Lunedì 24 aprile 2017
È dal 2002 che le circoscrizioni comboniane d’Europa hanno costituito il Gruppo europeo di riflessione teologica (Gert), che si raduna ogni anno, e dal 2006 che hanno incominciato a organizzare i Simposi di Limone con l’obiettivo di riflettere sui temi di attualità missionaria, partendo dal contesto economico, sociale, culturale ed ecclesiale dell’Europa. Il tema del Simposio dell’anno scorso è stato “Migrazione e missione”. Di nuovo, quest’anno, una quarantina di membri della Famiglia comboniana si sono radunati presso la casa natale di san Daniele Comboni a Limone sul Guarda per realizzare, dalla sera del 18 alla mattina del 22 aprile, l’XI Simposio di Limone sul tema “Migrazione e missione. Verso una nuova Europa: da migranti a cittadini”. Si tratta, quindi, un secondo Simposio sulla stessa tematica, per approfondire ed elaborare processi e cammini per una Europa più accogliente, fraterna, conviviale e multiculturale.

Le migrazioni ci sono state sempre nella storia dell’umanità ma, nei nostri giorni, sono diventate un fenomeno particolarmente emergente e strutturale che durerà ancora per diversi anni in Europa. Perciò sono occasione e opportunità, per la presenza e la missione della Famiglia comboniana in questo continente, per ritrovarsi e crescere nella creatività e lettura dei segni dei tempi. L’obiettivo dell’XI Simposio è stato di offrire una riflessione e alcuni orientamenti per la missione comboniana in Europa tra e con i migranti, nella società e nella Chiesa locale.

Nella mattinata del primo giorno di lavoro, mercoledì 19, P. Benito De Marchi ha dato inizio al Simposio riprendendo le conclusioni del Simposio 2016 e il cammino fatto sul tema della Migrazione nelle riflessioni del Gert. Nel pomeriggio, il racconto di tre esperienze con e tra i migranti è stato seguito da un breve spazio per domande e condivisioni tra i partecipanti. Hanno parlato del loro lavoro: P. Stephane Kamanga, comboniano togolese, della parrocchia di Nuestra Señora de las Mercedes a Granada, in Spagna; Anna Maria Menin, secolare comboniana, nelle città italiane di Thiene e Vicenza, e suor Giovanna Sguazza, missionaria comboniana, con le donne migranti presso il Centro Mondo Amico a Padova, in Italia. Tutti i tre, con parole diverse, hanno fatto riferimento all’importanza dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’integrazione dei migranti perché trovino anche loro le condizioni per vivere con dignità.

Al mattino del 20 aprile, Camillo Ripamonti, sacerdote gesuita, ha presentato le attività della Fondazione Centro Astalli, di cui è direttore, e ha fatto una riflessione teologico-pastorale sulla presenza e servizio con i migranti, portati avanti dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (acronimo in inglese JSR), la cui missione è fondamentalmente accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli altri migranti forzati.

Dopo pranzo, i biblisti don Felice Tenero e Maria Soave hanno presentato una riflessione sui “Processi migratori nella Bibbia”. Lei collabora e lui lavora nella Fondazione CUM – Centro Unitario per la Cooperazione Missionaria fra le Chiese – di Verona. Entrambi hanno lavorato come missionari “fidei donum” in Brasile.

L’ultimo giorno è iniziato con una conferenza del senatore prof. Gianpiero Dalla Zuanna, “La politica e la società: migranti e diritti civili, sfide e percorsi”, che ha sviluppato il tema delle migrazioni intorno ai concetti di bisogno (per esempio, manodopera), selezione e integrazione. Recentemente il prof. Dalla Zuanna, assieme al prof. Stefano Allievi, ha scritto il libro intitolato “Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione”.

Il simposio si è concluso con un incontro di gruppi seguito da una condivisione in assemblea per trovare le linee-guida per l’impegno dei comboniani e della Famiglia comboniana a livello europeo riguardo ai migranti. Fra breve, saranno pubblicati, in un volume unico, gli interventi e le conclusioni del Simposio.