NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

XIX CAPITOLO GENERALE

Roma, 1 giugno/1 luglio 2022

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla (Gv 15,5)

Sintesi dello svolgimento delle varie giornate

Il XIX Capitolo Generale, ispirato all’icona biblica “Io sono la vite, voi i tralci” (Gv 15,5), si è svolto a Roma, nella Casa Generalizia dell’Istituto, dal 1 giugno al 1 luglio. I capitolari erano sessantanove, più quattro osservatori. Dei 69 capitolari con diritto di voto, 27 avevano già partecipato ad uno o più capitoli, mentre 42 partecipavano per la prima volta.

Oltre ai 5 membri del Consiglio Generale – il 7% dei partecipanti – gli altri capitolari provenivano dall’Africa anglofona più Mozambico 21 (30% del totale), dall’America-Asia 18 (27%), dall’Europa 16 (23%) e dall’Africa francofona 9 (13%). C’erano 24 nazionalità diverse: 30 africani, 28 europei, 11 americani. Le nazioni di origine con più capitolari sono state l’Italia (13), l’Uganda (7), la RD Congo (6), il Messico, la Spagna e il Portogallo, con 5 ciascuna. I 4 osservatori erano i Segretari generali dell’Istituto, ossia della Missione, della Formazione, dell’Economia e il Segretario generale.

I primi quattro giorni sono stati di preparazione. Il Capitolo è iniziato ufficialmente con l’Eucaristia solenne della Domenica di Pentecoste, 5 giugno.

In realtà era iniziato molto tempo fa, da quando cioè era stato convocato con la Lettera d’indizione del 19 giugno 2020, che ne prevedeva lo svolgimento nel mese di settembre 2021. A causa della pandemia del Covid-19 è stato posticipato al mese di giugno 2022. Durante tutto questo tempo è stato avviato un processo sinodale di riflessione a livello personale, comunitario, di circoscrizione e di continente. La Commissione Precapitolare ha raccolto tutte queste riflessioni e proposte in un documento che è stato presentato ai capitolari come Strumento per il discernimento.

Il Capitolo ha avuto tre fasi fondamentali. Una prima fase preparatoria, di reciproca conoscenza, con l’elezione dei vari incaricati dei servizi che hanno aiutato nello svolgimento dei lavori, un ritiro nella preghiera e una breve formazione sulla Chiesa missionaria, sinodale e fraterna, in linea con il magistero di Papa Francesco. È seguita una fase di ascolto delle varie relazioni: della Direzione Generale, dei continenti-circoscrizioni, della Commissione precapitolare, dei Vescovi comboniani, delle Comboniane (SMC), delle Secolari (MSC) e dei Laici Missionari Comboniani (LMC). L’ultima fase è stata quella del discernimento sugli elementi fondamentali su cui lavorare durante il Capitolo, con la scelta delle priorità e dei cammini da percorrere nei prossimi anni.

Nella prima giornata, dopo le lodi, i capitolari si sono ritrovati nel giardino della casa per una breve dinamica di conoscenza, seguita da incontri in nove gruppi linguistici, nei quali ciascuno ha avuto la possibilità di presentarsi agli altri. Nel pomeriggio, si sono ritrovati di nuovo in gruppi per condividere le attese di ciascuno in questo Capitolo. La messa conclusiva della giornata è stata celebrata da P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario generale.

Il 2 giugno ci sono stati due momenti particolarmente importanti. In mattinata, l’intervento – su sinodalità e missione – di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo metropolita-abate di Modena-Nonantola (dal 2015) e Vicepresidente per l’Italia settentrionale della Conferenza Episcopale Italiana (dal 2021).

Nel pomeriggio, P. Gonzalo Fernández, che ha accompagnato tutto lo svolgimento dei lavori del Capitolo in qualità di facilitatore, è intervenuto sul tema “Discernimento apprezzativo: un cammino spirituale”, proponendo una nuova metodologia, nella quale “il punto di partenza è evitare quella verbosità che non cambia la vita concreta”, e ha presentato tre approcci necessari – sinodale, narrativo e apprezzativo – spiegandoli dettagliatamente.

La giornata si è conclusa con l’Eucarestia, presieduta da P. Pietro Ciuciulla, assistente generale.

Sabato 4 giugno i capitolari hanno avuto una giornata di ritiro sul tema del Capitolo, guidata dal comboniano Card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Il 5 giugno, Domenica di Pentecoste, c’è stata l’apertura ufficiale del Capitolo. Il primo gesto è stata la celebrazione eucaristica, presieduta da P. Tesfaye Tadesse G., Superiore Generale, che nell’omelia ha pregato lo Spirito Santo per tre grazie in particolare: la grazia di crescere nell’amare Dio, la grazia di camminare nell’umiltà fiduciosi nello Spirito Santo e la grazia di capirsi reciprocamente e di capire insieme le cose di Dio.

Nel corso della celebrazione, si è svolto il giuramento solenne dei capitolari che, subito dopo, si sono ritrovati in aula, dove P. Tesfaye ha dato avvio ai lavori con una preghiera e un ringraziamento a quanti hanno contribuito alla preparazione del Capitolo. Inoltre, ha fatto sapere che sono arrivati diversi messaggi augurali, tra cui quelli di alcuni cardinali e vescovi, delle Suore Comboniane, delle Secolari Comboniane e dei Laici Missionari Comboniani.

Di seguito, P. Pietro Ciuciulla ha letto la Lettera di indizione del Capitolo e Fr. Alberto Lamana, assistente generale, ha fatto l’appello nominale dei sessantanove partecipanti. Tutti erano presenti. L’assemblea ha poi confermato, per alzata di mano, che non vi erano contestazioni particolari relative all’appello fatto, incluso i quattro osservatori scelti dal Consiglio Generale.

Terminate le suddette formalità, P. Tesfaye ha dichiarato ufficialmente aperto il Capitolo.

Lunedì 6 giugno, la celebrazione eucaristica è stata presieduta da P. Elias Sindjalim Essognimam, Segretario generale della Formazione.

La giornata è stata fondamentalmente dedicata allo studio e riflessione della proposta di Statuto – che è il documento che regola tutto il processo capitolare – fino alla sua approvazione.

La giornata del 7 e la mattinata dell’8 giugno sono state dedicate all’elezione degli incaricati degli uffici e dei membri delle commissioni capitolari e alla lettura dei loro compiti. La liturgia del 7 è stata affidata ai Segretari generali dell’Economia e della Missione, P. Angelo Giorgetti e P. Fernando González Galarza.

Lo Statuto del Capitolo chiarisce che “il Presidente del Capitolo è il Superiore Generale per tutta la durata del Capitolo (RV 152.3)” per cui P. Tesfaye ha presieduto tutto il XIX Capitolo Generale. I capitolari comunque eleggono un Segretario del Capitolo che è membro e coordinatore della Commissione Centrale. Così, sono stati eletti P. Andrés Miguel Pedro, Segretario del Capitolo, e quattro Moderatori (P. Achilles Kiwanuka, P. David Costa Domingues, Fr. Antonio Soffientini e P. Dario Bossi) che costituiscono la Commissione Centrale.

Fa parte anche del processo capitolare la nomina di una Commissione Speciale (P. Kyankaaga S. John Richard, coordinatore, P. Ndjadi Ndjate Léonard, P. Katsan Fodagni Kokouvi-Fidèle) e di un Consiglio di Presidenza. Questo Consiglio è formato dal Presidente, P. Tesfaye, e da altri due capitolari eletti dall’assemblea, P. Enrique Sánchez G. e P. Antonio Villarino.

Inoltre, sono stati eletti gli scrutatori, le commissioni (Liturgica, Ricreativa e Culturale), gli addetti stampa, e i segretari minutanti (P. Vincenzo Percassi e Fr. Tomasz Basiński).

Una volta conclusa la fase dell’avvio del Capitolo e prima di entrare nella fase dell’ascolto, P. Gonzalo, il facilitatore, ha fatto un breve intervento sempre a carattere metodologico per aiutare i capitolari a vivere bene il proseguimento dei lavori.

Nel pomeriggio dell’8 giugno è iniziata la fase di ascolto delle relazioni, a cominciare da quelle della Direzione Generale. I membri del Consiglio Generale sono stati i primi a presentare la loro relazione, che ha dato un quadro generale della vita dell’Istituto dal 2015 a oggi.

La liturgia del nono giorno è stata guidata dai capitolari che vengono dalle circoscrizioni di Egitto-Sudan (P. Kyankaaga S. John Richard e P. Mbuthia Simon Mwaura) e Sud Sudan (P. Okot Ochermoi Louis Tony, P. Maku Joseph e Fr. Pomykacz Jacek Andrzej).

In mattinata sono state presentate le relazioni dei segretariati generali della Missione (P. Fernando González Galarza, Fr. Alberto Parise e P. Arlindo Pinto) e della Formazione (P. Elias Sindjalim Essognimam).

Nel pomeriggio hanno presentato le loro relazioni il Segretario generale (Fr. Daniele Giusti), il Servizio accompagnamento confratelli (P. Fermo Bernasconi), e gli incaricati dei seguenti Uffici: Procura (P. Cosimo De Iaco), Biblioteca (Fr. Mario Camporese), Archivio storico (P. Umberto Pescantini), Postulazione (P. Arnaldo Baritussio), Studium Combonianum (P. Manuel Augusto Lopes Ferreira), e Comunicazioni (P. Arlindo Pinto).

La liturgia di venerdì 10 giugno è stata affidata ai capitolari di Ecuador e Colombia.

In mattinata, P. Angelo Giorgetti, economo generale, ha presentato la relazione del Segretariato dell’Economia.

Nel pomeriggio, si è dato inizio all’ascolto delle relazioni continentali, a cominciare da quella delle province dell’Africa francofona (ASCAF), presentata da P. Fidèle Katsan e P. Léonard Ndjadi, seguita dall’Africa anglofona più Mozambico (APDESAM), presentata dai capitolari P. Simon Mwara Mbuthia, Fr. Gédeon Ngunza Mboma, P. Anthony Kibira e P. José Joaquim Luis Pedro. Le relazioni hanno cercato di dare una visione della realtà delle circoscrizioni comboniane e del continente africano in generale; ci sono tanti segni di vita ma anche tante realtà particolarmente preoccupanti: i conflitti armati e l’insicurezza, i migranti e gli sfollati, l’iniqua distribuzione della ricchezza e la disuguaglianza sociale, la povertà, la corruzione e gli abusi dei diritti umani.

La mattina di sabato 11 giugno è iniziata con la celebrazione della Messa, presieduta da P. Daniele Moschetti e animata dai capitolari dell’Italia. P. Fabio Baldan, superiore provinciale, ha tenuto l’omelia.

I lavori sono iniziati con l’ascolto della relazione delle circoscrizioni di America/Asia. I capitolari P. Enrique Sánchez, P. Juan Diego, P. Francisco José Martín Vargas e P. David Domingues (delegato dell’Asia) hanno presentato la realtà a livello di continente, ma anche di ciascuno dei paesi dove i comboniani sono presenti: Filippine, Taiwan, Macao, Vietnam e Cina, in Asia; Stati Uniti America, Canada, Messico, Guatemala, Costa Rica, El Salvador, Colombia, Ecuador, Perù e Brasile, in America.

Dopo il riposo di domenica 12 giugno, la giornata del 13 è iniziata, come sempre, con la preghiera delle lodi e la Messa, guidate dai confratelli che lavorano in Eritrea, P. Habtu Teklay Tiluq, e in Etiopia, P. Sisto Agostini e P. Asfaha Yohannes Weldeghiorghis.

In sala capitolare sono poi ripresi i lavori con l’ascolto della relazione delle circoscrizioni dell’Europa.

Nel pomeriggio, Mons. Menghesteab Tesfamariam, arcieparca di Asmara, è intervenuto per via telematica, parlando dall’Eritrea a nome dei 21 vescovi comboniani sparsi per il mondo e sottolineando come “la situazione attuale nella quale viviamo e operiamo è complicata… le situazioni sono molteplici come lo sono le nazioni e le Chiese locali. Le situazioni sociopolitiche, religiose ed economiche hanno un grande influsso anche sulla situazione delle nostre Chiese”.

In seguito, è intervenuta, in presenza, la Superiora Generale delle Suore Missionarie Comboniane, Madre Luigia Coccia, che ha ricordato l’Anno Giubilare dei 150 anni della fondazione del loro Istituto, che stanno celebrando e che ha fra gli obiettivi principali quello di fare una “rilettura del carisma e una riorganizzazione delle presenze”.

La liturgia del 14 giugno è stata affidata ai capitolari delle province comboniane del Messico e Centroamerica. L’Eucaristia è stata presieduta da P. Juan Diego Calderón Vargas e P. Enrique Sánchez G. ha tenuto l’omelia.

La prima relazione del mattino è stata presentata per via telematica da Alberto de la Portilla, coordinatore dei Laici Missionari Comboniani (LMC), che ha dato un quadro generale su quanti sono e dove sono i LMC e su quanti laici vivono nelle comunità internazionali, per dare una idea della dimensione del movimento, che comprende circa 400 membri. Ha raccontato anche un po’ della storia del movimento, degli incontri internazionali realizzati, delle preoccupazioni e delle sfide riguardo al futuro.

È stata poi la volta di Maria Pia Dal Zovo, responsabile generale delle Missionarie Secolari Comboniane, che ha raccontato un po’ di storia del loro Istituto e di come i membri di questa piccola realtà vivono condividendo la vita comune di tutti i laici, inserite nei diversi ambienti e contesti ordinari della società. Ha infine espresso il loro desiderio di “crescere nella consapevolezza di essere parte di una stessa Famiglia carismatica”.

Nel pomeriggio, la Commissione Precapitolare ha presentato la sua relazione che è un riassunto di tutte le risposte ai questionari inviate dai singoli comboniani, dalle province e dai continenti. Al tavolo dei relatori sedevano P. Pedro Andrés, P. David Domingues, P. Léonard Njadi, P. Raimundo Nonato e Fr. Antonio Soffientini.

Mercoledì 15 giugno i capitolari hanno celebrato la Messa divisi per continenti e poi hanno lavorato in gruppi.

La liturgia del 16 giugno è stata animata dai capitolari che lavorano nella London Province e nella Provincia di lingua tedesca (DSP). Sono stati invitati a salire sull’altare anche i capitolari che hanno studiato la Teologia a Londra e a Innsbruck.

Prima di entrare nella seconda fase, quella del discernimento, i missionari sono stati invitati a individuare le priorità emergenti dalle relazioni presentate nei giorni scorsi, sotto tre concetti: le malattie (ciò che offusca le chiamate che ci vengono da Dio), i semi di vita (ciò che ci dà forza e speranza) e le chiamate (ciò che abbiamo sentito come chiare chiamate di Dio).

Dopo il discernimento in gruppi, l’assemblea ha approvato come priorità i tre cammini indicati dalla Commissione Precapitolare, frutto dell’esercizio di ascolto di tanti membri dell’Istituto: ministerialità in vista della riqualificazione; verifica e revisione della Formazione; comunione dei beni, condivisione e sostenibilità.

Oltre a questi, l’assemblea ha ritenuto opportuno aggiungere altre due priorità che riguardano la vita comunitaria e la spiritualità missionaria comboniana.

Venerdì mattina, 17 giugno, i capitolari sono entrati nella terza fase, la definizione dei sogni e l’inizio della progettazione: sono stati invitati “a sognare e a immaginare” (Follow your dreams) come vorrebbero il loro 2028, prima di concentrare la loro attenzione sulle linee-guida e stabilire gli impegni concreti.

Sabato mattina 18 giugno, i capitolari sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. Nel suo discorso, ha sottolineato tra l’altro che “se siamo come tralci ben attaccati alla vite, la linfa dello Spirito passa da Cristo in noi e qualsiasi cosa facciamo porta frutto, perché non è opera nostra, ma è l’amore di Cristo che agisce attraverso di noi. Questo è il segreto della vita cristiana, e in particolare della missione, dovunque, in Europa come in Africa e negli altri continenti. Il missionario è il discepolo che è così unito al suo Maestro e Signore, che le sue mani, la sua mente, il suo cuore sono “canali” dell’amore di Cristo”.

Le giornate di lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 giugno sono state dedicate – tra i lavori di gruppo e in aula – alla formulazione, presentazione, discussione e votazione delle linee-guida e degli impegni proposti dai membri di ciascuno dei gruppi, relativi alle cinque priorità.

La Messa di martedì 21 giugno è stata presieduta da P. Pedro Andrés Miguel, provinciale della Spagna, mentre P. Fernando Domingues, provinciale del Portogallo, ha tenuto l’omelia.

La mattina di mercoledì 22 giugno si è conclusa la fase della progettazione e definizione degli impegni per il prossimo sessennio.

Nella prima seduta del pomeriggio, P. Gonzalo, il facilitatore, ha sintetizzato i lavori della terza fase della progettazione: sono stati definiti in totale 5 sogni, 25 linee-guida e 120 impegni. “Il lavoro svolto – ha detto – è una chiara espressione dell’approccio sinodale e dell’approccio narrativo e apprezzativo che hanno guidato tutto il processo del discernimento capitolare… Il Capitolo, dopo aver ascoltato l’Istituto e la Chiesa, ha tracciato un percorso per i prossimi sei anni. Spetta alla Direzione Generale e alle Province attuare questi orientamenti e concretizzare gli impegni ai vari livelli”.

Subito dopo, i capitolari sono entrati nei temi specifici, cominciando dalla presentazione della metodologia di lavoro per l’approvazione e votazione – numero per numero – delle 202 proposte di cambiamento alla Regola di Vita (RV).

Nella stessa giornata, i capitolari hanno inviato un messaggio di solidarietà al Preposito generale della Compagnia di Gesù, P. Arturo Sosa, per l’uccisione di due suoi confratelli: “A tutti i fratelli gesuiti la nostra più profonda solidarietà e vicinanza, con stima e preghiera, a seguito del barbaro assassinio, nel nord del Messico, dei padri Javier Campos Morales e Joaquin César Mora insieme alla persona che, con grande dedizione, hanno cercato di proteggere dall’aggressione di un uomo armato”.

Un secondo messaggio è stato inviato dai capitolari a P. Stanley Lubungo, Superiore generale dei Missionari d’Africa “a seguito del barbaro assassinio di padre Michael Mawelera Samson avvenuto alcuni giorni fa in Tanzania, nella diocesi di Mbeya e della morte di padre Francis Kangwa, sempre in Tanzania, in circostanze ancora non chiare”.

La giornata del 23 giugno è stata dedicata completamente alla lettura e votazione degli emendamenti alla Regola di Vita.

Essendo risultati positivi al covid alcuni comboniani della comunità della Curia, tra cui due capitolari, il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che doveva presiedere la celebrazione della solennità del Sacro Cuore, venerdì, 24 giugno, non è venuto. Al posto del suo intervento, P. Gonzalo, al mattino, ha fatto una meditazione per introdurre i capitolari nel processo elettorale e guidare l’assemblea nella riflessione e preghiera e ha così concluso: “Governare un istituto religioso richiede competenza ed eccellenza, ma trattandosi di accompagnare persone è preferibile optare per la maturità e non solo per il curriculum. L’elezione di un governo in una comunità di persone consacrate è una scelta di Dio… Siamo solo mediatori per scoprire le persone che sono nel cuore di Dio… È molto importante prendere sul serio la mia responsabilità di essere un mediatore e trovare ciò che Dio vuole, non ciò che io preferisco”. Alle ore 12.00 ha poi presieduto la Messa, durante la quale i comboniani presenti hanno anche fatto anche la rinnovazione dei voti per devozione.

Venerdì pomeriggio i capitolari hanno iniziato il discernimento in vista dell’elezione del Superiore Generale. Sabato mattina, 25 giugno, hanno rieletto, a larga maggioranza, P. Tesfaye Tadesse G. Dopo la sua accettazione, P. Pedro Andrés Miguel, in qualità di Segretario del Capitolo, secondo la procedura delle elezioni prevista dallo Statuto, ha dichiarato: “Avendo il Rev.do Padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie riportato il numero sufficiente di voti, a nome del XIX Capitolo Generale, io, Padre Pedro Andrés Miguel, Segretario del Capitolo, dichiaro eletto ad un secondo mandato il Rev.do Padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie Superiore Generale della Congregazione dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Poi, il Decreto di Elezione è stato firmato dal Segretario del Capitolo, P. Pedro Andrés Miguel, e dal Segretario Generale dell’Istituto, Fr. Daniele Giovanni Giusti.

La mattina di domenica 26 giugno, il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, non è venuto in presenza, come era previsto, ma ha dato la sua conferenza per via telematica (sempre per motivi di prudenza a causa del covid).

La liturgia del 27 giugno è stata affidata ai capitolari del Mozambico. P. António Manuel Bogaio Constantino, superiore provinciale, e del Sudafrica, P. Burgers Jude Eugene, superiore provinciale. L’Eucaristia è stata presieduta da P. Bogaio Constantino e P. Mkhari Antony Abednego, delegato capitolare del Sudafrica, ha tenuto l’omelia. A salire all’altare sono stati invitati anche i capitolari che hanno lavorato nelle due circoscrizioni.

I capitolari hanno poi ripreso la lettura e votazione degli emendamenti alla Regola di Vita (RV).

Martedì 28 giugno, la giornata è iniziata con la liturgia guidata dai capitolari del Brasile: la Messa è stata presieduta da P. Raimundo Nonato Rocha dos Santos, vice provinciale, mentre il provinciale, P. Dario Bossi, ha tenuto l’omelia.

I lavori in aula sono iniziati con la lettura del verbale del giorno precedente e la presentazione dell’agenda, proposta dalla Commissione Centrale, per gli ultimi giorni del Capitolo.

Approvata l’agenda, i capitolari hanno ripreso la lettura e la votazione degli emendamenti alla Regola di Vita (RV), processo che si è concluso nel pomeriggio. Dopo un dibattito in aula sulla proposta di nominare una Commissione ad hoc per rivederne la versione finale dopo il Capitolo, si è optato per affidare al Consiglio Generale eletto la decisione sulle modalità e i tempi per arrivare al testo finale della Regola di Vita.

Il 29 giugno sono stati eletti i quattro assistenti generali, membri del Consiglio Generale (CG): P. Luigi Fernando Codianni, Fr. Alberto Lamana Cónsola (rieletto), P. David Costa Domingues e P. Elias Sindjalim Essognimam.

Il penultimo giorno, 30 giugno, è stato dedicato alla lettura e approvazione del documento sulle cinque priorità definite dal Capitolo, con i rispettivi sogni, le linee-guida e gli impegni per il prossimo sessennio: 1) Spiritualità. 2) Identità e Vita Comunitaria. 3) Revisione della Formazione. 4) Ministerialità e Riqualificazione. 5) Comunione dei beni, condivisione e sostenibilità.

Sono state quindi affrontate le questioni specifiche calendarizzate tra cui: servizio missionario, durata del servizio degli economi, limite di spesa a livello di circoscrizioni e nomina della commissione post-capitolare (P. Fernando Domingues, P. Ivardi Filippo e P. Dario Bossi). Inoltre, si è deciso che il prossimo 15 luglio si darà inizio al processo di elezione dei superiori di circoscrizione.

Il 1° agosto entrerà in carica il nuovo Consiglio Generale e il 1° settembre entreranno in vigore le decisioni prese dal Capitolo, con la pubblicazione degli Atti Capitolari.

La mattina del 1° luglio i capitolari si sono ritrovati in aula per approvare la Lettera da inviare a tutti i confratelli, ascoltare gli ultimi orientamenti e fare la valutazione del Capitolo.

Il Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha dichiarato chiuso il Capitolo e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.

Professioni perpetue

Sc. Biro Jexis Berlin (RCA): Grimari (CA) - 28.05.2022

Ordinazioni

P. Telmo Efraín Castillo Merino (EC): Quito (EC) - 14.05.2022

P. Nzuka Evans Musyoka (KE): Kitui (KE) - 11.06.2022

P. Clement Mutie Mbithi (KE): Kitui (KE) - 11.06.2022

Opera del Redentore

Luglio              01 – 15 KE           16 – 31 M

Agosto            01 – 15 MO          16 – 31 MZ

Settembre       01 – 15 NAP        16 – 30 PCA

Intenzioni di preghiera

Luglio – Per i giovani volontari che visitano le missioni della Famiglia comboniana in diverse parti del mondo, affinché l'incontro con altri popoli e culture rafforzi la loro fede e la loro testimonianza cristiana. Preghiamo.

Agosto – Perché nella nostra vita missionaria siamo veri artigiani di pace, strumenti di compassione e costruttori di dialogo e fraternità universale. Preghiamo.

Settembre – Per tutte le famiglie negli angoli più remoti del mondo che non trovano risposta alle loro necessità più basilari, perché possano sentire la compagnia del Signore e una mano amica che le aiuti nel loro cammino. Preghiamo.

Ricorrenze significative

AGOSTO

2     San Frumenzio, vescovo                         Etiopia

15   Assunzione della Beata

       Vergine Maria                                          RSA (Sudafrica)

23   Santa Rosa da Lima

       vergine                                                    Perù, Cile

28   Sant’Agostino, vescovo

       e dottore della Chiesa                             Kenya

Calendario liturgico comboniano

SETTEMBRE

9     San Pietro Claver, sacerdote

       Patrono dell’Istituto                                 Solennità

Ricorrenze significative

SETTEMBRE

9     San Pietro Claver, sacerdote

       Patrono dell’Istituto, Solennità                 Ciad, Colombia

14   Esaltazione della Santa Croce

Pubblicazioni

Egidio Metelli e Anna Salvioni (a cura di), Viaggiatore della solidarietà, Fr. Mario Metelli, ed. Anna Salvioni, marzo 2022. Attraverso tante foto, lettere e testimonianze, il libretto ripercorre a grandi passi la storia di questo fratello comboniano di Cologne, che ha speso la maggior parte della sua vita in Mozambico, dove riposa in pace “nella Chiesa che ha evangelizzato, amato e servito con autentico spirito missionario”.

Enzo Santângelo, mccj (a cura di), Servidores & Testemunhas do Reino. Missionários Combonianos no Brasil, Ed. Alô Mundo, São Paulo, Abril 2022. In occasione dei 70 anni di presenza comboniana in Brasile, l’autore fa memoria dell’eredità dei molti missionari che hanno segnato il cammino comboniano in questa terra, “portando il Vangelo della Misericordia e vivendolo, la maggior parte, nelle periferie sofferenti, in mezzo ai più poveri e agli scartati”.

Tonino Falaguasta Nyabenda, mccj, Suor Bianca, ed. art&print, giugno 2022. È la biografia di Sr. Bianca Benatelli, ostetrica, che P. Tonino ci fa incontrare nelle varie tappe della sua consacrazione missionaria. Senza distinzione di etnia o di religione, chiunque avesse bisogno trovava in lei accoglienza e aiuto. Nel 1997, nella maternità St. Mary a Khartoum, ha assistito Lubna, una mamma sudanese musulmana arrivata al parto in condizioni disperate. Suor Bianca fece ricorso a mons. Comboni e avvenne il miracolo che ha permesso di far proclamare santo il Fondatore.

CURIA

25° di ordinazione sacerdotale

Domenica 19 giugno, solennità del Corpus Domini, i Missionari Comboniani della Curia generalizia a Roma hanno celebrato il 25° di ordinazione sacerdotale di tre confratelli studenti: P. Désiré Badola, congolese, P. Patrick Benywanira, ugandese, e P. Corrado Tosi, italiano. P. Désiré e P. Corrado hanno appena terminato il corso universitario per formatori e saranno destinati, rispettivamente, P. Désiré al Postulato di Balaka (Malawi-Zambia), e P. Corrado allo scolasticato di Kinshasa (Congo), mentre P. Patrick sta iniziando ora gli studi, sempre come formatore, in vista della sua destinazione al postulato di Jinja, in Uganda. P. Désiré è stato ordinato il 17 agosto 1997 ed è stato subito assegnato all’Etiopia dove ha lavorato fino al 2007; è stato poi alcuni anni in Congo e dal 2015 è in Malawi-Zambia. P. Patrick è stato ordinato il 9 agosto 1997 e subito dopo assegnato al Centrafrica, dove è rimasto fino al 2008, quando è stato destinato all’Uganda. P. Corrado, ordinato il 29 giugno 1997, tranne alcuni anni in Italia, ha lavorato sempre in Congo. Pur non coincidendo la giornata di ieri con la data precisa della loro ordinazione, si è voluto in questo modo marcare il significato del Corpus Domini per il sacerdote e cogliere anche la bella occasione della presenza in Curia di tutti i capitolari.

La messa è stata presieduta da P. Désiré che nell’omelia ha sottolineato come la festa del Corpus Domini e quella del Giubileo esprimono un profondo senso mistico, perché il Corpo del Signore e il tempo e il servizio missionario fanno riferimento a realtà più profonde, che danno senso a ciò che accade nel quotidiano.

DSP

“Katholikentag” – Giornata dei Cattolici

Dal 25 maggio, festa dell'Ascensione, fino a domenica 29 maggio 2022, si è svolto a Stoccarda il "Katholikentag", sul tema "Condividere la vita". Le possibilità di incontri e condivisioni su temi di attualità religiosa, sociale e politica e di ricevere informazioni di ogni tipo sono state molte. Noi siamo stati presenti come famiglia comboniana con uno stand, in collaborazione con i Missionari Laici Comboniani (CLM), focalizzandoci sulla pace nel mondo. Per questo, ci siamo serviti della mostra dei CLM sul tema, presentando il centro di pace (Friedenszentrum) di Kit, vicino a Juba, nel Sudan meridionale, e la testimonianza del vescovo Christian Carlassare a Rumbek e della famiglia comboniana.

Attraverso la presentazione di un dipinto della quinta stazione della Via Crucis, del sacerdote pittore Sieger Köder, abbiamo voluto sottolineare l’importanza della condivisione del dolore e della gioia.

I numerosi incontri e l’opportunità di condividere con altri cristiani le nostre preoccupazioni sono stati esperienze molto arricchenti.

60° anniversario di sacerdozio

Domenica 19 giugno, P. Albin Grunser ha celebrato il suo 60° giubileo sacerdotale nel suo paese natale di Terenten, Alto Adige. Anche P. Eduard Falk, originario dello stesso villaggio, ha celebrato lo stesso giubileo con un anno di ritardo a causa della pandemia. P. Hans Maneschg, superiore della comunità di Milland/Bressanone, è stato il celebrante principale. È stata una bella festa che ha offerto anche molte opportunità d’incontro. P. Grunser ha lavorato 57 anni in Perù come insegnante di religione, nella pastorale e nell’amministrazione provinciale. Se la salute glielo permetterà, tornerà nel suo amato Perù. P. Falk ha dato 49 anni della sua lunga vita alla pastorale parrocchiale. Appartiene ora al Centro dei confratelli anziani di Ellwangen. Cordiali auguri ai due confratelli e un sincero grazie per il loro lavoro e il loro esempio!

Aiuto ai profughi dell’Ucraina

A Norimberga si è formato un gruppo ecumenico di volontari per aiutare i rifugiati provenienti dall’Ucraina. I volontari preparano un incontro settimanale nella nostra casa provinciale per un caffè d'accoglienza e distribuiscono vestiti e articoli di uso quotidiano. L’iniziativa è molto apprezzata. Sono circa una cinquantina i volontari che organizzano giochi, offrono il caffè e intrattengono i partecipanti. A volte si arriva a cento persone. È particolarmente interessante il fatto che tra i volontari ci siano molti russi immigrati di origine tedesca, verso i quali gli ucraini hanno molti pregiudizi per motivi storici. Anche questo è un nostro contributo per favorire la pace, dando loro la possibilità di incontrarsi e di dialogare.

ECUADOR

Ordinazione diaconale e sacerdotale

In questo 2022 la provincia è stata benedetta dal Signore per la gioia della missione, della nostra famiglia comboniana e di tutta la Chiesa.

Lo scorso 21 gennaio lo scolastico Telmo Efraín Castillo Merino era stato ordinato diacono nella parrocchia di María Estrella de la Evangelización, retta dai comboniani, a Quito.

Dopo alcuni mesi di servizio diaconale nella stessa parrocchia, il 14 maggio, Telmo Efraín è stato ordinato sacerdote nella parrocchia di Santo Ángel de Guamaní, di dove è originario il papà di Efraín.

Il vescovo ausiliare di Quito, Mons. David de la Torre, ha presieduto entrambe le celebrazioni.

In un clima di incontro fra comunità parrocchiali pieno di gioia e di animazione missionaria, la gente si è coinvolta con entusiasmo nei preparativi della festa e per le parrocchie è stato un momento di grande motivazione perché si sono sentite missionarie assieme al nostro missionario ordinato sacerdote per la Chiesa. Le due ordinazioni, diaconale e sacerdotale, hanno segnato profondamente la vita di tante persone che, per la prima volta, sono state testimoni di un’esperienza missionaria come questa.

Il Signore continui a donarci vocazioni per la Chiesa locale e per le missioni.

EGSD

CCST: Inaugurazione del corso di laurea in infermieristica

Il primo semestre del nuovo corso di laurea in Infermieristica è iniziato sabato 4 giugno 2022 presso il Comboni College of Science and Technology (CCST). L'inaugurazione di questo nuovo programma è iniziata con le parole di benvenuto del Decano del Collegio, Prof. Abdel Rahman Al-Khangi.

Il Preside, P. Dr. Jorge Naranjo, ha presentato la visione di Comboni per l'Africa e il modo in cui il Collegio cerca di sviluppare questa visione attraverso i suoi diversi programmi accademici.

La coordinatrice del programma, Halima Ali, PhD, e la direttrice del nuovo dipartimento, CNS Geraldine Damanhuri, hanno presentato il programma e il personale docente agli studenti.

Suor Tsega Haile, una suora missionaria comboniana che lavora all'ospedale St. Mary di Khartoum, ha condiviso la sua esperienza di infermiera e il significato dell'essere infermiera. Questo ospedale ospiterà gli studenti nella loro pratica clinica.

Anche infermieri provenienti dall'Inghilterra e dalla Nuova Zelanda hanno condiviso le loro esperienze attraverso messaggi video. Hanno incoraggiato gli studenti ed espresso la loro disponibilità a sostenere il nostro programma.

Elisabetta Marzo, PhD, infermiera di Milano (Italia), ha spiegato il ruolo della sua ONG, AISPO, nel sostenere la formazione dei mentori del Collegio che seguiranno le esperienze cliniche dei nostri studenti e dei loro tutor negli ospedali. L'applicazione di questo sistema di tutoraggio aiuterà anche gli ospedali ospitanti a sviluppare il proprio personale, il che è anche un'espressione della metodologia basata sul lavoro del programma.

Il Collegio ha anche il sostegno della ONG britannica Books2Africa che ha già inviato quattro spedizioni di 1.000 libri ciascuna per creare una biblioteca aggiornata per i nuovi studenti.

Un altro partner di questa rete è la società spagnola Proeduca, proprietaria dell'università UNIR in Spagna e della MIU Miami City University. L'azienda sta fornendo diversi corsi per lo sviluppo professionale del personale del Collegio, in particolare per il personale infermieristico, con l'obiettivo di creare un dipartimento di programmi online.

Tra un anno il corso di laurea in Infermieristica dovrebbe trasferirsi nella nuova sede, attualmente in costruzione all'interno del campo sportivo Comboni.

ITALIA

Richiesta del CANAM

La Commissione Anziani e Ammalati della Provincia Italiana (CANAM) chiede gentilmente a tutti i Superiori Provinciali di informare i propri Confratelli Italiani che intendono seguire un percorso di diagnosi e cura presso IL CAA di Brescia, di posticipare possibili rientri in Italia alla fine di settembre 2022, ove possibile. A partire da settembre-ottobre 2022 sarebbe auspicabile che i Superiori Provinciali possano inviare un prospetto dei Confratelli che intendono rientrare in Italia per cure (anche nella prospettiva di una destinazione finale in Italia) e che questi rientri siano per quanto possibile scaglionati per non gravare sull’unico centro che abbiamo a disposizione per questo servizio (Brescia CAA). Fr. Paolo Rizzetto, Supervisore della CANAM, resta a disposizione sia dei Provinciali sia dei confratelli che desiderano chiedere chiarimenti e ringrazia per la collaborazione. Fr. Rizzetto può essere contattato all’indirizzo supervisore-canam@gcomboniani.org

Una lapide per san Daniele Comboni

Il 22 maggio 2022, nella Parrocchia di S. Maria Assunta di Riva del Garda, si è svolta una solenne e ben partecipata concelebrazione, presieduta dal Vescovo emerito di Trento, Mons. Luigi Bressan, a conclusione dei restauri della chiesa, durati diversi anni. Nell'occasione è stata benedetta una lapide che ricorda il giorno in cui san Daniele Comboni, in quella chiesa, ha ricevuto il sacramento della confermazione da parte del beato Giovanni Nepomuceno Tschiderer, allora vescovo-principe di Trento. Le comunità dei comboniani e delle comboniane di Limone hanno partecipato alle celebrazioni, incontrando così molti vecchi amici della Famiglia comboniana.

KENYA

Ordinazioni

L'11 giugno 2022 è stata una giornata di grande gioia per la Provincia che ha assistito all'ordinazione di due nuovi sacerdoti, P. Clement Mbithi Mutie e P. Evans Musyoka Nzuka, ordinati da Mons. Joseph Mwongela, vescovo della diocesi di Kitui, a circa 180 km a est della capitale Nairobi. Erano presenti un buon numero di comboniani, moltissimi fedeli laici, sacerdoti diocesani e religiosi.

La Messa si è svolta all'aperto, sul terreno dell'Istituto di Tecnologia San Giovanni Paolo II, che fa parte della parrocchia della Cattedrale, Nostra Signora d'Africa. La bella celebrazione eucaristica, ricca di canti e danze, è durata sei ore ed è stata trasmessa in diretta streaming sui social media, su Thome, la radio diocesana locale, e su Capuchin TV, l'emittente televisiva cattolica del paese.

P. Andrew Bwalya, vice provinciale, ha presentato i due candidati. Il vescovo Mwongela, nella sua omelia, ha ricordato loro che il sacerdozio è la grazia di Dio e li ha esortati a non aver paura di testimoniare Cristo perché la Chiesa, anche se ha bisogno di sacerdoti accademicamente qualificati, ha bisogno soprattutto della loro disponibilità. Ha inoltre esortato il popolo a votare saggiamente alle prossime elezioni generali e ha pregato per un'elezione pacifica e credibile.

Il giorno seguente, solennità della Santissima Trinità, i due neo-ordinati hanno celebrato la Prima Messa nelle loro parrocchie natali, P. Evans a Kiio e P. Clement nella chiesa cattolica del Sacro Cuore di Mbitini. P. Clement è assegnato al Kenya mentre P. Evans è diretto in Perù.

NAP

P. Vermiglio e P. Colleoni celebrano anniversari importanti

P. Thomas Michael Vermiglio, dopo 13 anni di preparazione e formazione, era finalmente pronto per il suo primo incarico missionario. Era il 1972 e nei successivi 50 anni il lavoro lo avrebbe portato in Canada, Stati Uniti, Kenya e in altri paesi dell’Africa orientale. Ora, vive al Cincinnati Mission Center e aiuta nel ministero parrocchiale in varie zone della città.

Venerdì 3 giugno – festa dei martiri ugandesi – P. Tom ha celebrato il suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale con una messa speciale e un pranzo al Cincinnati Mission Center.

Durante l’omelia ha ricordato la sua prima missione; doveva imparare lo swahili, e non era facile per un giovane del Wisconsin: “Ho pregato lo Spirito Santo per il dono delle lingue e lo Spirito Santo mi ha detto ‘vai a scuola per tre mesi, pratica la lingua per tre anni e poi, forse, comincerai a impararla”, ha detto scherzando P. Tom. Poi, ha parlato di uno dei suoi primi ricordi, le lezioni di religione ad un gruppo di alunni della IV elementare, che si divertivano a sentire la sua pronuncia.

“Non tutti i missionari sono chiamati alla missione ad gentes, ha aggiunto; per alcuni, il lavoro missionario è a casa. È davvero lo Spirito Santo che ispira noi missionari”.

P. Tom è stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1972; ha passato i primi cinque anni in Africa orientale, insegnando nella scuola secondaria e svolgendo il ministero parrocchiale. Per i successivi 13 anni ha lavorato negli Stati Uniti e in Canada, nell’animazione missionaria. Nel 1990 è tornato in Kenya per altri tre anni di ministero parrocchiale, servendo nelle baraccopoli di Nairobi.

Dal 1993 al 2006 ha svolto attività di animazione missionaria e parrocchiale di nuovo negli Stati Uniti e in Canada. Nel 2006 è stato assegnato alla comunità di Kitchener, Ontario, dove è rimasto fino all’anno scorso, lavorando nelle parrocchie di St. Joseph e St. Ann.

P. Zaverio Maria Carlo Colleoni è nato a Bergamo nel 1927. È missionario comboniano da 70 anni. Attualmente lavora presso la parrocchia di Holy Cross a Los Angeles, svolgendo il ministero pastorale tra la comunità latina. È arrivato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1948 come seminarista. Dopo la sua ordinazione, nel 1952, ha insegnato latino al Seminario del Sacro Cuore di Cincinnati. Ha servito in parrocchie in tutti gli Stati Uniti, principalmente in California. Da più di 25 anni serve nella parrocchia di Holy Cross a Los Angeles. Durante questi anni la parrocchia è cresciuta in modo significativo, fino ad avere dieci messe al giorno, 9 delle quali in spagnolo.

P. Zaverio ora vive una vita per lo più tranquilla e ritirata, ma aiuta quando può. Nel periodo culminante della pandemia di Covid-19, celebrava la messa online più volte durante la settimana. Buon anniversario P. Zaverio!

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL FRATELLO: Lorenzo, di P. Giampietro Pellegrini (DSP); Franco, di P. Alberto Anichini (U); Vincenzo, di P. Raffaele di Bari (†).

LA SORELLA: Mariaromana, di P. Giuseppe Farina (I), Marina, di P. Palmiro Mileto (I).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Giannantonia Barbieri, Sr. Santina M. Tesfajohannes Mosazghi.

LA MISSIONARIA SECOLARE COMBONIANA: Dina Poliseno.