Roma, mercoledì 18 luglio 2012
Dal 16 al 20 luglio è in corso a Guayaquil, in Ecuador, il XII Incontro Continentale della Pastorale Afroamericana (EPA). I delegati, circa 200, rifletteranno sul tema “La pastorale afroamericana e dei Caraibi e il documento di Aparecida: sfide e speranze nella Chiesa e nella società”. Dal 21 al 22 luglio ancora a Guayaquil – dove avrebbero fatto tappa le navi di schiavi nel loro viaggio verso Lima (Perù), – si terrà il II Incontro dei comboniani che lavorano con gli Afro-discendenti (il primo incontro si è tenuto sempre a Guayaquil nel 2010). Nella foto, terzo da sinistra: il comboniano P. Raffaello Savoia con alcuni dei partecipanti.


Mons. Eugenio Arellano Fernández, vescovo comboniano di Esmeraldas dal 20 agosto 1995. 

L’EPA (Encuentro de Pastoral Afroamericano) nacque nel 1980 dall’intuizione e passione di due missionari comboniani: mons. Enrico Bartolucci e p. Raffaello Savoia. A quel tempo in Ecuador una pastorale a favore dei popoli afro-discendenti (tra i quali lavoravano i due comboniani) non esisteva. Quindi i due missionari si posero la domanda: “si potrebbe fare qualcosa per favorire una pastorale per la popolazione di discendenza africana?” e ancora: “si potrebbe coordinare un lavoro con coloro che già stanno lavorando con le popolazioni afro della costa del Pacifico, soprattutto in Ecuador, Colombia e Panama?”. Ecco, allora, la nascita, nel 1980, del primo incontro di pastorale afro che includeva rappresentanti dei Paesi suaccennati; incontro che, oggi, è giunto alla sua XII edizione.

L’EPA è un movimento di base a scadenza triennale che, nel corso degli anni, è arrivato ad includere tutte le nazioni con popolazioni di afro-discendenti, dagli Stati Uniti fino al Brasile. Lo scopo di questi incontri è dare una risposta pastorale e sociale – nei limiti del possibile – ai problemi delle popolazioni di afro-discendenti. L’EPA è una realtà ormai riconosciuta a livello ecclesiale: il CELAM (la Conferenza Episcopale dell’America Latina) è invitato e partecipa come membro della commissione EPA.

La scelta di Guayaquil come sede del XII Incontro non è casuale: è a Guayaquil che facevano tappa le navi di schiavi nel loro viaggio verso Lima (Perù) ed è a Guayaquil che S. Martino de Porres (religioso domenicano di madre afroamericana) visse per un periodo curando gli ammalati e aiutando i bisognosi.

Il tema dell’Incontro di quest’anno è “La pastorale afroamericana e dei Caraibi e il documento di Aparecida: sfide e speranze nella Chiesa e nella società”. I delegati, circa 200, dovranno confrontarsi con i seguenti temi: la pastorale afroamericana e dei Caraibi nel progetto della nuova Pentecoste ecclesiale e sociale; i nuovi volti della povertà nella globalizzazione; la pastorale afroamericana e dei Caraibi come promotrice di un processo di evangelizzazione inculturata, discepolato missionario e catechesi.

A ragione l’EPA può considerarsi come una delle realtà a favore delle popolazioni di discendenza africana, che rappresentano una parte importante della popolazione delle Americhe, tra le più vivaci a livello ecclesiale; una realtà che, come afferma il Documento di Base, vuole animare le équipe pastorali dei vari Paesi a “sviluppare iniziative per rispondere alle iniziative e alle rivendicazioni raccolte durante l’Anno Internazionale degli Afro-discendenti (2011); perché i popoli afro-discendenti vivano una vera Pentecoste ecclesiale e sociale”.
P. Mariano Tibaldo, mccj


Rappresentanti della Colombia all’EPA. 


Processione verso la cattedrale di Guayaquil per la Messa.


La scelta di Guayaquil come sede del XII Incontro non è casuale: è a Guayaquil che facevano tappa le navi di schiavi nel loro viaggio verso Lima (Perù) ed è a Guayaquil che S. Martino de Porres (religioso domenicano di madre afroamericana) visse per un periodo curando gli ammalati e aiutando i bisognosi.

 
P. Caramaniche, sacerdote del Panama.