In Pace Christi

Zucchelli Giovanni

Zucchelli Giovanni
Date of birth : 24/06/1926
Temporary Vows : 19/03/1948
Perpetual Vows : 19/03/1954
Date of death : 05/03/2004
Place of death : Negrar (VR)
Sulla sua scrivania, stampato in cinque lingue, Fr. Giovanni Zucchelli teneva ben in vista un cartello prezioso con la frase di S. Paolo “Quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12,10). È il testo che ci ha guidato nella celebrazione funebre, sia a Verona, nella casa madre, sia al suo paese di Crespiatica (MI), dove una folla di amici lo ha accolto per l’ultimo saluto. È un testo che illumina la sua vita e quella di ogni missionario, dove coesiste la grandezza della vocazione e la fragilità della persona umana. Fr. Giovanni ne era consapevole e nei momenti di sincerità lo esprimeva.
Breve esperienza missionaria in Africa: dopo un passaggio veloce in Egitto e in Libano era stato in Sud Sudan, al Kit, con P. Giuseppe Gusmini e P. Adelmo Spagnolo nell’incipiente Opera dei Brothers fondata da Mons. Sisto Mazzoldi; e poi tutta una vita in Europa, tra Inghilterra e Italia.
Ovunque è passato ha lasciato i segni dei suoi interessi particolari: per la natura, i misteri della vita umana, i reperti fossili e archeologici, le piante straordinarie o medicinali. Ma l’obiettivo era chiaro: richiamare al visitatore curioso che tutte le opere del creato riconducevano al Signore. È risaputa e riconosciuta la sua competenza unica a gestire la realtà della “filatelia”; i vari “anniversari e avvenimenti storici” del Comboni sono stati sottolineati da interessanti creazioni. Sapeva dove mettere le mani. E certamente unica è stata la sua capacità di coinvolgere artisti di alto livello, per parecchi anni, nella preparazione del Presepe di Vengono; la sua capacità di trasmettere ai giovani messaggi di rispetto e di attenzione per le cose “belle e grandi” fatte dal Signore.
A Limone sul Garda, nella casa di Daniele Comboni, Giovanni ha passato gli ultimi anni della sua vita. A volta sofferti. In mille modi ha cercato di promuovere l’immagine del Comboni sfruttando la sua vena artistica e i suoi numerosi contatti. Ma anche l’oro e le perle, prima di essere collocate nelle collane, passano per il fuoco purificatore. È quanto accaduto a Giovanni negli ultimi mesi di una malattia veloce che gli ha consumato il corpo, ma non gli ha mai tolto quell’approccio burbero alla realtà e alle persone che tutti conoscevano di lui.