Mercoledì, 17 settembre 2025
La situazione economica dell’Istituto e delle circoscrizioni comboniane è stata al centro dei lavori da lunedì mattina fino al pranzo di martedì. L’Eucaristia del mattino è stata presieduta da padre Sebastian Chmiel, che ha ricordato come san Daniele Comboni nutrisse una particolare devozione per la Madonna e per san Giuseppe, specialmente nei momenti più difficili del suo cammino missionario, in particolare quando si trovava a dover affrontare gravi difficoltà economiche legate alla realizzazione del Piano per la rigenerazione dell’Africa.

Lunedì, 15 settembre – Memoria della Beata Vergine Maria Addolorata
Padre Sebastian ha sottolineato: «Il nostro Fondatore tante volte affidava alla Madonna la missione, con le sue sfide e difficoltà. Anche noi oggi ripetiamo questo appello, affidando alla Madonna Addolorata i nostri confratelli e tutti i popoli presso cui operiamo, in particolare i più poveri e abbandonati, e coloro che subiscono le terribili conseguenze dei conflitti e delle guerre. Ci rivolgiamo anche a san Giuseppe, grande protettore del nostro Istituto, chiedendogli il dono della capacità di amministrare con saggezza il patrimonio a noi affidato e di un cuore generoso, capace di metterlo totalmente al servizio della missione».

Le quattro sessioni di lavoro del lunedì 15 settembre e le prime due del martedì 16 sono state guidate da padre Angelo Giorgetti, economo generale.

Relazione del segretariato generale dell’economia

Le quattro sessioni di lavoro del lunedì e le prime due del martedì sono state guidate da padre Angelo Giorgetti, economo generale, che ha presentato la Relazione del segretariato generale dell’economia sulla situazione economica dell’Istituto, con particolare attenzione all’anno 2024. Era presente in assemblea anche padre Sebastian Chmiel, assistente dell’economo generale.

«La relazione – ha spiegato padre Angelo – ha i seguenti scopi: trasmettere informazioni relative alla situazione economica dell’Istituto; offrire una valutazione dell’andamento degli ultimi tre anni, a partire dall’ultimo Capitolo generale (2022); fornire elementi di formazione continua che favoriscano una gestione più consapevole delle nostre risorse.
I dati disponibili sono il frutto di un lavoro molto capillare che parte dai resoconti personali di ciascun comboniano: la loro affidabilità, pertanto, dipende dalla trasparenza di ogni singola rendicontazione.
È bene ricordare che il Fondo comune totale è stato introdotto solo nel 2015 e, quindi, i dati precedenti non riflettono le risorse effettivamente disponibili a livello delle singole comunità».

La presentazione di padre Giorgetti ha incluso:

  • il bilancio economico della Direzione generale (consiglio generale, segretariati generali, uffici e altre persone giuridiche);
  • il conto economico consolidato;
  • i fondi generali;
  • la situazione economica delle singole circoscrizioni e dei continenti.

Ha inoltre ricordato che tra il 2023 e il 2024 si sono svolte quattro assemblee continentali: America-Asia, Africa francofona, Africa anglofona ed Europa.

Dopo ogni sessione è stato lasciato spazio ai partecipanti per domande, chiarimenti e dibattito.

Temi e sfide

Padre Angelo ha richiamato l’attenzione sui cambiamenti epocali che caratterizzano la situazione mondiale e che toccano anche l’Istituto, le cui risorse economiche risultano sempre più concentrate nel Nord del mondo. In questa prospettiva ha sollevato alcuni interrogativi:

  • Ci stiamo impegnando abbastanza nella ricerca di risorse locali, e quindi nella sostenibilità?
  • I piani sessennali recepiscono davvero le linee guida del Capitolo generale in merito?
  • Non è forse necessario ripensare alcuni criteri di sostenibilità per adattarli alle mutate circostanze?
  • Se vogliamo responsabilizzare localmente le persone, non dovremmo ridurre la dipendenza dagli interventi provenienti dai fondi comuni?

Ha poi sottolineato l’importanza di una vera e propria “spiritualità” nell’ambito economico, che si traduca in onestà, trasparenza e responsabilità, e la necessità di creare una maggiore sinergia tra economia, formazione e missione. «Tutti siamo corresponsabili della corretta utilizzazione delle nostre risorse – ha detto – e i nostri candidati alla vita comboniana devono essere formati fin dall’inizio a contribuire al bene comune e a un uso responsabile dei beni».

Padre Angelo ha anche affrontato diversi temi connessi alla sostenibilità in generale e alla gestione dei diversi fondi, in particolare:

  • fondi ammalati, per la formazione, per anzianità, ecc.;
  • stili di vita e di formazione più sobri; conseguenze dell’internazionalizzazione della formazione e costi elevati degli spostamenti;
  • preparazione degli economi comboniani (e laici) delle circoscrizioni (la durata media di un loro servizio è oggi di soli 3,9 anni;
  • gestione competente e rendicontazione trasparente dei progetti affidati ai comboniani;
  • situazione economica della Casa Generalizia a Roma.

Ha osservato: «Forse abbiamo bisogno di strutture e circoscrizioni numericamente più consistenti, nonché di una maggiore collaborazione e condivisione tra circoscrizioni e continenti». Ha inoltre ribadito come rimanga preoccupante «la sfida urgente di preparare meglio gli economi e garantire loro un servizio più lungo nelle circoscrizioni».

Nel pomeriggio di martedì si è invece passati alla presentazione delle relazioni continentali, iniziando da America e Asia (AA) e Africa anglofona più Mozambico (APDESAM).

[Seguirà nella prossima notizia]