Roma, giovedì 19 luglio 2012
“Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero” (1Tm 1,12). È il versetto che P. José da Silva Vieira ha scelto per il santino della sua ordinazione, avvenuta nella chiesa di S. Giovanni Battista di Cinfães (Portogallo), il 19 luglio 1987. Oggi, P. José Vieira ricorda i suoi 25 anni di vita missionaria.

 

“Oggi come ieri so che la mia scelta del ministero ordinato non è stata una mia iniziativa o volontà. È stato il Signore a chiamarmi e a darmi la forza e il conforto attraverso l’imposizione delle mani di Mons. António Castro Xavier Monteiro, vescovo di Lamego, per condividere il sacerdozio ministeriale poiché, attraverso il Battesimo, già partecipavo del sacerdozio comune dei fedeli.

Venticinque anni dopo, riconosco che il Signore è stato la mia forza. Se sono rimasto nel ministero attivo, è perché il Signore è stato sempre al mio fianco durante l’ultimo quarto di secolo.
Ho vissuto il mio sacerdozio in tre continenti e principalmente in quattro paesi in situazioni pastorali diverse: come missionario in Etiopia, missionario giornalista in Sud Sudan, giornalista in Portogallo e nella formazione permanente in Messico.
Gesù mi ha considerato degno attraverso la fiducia che ha riposto in me.

Guardando indietro negli anni, vedo che sono passato attraverso momenti di felicità e di sfida, di felicità e di aridità, ma li ho attraversati tutti perché il Signore è stato la mia forza ed è stato sempre con me: mio fratello e amico fedele di tutti i momenti.

Desidero che la celebrazione delle mie nozze d’argento sacerdotali sia soltanto un grande ringraziamento di venticinque anni al Signore. Niente è più importante, niente è più necessario.
Un grande grazie a Gesù per la sua fedeltà. Per avermi mandato i suoi numerosi angeli a confortarmi, a sfidarmi, a camminare con me, ad amarmi, apprezzarmi, lodarmi e a prendersi cura di me: i miei genitori, le mie sorelle, i miei cognati, le mie nipoti e mio nipote, il mio parroco, can. Acácio Soares, le mie sorelle e fratelli comboniani, i benefattori e uno stuolo di amiche e amici sparsi in Europa, Africa, Asia, Americhe. Su tutte e tutti invoco l’amore e la pace di Dio”.
José Vieira

 
P. José da Silva Vieira, missionario giornalista in Sud Sudan.