Roma, mercoledì 21 dicembre 2011
Il Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT) si è riunito a Londra, dal 5 all’8 dicembre 2011, nella comunità di Dawson Place, accolti da p. Martin Devenish, provinciale incaricato e dalla comunità locale.

Tra i lavori che sono stati realizzati e che prossimamente saranno proposti a tutte le comunità europee e condivisi con tutto l’Istituto e la famiglia comboniana, sono stati principalmente i seguenti:

Un lettura missionaria della lettera di Paolo Apostolo ai Filippesi.
Studio realizzato da Alex Zanotelli e che sarà proposto in forma estesa per la lectio divina; in forma breve per ritiri, incontri di lettura popolare della Bibbia, giornate di spiritualità in momenti forti dell’anno liturgico nelle nostre comunità e gruppi missionari e giovanili. Lo studio aiuterà a contestualizzare il percorso missionario paolino che vive la missione come impegno all’incontro dell’altro, “svuotandosi” di se stesso e dei propri progetti, in una disponibilità totale e interattiva con tutti coloro che i missionari e le missionarie avvicinano nel quotidiano, nell’ambito del lavoro, della casa, delle comunità ecclesiali e nella convivenza sociale.

La Missione vissuta come ospitalità.
Questo lavoro di Benito de Marchi sarà prima di tutto condiviso con i partecipanti dell’anno comboniano, in seguito inviato a tutti gli operatori di Evangelizzazione e Animazione Missionaria in un contesto europeo.
Lo studio segue questo iter: 1) partire dal centro del mistero, rivelato in Gesù di Nazareth; 2) inserimento nel fulcro della realtà e scenari di vita europei e globali, scossi da una crisi sistemica e finanziaria; 3) Fare ritorno al mistero.
La missione in questa dinamica dovrà sempre più avere, oggi, queste caratteristiche:
Missione umile. Missione che si inserisce e cammina insieme agli altri, costruendo la casa dove tutti si sentono accolti. Favorire la riconciliazione tra le persone, l’apertura interculturale e il dialogo ecumenico. Missione come compassione per i poveri e i sofferenti, promuovendo l’ospitalità. Adottando sempre più un atteggiamento interiore agenti che sono allo stesso tempo accolti nel mistero di Dio e ospiti nel mondo dell’altro, finoi al punto di essere talmente ospitali da ricevere anche il proprio nemico, le persone ostili e seguendo le orme del Maestro, Gesù di Nazareth, esponendo la propria vulnerabilità e fragilità, piuttosto che la visibilità e il potere.

Urgenza di una pastorale interculturale e missionaria (a cura di Franz Weber)
Alcuni spunti, suggerimenti e provocazioni per le nostre comunità a promuovere in comunione con le  chiese locali ed altri operatori di un necessario approccio pastorale interculturale ed ecumenico, sempre più sfidato dalla presenza di immigrati che scelgono l’Europa come loro luogo di vita, di lavoro e di crescita

ISLAM europeo: scontro di civiltà o opportunità di crescita reciproca? Ricerca e proposte (a cura di Fernando Zolli).
Prima di tutto la necessità di prendere in considerazione dati ufficiali e certi sulla presenza islamica in Europa e nei vari paesi dove operano i missionari comboniani. Aiutare le nostre comunità ad analizzare questo fenomeno, senza paure, allarmismi e preconcetti, purtroppo alimentati ad arte da alcuni segmenti della società che spingono allo scontro e all’isolamento delle comunità islamiche.
Per un approccio missionario interculturale e di interazione, sarà quindi necessario conoscere la realtà; prendere in considerazione la provenienza degli islamici, la complessità delle radici culturali dei vari gruppi, le scelte strategiche e le tradizioni (sono molto diversi gli atteggiamenti e le visoni degli islamici per esempio che vengono dal Magreb, dall’Est Europeo, dall’Asia  o dall’Africa sub-sahariana).
Più che inquietarsi del fenomeno islamico, sarà compito della missione in Europa prendere seriamente in considerazione i fondamentalismi sia quello ateo che vuole costruire un mondo senza Dio, come quello di matrice cristiana che si ripiega su se stesso e rifiuta una cultura di accoglienza, di riconciliazione e di rifiuto di ogni valore di GPIC.
Il GERT ha inoltre preso in considerazione e dati alcuni suggerimenti per la buona riuscita di alcune iniziative che saranno realizzate nel 2012, per esempio:

  1. Assemblea Europea di AM/EV (Pesaro, 7-16 febbraio 2012).
  2. Il meeting di Limone, per la pubblicazione di un testo che prenda in visione il lavoro del GERT, delle Province, dei simposi di Limone per una missione in Europa (Limone, 10-13 aprile 2012), in occasione del decimo anniversario di lavoro di questo gruppo continentale.
  3. La programmazione di alcuni lavori da preparare o approfondire, per esempio:
    Il Sinodo sulla “Nuova Evangelizzazione” (a cura di A. Del Pozo)
    L’Intercapitolare dei Missionari  Comboniani (a cura di Martin Devenish)
    I 50 anni della pubblicazione del decreto conciliare “AD GENTES” e oltre, nella sua dimensione teologica (B. De Marchi); dimensione pastorale (Franz Weber); dimensione storica (Joaquim Valente da Cruz).
    Crisi finanziaria e ruolo dei Missionari Comboniani in Europa con le ricadute di scelte fatte dalla UE sugli altri continenti del sud del mondo. (a cura di Alex Zanotelli)
    Il World Social & teological Forum del 2013 (a cura di Fernando Zolli).

Il GERT ha fissato l’incontro prossimo a Lisbona dal 3 dicembre sera a 6 dicembre (mezzo giorno) dicembre 2012.

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Il GERT lancia questo appello a tutte le comunità delle province europee in una situazione finanziaria difficile
in Europa e nel resto del mondo
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Londra, 8 dicembre 2011

Carissimi confratelli,

Come gruppo siamo stati anche provocati da quanto sta avvenendo in Europa in campo economico-finanziario.

Siamo davanti alla più grande crisi che ha colpito la Unione Europea (UE) nei suoi 60 anni di vita. È una paurosa crisi finanziaria che rivela a tutti noi la fragilità delle fondamenta quasi esclusivamente mercantili sulle quali si è voluto costruire la UE.

Ci ritroviamo oggi davanti all’Europa dei mercati, non dei popoli. Come GERT è da anni che avevamo sottolineato questo aspetto che ora è sotto gli occhi di tutti. Oggi tutti vediamo che è la banca Centrale  Europea (BCE) il vero motore e governo della UE.

E a sua volta la BCE è poi prigioniera della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e delle grandi Banche internazionali che rappresentano non gli interessi dei cittadini bensì di gruppi di potere economico-finanziario.

Riconosciamo in questo anche il contributo di noi cittadini al peccato del mondo per la nostra incapacità a tradurre in pratica il Vangelo di Gesù in campo economico.

Come missionari siamo molto preoccupati per questa crisi finanziaria perché a pagarne le spese saranno la classi deboli e i giovani di questa Europa, ma soprattutto gli impoveriti del sud del mondo. I poveri saranno sempre più miserabili.

Noi missionari siamo chiamati a leggere la tempesta finanziaria alla luce delle chiare e radicali parole di Gesù sul denaro e tentare di coniugarle nel complesso mondo economico-finanziario.

Non posiamo vergognarci di proclamare sulla pubblica piazza quello che Gesù ha detto in questi campi. Come missionari siamo sfidati ad aiutare le comunità cristiane d’occidente a legare fede e vita, dandone noi stessi un esempio per primi. Infatti questa crisi rivela sempre di più la nostra schizofrenia religiosa. Ma ci conforta anche il fatto che tante comunità cristiane e gruppi impegnati rispondono con gesti di solidarietà e condivisione alle vittime di questa crisi.

Constatiamo nei vari paesi d’Europa un crescendo di farsi prossimo alle vittime; ricordandoci però che non è sufficiente la carità, senza la costante ricerca della giustizia.

Anche le nostre comunità comboniane sono sfidate ad aprire il cuore alla condivisione con chi soffre attorno a noi. Questa crisi poi ci sfida ad un nuovo stile di vita più austero e sobrio, sia a livello personale che comunitario. Ci sfida soprattutto a verificare come gestiamo i nostri soldi e a quali banche li affidiamo.

Ci accompagni la parola chiave di Gesù durante l’avvento: “Vegliate”. È l’invito serio a leggere i segni dei tempi e ad impegnarsi a fianco di chi soffre.

I membri del GERT:
Alex Zanotelli,
Antonio del Pozo,
Benito de Marchi,
Fernando Zolli
Franz Weber,
Joaquim Valente da Cruz,
Martin Devenish,
Victor Dias