Mercoledì 8 marzo 2017
Questo è il quarto anno dall’inizio dei cicli di conferenze durante il periodo della Quaresima. Le conferenze, che si tengono nella casa generalizia dei Missionari Comboniani a Roma, sono aperte al pubblico e di solito vi partecipano, oltre ai confratelli della casa, numerose persone delle parrocchie vicine, con una risposta decisamente positiva. Il tema di quest’anno è l’ecologia e la missione del cristiano alla luce della Laudato Si’. Il relatore della prima conferenza – il 2 marzo – è stato P. John Converset [nella foto], missionario comboniano e attuale provinciale della North American Province, che ha parlato dei Cambi Climatici: i rischi e le sfide.

I temi affrontati nelle conferenze vertono su questioni attuali, rilevandone problematiche e sfide e individuandone le possibili risposte come cristiani. Si è iniziato nel 2014 esaminando il fenomeno delle migrazioni nel mondo e in particolare in Italia – un evento che interpella profondamente tutti i cittadini, con la conseguente necessità di superare una reazione puramente emotiva e di basarsi sull’analisi dei fatti; l’anno successivo, nel 2015, è stata presa in esame la famiglia, soprattutto quegli aspetti di criticità e problematicità che sfidano la Chiesa e il cristiano. L’anno scorso sono stati analizzati alcuni aspetti dell’Islam e del necessario impegno al dialogo.

Il tema di quest’anno è l’ecologia e la missione del cristiano alla luce della Laudato Si’. Nelle prime due conferenze si affronterà il fenomeno dei cambiamenti climatici e le loro conseguenze nella vita di tutti i giorni (le migrazioni, per esempio, sono uno degli effetti più devastanti). La terza conferenza si concentrerà sulle possibili risposte a tali cambiamenti e, soprattutto, sulle responsabilità cui è chiamato il cristiano; il commento all’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco darà i punti di riferimento essenziali.

Il relatore della prima conferenza – il 2 marzo – è stato P. John Converset, missionario comboniano e attuale provinciale della North American Province, che ha parlato dei Cambi Climatici: i rischi e le sfide. I cambi climatici, ha sottolineato P. John, hanno avuto un’accelerazione eccezionale negli ultimi 30 anni e, ormai, si sta arrivando al ‘punto di non ritorno’ oltre il quale non sarà più possibile fermare il cambiamento e la terra sarà inevitabilmente votata alla distruzione. L’accelerazione è dovuta soprattutto al riscaldamento causato dall’aumento dall’effetto serra per opera dell’uomo.

P. John ha illustrato scenari tragici per il prossimo futuro e la possibilità di fenomeni atmosferici sempre più frequenti e distruttivi. Quali le possibili vie di uscita? Prima di tutto un cambiamento negli stili di vita che riducano il consumo di energia; ma questo non è sufficiente senza politiche adeguate e mirate cui sono chiamati i governi nazionali. Tuttavia, di fronte all’inerzia di molti governi (più preoccupati delle negative ricadute elettorali di fronte a certe decisioni) l’azione di pressione da parte della società è fondamentale. Altrimenti, il mondo diventerà invivibile per la stragrande maggioranza della popolazione, soprattutto quella più debole e indifesa. Terminando la sua esposizione P. John ha affermato che “più ci impegneremo ora a mitigare la severità e le conseguenze dei cambiamenti climatici meno  costoso sarà l’adattamento necessario e più persone saranno in grado di sopravvivere”.