Mercoledì 11 giugno 2014
“Dov’è tuo fratello?” è l’interrogativo che dà il titolo a una lettera diffusa dai vescovi cattolici dell’Eritrea, nella quale sono denunciate le sofferenze della popolazione e dei giovani, spinti da difficoltà e privazioni a emigrare a rischio della vita. La lettera è firmata da quattro vescovi. Foto: Cattedrale di Asmara.

 

Migranti eritrei
intercettati
nel Mediterraneo.

I vescovi cattolici dell’Eritrea hanno pubblicato una lettera pastorale nel 23esimo anniversario dell’indipendenza del paese, celebrato il 25 maggio scorso.

Nel testo si fa riferimento al naufragio a largo di Lampedusa del 3 ottobre, nel quale morirono più di 300 persone, molte delle quali migranti originari del paese del Corno d’Africa. Gli eritrei, scrivono i vescovi, “vanno in paesi pacifici, dove regna la giustizia, dove ci si può esprimere liberamente, dove si lavora e si può guadagnare”. In calce al testo ci sono le firme di padre Mengsteab Tesfamariam, padre Tomas Osman, padre Kidane Yeabio e padre Feqremariam Hagos, rispettivamente eparchi di Asmara, Barentu, Keren e Segeneiti.
[MISNA: VG]