Giovedì 24 ottobre 2013
Si è tenuto dal 16 al 22 settembre a Limone un seminario sulla Regola di Vita cui hanno partecipato dei rappresentanti del Consiglio Generale, dei provinciali d’Europa, i membri della commissione per la Regola di Vita (RV), i membri della commissione centrale per la Formazione Permanente (FP) e i rappresentanti delle province comboniane europee.

P. Joaquim Valente da Cruz
Studium Combonianum.

L’obiettivo principale di questo seminario è di rispondere alla richiesta dell’ultimo Capitolo Generale del 2009 di fare “una riflessione qualificata sulla RV, tale da aiutare a familiarizzarci con essa come strumento di crescita, in fedeltà al carisma comboniano” (AC ‘09, 31.4; cf. Guida all’attuazione del XVII Capitolo, 12.2) .

Tra gli strumenti giudicati utili per questo cammino, i partecipanti hanno preso in considerazione il libro “Oggi con Daniele Comboni” - Commento biblico alla Regola di Vita dei padri Carmelo Casile e Ramón E. Vargas (1999).

In attesa di iniziative concrete per dare seguito al seminario, si trascrive uno stralcio dall’introduzione preparata da P. Francesco Pierli sulla RV come sorgente di spiritualità comboniana: “L’esperienza missionaria comboniana non è divenuta ‘Parola’ nel testo della RV per restare imbrigliata nella carta, ma per ridiventare esperienza storica concreta. Deve essere considerata e usata come sorgente essenziale e insostituibile della nostra spiritualità anche se non l’unica. Ci aspetta l’esigente impegno di interiorizzarla e personalizzarla; è questo un processo che esige pazienza e metodo. La RV stessa al n. 47.1 ci dà una pista chiara, in analogia con la Parola di Dio: leggere la RV alla luce della storia del Fondatore e dell’Istituto, per percepire l’esperienza che la ‘lettera’ ha condensato; meditare la RV per applicarla alla nostra vita, per lasciarci giudicare e convertire, per trasformare la ‘parola’ in sapienza, in atteggiamento, in visione di vita, in mentalità, in azione; pregare la RV, cioè trasformarla in dialogo con il Padre, con il Comboni, per ciascuno di noi, per l’Istituto, per le varie attività che la RV presenta, in una sentita esperienza di comunione con i confratelli”.


Poi P. Pierli fa un appello ai superiori provinciali, locali e formatori:
“Carissimi confratelli,
il Capitolo ha detto che alla prima entusiastica accoglienza della RV è seguita una fase di stanchezza, ancora perdurante (Relaz. del Cons. Gen., 2.2a e 2.2b). Abbiamo bisogno di una forte spiritualità per essere significativi ed incisivi. La RV è la sorgente specifica di tale spiritualità. Vi invito, con la forza del Capitolo, a bere quotidianamente a questa sorgente.
In particolare mi appello ai superiori provinciali e locali e a tutti i formatori a farsi garanti di questa interiorizzazione della RV. Mi permetto un suggerimento pratico: perché non leggere un numero della RV dopo la Lettura Breve delle Lodi o del Vespro, integrando così la Parola di Dio con la RV, che è applicazione della Parola di Dio e del carisma al nostro quotidiano? Comboni interceda perché la sua spiritualità, diventata parola nella RV, ridiventi esperienza nella nostra vita e nella nostra azione”.

All’inizio dei lavori i partecipanti hanno spesso recitato la “Preghiera della Fraternità”, composta da P. Manuel João Pereira Correia, che è stato uno degli organizzatori del seminario. La pubblichiamo qui non solo perché è bella ma perché qualcuno possa usarla per la preghiera personale e comunitaria.

 

P. Manuel João P. Correia
Formazione Permanente.

Preghiera della Fraternità
O Padre, ti lodiamo e ringraziamo
perché ci hai reso “Famiglia Comboniana”,
per la Grazia del Cuore ferito di Gesù tuo Figlio,
concessa a San Daniele Comboni.
Con fiducia ti preghiamo:
manda il tuo Spirito d’amore nelle nostre comunità,
perché regni fra noi quell’amicizia sincera e aperta,
fatta di sostegno e di stima fraterna,
di calore umano e di delicatezza spirituale,
che favorisce la comunione di doni, di gioie e di pene,
e sostiene nelle ore difficili della prova.
Donaci semplicità e umiltà di cuore,
per vivere nella gioia del perdono vicendevole;
un sano ottimismo e il senso di umorismo
per accettare con serenità i nostri limiti.
Fa’ che possiamo diventare un cuore ed un’anima sola
attorno alla mensa dell’Eucaristia e della Parola;
e formare un piccolo cenacolo di apostoli,
condividendo esperienze e progetti apostolici,
animati dalla compassione del Buon Pastore.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.