Colombia: Incontro tra i comboniani che lavorano nella Pastorale afro

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Martedì 24 luglio 2018
L’incontro dei comboniani che lavorano nella Pastorale afro (EPA) si è tenuto il 21 e 22 luglio 2018 nel Seminario maggiore di Cali, in Colombia. Erano presenti: P. Franco Nascimbene (Colombia), fr. Abel Dimanche (Ecuador), fr. Alberto Degan (Colombia), p. Daniele Zarantonello (Colombia), p. Raffaello Savoia (Colombia), p. Tellez Zapata Mateo (Colombia), p. Endrias Shamena Keriba (Colombia), p. Anoumou Mossi Kuami Bernardin (Brasile), p. Eliseo Laye (Perù), p. Fufa Ensermu Wakuma (Colombia), e sr. Daniela Maccari (Ecuador).

Incontro tra i comboniani che lavorano nella Pastorale afro

Comboniani e comboniana che lavorano nella Pastorale afro (EPA).

1. Lettura della lettera del Superiore Generale

Il Superiore Generale, p. Tesfaye Tadesse, ha scritto ai partecipanti e, facendo riferimento al tema dell’EPA incentrato sulla ‘spiritualità, forza trasformatrice della realtà’, ha rimarcato che “non ci può essere nessun impegno nella trasformazione della realtà se non è sostenuto da una spiritualità profonda che motiva l’azione e dona speranza nelle difficoltà”. Parlando dell’incontro con confratelli che lavorano nella Pastorale afro ha aggiunto quanto sia importante condividere ciò che si fa, animarsi vicendevolmente, collaborare, stabilire alleanze con la società civile e con tutti i gruppi afro che lavorano per la giustizia, ed elaborare metodi di intervento che siano veramente inculturati. Si tratta, ha aggiunto il Padre Generale, di lavorare perché il popolo Afro sia protagonista della propria storia e cambi la sua situazione di emarginazione. Il Padre Generale, al termine della sua lettera, ha ricordato come i Comboniani siano stati tra i fondatori degli incontri di Pastorale afro che, nel continente americano, rappresenta una delle priorità comboniane.

2. Condivisione del lavoro nella Pastorale afro

I confratelli hanno condiviso ciò che stanno facendo nella Pastorale afro (PA). Alcuni lavorano in vere periferie esistenziali e geografiche segnate da violenza e ingiustizie e dove imperversano bande di narcotrafficanti e paramilitari. Notevole lo sforzo nella formazione di leader, nel dialogo con le religioni tradizionali Afro (soprattutto in Brasile) e nella ricerca di una catechesi biblica inculturata.  I confratelli hanno sottolineato come non sia sufficiente lavorare con gli Afrodiscendenti per designare questo tipo di pastorale come Afro. Una pastorale che sia veramente tale deve avere i tratti del popolo Afro nella catechesi, nella liturgia, nella formazione dei leader, nei riti dell’iniziazione: solo alcuni confratelli si sforzano di lavorare tenendo conto della diversità culturale e spirituale del popolo. In alcuni paesi (Brasile, Colombia, Ecuador) i Comboniani hanno fondato centri culturali Afro; è importante, perciò, che questi centri siano collegati in rete. Allo stesso tempo, i confratelli hanno lamentato la chiusura (si spera temporanea) del Centro di Pastorale afro di Quito in Ecuador che è stato il primo e più importante Centro Afro, molto apprezzato anche a livello nazionale per la quantità e la qualità del materiale (cartaceo e audiovisivo) sugli Afrodiscendenti.

P. Téllez Zapata Mateo.

3. Revisione del Piano Continentale di Pastorale afro

Si è riletto il Piano Continentale di PA (denominato PAC: Pastoral afro comboniana) per eventuali aggiunte o correzioni. Il PAC era stato elaborato la prima volta nell’incontro di Guayaquil nel 2010.

Non sono state fatte aggiunte/correzioni al PAC, la discussione è stata piuttosto incentrata sul Centro Pastorale Afro di Quito e sull’identità di una Pastorale che sia propriamente Afro. Inoltre, è stato sottolineato quanto sia importante la collaborazione con le suore comboniane, i laici e i religiosi: una Pastorale Afro, infatti, deve essere il risultato di uno sforzo comune e condiviso. La presenza di sr. Daniela Maccari, comboniana, che lavora nella PA a Quito (Ecuador) è stata molto apprezzata.

4. Alcune decisioni

L’assemblea ha eletto l’equipe continentale di PA rappresentata da p. Raffaello Savoia, fr. Abel Dimanche, p. Eliseo Laye e p. Anoumou Mossi Kuami Bernardin. L’equipe resterà in carica per tre anni coordinata da p. Raffaello Savoia.

È stata ribadita la necessità di coordinare i centri di PA nel continente, quali il CENPAC di Salvador Bahia, il Centro Cultural Afro di Quito e di  Guayaquil e il CAEDI di Bogotà e che il materiale (libri, materiale audiovisivo, ecc.) sul popolo e la PA presente in questi centri e in altri luoghi (per esempio a El Carmen-Chincha, Perù, una parrocchia con popolazione a maggioranza Afrodiscendente) sia condiviso perché possa essere usato per elaborare una catechesi inculturata. Inoltre si è deciso di:

      1. Digitalizzare il materiale dei centri, usando un solo programma. Padre Raffaello Savoia coordinerà il lavoro.
      2. Stabilire possibilmente delle relazioni in rete con la biblioteca centrale di Roma.
P. Franco Nascimbene.

Infine, si sono proposte e votate alcune mozioni da presentare ai provinciali del continente riuniti a Roma per l’Intercapitolare di settembre:

      1. Riaffermare la priorità della PA nel continente; perciò si è proposto di assegnare un adeguato numero di confratelli a tale pastorale e, inoltre, di non sostituire un confratello senza che ci sia un suo sostituto.
      2. Importanza della PA nella formazione di base. I formatori si impegnino a parlare della PA chiedendo aiuto a quei confratelli che sono impegnati in tale pastorale.
      3. Che ci sia una stretta collaborazione tra chi lavora nella PA e chi è impegnato nell’Animazione Missionaria e Promozione vocazionale.
      4. Che si riapra il Centro Afro di Quito, secondo il piano continentale PAC (Pastoral Afro Comboniana), e si promuova una rete di collaborazione tra i vari centri Afro e le riviste che hanno materiali sul popolo Afro.
      5. Riaffermare il centro di PA di Guayaquil come Opera Comboniana di Promozione Umana.
      6. Che si dia l’opportunità a coloro che iniziano a lavorare nella PA di un periodo di apprendimento e di formazione.
      7. Che si facilitino le ‘visite di lavoro’ di quanti sono impegnati nella PA a comunità di altre circoscrizioni dell’area andina ugualmente impegnate nel lavoro con gli Afrodiscendenti, per approfondire la collaborazione e condividere esperienze.
      8. Sarebbe bene che le circoscrizioni dove vi sono popolazioni Afro aprissero una comunità tra gli Afrodiscendenti (Messico, USA, Centroamerica).

L’incontro si è concluso con l’intervento di p. Mariano Tibaldo, segretario generale della missione, che ha parlato del Congresso Missionario Americano a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) e di alcune questioni riguardanti le priorità del Continente.