuseppe Simoni. È un kairos, un tempo di grazia che il Signore offre a questi giovani per assumere e far propria la vita comboniana in un incontro profondo con Cristo e con san Daniele Comboni. Hanno cominciato nella gioia, con il desiderio sincero di non tornare mai indietro!

Dopo una settimana, l’8 ottobre, sono stati i postulanti di Adidogome a iniziare ufficialmente l’anno formativo e accademico. Sono 22 e provengono dal Togo, dal Ghana e dal Benin. Durante l’Eucaristia, presieduta dal superiore provinciale e dai formatori, hanno ricevuto il testo del progetto formativo annuale che li impegnerà in un cammino personale e comunitario lungo tutto l’anno. Ricevere nelle proprie mani la programmazione è il segno umile e concreto del loro “sì” alla chiamata di Dio a seguirlo nella vocazione missionaria comboniana.

La solennità di san Daniele Comboni, il 10 ottobre, è stata celebrata con un incontro provinciale ad Adidogome parrocchia. Eravamo numerosi, comboniani e comboniane, postulanti del TGB e della RCA, insieme per ringraziare il Signore e attingere nuovamente alla scuola del nostro Fondatore e Padre. Eravamo in comunione con gli scolastici di Cape Coast e i novizi di Cotonou che, per motivi legati ai visti di passaggio da un paese all’altro, hanno vissuto la festa nelle loro comunità. La riflessione di P. Francisco de Matos Dias ci ha ricordato la “passione” di Comboni per i suoi genitori, per gli africani, per i suoi missionari, per la sua opera missionaria. Una passione che dovrebbe animare allo stesso modo oggi ogni missionario! Nell’Eucaristia concelebrata, il superiore provinciale, in sintonia con il tema di quest’anno, “spiritualità comboniana”, ha voluto sottolineare la necessità di un lavoro personale e comunitario per una maggiore interiorità, una rinnovata passione missionaria e un desiderio sincero di crescita.

La fraternità, la condivisione e il pranzo hanno coronato la giornata per continuare la missione certi del dono ricevuto.

Il mese missionario, nelle nostre chiese locali, è anche il mese del rosario. Sono in molti a partecipare, alla sera, alla recita del rosario che diventa apertura alle realtà e ai problemi dell’umanità, un’occasione molto bella per una catechesi missionaria continua, per far partecipare le comunità cristiane all’ideale e al carisma di san Daniele Comboni.

Comunità di Affon e san Daniele Comboni

Sabato 8 ottobre la comunità cristiana di Affon ha solennemente proclamato san Daniele Comboni suo santo Patrono. Affon appartiene alla parrocchia di San Tammaro di Toko-toko, diocesi di Djougou, Benin, affidata ai tre missionari comboniani che l’hanno fondata nel dicembre 2008.

La chiesa-cappella di Affon è la prima, della diocesi di Djougou, ad essere dedicata a san Daniele Comboni. Durante la celebrazione, la comunità era animata da una gioia profonda davanti alla figura di questo “profeta e santo ” che ha dato tutta la sua vita, fino alla morte, per l’evangelizzazione degli africani. La proclamazione era stata preceduta da una conferenza sulla vita di san Daniele e da una celebrazione penitenziale di preparazione all’evento.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Nolasco, di P. Jovilla Nolasco Jr. Robiso (U); José A., di P. José Antonio Girau Pellicer (T); Medoro, di P. Gabriele Perfetti (I).

IL FRATELLO: Mario, di P. Francesco Rizza (U); Bortolo, di P. Nazareno (CN) e P. Sergio (I) Contran; Vincenzo, di P. Pietro Coronella (I); Alessandro, di P. Silvano Barbieri (I).

LA SORELLA: Valeria, di P. Vittorio Farronato (CN); Eugenia dei PP. Efrem e Germano Agostini (I).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Eva Pezzoli; Sr. Rosalia Alberti; Sr. Flora Teresa Rebellato; Sr. M. Eleonora Colombo; Sr. M. Adelma Proserpio; Sr. Callista Lotto.