Mercoledì 11 novembre 2015
La laica missionaria comboniana (LMC) Maria Augusta Pacheco Pires [nella foto] è partita per la Repubblica Centrafricana (RCA), il 9 novembre, per un periodo di due anni di missione fra la popolazione pigmea. Maria Augusta ha 60 anni, è insegnante e vive a Janeiro de Baixo, Pampilhosa da Serra. Arriva nella RCA in tempo per ricevere Papa Francesco che visiterà Bangui, la capitale, il 29 e 30 novembre, nel suo primo viaggio apostolico in Africa, che lo porterà anche in Kenya e Uganda. Il Papa, il 29, aprirà nella cattedrale di Bangui la prima Porta Santa dell’Anno Giubilare della Misericordia.

 


Élia Gomes,
LMC portoghese,
a Mongoumba
nella Repubblica Centrafricana.

 

Mons. Virgílio do Nascimento Antunes, vescovo di Coimbra, ha presieduto la cerimonia di invio di Maria Augusta il 25 ottobre nella parrocchia di Janeiro de Baixo. Maria Augusta – che ha già un’esperienza di dodici anni di servizio missionario – torna alla comunità internazionale LMC di Mongoumba, dove aveva già lavorato fra il 2008 e il 2010.

A Mongoumba, i LMC lavorano soprattutto con la popolazione emarginata dei pigmei Aka, occupandosi di educazione, evangelizzazione e sanità, integrati nella missione comboniana locale. La RCA attraversa tempi difficili da quando, nel marzo del 2013, le milizie musulmane Seleka, aiutate da ribelli ciadiani e sudanesi del Darfur, hanno conquistato il potere. La comunità internazionale è intervenuta per fermare il massacro dei cristiani e costretto alle dimissioni il presidente musulmano. Gli anti-balaka sono la risposta violenta ai Seleka e attaccano soprattutto i musulmani. Sebbene possa apparire come un conflitto di religione, la crisi in RCA è una lotta per il potere politico ed economico che va al di là delle frontiere del paese.

La parrocchia comboniana di Nossa Senhora de Fátima, a Bangui, funge da campo profughi per i cristiani. Alla fine di ottobre ha subito l’attacco di un gruppo di giovani musulmani, nonostante la protezione delle forze internazionali. P. Moses Otii Alir, missionario comboniano ugandese della parrocchia, ha fatto una relazione dettagliata della drammatica situazione che si vive nel quartiere cristiano a pochi giorni dall’arrivo di Papa Francesco.