In Pace Christi

Bettani Bernardo

Bettani Bernardo
Data di nascita : 09/08/1942
Luogo di nascita : Bariano BG/I
Voti temporanei : 19/03/1963
Voti perpetui : 19/03/1969
Data decesso : 14/06/1971
Luogo decesso : Afanya/TG

Lunedì 14 giugno spirava ad Afanya (Togo) Fr. Bernardo Bettani. Aveva 29 anni, essendo nato il 9 agosto 1942.

Figlio di una numerosa famiglia di Bariano (Bergamo), passò la fanciullezza fra i campi, in un ambiente tradizionalmente cristiano.

Il 6 settembre 1960 entrò in noviziato a Gozzano. Chi gli è stato vicino ricorda la sua generosa dedizione al lavoro, alla preghiera e il suo spirito di sacrificio.

Il 19 marzo 1963 fece la sua Prima Professione e, dopo alcuni mesi a Verona, passò alla Casa di formazione di Pordenone. Anche qui si distinse per generosità e per l'intelligente dedizione allo studio preparatorio al lavoro missionario.

Nel gennaio del 1967 partì per la missione del Togo. Venne subito inviato alla parrocchia di Kouvé. Dopo i primi mesi di acclimatazione (il clima del Togo meridionale è particolarmente duro) e di studio della lingua locale, si mise al lavoro con molta generosità. Riuscì a realizzare opere in muratura assai apprezzate. Contemporaneamente si diede all'apostolato diretto: catechismo, istruzione di gruppi giovanili, ecc.

Il 19 marzo 1969 dopo un'intensa preparazione spirituale, emise ad Adjido la Professione Perpetua. Era consapevole pienamente di cosa rappresentasse la donazione di tutta la vita ad una missione come quella del Togo. Posso testimoniare (fui presente alla prima ed all'ultima Professione) che l'entusiasmo del noviziato non era per nulla scemato, anzi era diventato più vivo e sentito.

Prima di partire per il Capitolo, feci un raduno dei Fratelli del Togo. Ricordo quanto ci disse Fr. Bernardo: essere Fratello, per me è tutto, non desidero altro al mondo!

Ormai stava per terminare il primo ciclo di lavoro africano e tornare in Italia. Tutto era già pronto per la partenza (aveva scritto ai suoi: “il 29 giugno sarò a Bariano”! Particolare pietoso: la lettera arrivò il giorno dopo che era arrivata la telefonata della morte!); ed ecco, improvvisa, la tragedia. A metà maggio cominciò a sentire vari dolori: febbre, stanchezza, tosse. Ricoverato all'ospedale dei Fatebenefratelli, gli vennero fatti con diligente attenzione tutti gli esami e le cure possibili. Attorno al suo letto si prodigarono notte e giorno i dottori, i fratelli, le suore, e i confratelli. Dopo una momentanea ripresa, il 10 giugno sopraggiunse una forte emorragia. Gli furono fatte delle trasfusioni: tutto fu inutile. Dopo aver ricevuto l'Olio Santo somministratogli da P. Grotto, spirò il 14 giugno alle ore 15. Gli erano accanto, fra gli altri, P. Zancanaro, suo superiore religioso e P. Negrato, parroco dl Kouvé.

I funerali, prima ad Afanya, poi nella Cattedrale di Lomé, furono un segno evidente di quanto amore aveva saputo cattivarsi nel breve periodo della sua permanenza nel Togo.

La salma, per volontà della famiglia, venne trasportata a Milano in aereo e di lì fatta proseguire a Bariano, ove il 26 giugno si svolsero i solenni funerali. Erano presenti una ventina di comboniani ed una folla numerosissima composta specialmente da giovani. Passando per le vie del paese nella sera ormai avanzata, vedendo l'interminabile corteo, ebbi la netta impressione di quanto vivo fosse il ricordo di Bernardo fra i suoi compaesani.

Fr. Bettani, a mio parere ed a parere di quanti l'hanno conosciuto, è un magnifico esempio di un autentico fratello comboniano. Poche parole (la problematica lo sfiorava appena, le chiacchiere vuote lo infastidivano), ma molti fatti: molto lavoro, soprattutto molta preghiera. Ecco quanto scrive il suo ultimo superiore, P. Negrato: «In Fr. Bettani perdo il mio migliore amico e confidente. Bettani era uno di quelli che portava il segno inconfondibile del vero Fratello. Questo perché era unito a Cristo in uno sforzo quotidiano di assimilazione della sua personalità. Ho capito la vocazione del Fratello, vivendo con Bettani».

Possa il sacrificio di Fr. Bettani suscitare numerose e valide vocazioni di Fratelli e portare un aiuto valido al lavoro apostolico nella difficile missione del Togo!

Da Bollettino n. 95, novembre 1091, pp. 78-79