NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

XIX Capitolo Generale
1-30 giugno 2022

Il XIX Capitolo Generale dei Comboniani, ispirato all’icona biblica “Io sono la vite, voi i tralci” (Gv 15,5), si svolgerà dal 1 al 30 giugno, nella Casa Generalizia dell’Istituto a Roma. I partecipanti capitolari sono sessantanove, più quattro osservatori permanenti e alcuni part time della Direzione Generale. I primi quattro giorni saranno di preparazione. Con l’Eucaristia solenne della Domenica di Pentecoste, il 5 giugno, si darà ufficialmente inizio al Capitolo.

Oltre ai 5 membri del Consiglio Generale – il 7% dei partecipanti – gli altri capitolari provengono dall’Africa anglofona più Mozambico 21 (30% del totale), dall’America-Asia 18 (27%), dall’Europa 16 (23%), e dall’Africa francofona 9 (13%). Per quanto riguarda le nazionalità, i comboniani convocati al Capitolo sono di 24 nazionalità diverse: 30 africani, 28 europei, 11 americani. Le nazioni di origine con più capitolari sono: Italia (13), Uganda (7), RD Congo (6), Messico, Spagna e Portogallo, con 5 ciascuna. I 4 osservatori sono i segretari generali dell’Istituto, ossia della missione, della formazione, dell’economia e il segretario generale. Quindi, un bel cenacolo di apostoli, molto internazionale, come lo voleva San Daniele Comboni, un’opera veramente ‘cattolica’.

In realtà il Capitolo è iniziato molto tempo fa, cioè da quando è stato convocato con la Lettera d’indizione del 19 giugno 2020, che ne prevedeva lo svolgimento nel mese di settembre 2021. A causa della pandemia del Covid-19 è stato posticipato a questo mese di giugno. Durante tutto questo tempo si è avviato un processo sinodale di riflessione a livello personale, comunitario, di circoscrizione e di continente. La Commissione Precapitolare ha raccolto tutte queste riflessioni e proposte di nuovi percorsi in un documento che sarà presentato ai capitolari come “Strumento per il discernimento”.

Il Capitolo avrà tre fasi fondamentali. La prima è la fase preparatoria, che include la reciproca conoscenza, l’elezione dei vari incaricati dei servizi che aiuteranno nello svolgimento dei lavori, il ritiro nella preghiera e una breve formazione sulla Chiesa missionaria, sinodale e fraterna, nella linea del magistero di Papa Francesco. Seguirà una fase di ascolto delle varie relazioni: della Direzione Generale, dei continenti-circoscrizioni, della commissione precapitolare sui quattro cammini (Regola di Vita, ministerialità, formazione e sostenibilità dell’Istituto), dei Vescovi comboniani, delle Comboniane (SMC), delle Secolari (MSC) e dei Laici missionari comboniani (LMC). L’ultima fase sarà quella del discernimento sugli elementi fondamentali su cui lavorare durante il Capitolo, con la scelta delle priorità e dei cammini da percorrere nei prossimi anni. Infine, ci sarà l’elezione del prossimo Superiore Generale e del suo Consiglio.

La Dichiarazione di chiusura del Capitolo è prevista per il 29 giugno e l’Eucaristia conclusiva, il giorno dopo, 30 giugno.

DIREZIONE GENERALE

NOTE GENERALI DELLA CONSULTA N. 68 – MAGGIO 2022

Nomine

Nel Corso della 68ma Consulta Generale il Consiglio Generale ha proceduto a fare le seguenti nomine:

Con effetto immediato dal 18.5.2022

  • P. Benedict Kaliya (CN) è nominato vice-provinciale del CN

Con effetto dal 1.7.2022

  • P. Fermo Bernasconi  (C) è nominato Coordinatore del Centro della Formazione Permanente e Superiore della Comunità/équipe del CFP.
  • P. Alberto de Oliveira Silva (C) è nominato Incaricato della Formazione Permanente a livello generale dentro il SGF ed Economo del CFP/CCS.
  • P. Sylvester Hategek’Imana (KE) è nominato Superiore e formatore della comunità dello Scolasticato di Nairobi.
  • P. Bernard Domara Alagbé (KE) è nominato Formatore dello Scolasticato di Nairobi ed economo dello stesso.
  • P. Tosi Corrado (CN) è nominato Formatore dello Scolasticato di Kinshasa.
  • P. Gaim Haileselassie (ER) è nominato Formatore dello Scolasticato di Asmara.
  • P. Mboka Ngere Faustin (EGSD) è nominato Formatore della Comunità Formativa di Cairo-Beiruth.
  • P. Nzigiye Bruno (U) è nominato Padre Maestro del Noviziato di Namugongo.
  • P. Fraile Gomez Juan Antonio (CN) è nominato Padre Maestro del Noviziato di Magambe.
  • P. Farronato Lorenzo (CN) è nominato Socius del Padre Maestro del Noviziato di Magambe.
  • P. Davide De Guidi (MO) è nominato Socius del Padre Maestro del Noviziato di Nampula.
  • P. Ezama Ruffino (NAP) è nominato ad interim Contact person nella NAP per VIVAT International – N.Y.

Il Consiglio ringrazia i confratelli per la disponibilità a rendere questi servizi di particolare responsabilità e affida il loro mandato al nostro Fondatore.

Rinuncia di Capitolari e loro sostituzione

Hanno rinunciato a partecipare al XIX Capitolo:

  • Fr. Joel Cruz Reyes, rappresentante della circoscrizione mista per i fratelli di A, PCA, M, NAP per ragioni di salute; è stato sostituito da Fr. Fabio Patt.
  • P. Alberto Pelucchi, Provinciale della London Province, per ragioni di salute; è stato sostituito da P. Alvarado Ayala Javier.

Il Consiglio ringrazia i due confratelli sostituti per la loro disponibilità a svolgere questo importante servizio a tutto l’Istituto nonostrante il breve periodo di notifica. Augura ai due confratelli che hanno dovuto rassegnare le loro dimisioni una pronta guarigione.

Comunicazione sugli osservatori
Il Consiglio Generale, dopo aver valutato la capienza della Sala Capitolare di Casa EUR, tenendo conto della necessità di conservare comunque una certa distanza tra i partecipanti al Capitolo durante le sedute in Plenaria, ha deciso di limitare la presenza stabile degli osservatori al minimo indispensabile. Parteciperanno per questo alle sedute in plenaria solamente i Segretari Generali, i minutanti e il facilitatore. Altri speakers e invitati parteciperanno solo per le giornate in cui è prevista la loro presenza. La data insolita del Capitolo ha anche reso impossibile la partecipazione dei rappresentati degli scolastici, la stragrande maggioranza dei quali sono impegnati per i loro studi.

75° Anniversario della presenza in Portogallo
Il CG si unisce alla provincia del Portogallo nella celebrazione del 75° anniversario dell'apertura della casa di Viseu, che segna anche l'inizio della nostra presenza in questo Paese. Insieme a tutto l'Istituto ringraziamo il Signore per il dono che i missionari portoghesi rappresentano per l'Istituto e la missione comboniana nel mondo. Ricordiamo anche tutti i parenti dei nostri confratelli, i benefattori e tutti i membri della Famiglia comboniana. Chiediamo che l'intercessione di Nostra Signora di Fatima continui ad accompagnare la Provincia nella sua opera di evangelizzazione.

Decreto del Papa sulla eleggibilità dei fratelli
Con Rescritto del 18 maggio 2022, Papa Francesco ha derogato il can. 588 §2 del CIC e la normativa propria degli Istituti circa l’accesso dei religiosi non chierici, appartenenti ad Istituti clericali di diritto pontificio, qual è il nostro, agli uffici di governo a tutti i livelli. Da questa data la nomina di un fratello a superiore locale può avvenire con il semplice assenso del Superiore Generale. Rompendo una lunghissima tradizione è da oggi possibile che i fratelli assumano la carica di Superiore di Circoscrizione e di Superiore Generale. Per la prima, fatte salve le disposizioni proprie circa l’ottenimento della maggioranza necessaria e il consenso del Consiglio Generale, è necessario giustificare le ragioni della scelta alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica. Per l’elezione a Superiore Generale, il Capitolo generale deve chiedere la licenza scritta alla medesima Congregazione. La risposta della Congregazione si basa sulla valutazione del singolo caso e delle motivazioni addotte dai richiedenti.

Questa decisione, da tempo sollecitata dai nostri Capitoli Generali, è frutto del lavoro fatto da un gruppo di Istituti, tra cui anche il nostro, sotto l’egida della USG. Realizza un cammino di tanti anni per vedere riconosciuta la reale uguaglianza di tutti i confratelli nella medesima Fraternità.

Prime professioni
Fr. Mantegazza Giuseppe Luca (I) – Lecce – 06.1.2022
Sc. Ts'ooana April Karabo (RSA Lesotho) – Namugongo – 30.4.2022
Fr. Assai James Franco Esiak (SS) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Woldemariam Atinafu Assefa (ET) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Atwijukye Osward (U) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Kasereka Mwami Charles (CN) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Constant Mukataba Simiyu (KE) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Obuola James Vitalis (KE) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Phinis Joseph (MZ M) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Kigongo Edward (U) – Namugongo – 30.4.2022
Fr. Mihiretu Tundedo Lintamo (ET) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Mujurizi Acleo (U) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Musiime Joseph (U) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Kambale Musumba Oscar (CN) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Bimaywarugaba Otto (U) – Namugongo – 30.4.2022
Fr. Pasiya Vincent (MZ M) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Oloya Peter (U) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Petros Demisu Tefera (ET) – Namugongo – 30.4.2022
Fr. Simangi Dominic (SS) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Duku Lumago Thomas Eugenio (SS) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Muhindo Kasitu Vedastus (CN) – Namugongo – 30.4.2022
Sc. Dao Quang Vinh Francis Xavier (A VN) – Manila – 07.5.2022
Sc. Bokilini Lifeta John (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Idiakan David (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Agbokabulo Bayaa Jacques (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Kamambu Lemba Aaron (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Kambale Masambo Grace (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Kibulandumu Kiramfu Jules-Glodly (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Mumbere Mapendo Kanyandale (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Mumbere Kavuthe Delphin (CN) – Magambe – 08.5.2022
Fr. Mumbere Muhongya Alpha (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Ndemisa Giresse Otsha (CN) – Magambe   08.5.2022
Sc. Paluku Mukiranya Adelard (CN) – Magambe – 08.5.2022
Sc. Senga Laurent Andalia (CN) – Magambe     08.5.2022
Sc. Allayambaye Emmanuel Toguinouba (TCH) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Ametepe Kokou Fabrice (T) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Kegue Azonke Elom-Kossi Michel (T) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Kpogo Komi Jules Amétéfé Aimé (T) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Latoundji Affolabi O. Magister François (T B) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Moutougoto Jean-Hilaire Diony (RCA) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Saramale Saint Cyr Salvador Stanislas (RCA) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Sovimi Sêtondji Constantin (T B) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Tomety Yawo Emile (T) – Sarh – 08.5.2022
Sc. Aguehunde Mindessé Marc-Aurel (T) – Nampula – 21.5.2022
Sc. Apetokou Kossivi Paul (T) – Nampula – 21.5.2022

Professioni perpetue
Sc. Attigan Jean Koffi (T) – Djougou (BEN) – 29.04.2022
Sc. Deivith Harly Zanioli Gonçalves (BR) – Boa Vista (BR) – 14.05.2022

Ordinazioni
P. Felizardo João J. Ntsicuzacuenda (MO) – Tete (MO) – 07.05.2022
P. Inácio Manuel (MO) – Nampula (MO) – 15.05.2022

Opera del Redentore
Giugno
: 01 – 07 ER; 08 – 15 LP; 16 – 30 P
Luglio: 01 – 15 KE; 16 – 31 M

Intenzioni di preghiera
Giugno:
Perché la celebrazione del XIX Capitolo Generale dei Missionari Comboniani porti con sé abbondanti frutti di letizia ed entusiasmo missionario nella riscoperta dell’esperienza carismatica di San Daniele Comboni, al fine di rendere presente oggi il mistero della grazia a Lui concessa nella missione alle periferie dell’esperienza umana. Preghiamo.
Luglio: Per i giovani volontari che visitano le missioni della Famiglia comboniana in diverse parti del mondo, affinché l'incontro con altri popoli e culture rafforzi la loro fede e la loro testimonianza cristiana. Preghiamo.

Calendario liturgico comboniano: GIUGNO
Venerdì dopo la II domenica dopo Pentecoste: Sacratissimo Cuore di Gesù, Titolare dell’Istituto (Solennità)

Ricorrenze significative GIUGNO
1.
Anniversario della fondazione dell’Istituto
Sabato prima di Pentecoste: Maria Vergine Regina, degli Apostoli
3. San Carlo Lwanga, e compagni, martiri (Uganda)
5. San Bonifacio, vescovo e martire [Memoria DSP: Sud Tirolo, Austria, Germania]
Venerdì dopo la II domenica dopo Pentecoste: Sacratissimo Cuore di Gesù Titolare dell’Istituto (Solennità) [Togo-Ghana-Benin]
Sabato dopo la solennità del S. Cuore di Gesù: Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

Specializzazioni
Il 28 ottobre 2021, p. Andrew Bwalya ha difeso la tesi dal titolo “Examining the use of social media for Evangelisation among catholic youth: a case of the catholic Church in Nairobi” per il conferimento del Master of Arts in Communication presso la Daystar University di Nairobi (Kenya). Congratulazioni al nostro confratello.

I Consigli Generali dei Comboniani e delle Comboniane pregano insieme in Vaticano
Il 19 maggio, i Consigli Generali delle Suore Missionarie Comboniane e dei Missionari Comboniani si sono recati alla Cappella polacca, nella cripta della Basilica di San Pietro in Vaticano, per celebrare l’Eucarestia insieme, ringraziando per il cammino fatto come famiglia comboniana durante questo sessennio e affidando al Signore e alla Madonna i loro Capitoli Generali che si svolgeranno a giugno, quello dei Comboniani, e a ottobre, quello delle Comboniane. La Messa è stata presieduta da p. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, mentre Sr. Eulália Capdevila Enríquez, consigliera generale delle comboniane, ha svolto una bella riflessione. Partendo dalle parole di Pietro, della prima lettura, ha detto: “sono parole con sapore missionario, parole di orizzonte ampio, quello dell’amore universale di Dio, parole che non ci lasciano indifferenti, visto che anche noi siamo stati chiamati all’incontro di popoli altri, di culture diverse, di mondi lontani, come quelli che incontrò l’apostolo stesso… Pietro, uomo che ha toccato il fondo, per poi essere trasformato; pietra porosa, traballante, ha saputo abbracciare la sua vulnerabilità e si è affidato a Cristo. Stringendosi al Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche lui, Pietro, è stato impiegato come pietra viva per la costruzione di un edificio spirituale. Pietro non ha negato lo sguardo a Gesù, e in quell’incrocio di occhi con il suo Maestro, mentre un gallo cantava, ha ricevuto la grazia di poter essere amato fino alla fine”. E ha concluso: “Comboni, come Pietro, si è lasciato stringere dal Cristo per diventare oggi pietra viva della Chiesa. Chiediamo anche noi la grazia di diventare pietre vive in Cristo”.

BRASIL

Voti perpetui e ordinazione diaconale
Il 14 maggio lo sc. Deivith Harly Zanioli Gonçalves ha emesso i voti perpetui e il 15 maggio è stato ordinato diacono. Deivith, brasiliano, viene dallo stato di Rondônia, ha fatto il postulato a Curitiba (Brasile), il noviziato a Sahuayo (Messico) e la teologia a Napoli (Italia).

La cerimonia dei voti perpetui si è svolta nella chiesa cattolica di St. Mathews a Boa Vista, diocesi di Roraima, retta dai Comboniani. P. Jovercino Sirqueira, rappresentante del superiore provinciale p. Dario Bossi, era presente per ricevere i voti. Nell'omelia ha sottolineato i valori della vita religiosa nello spirito di povertà, castità e obbedienza.

Il giorno seguente, l'ordinazione diaconale di Deivith si è tenuta nella comunità indigena di Vista Alegre, nella maloca, una grande capanna aperta in cui la comunità si incontra. Un gesto simbolico per noi comboniani in Brasile, per riaffermare l'essenza della missione: l’opzione preferenziale per gli indigeni.

La celebrazione eucaristica, iniziata con le danze tradizionali, è stata presieduta da mons. Roque Paloschi, Arcivescovo di Porto Velho, Rondônia. Mons. Roque ha incoraggiato il diacono a servire il popolo a lui affidato con umiltà e amore.

Queste cerimonie rientrano nel contesto delle celebrazioni dei settant’anni dall’arrivo dei Comboniani in Brasile. Erano presenti i familiari di Deivith, l'amministratore diocesano, il direttore vocazionale diocesano, numerosi sacerdoti, religiosi e religiose e laici delle varie parrocchie. Ringraziamo il Signore per il dono della vocazione missionaria nella Chiesa. (P. Teddy Keyali Njaya, mccj).

CONGO

Professione perpetua e prime professioni
Domenica 24 aprile, alla presenza dei fedeli cristiani, dei membri della famiglia comboniana, dei consacrati della città e dei sacerdoti venuti per la circostanza, la Provincia ha celebrato la professione perpetua dello sc. Raoul Kasoso, nella parrocchia Malia wa Mashaidi, dell’arcidiocesi di Kisangani. La messa è stata presieduta da p. Léonard Ndjadi Ndjate, provinciale, che ha esortato Raoul ad accogliere il dono della sua consacrazione come un bene ancora più grande da parte del Signore e a nutrire quotidianamente la sua consacrazione con la preghiera e l’ascolto della parola di Dio, con l’eucarestia ma anche con la fraternità per aprirsi sempre di più e donarsi alla missione ad gentes e ad pauperes.

Sabato 30 aprile c’è stata la prima professione dei 20 novizi a Namugongo (diocesi di Kampala). La messa presieduta da p. Achilles Kiwanuka, provinciale dell’Uganda, ha visto la partecipazione dei membri della famiglia comboniana, parenti, amici e benefattori. Erano presenti i provinciali (e rappresentanti) venuti per ricevere i voti del loro rispettivi novizi: p. Radol Odhiambo Austine (Kenya), p. Burgers Jude Eugene (South Africa), p. Mumba Michael Nyowani (Malawi-Zambia), p. Achilles Kiwanuka (Uganda), p. Weldeghiorghis Asfaha Yohannes (vice-provinciale dell’Ethiopia) e p. Léonard Ndjadi (Congo). I tre neoprofessi congolesi, Kasereka Mwami Charles, Kambale Musumba Oscar e Muhindo Kasitu Vedastus, sono rimasti tre anni in Uganda; prima di entrare nel noviziato di Namugongo, avevano fatto un anno di lingua a Layibi. Ringraziamo di cuore i padri maestri p. Alenyo John Peter e p. Manuel Fidelino Gomes Jardim per aver accompagnato i nostri giovani nella libertà responsabile, creando un clima di fiducia e di alleanza formativa molto positiva.

Dopo la professione e prima di tornare in Congo, il provinciale ha condotto i tre neoprofessi al santuario dei martiri d’Uganda per chiedere la grazia della fedeltà a Cristo. I neo-professi passeranno un periodo di vacanza in famiglia prima di andare in scolasticato, Vedastus a Cape Coast (Ghana) e Oscar e Charles al Cairo.

L’8 maggio la provincia del Congo ha avuto ancora una volta la grazia di celebrare la prima professione religiosa di 12 novizi comboniani del Noviziato di Magambe, nella parrocchia di Sant’Anna, a Isiro. Alla messa c’è stata grande partecipazione di parrocchiani, religiosi e religiose dei vari Istituti, parroci, parenti, amici e benefattori. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da p. Léonard Ndjadi Ndjate, provinciale del Congo, accompagnato dai concelebranti e dal diacono Crispin Mopembu.

Nella sua omelia, p. Léonard ha spiegato il senso dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza e ha raccomandato ai neoprofessi l’importanza di sorvegliare il loro cuore affinché non si lasci conquistare dalla mondanità. Verso la fine della messa, i neoprofessi hanno ricevuto le destinazioni agli Scolasticati e ai CIF, poi la festa è proseguita nel grande salone della parrocchia.

Con questi 15 neoprofessi, il numero di missionari comboniani congolesi sale a 129. Ma queste vocazioni non sono per il Congo, sono per l’Istituto e per la Chiesa.

Ringraziamo il Signore che continua a chiamare i giovani e ringraziamo san Daniele Comboni la cui santità affascina ancora oggi i giovani dell’Africa attraverso la presenza, la testimonianza e l’attività missionaria di tanti comboniani. Ringraziando di cuore i formatori, p. Enzo Bellucco e p. Alfredo Neres, che hanno accompagnato questi giovani con grande pazienza, amore e rigore, auguriamo ai nuovi missionari la fedeltà agli impegni religiosi e un buon proseguimento di preparazione alla missione laddove ciascuno è stato inviato. (P. Léonard Ndjadi Ndjate)

CURIA

Una vita al servizio dell’Istituto e della Missione
Dal 25 al 29 aprile 2022 i revisori interni dei conti dell’Istituto, p. Manuel Ferreira Horta e p. Philip Zema, si sono ritrovati a Roma, nella casa della Curia Generalizia, per svolgere il loro annuale servizio di revisione dei conti della contabilità dell’Economato Generale e del Servizio Procura. Ai lavori ha partecipato anche fr. Guillermo Casas, nuovo revisore nominato, che inizia il suo servizio per i prossimi tre anni, in sostituzione di p. Manuel Horta, al quale va la riconoscenza di tutto l’Istituto per il prezioso servizio svolto con competenza e dedizione per ben 4 turni (12 anni).

Dal 2 al 5 maggio, i lavori del Consiglio di Economia (composto da otto membri oltre ai revisori già menzionati) sono continuati in modalità online. L’attività principale dell’incontro è stata la revisione dei rendiconti economici 2021 di tutte le circoscrizioni dell’Istituto.

Il 28 aprile p. Horta è stato invitato a presiedere la celebrazione dell’Eucarestia della comunità della Curia. In quella occasione ha ricordato alcuni momenti significativi della sua vita missionaria durante la quale ha ricoperto diverse responsabilità e numerosi incarichi in Mozambico, Portogallo e Curia. P. Horta ha concluso dicendo: “Adesso mi trovo a Famalicão come economo, incaricato della cucina, manutenzione della casa, ministero nelle parrocchie e ministero della Riconciliazione a casa nostra, sempre molto richiesta. Sulla soglia degli ottant’anni, lascio il posto ai più giovani, sperando di lasciare anche l’esempio di una vita semplice, sempre e totalmente dedicata all’Istituto e alla Missione”.

25 anni di voti religiosi
I comboniani della Curia Generalizia a Roma hanno celebrato la sera del 18 maggio il 25° anniversario della prima professione religiosa dei loro due confratelli, fr. Alberto Lamana, spagnolo di Saragozza, e fr. Alberto Parise, italiano di Padova. Nella stessa celebrazione eucaristica, presieduta da p. Tesfaye Tadesse, superiore generale, abbiamo ringraziato Dio per i 70 anni di fr. Daniele Giusti, attuale segretario generale. “Tre fratelli comboniani in festa – ha sottolineato p. Tesfaye – proprio nel giorno in cui il Santo Padre ha concesso alla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica la facoltà di autorizzare il conferimento dell’ufficio di Superiore maggiore ai membri non chierici degli Istituti religiosi clericali di diritto pontificio”.

Fr. Alberto Lamana, 51 anni, dopo gli studi al CIF di Nairobi (1997-2001), è stato assegnato al Sud Sudan, dove è rimasto fino al 2011. È stato poi mandato in Spagna. Nel Capitolo Generale del 2015 è stato eletto assistente generale. Durante la Messa, ha condiviso i nomi dei confratelli e i momenti più significativi della sua vita di missionario: “la mia prima esperienza missionaria, subito dopo il CIF, è stata a Mapuordit, in Sud Sudan. Ho avuto la grazia di avere una comunità che mi ha accettato e mi ha dato responsabilità e fiducia. Qui ho fatto i primi passi in una missione pienamente inserita e vicina agli esclusi nel cuore del popolo Dinka. Attraverso le difficoltà della lingua, la malaria, il caldo, le contraddizioni della cultura e anche della Chiesa ho capito che la missione deve essere radicata in un’esperienza di fede, alimentata giorno per giorno nella preghiera. Ho imparato lungo questi anni che è più importante dare priorità alle relazioni umane che all’efficienza nel lavoro”.

Il lavoro di particolare rilievo svolto da fr. Lamana in Sud Sudan è stato l’impianto tecnico della Rete di Radio Cattoliche (CRN nella sigla inglese). La CRN è stata fondata dalla famiglia comboniana per segnare la canonizzazione di Daniele Comboni, il 5 ottobre 2003. Radio Bakhita è stata la prima stazione a trasmettere l’8 febbraio del 2007 a Juba. La CRN ha nove stazioni radio, otto in Sud Sudan e una sui Monti Nuba, in territorio sudanese. Le stazioni appartengono alle rispettive diocesi e la rete in sé alla conferenza episcopale.

“La missione è sempre diversa da quella che abbiamo idealizzato. Il mio impegno nella CRN – ha detto fr. Lamana – mi ha dato l’opportunità di conoscere le diverse diocesi del paese e di lavorare nella formazione di tanti giovani per metterli in grado di continuare a portare avanti il progetto della Rete”.

Fr. Alberto Parise, nato nel febbraio del 1967, ha lavorato circa 16 anni in Kenya e, dal 2019, è membro del Segretariato generale della missione e coordinatore del settore di Giustizia Pace e Integrità del Creato, a Roma. A lui, dice, sembra di essere all’inizio del cammino: “Pensare che ho già vissuto 25 anni di vita missionaria comboniana mi pare strano, mi sembra di essere all’inizio del cammino, mi sento sempre un principiante. Ma quando guardo al vissuto di questi anni, non posso che sentire una profonda meraviglia per ciò che il Risorto ha operato nella mia vita: gli incontri con l’umanità, l’accoglienza della gente del Kenya, il sostegno dei confratelli e il toccare con mano quella rigenerazione dell’Africa con l’Africa che Comboni aveva profeticamente intuito”.

Fr. Daniele Giovanni Giusti, medico, nato a Somma Lombardo, nel nord Italia, ha lavorato in Uganda dal 1986 al 2009. Nel Capitolo Generale del 2009, è stato eletto assistente generale per sei anni. Dal 2016 al 2020, è stato responsabile del CAA (Centro confratelli ammalati/anziani) a Milano. Dal 2021, è stato nominato segretario generale e rappresentante legale dell’Istituto comboniano. Fr. Daniele ha fatto i primi voti nel 1986 e la professione perpetua nel 1989.

Nella Messa, ha espresso la sua gratitudine per gli anni che gli sono stati donati e per la grazia della fedeltà che, pur nella sua fragilità, il Signore gli ha permesso di vivere: “niente può essere dato per scontato e quando se ne diventa consapevoli, come nel giorno del proprio anniversario, tutto quello che è accaduto e accade può essere accolto come segno della presenza del Signore nella concretezza della vita, che così, a dispetto di tutto, diventa lieta”.

EGSD

Voti perpetui e ordini sacri
Il "sogno" diventa realtà: ogni volta che pensiamo o parliamo del nostro fondatore San Daniele Comboni, siamo portati alla consapevolezza di quella che per lui era la grande missione di "salvare l'Africa con gli africani". Ancora una volta, nello storico santuario di Cordi Jesu al Cairo, in Egitto, questo sogno ha fatto un altro passo verso la sua realizzazione. Un santuario costruito nel luogo in cui il nostro fondatore stesso pose il suo altare per celebrare la cena del Signore. Il 25 aprile 2022, è stato testimone della professione perpetua di uno dei nostri confratelli egiziani, Mina Anwar. Un'occasione onorata dalla presenza di cristiani di molte nazionalità, ma soprattutto di quanti hanno accompagnato un figlio di questa terra verso il suo impegno di vita a servire il Signore nell'Istituto. L'occasione è stata anche allietata dalla presenza del nostro confratello comboniano, ora Vescovo del Vicariato Latino di Alessandria, Mons. Claudio Lurati, che è stato il celebrante principale.

Un evento come questo, che concretizza il sogno dei Comboniani, diventa per ogni Comboniano un segno della fedeltà di Dio al desiderio del nostro fondatore. Molti Istituti e ordini religiosi possono testimoniare lo spostamento delle vocazioni verso il continente africano e quello latino-americano.

“Tutte le strade portano ad un luogo chiamato Imbaba”, presso la Chiesa di Maria Vergine, dove sabato 29 aprile 2022, dopo quasi 32 anni, la famiglia comboniana in Egitto ha assistito all'ordinazione diaconale e sacerdotale di due figli di questa terra. L'invocazione dello Spirito Santo e l'imposizione delle mani del vescovo Tomas Adly di Giza, Fayum e Beni Suef ci hanno fatto dono di un sacerdote, P. Mina Albeer, e di un diacono, Mina Anwar.

Senza dubbio questo è frutto dei confratelli e delle consorelle che hanno testimoniato il Vangelo con il loro modo di vivere, permettendo così all'efficacia della Parola di diventare carne nella loro vita e di attrarre altri su questa strada.

Ringraziamo Dio per il dono della vocazione e anche per la saggezza con cui ha permesso la creazione di questo Centro al Cordi Jesu, il cui obiettivo è l'animazione soprattutto dei giovani. Il santuario è anche sede di una cappellania universitaria che si occupa in particolare di nutrire la spiritualità degli studenti universitari stranieri del Cairo, che sono stati al centro dell'animazione della celebrazione dei voti perpetui, soprattutto con il canto. Il Centro si prende cura anche dei giovani sud-sudanesi e sudanesi che studiano nelle università egiziane, con la prospettiva di coinvolgere in futuro anche i giovani egiziani. Stiamo davvero assistendo alla salvezza dell'Africa da parte degli africani!

Il Governo spagnolo riconosce l’opera educativa di P. Jorge Naranjo
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Spagna ha conferito a p. Jorge Naranjo la "Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica". Il diploma che accompagna la Croce è firmato dal Gran Maestro dell'Ordine, il Re di Spagna, Sua Maestà Filippo VI, e dal Gran Cancelliere dell'Ordine, il Ministro degli Affari Esteri. La cerimonia di consegna si è svolta mercoledì 25 maggio presso l'Ambasciata di Spagna in Sudan.

L'ambasciatore, S.E. Isidro González Afonso, ha conferito la Croce a p. Naranjo per il suo ruolo nel “favorire le relazioni di amicizia e cooperazione tra la Spagna e il Sudan attraverso il suo servizio nel campo dell'educazione”. P. Jorge ha citato due frasi che ispirano il suo modo di intendere queste relazioni di cooperazione e amicizia. Secondo Antoine de Saint Exupéry, "l'amicizia non consiste nel guardarsi l'un l'altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione". E per San Daniele Comboni, "il cattolico guardò l'Africa non attraverso il miserabile prisma degli interessi umani, ma al puro raggio della sua Fede; e scorse colà una miriade infinita di fratelli appartenenti alla sua stessa famiglia, aventi un comun Padre su in cielo” (S 2742).

Attraverso entrambe le espressioni Dio ci chiama a costruire un mondo in cui tutti godano di uguali diritti, doveri e dignità e vivano insieme come fratelli e sorelle che cercano il bene comune.

P. Jorge Naranjo ha spiegato che questa è la visione che cerca di infondere negli studenti e nel personale del Comboni College of Science and Technology (CCST), dove lavora dal dicembre 2012. Studenti darfuriani, nuba, nordici, Beni Amar, etiopi, nuer, dinka, oromo, tigrini, provenienti da regioni assediate dal conflitto, sudanesi IDps e rifugiati, tutti questi lavorano insieme nel Collegio dove sono invitati a sentirsi a casa e preparati per costruire una società che integri tutti.

All'evento hanno partecipato il Vicecapo Missione dell'Ambasciata di Spagna, Alfonso Herrero Corral, il Segretario della Nunziatura, mons. Domenico Vitolo, il Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Khartoum, p. Sami Bakhit, alcuni confratelli, le Suore Comboniane, il personale del CCST e alcuni membri della comunità spagnola a Khartoum.

ITALIA

Il “piccolo sinodo” dei Fratelli comboniani europei a Verona
La tradizione vuole che nei giorni attorno al primo maggio si realizzi sempre, nella provincia italiana, il “Convegno Fratelli” e così, dopo due anni di pandemia e riunioni virtuali, quest’anno si è ripresa la tradizione dell’incontro.

Luogo di appuntamento: Casa Madre a Verona; partecipanti: i Fratelli della provincia italiana e anche dalle province della Spagna e della Germania, in totale, un gruppo di 26 Fratelli.

Abbiamo iniziato venerdì 29 aprile ricordando che il convegno è parte di un cammino: il cammino più ampio della realtà che ci circonda (una realtà difficile e tragica ma che deve portarci ancora una volta a stare dalla parte delle vittime); il cammino della Chiesa che si sta preparando a celebrare nel 2023 il Sinodo sulla sinodalità e, infine, il cammino dell’Istituto comboniano che tra meno di un mese ci porterà alla celebrazione del XIX Capitolo Generale. Sinodalità è quindi la parola chiave del convegno Fratelli 2022.

Abbiamo cercato di mettere in pratica la sinodalità e il primo giorno ci siamo messi in ascolto delle nostre storie, delle nostre esperienze per poi cercare insieme gli elementi caratteristici della figura del Fratello. Poi, abbiamo ascoltato il cammino fatto a livello di provincia italiana e anche europea per quanto riguarda la pastorale giovanile vocazionale, con la bella notizia dei tre possibili postulanti per il prossimo ottobre (due candidati Fratelli e un candidato sacerdote).

Fr. Alberto Lamana, assistente generale, ha fatto un po’ il punto sulla realtà dei Fratelli nell’Istituto e p. Luigi Codianni ci ha introdotto nel mondo digitale della nuova piattaforma di Nigrizia.

È stato dedicato uno spazio anche all’ascolto delle realtà in cui operano i confratelli in Germania e Spagna, ad un approfondimento sull’opera comboniana di promozione umana (OCPU) di Camarate (Portogallo) e, naturalmente, ad una presentazione delle tematiche all’orizzonte del prossimo Capitolo.

Sinodo significa camminare con e allora il giorno, primo maggio, abbiamo voluto metterci in cammino per incontrare i nostri confratelli a Castel d’Azzano. Con loro, la celebrazione della messa e un pranzo.

Grazie alle comunità di Verona Casa Madre e di Castel d’Azzano che ci hanno accolto, grazie a tutti i confratelli che hanno partecipato; ci si incontra… tra un anno (a Dio piacendo). (Fr. Antonio Soffientini, mccj)

P. Sartori Venerabile: la missione all’insegna della santità
Domenica 1° maggio 2022 si è tenuta a Falzè di Trevignano, paese natale di p. Bernardo Sartori, una bella e significativa cerimonia per celebrare la Venerabilità riconosciutagli dalla Chiesa. La vasta e convinta partecipazione di popolo è stata resa ancora più significativa dalla presenza del Vescovo locale di Treviso, mons. Michele Tommasi, da un bel gruppo di parroci della diocesi e in particolare dal parroco di Falzè di Trevignano, don Silvio Caterino, e dai due parroci precedenti, don Bruno Cavallin e don Rolando Nigris. Anche l’Istituto e la Provincia italiana erano ben presenti, specialmente la comunità di Padova, a cui si è associato mons. Guerrino Perin, e quella di Verona, con la presenza particolarmente significativa di fr. Giovanni Bonafini, il comboniano che ha trovato il corpo di p. Sartori il giorno di Pasqua.

Oltre all’intervento del Vescovo, c’è stato il saluto del Superiore Generale, p. Tesfaye Tadesse, letto dal Provinciale d’Italia, p. Fabio Baldan, nel quale si sottolineava la grandezza di p. Sartori con queste parole: “P. Bernardo Sartori è stato un missionario di grande caratura spirituale che, sul campo di missione, ha lasciato un segno indelebile ai primordi dell’evangelizzazione di quella parte del Nord Uganda denominata West Nile, nelle missioni da lui fondate o riportate al primitivo fervore. Infatti, Lodonga, Koboko, Otumbari e Arivo sono ora parrocchie tutte connotate dal mistero mariano, anche nelle loro stesse strutture materiali. Per l’illuminata e instancabile azione pastorale del nuovo Venerabile è stato possibile instaurare un dialogo e ottenere un numero significativo di conversioni in ambiente quasi totalmente islamizzato. All’ombra di Maria, Mediatrice di tutte le grazie e Sultana d’Africa, fioriscono attualmente fervorose comunità cristiane”.

“Possa il nuovo Venerabile, per questa sua Chiesa trevigiana di origine – concludeva p. Tesfaye –, costituire un esempio attraente di vita sacerdotale apostolica, di apertura missionaria e di generosa disponibilità in ordine alla diffusione del Vangelo e, per noi Comboniani, essere stimolo e richiamo a vivere sempre più radicalmente il nostro carisma di missionari ad gentes”.

Nell’occasione ha parlato anche p. Arnaldo Baritussio, Postulatore Generale dell’Istituto, che ha intitolato il suo intervento “Un piedistallo che non disturba. P. Bernardo Sartori, un missionario comboniano venerabile”.

“Quando il santo è giusto – ha detto p. Arnaldo – tutti sono felici e soprattutto si capisce che l’unica strada per rianimare gli spiriti stanchi e rinchiusi in sé stessi e per rendere più incisiva la pastorale bisogna proprio puntare in alto, senza paura, cioè prospettare la santità come orizzonte e la missionarietà come elemento rivitalizzante”.

Campi estivi 2022 della Famiglia comboniana in Italia
Neppure il tempo forte della pandemia era riuscito a bloccare i campi estivi, per giovani dai 18 ai 35 anni, proposti dalla Famiglia comboniana e così eccoci di nuovo, all’inizio dell’estate 2022, a riproporre campi di formazione e informazione missionaria. Proposte per tutte e per tutti, per chi vuole vivere anche in estate il servizio, la condivisione e l’incontro. Ti aspettiamo.
Puoi trovare maggiori informazioni clicca qui.

A Palermo (24-31 luglio) ai confini dell’immigrazione alla ricerca dell’Altro.
A Ventimiglia (12-21 agosto) per conoscere e confrontarsi con l’esperienza di chi è costretto a migrare e vede ogni giorno i suoi sogni infrangersi contro il muro dei respingimenti.
A Riace (1-9 agosto) per vivere insieme a Mimmo Lucano il sogno dell’accoglienza.
A Granada/Spagna (12-21 agosto) per sperimentare concretamente il giorno per giorno della solidarietà.
Da Verona a Limone (1-10 agosto) camminando ogni giorno sulle orme di San Daniele Comboni.
A Napoli (19-27 agosto), nel quartiere Sanità, imparare a leggere la Bibbia con gli occhi dei poveri e del creato.

KENYA

Premio Mundo Negro alla Fraternità 2021
La parrocchia di Kariobangi, a Nairobi (Kenya), il 7 maggio ha ricevuto il “Premio Mundo Negro a la Fraternidad 2021”. La consegna ha avuto luogo nel corso della celebrazione del XXIV Incontro Africa, che si è tenuto nello stesso giorno sul tema “Un continente urbano”. Il premio riconosce il lavoro di promozione umana e di evangelizzazione realizzato soprattutto a Korogocho, uno degli slum della capitale keniana, attorno al quale si estende la discarica di Dandora. A ricevere il premio è stato il parroco di Kariobangi, il comboniano p. Andrew Wanjohi, che qualche giorno prima aveva partecipato ad un incontro formativo – nella sala delle esposizioni di Mundo Negro – durante il quale è stato presentato anche lo Speciale Africa 2022, che la rivista pubblica ogni tre anni, a maggio. In questo numero sono raccolte le schede di tutti i paesi africani e tavole statistiche su società, educazione, salute, donna, economia e religione.

La parrocchia di Kariobangi fu eretta nel 1974, anno in cui arrivarono nella zona le missionarie e i missionari comboniani. Assieme a loro, attualmente, lavorano altri tre istituti religiosi: le Missionarie della Carità, le Suore Francescane per l’Africa e le Suore Missionarie Serve della Parola. I 20.000 cattolici della parrocchia – il 18% della popolazione – si dividono fra le tre chiese parrocchiali: quella centrale, dedicata alla Santissima Trinità, la cappella di San Daniele Comboni, a Huruma, e quella di San Giovanni, a Korogocho.

Laici Missionari Comboniani: una nuova apertura in Kenya
Domenica 15 maggio, mons. Maurice Anthony Crowley, Vescovo della diocesi di Kitale, ha inaugurato e benedetto ufficialmente la nuova casa dei Laici Missionari Comboniani (LMC) a Kitelakapel (parrocchia di Kacheliba), tra il popolo Pokot in Kenya. Accompagniamo questa nuova comunità di LMC con la nostra preghiera.

I membri della comunità internazionale dei LMC, Linda Micheletti, italiana, e Josephine Loree, keniana, hanno partecipato a questo storico evento. Alla cerimonia erano presenti anche diversi rappresentanti della famiglia comboniana, tra cui Beatrice, Margaret e Alexina dei LMC del Kenya, p. Mose Chrisantus Keengwe e p. Ndagij'Imana Charles, alcuni confratelli di Nairobi, p. Korir John Kipkemoi – in rappresentanza del provinciale del Kenya, p. Radol Austine Odhiambo – e molti cristiani e studenti delle scuole circostanti.

MOZAMBICO

Anno record di ordinazioni
Sono sei i comboniani mozambicani ordinati sacerdoti in questo 2022, provenienti dalle regioni centrali e settentrionali del Paese. Sono già stati ordinati Elias Samuel, Inácio Manuel e Felizardo João Ntsicuzacuenda. Nei prossimi mesi saranno ordinati José Jeremias Salvador, ad agosto, e Moisés Zacarias Daniel e Manuel Novais Quembo, a ottobre. Attualmente la provincia ha 20 pre-postulanti, 6 novizi e 20 scolastici.

Le ordinazioni sacerdotali più recenti sono state quelle di Felizardo João Ntsicuzacuenda, nella diocesi di Tete, lo scorso 7 maggio, e quella di Inácio Manuel, a Nampula, l’8 maggio, domenica del Buon Pastore.

Felizardo João, 32 anni, è stato ordinato da mons. Diamantino Guapo Antunes, vescovo di Tete, negli stabilimenti sportivi di Nhamayabué, a Mutarara. Nell’omelia, il vescovo ha ringraziato i comboniani per tutto il lavoro realizzato nella diocesi di Tete.

P. António Manuel Bogaio Constantino, provinciale, ha ringraziato il vescovo per aver accettato di ordinare Felizardo nella sua terra natale e tutti i confratelli che hanno lavorato dal 1982 al 1996 in questa regione, soprattutto nei tempi difficili della guerra civile; in particolare, ha ricordato p. Leonello Bettini, p. Giacomo Palagi, p. Francisco de Assis Colombi, p. Emilio Franzolin (morto nel 2011), e p. Claudio Crimi (morto nel 2020). Infine, ha comunicato a Felizardo la sua destinazione come formatore al pre-postulato a Nampula.

Inácio Manuel, 36 anni, è stato ordinato da mons. Inácio Saure, arcivescovo di Nampula, nella parrocchia di Santa Cruz, a Nampula. P. Inácio è nato nel distretto di Moma, circa 200 Km a sud di Nampula. Mons. Saure ha sottolineato le responsabilità del ministero sacerdotale sottolineando che il sacerdote non è un funzionario, ma un buon pastore capace di dare la vita per gli altri, come ha fatto Gesù.

P. José Joaquim Luís Pedro, vice-provinciale del Mozambico, ha ringraziato l’arcivescovo, i parenti e tutti i presenti per la preparazione e la realizzazione della bella e vivace cerimonia. Infine, ha augurato al neo-sacerdote abbondanti benedizioni di Dio nel suo nuovo lavoro apostolico e missionario in Uganda, dove è stato destinato dai superiori.

PORTUGAL

Viseu: incontro dell’Associazione Ex Alunni
Dopo due anni di “interregno” a causa della pandemia, abbiamo ripreso con gioia la tradizione dell’incontro annuale degli ex alunni dei seminari comboniani in Portogallo. Alcuni, soprattutto fra i più anziani, non hanno potuto partecipare per motivi di salute, ma alla fine eravamo comunque un centinaio abbondante.

Riprendendo la consuetudine del primo sabato di maggio, un bel gruppo di “giovani più o meno anziani”, sono arrivati nel seminario di Viseu. Si trattava di celebrare anche i 75 anni dell’arrivo a Viseu di p. Giovanni Cota – nel lontano 1947 – per stabilirvi la prima fondazione comboniana in Portogallo. È stato bello poter celebrare l’anniversario esattamente nello stesso posto – che, all’epoca, si chiamava fattoria di Santa Eugenia – nel quale è iniziata la nostra presenza missionaria.

I più anziani non hanno risparmiato gli sforzi di memoria per ricordare e raccontare le peripezie dei nostri pionieri, arrivati qui per formare missionari di lingua portoghese che andassero a lavorare in Mozambico.

La Messa è stata presieduta dal Vescovo di Viseu, mons. António Luciano, che da giovane infermiere partecipava ai nostri incontri per ‘vocazionati’. Il presule ha ringraziato i comboniani prima di tutto per i tanti missionari che in questa casa hanno iniziato il loro percorso formativo e che poi sono stati inviati non solo in Mozambico ma in molti altri territori di missione. Ha poi sottolineato come la nostra presenza di animazione missionaria in tutte le parrocchie della diocesi, nel corso degli anni, abbia rinnovato la vita di tantissime comunità cristiane locali. La presenza dei comboniani nelle parrocchie, non solo ha suscitato nuove vocazioni missionarie, ma ha anche animato tanti altri giovani a consacrare la propria vita al servizio di Dio in altre vocazioni della Chiesa.

Prima del pranzo – naturalmente solenne anche quello! – Il vescovo ha benedetto il memoriale nel giardino davanti alla casa: una targa di metallo dove troviamo “artisticamente” scritti i nomi di tutti i missionari passati in questo ‘Seminário das Missões’.

Per i nostri missionari anziani qui residenti è stata anche l’occasione molto gradita per incontrare di nuovo vecchi compagni di seminario, con tante belle memorie da condividere. Tocca a noi, ora, sognare il futuro. (P. Fernando Domingues, mccj)

Incontro dei comboniani “under 50”
Otto comboniani al di sotto dei 50 anni (cinque africani, due europei e un americano) che lavorano nelle province di Spagna e Portogallo si sono incontrati a Viseu dal 9 al 13 maggio 2022.

L’incontro è stato organizzato dai coordinatori della formazione permanente delle due province: p. Miguel Ángel Llamazares e p. Manuel Machado. L’obiettivo era riflettere e condividere le esperienze vissute a livello personale, comunitario e pastorale per un arricchimento reciproco.

Tre momenti importanti hanno caratterizzato l’incontro: la formazione e la riflessione sull’interculturalità, la condivisione a gruppi e la visita ad alcuni luoghi di interesse turistico e religioso del Portogallo.

Il momento formativo è stato animato da p. Manuel Augusto Lopes Ferreira, che ha proposto una riflessione sull’interculturalità e ha condiviso alcuni punti sulla vita fraterna in comunità, in rapporto al nostro carisma e alla nostra missione. Ha anche fatto memoria dell’esperienza di collaborazione che il Portogallo e la Spagna hanno vissuto negli anni Sessanta.

Nel pomeriggio del secondo giorno abbiamo visitato il Museo Nacional del Pan e la Sierra de la Estrella, dove si trova il punto più alto del Portogallo: un paesaggio naturale di grande bellezza.

Punto culminante dell’incontro è stato il pellegrinaggio al Santuario di Fatima, il 12 e 13 maggio, per partecipare alla veglia della festa della Madonna del Rosario. Un bellissimo incontro con Maria e Gesù in una bella celebrazione presieduta da mons. Peña Parra, membro della Segreteria di Stato del Vaticano, alla quale hanno partecipato più di 250.000 pellegrini. È stata un’esperienza indimenticabile.

Queste giornate ci hanno permesso di rafforzare la speranza e la fiducia fra di noi e di lavorare con una visione comune, ciascuno nel proprio incarico. (P. Gbama Nsusu Boniface Junior, mccj)

RCA

P. Giorgetti in visita alla delegazione
L’Economo generale, p. Angelo Giorgetti, si è recato a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dal 23 al 30 aprile scorso, per una attività di formazione sull’economia a livello di Istituto. Tutti i comboniani che lavorano nel Paese hanno partecipato all’evento.

Fra i temi presentati, la Relazione sull’economia al prossimo XIX Capitolo Generale, alcuni elementi di inquadramento giuridico, l’economia comboniana e il Fondo Comune Totale, principi di contabilità, utilizzo di fogli Excel e orientamenti sulla preparazione di progetti. I confratelli hanno mostrato grande interesse e contribuito con impegno allo svolgimento dei lavori. Questo fa sperare che gli strumenti offerti possano aiutare la delegazione comboniana a intraprendere un cammino di autosostentamento vissuto in una comunione fraterna aperta alla solidarietà reciproca.

SOUTH AFRICA

Le molte ragioni di gratitudine per le benedizioni ricevute
Visita del Superiore generale e del Vicario generale

Durante il mese di aprile, la nostra Provincia è stata benedetta in molti modi.

Prima di tutto con la tanto attesa visita del Superiore generale, p. Tesfaye Tadesse G., e del Vicario generale, p. Jeremias dos Santos Martins. Visita che, a causa della pandemia di COVID-19, era stata rinviata a data da destinarsi: siamo l'ultima circoscrizione a ospitarli ufficialmente prima del prossimo Capitolo Generale.

P. Tesfaye e p. Jeremias sono arrivati a Johannesburg, come programmato, il 3 aprile e, anche se in coincidenza con i frenetici orari quaresimali e pasquali, tutti i confratelli della Provincia hanno accolto questa visita come un momento di grazia e di comunione con tutto l'Istituto.

Il 5 e 6 aprile sono stati dedicati all'incontro con i confratelli delle tre comunità del Lowveld (Waterval, Acornhoek e Maria Trost) a Maria Trost. È stata poi la volta della comunità dello Scolasticato di Pietermaritzburg, dove p. Tesfaye e p. Jeremias, accompagnati dal provinciale, p. Jude Eugene Burgers, si sono trattenuti dal 7 al 10 aprile per incontri personali e con tutta la comunità.

È seguita poi la visita alle comunità della zona di Johannesburg/Pretoria, cioè alla casa provinciale, Orange Farm, Silverton e Mahube Valley.

Negli ultimi giorni, p. Tesfaye e p. Jeremias hanno anche fatto una visita fraterna alla comunità delle Suore Comboniane, a Mahube Valley, per congratularsi con loro per il 150° anniversario della fondazione del loro Istituto.

Il 19 aprile, infine, si è tenuto un incontro del Consiglio Provinciale al quale hanno partecipato anche i “visitatori di Roma”, condividendo una panoramica della visita e dando alcuni suggerimenti per un'ulteriore crescita della Provincia.

Workshop
Un’altra benedizione è stata la partecipazione della comunità multiculturale dello Scolasticato di Pietermaritzburg, che vanta nove nazionalità, al workshop organizzato dall'Istituto Teologico San Giuseppe, Cedara. È stata una bella opportunità perché il compito di costruire una comunità veramente interculturale è un lavoro tuttora in corso per tutti noi.

Celebrazioni
Il 25 aprile abbiamo celebrato il 40° anniversario di professione religiosa di p. Francis Thuli Manana e p. John Baptist Keraryo Opargiw.

Poi è arrivato il 30 aprile, con una duplice benedizione. In primo luogo, April Karabo Ts'ooana, un novizio finalista del Lesotho, ha fatto la prima professione religiosa a Namugongo, in Uganda. Accogliamo calorosamente questo dono di un nuovo confratello che si è unito all'Istituto attraverso la nostra Provincia.

In secondo luogo, lo stesso giorno, undici scolastici provenienti da tre diversi continenti, Asia (1), America (2) e Africa (8), hanno rinnovato i voti religiosi nella chiesa parrocchiale di Santa Giovanna d’Arco a Pietermaritzburg.

La Messa è stata presieduta da p. John Baptist Keraryo Opargiw, superiore della comunità, coadiuvato dal diacono Peter Otieno, missionario di Marianhill, e dai concelebranti p. Aldo Sierra Moreno e p. Benno Singer. Alla festa hanno partecipato fedeli della parrocchia di Sant’Antonio, Missionari d’Africa e di Marianhill e le comunità di formazione del Sacro Cuore di Gesù. Il celebrante principale ha sottolineato il valore spirituale e profetico e l'importanza dei voti religiosi di castità, povertà e obbedienza nel nostro mondo di oggi.

Gli scolastici hanno rinnovato la loro professione religiosa, ricordando, ciascuno, il proprio cammino vocazionale. Poi, pieni di fiducia in Dio, hanno dichiarato pubblicamente il loro “sì” al Signore che chiama chi vuole. P. John Baptist ha ricevuto i voti degli scolastici a nome dei rispettivi Superiori Maggiori.

Ubi Missa ibi mensa! Così, dall'altare-mensa della Messa, siamo passati alla mensa della fraternità, condividendo con gli ospiti un ottimo pasto. Poi, in un momento di intrattenimento, sono state presentate una poesia su Comboni, dello scolastico Simon Y. Tap e una canzone degli scolastici Romeo Boncales e Fernando Uribe Mendoza e sono state lette due belle lettere dello scolastico Adolf Kisibo. Lo scolastico Hermann Djimini e p. John Baptist hanno poi condiviso il significato dei voti religiosi. Quest'ultimo ha colto l'occasione anche per condividere le gioie e le sfide che ha vissuto durante i suoi 40 anni di consacrazione religiosa. Musiche e danze hanno accompagnato la nostra celebrazione. È stata una giornata davvero memorabile che abbiamo concluso rinnovando il nostro impegno nella preghiera per continuare a camminare nella luce di Cristo risorto, sempre sostenuti dalla sua inesauribile grazia. (P. John Baptist Keraryo Opargiw, mccj)

TCHAD

Formazione per la soluzione dei conflitti sociali
Dal 20 al 24 aprile, nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Bodo, diocesi di Doba, si è tenuto un incontro di formazione sui temi di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) rivolto agli animatori di GPIC delle nostre parrocchie in Ciad. È l’annuale appuntamento di formazione che la Delegazione offre agli agenti pastorali con i quali condividiamo la missione evangelizzatrice nelle diverse zone del paese in cui siamo presenti.

L’obiettivo è favorire una presa di coscienza sulla GPIC a partire da una riflessione sul tema “Le tecniche per risolvere i conflitti sociali” e da una condivisione delle esperienze che ci permetta di comprendere e offrire soluzioni ai conflitti sociali a partire dalla Dottrina Sociale della Chiesa e dalla visione di GPIC.

P. Kasereka Amini Wasingya ha preparato una presentazione in PowerPoint sul tema della formazione. Una delle cause più comuni dei conflitti tra agricoltori e pastori è l'accesso ai pascoli: le mandrie (mucche, capre e anche cammelli) durante questo periodo lasciano le zone del nord e del nord-est, abitualmente terreno di pascolo, per migrare al sud. Spesso queste migrazioni causano gravi danni ambientali, sociali ed economici, perché manca il rispetto delle leggi che in teoria dovrebbero regolamentare tali migrazioni. In Ciad non esiste un codice della terra, il che genera enormi problemi politici ed economici. Il pastore/mandriano e le sue bestie fanno il bello e il cattivo tempo, distruggendo i campi e causando forti tensioni che sfociano in atti di violenza gratuiti e speso impuniti.

La celebrazione dell’Eucarestia la domenica, insieme ai fedeli della parrocchia, ha segnato la conclusione di questo momento di formazione. L’interazione durante il lavoro di gruppo, le pause pranzo, il chiacchierare insieme, tutto ha contribuito a creare tra noi un clima fraterno, incoraggiandoci vicendevolmente ad un impegno reale per GPIC, al fine di contribuire a disinnescare i conflitti che causano tanta violenza, odio e incomprensione. (Fr. Enrico Gonzales, mccj)

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

LA MADRE: Donata, di p. Paolo Latorre (I).
IL FRATELLO: Ismael, di fr. Armando Ramos González (M).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: sr. Agnese Avogaro, sr. Rosa Lamonaca, sr. Nazzarena Mambrin, sr. M. Giacoma Alocco, sr. Marina Tortorella, Sr. M. Cesarina Lazzarotto.