Venerdì 29 settembre 2017
I vescovi missionari comboniani, accompagnati da P. Angel Lafita, procuratore generale, si sono radunati a Limone sul Garda, dal 16 al 21 settembre, per l’annuale scambio di esperienze. All’incontro ha partecipato anche il Padre Generale, P. Tesfaye Tadesse. Sabato 16 i vescovi sono andati a far visita ai confratelli residenti a Castel d’Azzano. È stata una mattinata ricca di condivisione personale, con la presentazione di ciascuno dei vescovi, una visita guidata a questa nuova struttura e infine il pranzo offerto con tanta cura dalla comunità.

 

Mons. Camillo Ballin (a sinistra),
e Mons. Juan José Aguirre Muñoz.

 

Il giorno seguente, domenica 17 settembre, i vescovi hanno partecipato alla Messa domenicale della parrocchia di San Benedetto Abate, la chiesa dove fu battezzato san Daniele Comboni. In un clima commovente, i presuli hanno commemorato con la comunità parrocchiale e le autorità civili di Limone il 150° della fondazione dell’Istituto. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da mons. Juan José Aguirre Muñoz, vescovo di Bangassou, nella Repubblica Centrafricana, che portava il paramento liturgico, la pianeta, di san Daniele Comboni.

Erano presenti anche la Superiora Generale delle Suore Missionarie Comboniane, diverse autorità civili e molta gente. Il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, ha ringraziato tutta la Famiglia comboniana con un breve percorso storico del Comboni, quale patrimonio della cittadina di Limone sul Garda.

Nei tre giorni successivi i vescovi hanno condiviso la propria esperienza pastorale, ricca di tante sfide e proposte per il futuro. Una visita significativa è stata quella di P. Giovanni Munari, Provinciale d’Italia, che ha esposto ai Vescovi la situazione della provincia italiana; c’è stato poi un dibattito su aspetti di particolare importanza.

Il pomeriggio dell’ultimo giorno, P. Manuel Augusto Lopes Ferreira, membro della comunità, ha presentato la sua riflessione sul 150° dell’Istituto, seguita con grande interesse e arricchita da domande e risposte.

A conclusione dell’incontro, è stata letta e approvata una lettera indirizzata alla Congregazione del Culto Divino in cui si chiede che la celebrazione liturgica di S. Pietro Claver sia elevata a memoria obbligatoria per tutta la Chiesa.